Loxottica e le altre: c'è da preoccuparsi?

Quindi secondo te a EY italia conviene perdere l'audit/consulenza SAP/RM etc per fare la dichiarazione dei redditi ai manager espatriati a seguito di un'acquisizione? Ma sai come viene dato un incarico audit da un gruppo internazionale? Ahahah tutti conoscono EY, pochi dove fanno i soldi. E non li fanno sulle dichiarazioni dei redditi, ma sui servizi consulenziali al Centro decisionale. E questi sn una delle poche perdite del sistema paese a fronte di acquisizioni dall'estero. Almeno sei tornato in topic nell'aver detto una leggerezza prontamente smentita.

Nessun Gordon Gekko, non faccio sales&trading. Non gestisco denaro quindi i tuoi euro tieniteli stretti. Sei su un forum di finanza, almeno fai esempi appropriati. :D

Ma non sei te che dici che il centro decisionale non ci incastra nulla con le sedi e quindi tutto rimane in Italia?

Sulla frase su Gekko... lo sai vero che questo forum ha sezioni Computer, sport, Macroeconomia etc etc, eppure si chiama finanza online...mi spieghi davvero che ***** c'entra gli esempi appropriati.

Dove ho scritto che EY fa i soldi con la dichiarazione dei redditi? Quale sarebbe la leggerezza prontamente smentita (mi fai schiantare)? Io non ho capito se scrivi ******* solo per far innervosire le persone o perché ci credi davvero
Maleo ti prego, ignora questo topic, in una decina di post che hai scritto non ho trovato una risposta che fosse una alle domande (hai riportato un link di EY e stop), perché ti accanisci a scrivere qui, vai a trollare in altri posti no?

Forse non sarai nato ieri, però magari il giorno prima si, è dal primo post di questo topic che scrivo che vedo diversi fattori positivi negli investimenti esteri in Italia (ma che in alcuni casi non mi fanno piacere, quando vedo una forte discrepanza tra le acquisizioni di aziende straniere su quelle italiane e acquisizioni da parte di aziende italiane).
 
Ma non sei te che dici che il centro decisionale non ci incastra nulla con le sedi e quindi tutto rimane in Italia?

Sulla frase su Gekko... lo sai vero che questo forum ha sezioni Computer, sport, Macroeconomia etc etc, eppure si chiama finanza online...mi spieghi davvero che ***** c'entra gli esempi appropriati.

Dove ho scritto che EY fa i soldi con la dichiarazione dei redditi? Quale sarebbe la leggerezza prontamente smentita (mi fai schiantare)? Io non ho capito se scrivi ******* solo per far innervosire le persone o perché ci credi davvero
Maleo ti prego, ignora questo topic, in una decina di post che hai scritto non ho trovato una risposta che fosse una alle domande (hai riportato un link di EY e stop), perché ti accanisci a scrivere qui, vai a trollare in altri posti no?

Forse non sarai nato ieri, però magari il giorno prima si, è dal primo post di questo topic che scrivo che vedo diversi fattori positivi negli investimenti esteri in Italia (ma che in alcuni casi non mi fanno piacere, quando vedo una forte discrepanza tra le acquisizioni di aziende straniere su quelle italiane e acquisizioni da parte di aziende italiane).

L'unico link che ho postato è di KPMG, non EY. Poi sono io quello che non legge? :D

PS
Se la tua considerazione é: essere acuisiti dall'estero ha sia effetti positivi che negativi, ma quelli positivi prevalgono (come confermato da studi linkati) allora siamo d'accordo. L'incipit polemico del thread però mi lascia credere tu la pensi diversamente. :)
 
un paese alla deriva

lo si nota anche dal livello culturale delle nuove generazioni
 
un paese alla deriva

lo si nota anche dal livello culturale delle nuove generazioni

Notare sempre che sono expat quelli coinvolti nelle querelle... incomincio a pensare male degli expat. Oppure perdete l'uso dell'italiano all'estero. Eppure lo sono stato anch'io, ma non ero così! :D
 
credo che la parola "acuisiti" rimarrà negli annali

non aggiungo altro
 
L'unico link che ho postato è di KPMG, non EY. Poi sono io quello che non legge? :D

PS
Se la tua considerazione é: essere acuisiti dall'estero ha sia effetti positivi che negativi, ma quelli positivi prevalgono (come confermato da studi linkati) allora siamo d'accordo. L'incipit polemico del thread però mi lascia credere tu la pensi diversamente. :)

giusto perchè la perla non vada perduta
 
L'unico link che ho postato è di KPMG, non EY. Poi sono io quello che non legge? :D

