MPS secondo voi arriverà un cavaliere bianco e rilancerà Banca Mps?

e se facessero il giochetto delle matriosche?
BPM si pappa BMPS che viene pappata da Unicredit
Unipol si pappa BPER e Sondrio
 
avremo una candela verde nei prossimi giorni....speriamo
non vorrei che al posto della candela ci fosse il cetriolo/carota e non dico dove...
:clap::clap:
 
Oggi 16:31 - MF-DJ
MILANO (MF-NW)--B.Mps si conferma molto volatile nel pomeriggio e ora cede lo 0,63% dopo che il Mef ha ceduto il 12,5% del capitale a 4,15 euro per azione, scendendo al 26,73%. L''operazione segue il collocamento del 25% eseguito lo scorso 20 novembre a 2,92 euro per azione. Gli esperti di Intermonte segnalano che questo collocamento era atteso anche se ci si aspettava venisse fatto dopo il pagamento del dividendo 2023 e si inquadra nell''ottica della riduzione del debito da parte del governo. Il piazzamento delle azioni, in ogni caso, non cambia la valutazione di Mps fatta dagli esperti. Inoltre, questo ulteriore Abb cambia decisamente il profilo speculativo del Monte muovendo il focus verso Banco Bpm che a questo punto diventa il principale player nel consolidamento bancario, concludono gli esperti. A detta di Intesa Sanpaolo, infine, questa nuova cessione da parte del Mef limita il futuro effetto overhang sull''azione, segnando un passo avanti nel processo di privatizzazione e rendendo piu'' attraente un''integrazione di Mps con un altro istituto grazie alla riduzione del peso dello Stato.
fus
marco.fusi@mfnewswires.it

mi chiedo in base a che cosa concludano questi "esperti": se c'è stata una banca che ha detto sempre e a volte in modo anche brutale no a Mps è stata proprio BPM
 
credo sia un po' sulla base dei nostri commenti
prima leggono quello che scrivo io e poi copiando pubblicano
non dimentichiamo che in questo forum sono transitati esperti informatori (educatori) finanziari pure televisivi
la differenza tra i commenti precedenti e questi e' che prima non copiavano da me
pure i TP stanno copiando...
in 4 mesi e' passata da 2,9 a 4,2
a giugno siamo a 5,5
OK!
 
Purtroppo non lascia leggere ai non abbonati, se puoi postare l'intero articolo in forma testuale te ne saremmo grati! ;)
purtroppo non ho l'abbonamento. li ho segnalati nel caso qualcuno riesca a leggerili per intero

però c'è questo
ROMA (MF-NW)--Il successo del collocamento del 12,5% di Mps deciso martedi'' 26 dal Tesoro e'' merito della finanza internazionale e, in particolare, di Wall Street. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, i fondi americani avrebbero giocato un ruolo di primo piano nell''accelerated bookbuild seguito da BofA, Citigroup, Jefferies e Mediobanca e fruttato allo Stato un incasso di 650 milioni. Grossi ordinativi sono arrivati dall''asset manager Wellington Management di Boston (1.400 miliardi di dollari in gestione) che ha rafforzato la propria partecipazione nella banca senese. In questa direzione si sono mossi anche Soros Fund Management (il colosso finanziario di New York City fondato da George Soros) e il big dei fondi comuni Vanguard, mentre sul mercato e'' circolato il nome di Fidelity, che gia'' aveva partecipato al collocamento del 25% nel novembre scorso. Risposta positiva e'' arrivata anche dall''Europa. Qui a muoversi e'' stato l''hedge fund Marshall Wace che gestisce un patrimonio di 64 miliardi di dollari. Anche Toscafund Asset Management ha rafforzato la propria presenza nel Montepaschi, cosi'' come Norges Bank, Ubs e le italiane Kairos e Mediolanum che avevano gia'' investito nel collocamento del novembre scorso. Complessivamente gli ordini sono arrivati per il 35% da investitori americani, per il 50% dal Regno Unito, per il 13% dall''Italia e per il 2% dal resto del mondo. Gli hedge fund hanno fatto la parte del leone (60% del book) anche se non tutti con un''ottica di breve periodo. I cosiddetti hedge fondamentalisti sono infatti entrati nel Monte con un orizzonte di medio-lungo termine cosi'' come i fondi long only che hanno rappresentato il 40% degli ordini. Ad attrarre questa vasta platea di investitori e'' stato soprattutto il periodo particolarmente fortunato della banca di Siena. Non solo il Monte ha chiuso il 2023 con un utile record di oltre due miliardi e una cedola da 0,25 euro per azione, ma ha anche beneficiato della clamorosa svolta avvenuta nelle aule di tribunale. Ma soprattutto ad attrarre i grandi investitori esteri e'' stata la possibilita'' di un''aggregazione in tempi brevi per il Monte. L''alleggerimento del Tesoro nel capitale rende piu'' semplice un''operazione straordinaria che alcuni analisti prevedono in tempi brevi. In questo caso gli interlocutori sarebbero quelli gia'' sondati sul dossier, cioe'' da un lato Banco Bpm e dall''altro Bper. Il socio pubblico potrebbe trasferire a prezzi di mercato la propria quota a uno dei due gruppi, uscendo cosi'' definitivamente di scena. Meno probabile appare un intervento di Unicredit, mentre fonti finanziarie suggeriscono che, nell''ambito della exit, potrebbe giocare un ruolo anche il Mediocredito Centrale.

