solidale 10%
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La notizia era già da tempo nelle bacheche di Beatotrader leggete qui: http://www.ilgrandebluff.info/ ma la cosa che più preoccupa è che abbiano messo il cerone a Draghi in TV...(e guarda caso la Tv del figlio del cavaliere ...eh sì ci tiene a dire che non è più il proprietario!) mi sembra la cosa molto più grave del previsto...ocio ai longhisti...io sto 60% xbear...Ritornando al natural gas...(mia opinione)...penso che per questa estate il prezzo in dollari oscillerà tra 4,3 e 4,8....poi con l'arrivo del freddo si arriverà ad 1 euro visto e considerate 3 cose ...prima fra tutte la voglia di Obama di cambiare rotta (se non lo fanno fuori prima i petrolieri ) seconda l'estrazione sarà più onerosa è la volta buona sigh.. per loro... che le aziende mondiali di commercializzazione faranno "cartello"...terza forse più importante la voglia pazza di tutti di inquinare di meno.Buona sera,
notizie dal notiziario di Canale 5:
"Ungheria, banche italiane sicure"
Draghi:"Nessun rischio in caso default"
Le banche italiane non corrono rischi sistemici dalla crisi ungherese. Lo ha affermato il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi parlando al termine del G20. Secondo Draghi, "le banche sono adeguatamente capitalizzate. Hanno un modello tradizionale di business e di gestione del rischio" che le mette al riparo. Il governatore ha poi citato fra i diversi fattori di forza anche "la supervisione".
"Ungheria, banche italiane sicure"
Intesa e Unicredit tra le più esposte
Le banche italiane sono le più esposte dopo quelle austriache e tedesche verso l'Ungheria con circa 21 miliardi di euro. E' quanto si ricava scorrendo i dati della Bri (la banca dei regolamenti internazionali con sede a Basilea) aggiornati a fine dicembre 2009. Il 92% dell'esposizione, pari circa 120 miliardi, è detenuta da banche europee. In particolare gli istituti di credito dell'Austria raggiungevano quota 30,8 miliardi mentre quelli della Germania erano pari a quota 25 miliardi. Più a distanza si trovano le banche francesi con 9,8 miliardi e gli Stati Uniti con 3,1 miliardi.
In Ungheria sono presenti i due colossi italiani Intesa Sanpaolo e Unicredit. La prima possiede la Cib bank, che è la seconda banca del paese con 10,6 miliardi di totale attivo e 151 filiali (sul gruppo si tratta di poco meno del 2% degli attivi del gruppo e, secondo alcune stime al 2,9% dei ricavi) mentre la seconda, che gestisce peraltro le operazioni all'Est attraverso la controllata Bank Austria, è presente con Unicredit Bank Hungary, settima banca del paese con una posizione forte nel comparto corporate pmi e 255mila clienti pari, secondo stime, all'1,1% dei ricavi totali del gruppo. Più limitata appare la presenza del Banco Popolare con la propria controllata Banco Popolare Hungary.