Milano (città) - Osservatorio mercato immobiliare - Parte XV

Ma infatti la cosa da fare da ora in avanti è garantire la stessa qualità dei trasporti che abbiamo nell'ambito del comune ed estenderla a tutto l'hinterland
No saprei...

Belle le intenzioni. Nei fatti però non ci sono riusciti paesi molto più cartesiani di noi a creare un sistema di trasporto pubblico su lunghe distanze che sia efficiente.

Inoltre, è un dato di fatto che gestire il trasporto pubblico nell'ambito del comune di Milano, e di un sistema chiuso come il metrò che non promette orari a differenza del treno è un conto, gestirlo a livello regionale promettendo orari è diverso.

Tra l'altro mi permetto di sottolineare che la qualità in termini di affidabilità e tempi di attesa del trasporto di superficie sta calando notevolmente. Non è raro trovare attese anche di 15-20 minuti.
 
Ma infatti la cosa da fare da ora in avanti è garantire la stessa qualità dei trasporti che abbiamo nell'ambito del comune ed estenderla a tutto l'hinterland in modo che non sia troppo penalizzante scegliere di abitare a Desio o a Binasco.

Milano è geograficamente piccola e ha già finito gli spazi su cui edificare. Visto che sembra non avere fine l'attrattiva di Milano nei confronti di altre aree del paese, bisogna rendere fruibili anche gli spazi esistenti nei comuni limitrofi.
Abbiamo mezzo paese che è morto e campa di stipendi (pubblici), pensioni e sussidi. Drenando risorse (create dai privati) dal nord. Mi dica lei come si può andare avanti con queste condizioni?

E' come cercare di stare a galla in acqua avendo una palla al piede di 200kg, in bocca al lupo.

Non mi stupisco affatto che Milano si attrattiva. Anzi, ricordo che fino al 2008-2009 era un po' snobbata, vista come città grigia, solo lavoro ecc.

Dopo, grazie ai progetti della Giunta Moratti e del Presidente Formigoni (Ricordate il nuovo Palazzo della Regione, lo ha voluto lui è la sede regionale più bella d'Italia) si è iniziato a costuire in tutta l'area porta nuova, city life, EXPO ecc. si è diventati atrattivi per le aziede internazionali che hanno messo il loro HQ a Milano (e già prima non mancavano). Ed è iniziata la corsa a venire a Milano. Le nuove generazioni più istruite dei genitori, molto spesso analfabeti funzionali, ambiscono a lavori d'ufficio, lavori d'ufficio in multinazionali che trovi a Milano.

Ovviamete, un flusso così di lavoratori qualificati o pseudo tali verso Milano, può solo far abbassare gli stipendi a livello di quasi sussistenza. Tolti i veri e pochi lavori specializzati, per i quali oggi non si trova personale nemmeno a pagarlo, ed hanno stipendi alti proprio per questo motivo.

Le famiglie italiane si preparino a drenare un po' del loro patrimonio fatto, aumm aumm, negli anni d'oro verso Milano se vogliono garantire ai loro figli delle condizioni di vita quanto meno degne.

Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma. Questo vale anche (in parte) per i soldi, li hanno creati (con furberie varie, ma chi non lo ha fatto in quegli anni?) ma non li hanno saputi gestire, adesso si trasformano entrando nelle tasche dei milanesi.
 
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No saprei...

Belle le intenzioni. Nei fatti però non ci sono riusciti paesi molto più cartesiani di noi a creare un sistema di trasporto pubblico su lunghe distanze che sia efficiente.

Inoltre, è un dato di fatto che gestire il trasporto pubblico nell'ambito del comune di Milano, e di un sistema chiuso come il metrò che non promette orari a differenza del treno è un conto, gestirlo a livello regionale promettendo orari è diverso.

Tra l'altro mi permetto di sottolineare che la qualità in termini di affidabilità e tempi di attesa del trasporto di superficie sta calando notevolmente. Non è raro trovare attese anche di 15-20 minuti.
Basterebbe far diventare il trasporto regionale un servizio di livello sufficiente facendo investimenti su rete e treni.

Ci sono molte tratte che hanno visto aumentare i livelli di percorrenza rispetto a 40 anni fa e questo è imbarazzante.

Se questo vuol dire che si devono rivedere totalmente le tratte, le stazioni e i percorsi ben venga.

