Ma poi come è andata a finire coi Bitcoin?

cercando di imitare il bitcoin, ma non ci riusciranno.

Crevit, il giallo della moneta online e la pista che porta a Hong Kong Il credito non è esigibile in euro, il debito sì. La holding è nata 3 mesi fa in Cina di Massimo Sideri shadow MILANO Non è Crevit, il giallo della moneta online
e la pista che porta a Hong Kong
Il credito non è esigibile in euro, il debito sì. La holding è nata 3 mesi fa in Cina
di Massimo Sideri
shadow

MILANO Non è gratis come viene sbandierata. Non è una «moneta» per come siamo abituati a percepire quelle con corso legale. E, anche se il nome, Crevit, sembra fare il verso a una sorta di istituto di credito, risalendo la catena della Crevit Italia Srl si arriva fino a una “unlimited company” numero 2121358 (non si sa nient’altro, nemmeno l’indirizzo) di Hong Kong. Anche se è emersa solo ora, la società Crevit Italia Srl era stata fondata da Marco Melega già nel 2009, subito dopo il fallimento di una sua precedente attività con la Level One Srl. In una vecchia versione del sito registrato da una «wayback machine», una sorta di archivio fotografico del web, lo spot era degno di una delle sirene dell’Odissea: «Compra e vendi senza denaro». «Senza soldi non si canta messa...» ha postato, con saggezza popolare, un utente sulla pagina Facebook del gruppo. Comunque dallo scorso luglio il 100% delle quote è passato alla Crevit International Holding Limited (Cina). Sul chi ci sia dietro la società non ha risposto.

Si legge nel sito crevit.it che «Crevit è la nuova moneta complementare non convertibile in euro a cui è dato il valore convenzionale di un euro». La curiosità, inutile negarlo, viene solleticata. E anche l’idea ha un suo valore suggestivo: in una fase di crisi il ritorno a una forma di baratto tra beni e servizi - di cui il Crevit si propone come unità di misura all’interno della piattaforma online permettendone la circolazione - non è sbagliata ma nemmeno nuova (in Sardegna una startup italiana finanziata dal fondo DPixel e partecipata da alcune fondazioni bancarie opera da alcuni anni con il Sardex che però è un circuito di credito solo tra aziende selezionate).

Visto che il Crevit tenta di coinvolgere le famiglie e offre a chiunque un conto via web è giusto leggere bene le postille sommerse nel fiume di promesse. Del tipo: è vero che non è convertibile in euro? Dipende se sei in credito o in debito. Per certi versi ricorda un test di valutazione da mondo della finanza gessata. Domanda: quanto fa 2+2? Risposta esatta: dipende se stiamo comprando o vendendo... Così bisogna sapere che il credito in Crevit «non è mai convertibile in euro». Ma niente paura: secondo la società se non sapete cosa farne basta trovare una Onlus a cui regalarli. Bene che vada sarebbe come trovarsi un cassetto pieno di «buoni pasto» che nessuno accetta più. Dalla carta straccia al bit straccio. Diversamente, per chiudere un conto a debito dopo 24 mesi, gli euro tornano improvvisamente di moda, chiaramente a vantaggio della società (il debito in Sardex, per esempio, non può essere tramutato in euro, mai). Altra illusione: «La piattaforma è gratuita». Sì, aprire un conto vuoto, ma acquistare crediti con un fido ha una commissione del 5% più Iva. Inoltre va chiarito subito un altro fattore: il Crevit non è una criptomoneta come il bitcoin. La differenza è sostanziale: il bitcoin viene registrato su memoria informatica e non è legato al fallimento di una singola società (nel caso del crac della piattaforma giapponese MtGox molti utenti non avevano registrato i codici). Qui, invece, i crediti svaniscono con un fallimento.
Insomma nel Crevit non c’è nessun algoritmo o tecnologia. Quello che fa Crevit lo potrebbe fare qualunque gruppo di persone: la differenza la fa solo la fiducia nei confronti del marchio (con holding in Cina). Crevit, il giallo della moneta online e la pista che porta a Hong Kong - Corriere.it
 
Bitcoin, ritorno a 400$, 275$ è stato un minimo significativo?
News alert: Bitcoin

Si senza dubbio, e guardando i volume enormi: 275$ è stato un minimo significativo. Di FunnyKing

**************** 14 ottobre 17:00
Per info visita il sito: ****************.it

Si senza dubbio, e guardando i volume enormi: 275$ è stato un minimo significativo.

La domanda è capire se si è tratto DEL MINIMO.

Cioè capire se il valore in dollari di Bitcoin potrà mai tornare o meno a quei livelli.

Io credo di si per una ragione fondamentale: ho visto portare via dal mercato 38.000 bitcoin a 300$ in un ora e mezza, segno che a quei prezzi esiste una fortissima domanda. Per la cronaca, 38.000 bitcoin sono circa 3/1000 dell’intera massa monetaria attualmente in circolazione. Lo 0.33%, sembrerebbe poco in realtà è moltissimo se parliamo di uno strumento che ha una funzione monetaria mondiale.

Dal punto di vista squisitamente tecnico, sarò tranquillo solo ove i prezzi in dollari di bitcoin rimanessero stabilmente (diciamo per 24 ore) al di sopra della soglia dei 450$.

Non pare che sia uno scenario impossibile da realizzarsi.

