maf@lda
il bello, il buono, il giusto
- Registrato
- 29/6/05
- Messaggi
- 35.798
- Punti reazioni
- 2.824
Il 1º luglio 1936 fu inaugurato il Casinò di Venezia al Lido di Venezia, attivo come sede estiva fino alla fine degli anni 1990.
Gli interni monumentali vennero particolarmente valorizzati dall’uso di marmi chiari, “..i più belli d’Italia….” specchi, vetri e maestosi lampadari, che sottolineavano la luminosità voluta con l’apertura di grandi finestre. La creazione delle grandi vetrate venne curata dalla Vetrocoke di Marghera, mentre per i vetri artistici ci si avvalse della collaborazione delle rinomate fabbriche muranesi di Venini, Ferro, Toso, Barovier. I marmi principalmente impiegati furono: il fior di pesco Carnico, il Repen del Carso, il Verde Châtillon di Lecco, il Breccia aurora di Valstagno, il Giallo di Siena, il Travertino imperiale, quello delle Querciolaie, di Ascoli, il Nero dell’Agordino, il Verde delle Alpi, la Monzonite del Piemonte, il Rosa di Lasa, la Breccia medicea, il Biancone, la Pietra d’Istria, la Portasanta di Toscana.
Si dotò il salone delle feste oltre che di uno speciale impianto luce anche di un palcoscenico meccanico, il quale “…installato al centro della sala…costituiva una particolare novità tecnica essendo il primo in tale genere costruito in Italia…”.
L’avvento della guerra bloccò il sorgere del progettato terzo palazzo che doveva risultare simmetrico al palazzo del cinema in un piazzale scenografico di grande impatto visivo “