Ma infatti la cosa da fare da ora in avanti è garantire la stessa qualità dei trasporti che abbiamo nell'ambito del comune ed estenderla a tutto l'hinterland in modo che non sia troppo penalizzante scegliere di abitare a Desio o a Binasco.
Milano è geograficamente piccola e ha già finito gli spazi su cui edificare. Visto che sembra non avere fine l'attrattiva di Milano nei confronti di altre aree del paese, bisogna rendere fruibili anche gli spazi esistenti nei comuni limitrofi.
Abbiamo mezzo paese che è morto e campa di stipendi (pubblici), pensioni e sussidi. Drenando risorse (create dai privati) dal nord. Mi dica lei come si può andare avanti con queste condizioni?
E' come cercare di stare a galla in acqua avendo una palla al piede di 200kg, in bocca al lupo.
Non mi stupisco affatto che Milano si attrattiva. Anzi, ricordo che fino al 2008-2009 era un po' snobbata, vista come città grigia, solo lavoro ecc.
Dopo, grazie ai progetti della Giunta Moratti e del Presidente Formigoni (Ricordate il nuovo Palazzo della Regione, lo ha voluto lui è la sede regionale più bella d'Italia) si è iniziato a costuire in tutta l'area porta nuova, city life, EXPO ecc. si è diventati atrattivi per le aziede internazionali che hanno messo il loro HQ a Milano (e già prima non mancavano). Ed è iniziata la corsa a venire a Milano. Le nuove generazioni più istruite dei genitori, molto spesso analfabeti funzionali, ambiscono a lavori d'ufficio, lavori d'ufficio in multinazionali che trovi a Milano.
Ovviamete, un flusso così di lavoratori qualificati o pseudo tali verso Milano, può solo far abbassare gli stipendi a livello di quasi sussistenza. Tolti i veri e pochi lavori specializzati, per i quali oggi non si trova personale nemmeno a pagarlo, ed hanno stipendi alti proprio per questo motivo.
Le famiglie italiane si preparino a drenare un po' del loro patrimonio fatto, aumm aumm, negli anni d'oro verso Milano se vogliono garantire ai loro figli delle condizioni di vita quanto meno degne.
Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma. Questo vale anche (in parte) per i soldi, li hanno creati (con furberie varie, ma chi non lo ha fatto in quegli anni?) ma non li hanno saputi gestire, adesso si trasformano entrando nelle tasche dei milanesi.