PS
Se la tua considerazione é: essere acuisiti dall'estero ha sia effetti positivi che negativi, ma quelli positivi prevalgono (come confermato da studi linkati) allora siamo d'accordo. L'incipit polemico del thread però mi lascia credere tu la pensi diversamente. :)

Senti li che argomentazioni... ***** sei il Perry Mason italiano (ah cacchio, siamo in un forum di Finanza, non è calzante). Ok Kpmg, il link era di Kpmg e non di Ey (citavi comunque un report molto più lungo di EY).

Io non volevo montare nessuna polemica ma sapere cosa ne pensavano gli utenti in merito a questo argomento. Secondo me una situazione è sana quando i grandi merge sono più o meno similari tra acquisti dall'estero e acquisti all'estero . Sopratutto a seguito della Crisi, sempre più le aziende Italiane sono prede più che predatori e si è creato un fortissimo divario tra aziende estere ed Italiane in termini di merge (sintomo di grossi problemi del capitalismo italiano in termini di dimensione societaria, difficoltà nei passaggi generazionali, sistema paese inefficiente) .
Vedrei molto bene invece se ogni tanto aziende nostrane optassero per fusioni tra loro, ad esempio te tiferesti un acquisto di Generali da parte di Axa (vorrei vedere quanti assets rimarrebbero a generali e quindi andrebbero ad Axa), io vedrei meglio una fusione generali Intesa.

Sul termine acuisti non voglio spendere parole, errori grammaticali ci stanno, fa solo sorridere che 5 minuti dopo tu abbia scritto "Oppure perdete l'uso dell'italiano all'estero"
 
Senti li che argomentazioni... ***** sei il Perry Mason italiano (ah cacchio, siamo in un forum di Finanza, non è calzante). Ok Kpmg, il link era di Kpmg e non di Ey (citavi comunque un report molto più lungo di EY).

Io non volevo montare nessuna polemica ma sapere cosa ne pensavano gli utenti in merito a questo argomento. Secondo me una situazione è sana quando i grandi merge sono più o meno similari tra acquisti dall'estero e acquisti all'estero . Sopratutto a seguito della Crisi, sempre più le aziende Italiane sono prede più che predatori e si è creato un fortissimo divario tra aziende estere ed Italiane in termini di merge (sintomo di grossi problemi del capitalismo italiano in termini di dimensione societaria, difficoltà nei passaggi generazionali, sistema paese inefficiente) .
Vedrei molto bene invece se ogni tanto aziende nostrane optassero per fusioni tra loro, ad esempio te tiferesti un acquisto di Generali da parte di Axa (vorrei vedere quanti assets rimarrebbero a generali e quindi andrebbero ad Axa), io vedrei meglio una fusione generali Intesa.

Sul termine acuisti non voglio spendere parole, errori grammaticali ci stanno, fa solo sorridere che 5 minuti dopo tu abbia scritto "Oppure perdete l'uso dell'italiano all'estero"

Carissimo le operazioni ITA su ITA hanno poco senso, come hanno poco senso le operazioni FRA su FRA o GE su GE. Siamo paesi esportatori e le strategie di crescita inorganica guardano quasi sempre all'estero. Anche per cercare mercati un pò più dinamici. Senza considerare le barriere antitrust anti-concentraioni.

Che le aziende italiane acquistitno meno di quelle estero è una condizione conseguente all'eccezionalità italiana: aziene gioiello specializzate in nicchie produttive. Se aggiungi difficoltà a reperire finanziamento extra-bancario, les jeux sont faits. Manca size e funding per acquisire all'estero. Anche se la dinamica sta cambiando, ma non ho numeri a dimostrarlo. E' un feeling sulla base del dealflow che vedo a Milano, quindi totalmente soggettivo.

Ma sbagli ad usare il termine preda e cacciatore. Non ha senso. Lo straniero porta comunque un miglioramento. Spesso si accusano le imprese italiane di non crescere. Ahimè il modello imrpenditore-padrun non è compatibile con una crescita oltre certe soglie. Ben venga lo straniero, ne beneficia la produttività di sistema (la grande assente), facendo crescere le aziende notrane.