Teniamo poi presente che, al netto di eventuali interventi ostili della politica o delle banche centrali, le iniziative per la diffusione e l’utilizzo di bitcoin si stanno moltiplicando settimana per settimana, dunque è sempre più difficile schiacciare al ribasso una risorsa finita, deflazionaria e con un numero di early-adopters in continua crescita.

E’ affascinate ed è un privilegio osservare la nascita e la diffusione di questa nuova e rivoluzionaria forma di denaro.

Bitcoin, ritorno a 400$, 275$ è stato un minimo significativo? | Trend Online
 
Ottobre euforico per i Bitcoin
Pubblicato da Redazione il 22 ottobre 2014 in Broker, Cfd Trading


Per chi vive il mercato e questa epoca in maniera dinamica e contemporanea, c’è senza dubbio un argomento che sta dettando la linea e conquistando sempre più una porzione di mercato. Si tratta del trading online e delle cosiddette opzioni binarie. Per gettarsi nella mischia e ottenere buoni risultati sotto un punto di vista di rendimenti bisogna però saper scegliere il giusto asset se si vuole mantenere un ruolo in questo tipo di settore.

Particolarmente suggerito da broker e analisti finanziari è il settore che riguarda il cambio di BitCoin/Usd.

I bitcoin come abbiamo visto nel blog di Anyoption sono una moneta virtuale che utilizziamo per pagare una gamma di prodotti e servizi. Si possono ottenere e ricavare Bitcoins da una varietà di lavori, la maggior parte dei quali di tipo tecnica. Le crypto-currencies sono un argomento che affascina senza dubbio il mondo dell’economia della finanza 2.0, e che per molti operatori del settore è un forte richiamo al concetto di peer-to-peer.

Si tratta è bene saperlo di un prodotto con un elevato tasso di volatilità, per la natura di interesse sempre crescente a livello performativo. Attualmente c’è stato un rialzo da parte dei mercati valutari sulla moneta virtuale, con un cambio che ha raggiunto i 900$, ragion per cui un bitcoin può avere potenzialmente il valore di 900$. Oggi il tasso di cambio ha raggiunto i 384,04 $, e questo ha consolidato i bitcoin come una valuta virtuale e virtuosa e come uno dei migliori investimenti possibili sia per quanto riguarda il trading con le opzioni binarie, si a livello economico finanziario su scala più duratura. Secondo alcuni analisti queste quote sono destinate a consolidarsi e a salire sempre di più. Nel mese di ottobre corrente, non a caso i bitcoins hanno rafforzato il loro valore e le potenzialità che sempre più ricoprono in questo mercato. Da un punto di vista speculativo, sul lungo periodo, bisogna puntare sul rialzo del titolo, con delle fisiologiche oscillazioni giornaliere che vanno sfruttate e ottimizzate al meglio nel business del trading e delle opzioni binarie.

Per investire in Bitcoin è molto semplice, basta ricercare sulla vostra piattaforma di fiducia il titolo e seguire le performance giornaliere su cui puntare e fare una previsione. Cliccando sul tasto “Put” nel caso in cui si preveda che il BitCoin scenderà rispetto al dollaro, se invece si pensi che il tasso di cambio possa salire, clicca allora sul tasto “Call”.
 
in un ottica di medio lungo periodo ( 2-3 anni) rimane una indicazione valida

Se fra 2-3 anni il bitcoin starà sotto i 500 $ che farai, restituirai la differenza?

E comunque forse sarebbe stato più valido dare le stesse indicazioni con quotazioni più basse di un 40% ;)
 
Se fra 2-3 anni il bitcoin starà sotto i 500 $ che farai, restituirai la differenza?

E comunque forse sarebbe stato più valido dare le stesse indicazioni con quotazioni più basse di un 40% ;)

a dire il vero io raccomandavo di acquistare bitcoin gia quando quotava attorno ai 5 eur
per il resto ogniuno è responsabile di come investe il propio denaro.
se invece va a 2000 la differenza me la dai tu?

io eviterei
 
ma perchè dovrei preferire una moneta virtuale creata da privati ad una ufficiale coniata da una Banca Centrale?
 
ma perchè dovrei preferire una moneta virtuale creata da privati ad una ufficiale coniata da una Banca Centrale?

perchè la prima ha una inflazione fissa ed immodificabile oltre che decrescente, mentre la seconda no, quindi la seconda di basa sulla fiducia, mentre la prima sulla certezza
 
a dire il vero io raccomandavo di acquistare bitcoin gia quando quotava attorno ai 5 eur
per il resto ogniuno è responsabile di come investe il propio denaro.
se invece va a 2000 la differenza me la dai tu?

io eviterei

uno che ha consigliato di comprare a 5 quando si è arrivati a 600 forse doveva cominciare a consigliare di vendere ;)
 
uno che ha consigliato di comprare a 5 quando si è arrivati a 600 forse doveva cominciare a consigliare di vendere ;)

non è il prezzo di una cosa che deve influenzarci piu di tanto, quanto i suoi fondamentali, e tutto cio che vi ruota attorno.

non ti consiglierei mai di comprare bitcoin oggi per rivenderli fra un mese.

Secondo al tua logica chi ha comprato l'oro nel 2000 avrebbe dovuto vendere nel 2008.

io invece, anche ora , considero l'oro un buon investimento di lungo periodo, assieme ai bitcoin.
 
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