Ma se chi deve fare gli investimenti non è in grado nemmeno di prendere un metro e misurare una galleria

Trenord e i treni troppo alti per le gallerie verso la Svizzera: «Colpa dei tunnel inadeguati, non dei nuovi convogli»

Stiamo freschi.
 
Basterebbe far diventare il trasporto regionale un servizio di livello sufficiente facendo investimenti su rete e treni.

Ci sono molte tratte che hanno visto aumentare i livelli di percorrenza rispetto a 40 anni fa e questo è imbarazzante.

Se questo vuol dire che si devono rivedere totalmente le tratte, le stazioni e i percorsi ben venga.

Ma se chi deve fare gli investimenti non è in grado nemmeno di prendere un metro e misurare una galleria

Trenord e i treni troppo alti per le gallerie verso la Svizzera: «Colpa dei tunnel inadeguati, non dei nuovi convogli»

Stiamo freschi.
Ma guarda che nessuno ha sbagliato misura.

I treni che hanno comprato hanno la funzione di portare la gente nella città metropolitana non in Svizzera. Ne hanno scelti grandi proprio per avere più capienza. Se poi la svizzera fa gallerie piccole e il treno non ci passa, problema loro. Ma noi dobbiamo guardare al nostro interesse, che è quello di trasportare più persone. La svizzera guarda al suo

In una nota la società di trasporti specifica: «Nessuna beffa e nessuna sorpresa per il nuovo Caravaggio “troppo grande” per passare nella galleria che collega Como a Chiasso. Il modernissimo treno, acquistato da Regione Lombardia per il servizio regionale, è stato concepito innanzitutto per le linee suburbane che collegano le province lombarde all’area metropolitana. La suburbana S11 Como-Milano-Rho è una di queste e richiede convogli ad alta capienza. Va da sé quindi che non il treno, ma è la galleria di Chiasso ad essere inadeguata alle esigenze dell’alta domanda di mobilità ferroviaria espressa dai territori lombardi». La linea trasporta circa 30 mila viaggiatori al giorno.
 
Ma guarda che nessuno ha sbagliato misura.

I treni che hanno comprato hanno la funzione di portare la gente a Milano in Svizzera. Ne hanno scelti grandi proprio per avere più capienza. Se poi la svizzera fa gallerie piccole e il treno non ci passa, problema loro. Ma noi dobbiamo guardare al nostro interesse, che è quello di trasportare più persone. La svizzera guarda al suo
Vabbé sta cosa non si può leggere.
La galleria è lì da sempre e non mi pare che ci siano progetti di ampliamento. Bastava comprarne x grandi e y piccoli e la cosa poteva avere un senso.

Invece all'esordio si sono accorti che i treni non passavano e la gente è dovuta scendere.
 
Vabbé sta cosa non si può leggere.
La galleria è lì da sempre e non mi pare che ci siano progetti di ampliamento. Bastava comprarne x grandi e y piccoli e la cosa poteva avere un senso.

Invece all'esordio si sono accorti che i treni non passavano e la gente è dovuta scendere.
Si, con i soldi degli altri sono tutti brillanti. Bastava comprarli.

Io credo, sapendo che la Regione Lombardia gestisce i soldi dei contribuenti in maniera ultra attenta e rispettosa. Che abbiano deciso di non comprarli perché non una commessa di pochi treni avrebbero avuto meno potere contrattuale in fatto di prezzo.
 
Si, con i soldi degli altri sono tutti brillanti. Bastava comprarli.

Io credo, sapendo che la Regione Lombardia gestisce i soldi dei contribuenti in maniera ultra attenta e rispettosa. Che abbiano deciso di non comprarli perché non una commessa di pochi treni avrebbero avuto meno potere contrattuale in fatto di prezzo.
sisi come no, infatti:

Treni in Lombardia, 50 anni dopo 3 minuti in più tra Como e Milano. "La rete è vecchia, mai aggiornata" - ComoZero

Boom di pendolari in Lombardia, ma si investe di più in autostrade

Disastro treni: Regione Lombardia convoca i vertici di Trenord

soprattutto Formigoni, che hai citato, che per gestire i soldi in maniera troppo oculata è finito addirittura in carcere, poverino.
 
Si, con i soldi degli altri sono tutti brillanti. Bastava comprarli.