Ora vuoi tornare a bisticciare? :D
 
Senti li che argomentazioni... ***** sei il Perry Mason italiano (ah cacchio, siamo in un forum di Finanza, non è calzante). Ok Kpmg, il link era di Kpmg e non di Ey (citavi comunque un report molto più lungo di EY).

Io non volevo montare nessuna polemica ma sapere cosa ne pensavano gli utenti in merito a questo argomento. Secondo me una situazione è sana quando i grandi merge sono più o meno similari tra acquisti dall'estero e acquisti all'estero . Sopratutto a seguito della Crisi, sempre più le aziende Italiane sono prede più che predatori e si è creato un fortissimo divario tra aziende estere ed Italiane in termini di merge (sintomo di grossi problemi del capitalismo italiano in termini di dimensione societaria, difficoltà nei passaggi generazionali, sistema paese inefficiente) .
Vedrei molto bene invece se ogni tanto aziende nostrane optassero per fusioni tra loro, ad esempio te tiferesti un acquisto di Generali da parte di Axa (vorrei vedere quanti assets rimarrebbero a generali e quindi andrebbero ad Axa), io vedrei meglio una fusione generali Intesa.

Sul termine acuisti non voglio spendere parole, errori grammaticali ci stanno, fa solo sorridere che 5 minuti dopo tu abbia scritto "Oppure perdete l'uso dell'italiano all'estero"


la situazione è allarmante, il sistema paese Francia sta depredando un non sistema paese

è evidente
 
Senti li che argomentazioni... ***** sei il Perry Mason italiano (ah cacchio, siamo in un forum di Finanza, non è calzante). Ok Kpmg, il link era di Kpmg e non di Ey (citavi comunque un report molto più lungo di EY).

Io non volevo montare nessuna polemica ma sapere cosa ne pensavano gli utenti in merito a questo argomento. Secondo me una situazione è sana quando i grandi merge sono più o meno similari tra acquisti dall'estero e acquisti all'estero . Sopratutto a seguito della Crisi, sempre più le aziende Italiane sono prede più che predatori e si è creato un fortissimo divario tra aziende estere ed Italiane in termini di merge (sintomo di grossi problemi del capitalismo italiano in termini di dimensione societaria, difficoltà nei passaggi generazionali, sistema paese inefficiente) .
Vedrei molto bene invece se ogni tanto aziende nostrane optassero per fusioni tra loro, ad esempio te tiferesti un acquisto di Generali da parte di Axa (vorrei vedere quanti assets rimarrebbero a generali e quindi andrebbero ad Axa), io vedrei meglio una fusione generali Intesa.

Sul termine acuisti non voglio spendere parole, errori grammaticali ci stanno, fa solo sorridere che 5 minuti dopo tu abbia scritto "Oppure perdete l'uso dell'italiano all'estero"

Austrodoriano, forse non rispondo alla tua domanda ma ti chiedo una cosa: tu pensi che il sistema-paese Francia sia efficiente nel privato? Più efficiente del privato italiano medio?

Magari tu vivi in Francia, io abito in Germania a 1 km dal confine, e ho l'impressione che le aziende francesi siano molto, molto meno efficienti di quelle italiane (in termini di rapporto qualità-prezzo nell'offerta di servizi).

Hanno un potere politico a Parigi maggiore, quello di sicuro.
 
Austrodoriano, forse non rispondo alla tua domanda ma ti chiedo una cosa: tu pensi che il sistema-paese Francia sia efficiente nel privato? Più efficiente del privato italiano medio?

Magari tu vivi in Francia, io abito in Germania a 1 km dal confine, e ho l'impressione che le aziende francesi siano molto, molto meno efficienti di quelle italiane (in termini di rapporto qualità-prezzo nell'offerta di servizi).

Hanno un potere politico a Parigi maggiore, quello di sicuro.

Vivo in Austria e devo dire che anche qui la burocrazia non scherza e la tassazione è molto similare a quella italiana.
Non conosco molto bene il sistema Francia se non per confronto con i colleghi di Parigi, le loro difficoltà principali sono legate alla sindacalizzazione estremamente forte in ambito lavorativo, con tutele e costi del personale eccessive e anti produttive ( in parte anche in Austria a onor del vero, tranne per i licenziamenti).
LA cosa che mi fa pensare è proprio che non giudico il modello Francese come quello di riferimento, anzi l'esatto contrario, tuttavia tra protezionismi nazionalistici e dimensioni medie aziendali è riuscito a creare diversi campioni aziendali di rilevante peso politico ed economico in grado di farsi valere nella competizione mondiali e nelle acquisizioni estere.
Parlando di fusioni tra aziende nazionali, non condivido troppo quello che dice Maleo, in quanto ritengo che al capitalismo Italiano manchi la capacità di creare sinergia e sopratutto aggregazione in grandi aziende. Il sistema Italiano si è retto per decenni su distretti e piccole realtà che sicuramente sono state anche un punto di forza (flessibilità in primis), quello che manca è un evoluzioni che mantenga sempre in essere questo strato di piccole medie imprese, ma che al contempo preveda anche creazione di maxi imprese in grado di dire la loro in ambito politico-economico. Penso ad esempio a multinazionali come samsung, che in Korea creano un indotto enorme ed anno un peso mondiale di assoluta rilevanza.

