Ma Brix, metti il cartello Off-Topic e poi continui a parlare di Boetti sul 3D di Schifano?
Io personalmente avrei qualche difficoltà a determinare quale sia stata esattamente la "svolta" internazionale di Boetti. Mi verrebbe da dire che le mostre in galleria e le mostre museali sicuramente sono le rotaie parallele di uno stesso binario. Quindi l'una si completa con l'altra, ed entrambe sono una svolta.
Può accadere benissimo, ed è piuttosto frequente, che queste due rotaie viaggino in modo del tutto distaccato e che ci siano artisti che hanno solo l'una o solo l'altra (in questo caso si tratta di "monorotaia"
)
Certamente la svolta dal punto di vista della affermazione e della notorietà nel caso di Boetti l'hanno data le grandi mostre Reina Sofia, Tate e Moma.
Sulla svolta di mercato è indubbio che la Gladstone abbia avuto un ruolo di primo piano, ma anche andando a ritroso, Ben Brown a Londra arrivò a metà anni 2000 e anche Spruth Magers a Berlino forse anche prima. Gagosian fece a NY una mostra di Boetti a inizio anni '2000, e Sperone ne organizzò diverse già negli anni '90.
Queste sono alcune tra le semi-recenti che mi vengono in mente.
Ma naturalmente anche Tornabuoni a Parigi organizzò due grandi mostre (una un paio d'anni fa e una credo una decina di anni fa), poi a Londra almeno un paio ne organizzò Sprovieri e a NY la Esso Gallery almeno altre due. Bartchi a Ginevra altre 3-4 mostre.
Negli ultimi 20 anni di mostre in gallerie internazionali di Boetti ce ne sono state davvero tante, e per questo trovo difficile individuare un vero e proprio punto di svolta. Oltretutto va anche detto che Boetti ha lavorato con galleria internazionali di livello già dagli anni '60 anche se con notevoli difficoltà di vendita (che sono poi state la fortuna di alcune gallerie che hanno tenuto le opere...).
E d'altro canto anche le partecipazioni a mostre in musei internazionali sia per personali che collettive, Boetti le ha avute a partire dagli anni '60, e per tutta la sua carriera e tra la sua scomparsa e il "Grand Tour Boettiano", di mostre museali ce ne sono state diverse!
Aggiungerei un terso fondamentale tassello che rappresenta una base solida per la svolta di Boetti: l'Archivio Boetti e l'uscita del Catalogo Ragionato.
Molte cose sono cambiate proprio grazie a questo lavoro, quindi un ruolo determinante va riconosciuto al lavoro di Anne Marie Sauzeau e poi a Matteo Boetti e ora a Agata Boetti che sta portando avanti questo compito con grande professionalità.
Queste sono cose che fanno la differenza, o se volete, la svolta.