Io credo, sapendo che la Regione Lombardia gestisce i soldi dei contribuenti in maniera ultra attenta e rispettosa. Che abbiano deciso di non comprarli perché non una commessa di pochi treni avrebbero avuto meno potere contrattuale in fatto di prezzo.
Guarda che per fare il tifo per una parte politica esiste un'apposita sezione del FOL. :D
 
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non mi esprimo su altre zone ma queste sono giganti sono Milano e non c'è una stazione prima del hinterland dovrebbe collegare Milano con le bici ... Da uno che abitava nel est Milano erano inutilizzabili, anzi non c'erano
 
non mi esprimo su altre zone ma queste sono giganti sono Milano e non c'è una stazione prima del hinterland dovrebbe collegare Milano con le bici ... Da uno che abitava nel est Milano erano inutilizzabili, anzi non c'erano
Credo che si dovuto ai danneggiamenti/furti di bici che statisticamente in certe zone sono più numerosi rispetto ad altre.

Chi gestisce il servizio avrà pensato di togliere l'area di copertura a quelle zone.
 
Credo che si dovuto ai danneggiamenti/furti di bici che statisticamente in certe zone sono più numerosi rispetto ad altre.

Chi gestisce il servizio avrà pensato di togliere l'area di copertura a quelle zone.
capisco il punto ma non sono d'accordo mancano nel quartiere ortica , in 22 marzo , vicino a Udine , via Argonne , tutte zone stra ricche. E se quello non bastasse le bici ci sono in quartieri molto molto brutti non so il motivo ma non credo sia quello ....
 
Vedi l'allegato 3018768

non mi esprimo su altre zone ma queste sono giganti sono Milano e non c'è una stazione prima del hinterland dovrebbe collegare Milano con le bici ... Da uno che abitava nel est Milano erano inutilizzabili, anzi non c'erano
La vera verità è che lo sharing è principalmente un sistema per turisti o occasionali, non può essere uno strumento di mobilità tradizionale per pendolari o regolaristi.

Magari un giorno lo sarà (guida autonoma? Size enormi?), ma oggi è impensabile pensare di andare a lavorare col dubbio di non avere un mezzo una volta sceso dal TPL.
Per chi il TPL non lo prende, beh è previsto l'acquisto.
 
Gentrificazione e spopolamento montano e rurale è la direzione giusta ?

Il cosidetto "Stato" non può far nulla ?

parer mio è che lo "Stato" oltre a non far nulla per combattere questo gradiente sociale è proprio impotente e complice dinanzi al Mercato.

Lo Stato? Lo Stato E' il problema. Diffonde una valuta farlocca che perde valore continuamente: non è una riserva di valore. Quindi i risparmi e gli stipendi comprano sempre di meno o - in altri termini - bisogna lavorare sempre di più per permettersi le stesse cose. Bisogna usare un'altra riserva di valore al posto del denaro di Stato.

Aik
 
Quindi i ricchi comprano tutto, per tutti gli altri basta un colpo di sfortuna come una malattia per essere spacciati e fare una vitaccia sgomitando -o peggio- assieme alla massa. Non è il paese che immaginavo e non è il paese che apprezzo. Un paese dove il primo pensiero è 'speriamo non mi succeda niente di grave, altrimenti la mia famiglia finisce per strada'.
Lo stesso paese che ha consentito a mio padre, lavoratore tutta la vita senza nemmeno licenza elementare, di crescere due figli fino alla laurea, oltre che a comprare casa.
Rifletti: tu vieni pagato molto meno di tuo padre in termini reali.

Aik
 
Lo Stato? Lo Stato E' il problema. Diffonde una valuta farlocca che perde valore continuamente: non è una riserva di valore. Quindi i risparmi e gli stipendi comprano sempre di meno o - in altri termini - bisogna lavorare sempre di più per permettersi le stesse cose. Bisogna usare un'altra riserva di valore al posto del denaro di Stato.

Aik
bitcoin ?
 
Lo Stato? Lo Stato E' il problema. Diffonde una valuta farlocca che perde valore continuamente: non è una riserva di valore. Quindi i risparmi e gli stipendi comprano sempre di meno o - in altri termini - bisogna lavorare sempre di più per permettersi le stesse cose. Bisogna usare un'altra riserva di valore al posto del denaro di Stato.

Aik
Il problema è meramente italiano. L'Italia è l'unico paese UE in cui gli stipendi hanno perso, in termini reali, potere d'acquisto rispetto a 30 anni fa.

Altri Paese UE hanno altri problemi, spesso di natura sociale, ma non è certo l'Euro la colpa.

L'UE è l'unica area al mondo in cui si stanno perdendo giovani in età lavorativa. Detto questo possiamo ben capire la direzione economica da qui a 20 anni.
 

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