Ma questo bloted, che non sa nemmeno la storia, da dove è uscito fuori? Altra motolambretta piddina? Sciò, aria.
caro libero 2,..ti rispondo liberamente e pubblicamente.
Guarda che non c'è alcun dato oggettivo dalla tua parte, non basta evocarlo per ottenerlo ed avere ragione. L'arroganza c'è : non s'inizia una discussione dando dell'ignorante al proprio interlocutore.
Passiamo ai "dati oggettivi". Hai accostato Grillo a Lenin e Stalin (messi insieme); di qui si parte. Non si può cambiare strada facendo il tema. Andiamo alla sostanza.
1)Intanto è azzardato, molto azzardato, scomodare Lenin e Stalin per giustificare
oggi certi comportamenti autoritari e padronali di Grillo. Per dimensione dei fenomeni,. per contesto storico, per diversa statura dei personaggi.
2)Non si possono mettere insieme Lenin e Stalin come non si può collocare negli anni della rivoluzione russa la nostra bella, astratta discussione sulla democrazia. Non credo debba dilungarmi su "cosa era la democrazia in Russia all'inizio del Novecento"...che forse esisteva solo nel vocabolario di ristretti circoli borghesi e delle intellighenzie cittadine. Sgombriamo quindi il campo su chi, tra Lenin e Stalin, era più ligio al rispetto della democrazia, dato che non lo era nessuno dei due, se per democrazia intendiamo "la democrazia occidentale" come
oggi viene esercitata. La questione caso mai va posta su come gestiva il potere Lenin e su come, negli anni venti, e poi man mano, trenta e quaranta lo ha gestito Stalin.
Questione di cultura politica ed ideologica, di sostanza, di stile, di carattere. Bisognerebbe ricercare che tipo di rapporto aveva Lenin con i suoi compagni del comitato centrale e che tipo di rapporti aveva Stalin.
Se, e sul come, Lenin e Stalin coinvolgevano i loro compagni nella gestione del potere : nella forma e nella sostanza. Un riflessione sulle motivazioni psicologiche, politiche e ideologiche dell’esercizio di quel potere, il periodo storico in cui quel potere dai due fu esercitato. Sul “come” è salito al potere Lenin ..”sul” come è salito al potere Stalin.
In definitiva, la mia opinione di “ignorante” è che non si possono accostare Lenin e Stalin tra di loro, e tanto più non si possono accostare i due “rivoluzionari” a Grillo, partendo dal fatto che in una fase iniziale di un processo rivoluzionario.. bisogna essere duri e e puri, ed accantonare ogni rispetto di principio democratico. Lenin e Stalin agivano in un contesto di guerra, di ferro e di fuoco, in cui la democrazia non esisteva ed in cui gli avversari non erano democratici. Grillo non agisce in tempo di guerra, né di rivoluzione civile, la democrazia c’è, seppure zoppicante, e gli avversari sono democratici. Usare i metodi duri e puri di lenin e Stalin, li metto insieme questa volta, è fuori tempo e fuori luogo. A parte il fatto che quelli erano Lenin e Stalin e l’altro è Grillo, con tutto il rispetto per lui ..e per la ventata di cambiamento che comunque, a prescindere dai discutibili modi, porta nella politica italiana..ma non è il solo.
Ciao e tanti saluti ..
Ps) ..e scusami per il bollino rosso, (li uso pochissimo anch'io in verità) ..appena posso te ne do uno verde