vtt2
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Fin da quando ero bambino mi sono sempre reso conto che qualcuno partiva con una marcia in più ma tutt'ora non sono in grado di dire come.
Ricordo molti miei compagni di classe che erano molto belli e spigliati tanto da stringere amicizie anche con studenti di altre classi o scherzare con le femmine della nostra classe, perfino le insegnanti erano ben disposte verso di loro anche a fronte di risultati accademici non oltre il mediocre.
Una cosa che mi ha sempre colpito è che questi vincenti sembrava avessero avuto tutte le carte vincenti da subito perchè erano belli e spesso sembravano più grandi della nostra età sia per la statura che i lineamenti o la voce.
La differenza abissale erano padri attentissimi ai loro figli che li spronavano ad eccellere nello sport in particolare iscrivendoli già dalle elementari a scuola calcio e facendoli andare in giro per l'italia nei loro ritiri senza che le madri potessero farci nulla se non lamentarsi.
Al contrario io cosi come molti altri già ci preparavamo non al futuro da uomini ma a quello da topi, innanzitutto i nostri genitori erano molto parsimoniosi con le spese indipendentemente dalla posizione sociale e sopratutto venivamo sempre scoraggiati dal fare cose da agitati o cosi ci veniva detto come ad esempio giocare al campetto se pioviginava o uscire per conto nostro dopo la scuola.
La differenza poi era che noi topi eravamo tutti come dei bambolotti fisicamente perchè c'era chi era molto magro e chi invece cicciotello come me ad esempio che avendo avuto problemi di tiroide praticamente rimbalzavo ed in ogni caso rispetto agli altri eravamo in ritardo sia per la peluria sul viso che per i peli sotto le ascelle oltre che il tono muscolare.
Chiaramente nessuno dei nostri genitori ci spronava a fare sport e anzi faceva grandi resistenze dicendo che avrebbe fatto peggiorare il profilo scolastico.
Io non so quale sia il ruolo del proprio dna o quello del contesto familiare ma l'atteggiamento della famiglia spessissimo era il primo indicatore del futuro dei figli e a differenza di quanto si dice non sono i genitori fissati col profitto scolastico del figlio quelli che li facilitano anzi secondo me mettono in atto comportamenti che inibiscono i propri figli dal punto di vista umano per cui più avanti se deprimono e rendono ansioso il figlio lo stesso profitto peggiora mentre chi è in pace con se stesso e rilassato può farcela molto di più.
Dei miei conoscenti tutti quelli che hanno avuto successo sono innanzitutto ben messi come statura e corporatura ma sopratutto hanno avuto famiglie che li hanno supportati ed incoraggiati anche quando facevano stupidaggini o cose fra le righe.
Sono questi che hanno avuto successo con le ragazze già in giovane età e che hanno vissuto molto oltre ad aver avuto il coraggio di viaggiare o studiare all'estero e quindi avere grandi vantaggi lavorativi definitivi.
Io non credo per nulla che nasciamo uguali e anzi per certi versi è come una mano di carte che non sai cosa ti arriva sotto tutti i punti di vista.
Ricordo molti miei compagni di classe che erano molto belli e spigliati tanto da stringere amicizie anche con studenti di altre classi o scherzare con le femmine della nostra classe, perfino le insegnanti erano ben disposte verso di loro anche a fronte di risultati accademici non oltre il mediocre.
Una cosa che mi ha sempre colpito è che questi vincenti sembrava avessero avuto tutte le carte vincenti da subito perchè erano belli e spesso sembravano più grandi della nostra età sia per la statura che i lineamenti o la voce.
La differenza abissale erano padri attentissimi ai loro figli che li spronavano ad eccellere nello sport in particolare iscrivendoli già dalle elementari a scuola calcio e facendoli andare in giro per l'italia nei loro ritiri senza che le madri potessero farci nulla se non lamentarsi.
Al contrario io cosi come molti altri già ci preparavamo non al futuro da uomini ma a quello da topi, innanzitutto i nostri genitori erano molto parsimoniosi con le spese indipendentemente dalla posizione sociale e sopratutto venivamo sempre scoraggiati dal fare cose da agitati o cosi ci veniva detto come ad esempio giocare al campetto se pioviginava o uscire per conto nostro dopo la scuola.
La differenza poi era che noi topi eravamo tutti come dei bambolotti fisicamente perchè c'era chi era molto magro e chi invece cicciotello come me ad esempio che avendo avuto problemi di tiroide praticamente rimbalzavo ed in ogni caso rispetto agli altri eravamo in ritardo sia per la peluria sul viso che per i peli sotto le ascelle oltre che il tono muscolare.
Chiaramente nessuno dei nostri genitori ci spronava a fare sport e anzi faceva grandi resistenze dicendo che avrebbe fatto peggiorare il profilo scolastico.
Io non so quale sia il ruolo del proprio dna o quello del contesto familiare ma l'atteggiamento della famiglia spessissimo era il primo indicatore del futuro dei figli e a differenza di quanto si dice non sono i genitori fissati col profitto scolastico del figlio quelli che li facilitano anzi secondo me mettono in atto comportamenti che inibiscono i propri figli dal punto di vista umano per cui più avanti se deprimono e rendono ansioso il figlio lo stesso profitto peggiora mentre chi è in pace con se stesso e rilassato può farcela molto di più.
Dei miei conoscenti tutti quelli che hanno avuto successo sono innanzitutto ben messi come statura e corporatura ma sopratutto hanno avuto famiglie che li hanno supportati ed incoraggiati anche quando facevano stupidaggini o cose fra le righe.
Sono questi che hanno avuto successo con le ragazze già in giovane età e che hanno vissuto molto oltre ad aver avuto il coraggio di viaggiare o studiare all'estero e quindi avere grandi vantaggi lavorativi definitivi.
Io non credo per nulla che nasciamo uguali e anzi per certi versi è come una mano di carte che non sai cosa ti arriva sotto tutti i punti di vista.