Terzo polo televisivo, Discovery fa sul serio: se Cairo vende, nasce Cnn Italia (con Mentana e Ranucci)
19 Aprile 2024
Il terzo polo si fa. E stavolta si vede. Perché a nascere, avanzando veloce, è il
terzo polo televisivo. Dopo Rai e Mediaset, in Italia il gigante
Discovery – entrato in punta di piedi – inizia a fare sul serio. Tanto che sono diversi i dirigenti televisivi e i produttori da noi consultati a parlare di “Grandi manovre tese a inaugurare
Cnn Italia, un canale all news”. L’operazione è colossale. Il gruppo nato dalla fusione tra le multinazionali Discovery e
WarnerMedia sta puntando sul nostro paese con un investimento imponente. Cnn Italia – progetto rivelato da
Marco Antonellis sul Giornale d’Italia – è destinato a sbarcare entro un anno. A inizio 2025. “Un progetto impressionante, che cambierà per sempre il panorama dell’emittenza italiana”, dicono fonti che hanno visto i business plan. Discovery-Warner Media avrebbe nel mirino l’apertura di un canale all news e di uno online.
E avrebbe avviato trattative riservate con Urbano Cairo per la cessione de La7. La strategia di penetrazione degli americani ha avuto inizio nel 2021, quando Discovery Italia diventò la divisione italiana di Warner Bros aggiudicandosi il tasto 9 del telecomando. Era solo l’inizio di una manovra a suo modo storica. L’arrivo di
Fabio Fazio e ora quello di
Amadeus hanno rafforzato l’offerta. Se “Che tempo che fa” è diventato un riferimento per la domenica sera, con punte di ascolti da record, l’arrivo di Amadeus – con un ingaggio di 10 milioni di euro in quattro anni – entra nel Guinness dei primati della televisione italiana. Amadeus d’altronde lavorerà sodo, sul
Nove: nel corso della prossima stagione condurra’ un programma di access prime time e due di prime time.
L’ascesa di Warner Bros
Le cifre del suo cachet tracciano l’identikit di una rete che sta realizzando in percentuale le migliori performance di crescita, trainando l’intero gruppo Warner Bros e facendo di Discovery il terzo attore del panorama tv con
Rai e
Mediaset. Con l’ingaggio di Amadeus il terzo polo televisivo punta a migliorare ancora, insidiando canali più blasonati come Rai2 e Rete4. WDB “vuole essere ancora più protagonista in Italia con il canale Nove – sempre più ricco di artisti e formati unici e distintivi – con l’intero portfolio di canali tv free e pay, con lo sport, le piattaforme digitali e la produzione e distribuzione cinematografica. Un sistema di mezzi che ci rende, nel mercato italiano, un soggetto unico in grado di valorizzare pienamente i maggiori talenti creativi del paese”, sottolinea
Alessandro Araimo, Managing Director Warner Bros. Discovery Sud Europa.
Terzo polo televisivo, Discovery fa sul serio: se Cairo vende, nasce Cnn Italia (con Mentana e Ranucci)
Del resto La7 non può rimanere sola soletta tra i giganti.. Ammesso che sia vero quanto scritto, cmq qui assistiamo ad un gigante americano che investe pesantemente sulla TV lineare, segno che anche gli americani stiano cambiando visione sul futuro che prevedevano.. Il lineare e tradizionale è qui per restare!