Non avremmo tanto da invidiare alla Francia, assolutamente, tuttavia invidio le loro grandi imprese, in un mondo come quello attuale secondo me la dimensione è importante ( lo vedo in primis nel mio ambito lavorativo).
 
Vivo in Austria e devo dire che anche qui la burocrazia non scherza e la tassazione è molto similare a quella italiana.
Non conosco molto bene il sistema Francia se non per confronto con i colleghi di Parigi, le loro difficoltà principali sono legate alla sindacalizzazione estremamente forte in ambito lavorativo, con tutele e costi del personale eccessive e anti produttive ( in parte anche in Austria a onor del vero, tranne per i licenziamenti).
LA cosa che mi fa pensare è proprio che non giudico il modello Francese come quello di riferimento, anzi l'esatto contrario, tuttavia tra protezionismi nazionalistici e dimensioni medie aziendali è riuscito a creare diversi campioni aziendali di rilevante peso politico ed economico in grado di farsi valere nella competizione mondiali e nelle acquisizioni estere.
Parlando di fusioni tra aziende nazionali, non condivido troppo quello che dice Maleo, in quanto ritengo che al capitalismo Italiano manchi la capacità di creare sinergia e sopratutto aggregazione in grandi aziende. Il sistema Italiano si è retto per decenni su distretti e piccole realtà che sicuramente sono state anche un punto di forza (flessibilità in primis), quello che manca è un evoluzioni che mantenga sempre in essere questo strato di piccole medie imprese, ma che al contempo preveda anche creazione di maxi imprese in grado di dire la loro in ambito politico-economico. Penso ad esempio a multinazionali come samsung, che in Korea creano un indotto enorme ed anno un peso mondiale di assoluta rilevanza.

Non avremmo tanto da invidiare alla Francia, assolutamente, tuttavia invidio le loro grandi imprese, in un mondo come quello attuale secondo me la dimensione è importante ( lo vedo in primis nel mio ambito lavorativo).

Ma la grande impresa francese che vedi è davvero francese? Mah...
 
Mi riferisco ad aziende come Total, Axa, Bnp , Carrefour, danone, L'Oreal, Credit agricole, Engi, Lvmh, kering, Hermes, Auchan, Psa, Renault, Cristian Dior, sanofi,Michelin, Sodexo, Vivendi, Vinci, Finatis, Saint Gobain ...
 
Mi riferisco ad aziende come Total, Axa, Bnp , Carrefour, danone, L'Oreal, Credit agricole, Engi, Lvmh, kering, Hermes, Auchan, Psa, Renault, Cristian Dior, sanofi,Michelin, Sodexo, Vivendi, Vinci, Finatis, Saint Gobain ...

E per te sono francesi?
 
Son sempre Multinazionali, però le definirei multinazionali francesi. Scusa te definisci Luxottica Italiana perché il patron è italiano e queste non possono definirsi multinazionali francesi???
ma allora vedi che sei incoerente? Luxottica per te è francese!

Inoltre, vuoi andare societa per societa? Ne vedo pochissime francesi. Axa è francese?
 
ma allora vedi che sei incoerente? Luxottica per te è francese!

Inoltre, vuoi andare societa per societa? Ne vedo pochissime francesi. Axa è francese?

Non girare la frittata, Luxottica secondo l'operazione che sta facendo, Secondo me (illazioni), al ritiro di Del Vecchio diverrà sicuramente più francese.

Axa per me è una multinazionale francese si. Portami una fonte che dice che è una multinazionale siberiana e ci ripenserò più... o ancora meglio, falla finita di buttare tutte le conversazioni in rissa che si sta meglio... non hai un merge da pianificare in sti giorni? Hai un modo di discutere che è veramente pesante
 
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