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

quindi secondo l'articolo l'ottica è prevalentemente speculativa, mi pare di capire: hanno comprato nella prospettiva di un merger in tempi non lunghi. se questo non avvenisse, probabilmente mollerebbero le quote
 
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purtroppo non ho l'abbonamento. li ho segnalati nel caso qualcuno riesca a leggerili per intero

però c'è questo
ROMA (MF-NW)--Il successo del collocamento del 12,5% di Mps deciso martedi'' 26 dal Tesoro e'' merito della finanza internazionale e, in particolare, di Wall Street. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, i fondi americani avrebbero giocato un ruolo di primo piano nell''accelerated bookbuild seguito da BofA, Citigroup, Jefferies e Mediobanca e fruttato allo Stato un incasso di 650 milioni. Grossi ordinativi sono arrivati dall''asset manager Wellington Management di Boston (1.400 miliardi di dollari in gestione) che ha rafforzato la propria partecipazione nella banca senese. In questa direzione si sono mossi anche Soros Fund Management (il colosso finanziario di New York City fondato da George Soros) e il big dei fondi comuni Vanguard, mentre sul mercato e'' circolato il nome di Fidelity, che gia'' aveva partecipato al collocamento del 25% nel novembre scorso. Risposta positiva e'' arrivata anche dall''Europa. Qui a muoversi e'' stato l''hedge fund Marshall Wace che gestisce un patrimonio di 64 miliardi di dollari. Anche Toscafund Asset Management ha rafforzato la propria presenza nel Montepaschi, cosi'' come Norges Bank, Ubs e le italiane Kairos e Mediolanum che avevano gia'' investito nel collocamento del novembre scorso. Complessivamente gli ordini sono arrivati per il 35% da investitori americani, per il 50% dal Regno Unito, per il 13% dall''Italia e per il 2% dal resto del mondo. Gli hedge fund hanno fatto la parte del leone (60% del book) anche se non tutti con un''ottica di breve periodo. I cosiddetti hedge fondamentalisti sono infatti entrati nel Monte con un orizzonte di medio-lungo termine cosi'' come i fondi long only che hanno rappresentato il 40% degli ordini. Ad attrarre questa vasta platea di investitori e'' stato soprattutto il periodo particolarmente fortunato della banca di Siena. Non solo il Monte ha chiuso il 2023 con un utile record di oltre due miliardi e una cedola da 0,25 euro per azione, ma ha anche beneficiato della clamorosa svolta avvenuta nelle aule di tribunale. Ma soprattutto ad attrarre i grandi investitori esteri e'' stata la possibilita'' di un''aggregazione in tempi brevi per il Monte. L''alleggerimento del Tesoro nel capitale rende piu'' semplice un''operazione straordinaria che alcuni analisti prevedono in tempi brevi. In questo caso gli interlocutori sarebbero quelli gia'' sondati sul dossier, cioe'' da un lato Banco Bpm e dall''altro Bper. Il socio pubblico potrebbe trasferire a prezzi di mercato la propria quota a uno dei due gruppi, uscendo cosi'' definitivamente di scena. Meno probabile appare un intervento di Unicredit, mentre fonti finanziarie suggeriscono che, nell''ambito della exit, potrebbe giocare un ruolo anche il Mediocredito Centrale.

MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

quindi secondo l'articolo l'ottica è prevalentemente speculativa, mi pare di capire: hanno comprato nella prospettiva di un merger in tempi non lunghi. se questo non avvenisse, probabilmente mollerebbero le quote
Hai fatto benissimo. E grazie per questo...
 
Dico la mia. Per la serie chiagni e fotti tutti vorrebbero mps ma sia banco unicess e altri la vorrebbero ai prezzi di due anni fa perche nn sono convinti che una banca si sia risanata e riorganizzata in soli due anni quando ad esempio a castagna e co. Ce ne son voluti quasi 10. Mi spiace ma ai prezzi attuali nn c e incorporato nessun premio e se la volete dovete aprire per bene i cordoni della borsa almeno 8miliardi di capitalizzazione cosa che si puo permettere solo unicess che l pagherebbe cash per gli altri invece l unica opzione sarebbe quellA dell ops. Ovvio che i fondi nn vedono l ora che lo stato si tolga dai marones, comunque vada e un strategia win win . Dvd o premio per m e a.
 
Dico la mia. [...] nn sono convinti che una banca si sia risanata e riorganizzata in soli due anni quando ad esempio a castagna e co. Ce ne son voluti quasi 10. [...]
In realtà dal 2016 ad oggi sono passati almeno 8 anni dall'ingresso al 75% circa dello Stato. Se poi teniamo conto anche dei Monti bond allora sono passati oltre 10 anni dal primo intervento del Tesoro per risanare con successo MPS.
 
In realtà dal 2016 ad oggi sono passati almeno 8 anni dall'ingresso al 75% circa dello Stato. Se poi teniamo conto anche dei Monti bond allora sono passati oltre 10 anni dal primo intervento del Tesoro per risanare con successo MPS.
Io intendo dall ultimo adc.
 
Io intendo dall ultimo adc.
Io intendevo un concetto più ampio che riguarda per l'esattezza 2 Piani Industriali messi in atto dal Tesoro dal 2016 che vanno al di là della data dell'ultimo ADC, nel senso che sono stati fondamentali entrambi gli interventi del Tesoro con il primo del 2016 che è stato vitale mentre l'ultimo ADC è stato una semplice ottimizzazione dopo il primo piano del 2016.

Il risultato finale sarà il frutto di 2 Piani industriali per una durata complessiva di 10 anni. Più nello specifico:

1. La prima Ricapitalizzazione Pubblica Precauzionale del 2016 di oltre 5 miliardi è stata vitale per la Banca per azzerare oltre 20 miliardi di NPL (crediti deteriorati), anche grazie alla società Pubblica AMCO.

2. L'ultimo ADC Pubblico/Privato del 2022 di 2,5 miliardi è stato invece fondamentale per ottimizzare la Banca, riportandola a un ottimo livello per quanto riguarda gli indici di solidità patrimoniale richiesti dalla BCE (CET1, ecc.), e rendendola nuovamente redditizia con l'esodo volontario di oltre 4100 dipendenti, riportando ad es. il cost/income a un buon 49% e l'utile al di sopra dei 700 milioni pianificati nel Piano.

L'utile 2023 di oltre 2 miliardi (1,3 miliardi in più rispetto a quelli pianificati nel 2022) e con 2 anni di anticipo e il relativo dividendo con 2 anni di anticipo, sono stati poi la MASSIMA CONFERMA della bontà del secondo piano industriale 2022-2026 ideato dal Tesoro.
 
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