Non si parla più di Ilaria Salis.....

  • Ecco la 69° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana difficile per i principali indici europei e americani, solo il Nasdaq resiste alle vendite grazie ai conti di Nvidia. Il leader dei chip per l’intelligenza artificiale ha riportato utili e prospettive superiori alle attese degli analisti, annunciando anche un frazionamento azionario (10 a 1). Gli investitori però valutano anche i toni restrittivi dei funzionari della Fed che hanno ribadito la visione secondo cui saranno necessari più dati che confermino la discesa dell’inflazione per convincere il Fomc a tagliare i tassi. Anche la crescita degli indici Pmi, che dipingono un’economia resiliente con persistenti pressioni al rialzo sui prezzi, rafforzano l’idea di tassi elevati ancora a lungo. Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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È già stato detto che l'aggredito era un partecipante all'evento che richiama ogni anno la peggio feccia neonazi e fascista d'Europa? Gentaglia organizzata in gruppi radicali, banditi e considerati illegali in diversi stati europei e che ovviamente solo da Orban trova ospitalità. Altrove ci penserebbero le forze di Polizia a contenerla.

A parte che ha riportato trascurabili danni, il neonazista non ha nemmeno sporto denuncia. Facile immaginare di che razza di figuro si trattasse, che ha preferito restare anonimo e non dare nell'occhio.
Quindi è possibile menarlo senza incorrere in conseguenze legali.
Sai chi ragionava così?
 
Dite quel che volete, ma io questo grottesco sociopatico quasi finisco per apprezzarlo più di tanti altri che pascolano da quelle parti.
Perché quantomeno è sincero.
Perché, senza imbellettamenti posticci, dice quello che ancora pensa una parte per nulla marginale della società italiana.
Perché, col suo eloquio ridicolo, alza il velo sul sentire che tutt'oggi accomuna una fetta importante (egemone, direbbe qualcuno) dell'élite di questo Paese.
Quello secondo cui picchiare i fascisti, aggredirli a martellate in dieci contro uno, sia non solo giustificabile, ma sacrosanto.
Quello in base al quale non aver "finito il lavoro", prima nel 1945 e poi negli anni '70, sia stata una mancanza cui occorre porre rimedio alla prima occasione utile.
Gli altri - non lui che è troppo scemo perfino per provarci - vorrebbero farci credere che per loro il caso Salis sia una semplice questione di civiltà giuridica.
Che il problema che sta loro a cuore consista nel garantire a qualsiasi imputato, qualunque sia il reato di cui è accusato, un trattamento equo e dignitoso.
E che, in ultima istanza, nessun cittadino italiano sotto processo all'estero - si trattasse pure del peggior bandito - debba essere abbandonato a se stesso dal nostro Governo.
Una semplice battaglia di diritto e di principio senza connotazioni di parte, insomma: di questo tentano di convincerci.
Quando invece basta una scorsa veloce ai giornali, ai servizi tv e alle dichiarazioni di certi politici per scoperchiare una realtà fatta di agiografie sfrenate. Di beatificazioni a mezzo stampa in cui la Salis diventa per tutti semplicemente "Ilaria", la "brava docente" (quella che tutti dovrebbero volere per i propri figli, secondo la memorabile definizione di Concita De Gregorio), "l'attivista" infaticabile dai nobili princìpi, "l'antifascista" della porta accanto convintamente schierata "dalla parte giusta della storia".
Le vittime dei pestaggi di cui è accusata? Semplicemente "nazisti", altro non serve sapere.
Le loro ferite? Poco più che graffietti, comunque tutte guaribili in qualche giorno.
L'ipotesi che possa essere dichiarata colpevole?
Non contemplata.
E non tanto per mancanza di fiducia nella magistratura ungherese, notoriamente soggiogata dal perfido Orban.
Ma perché, lo si percepisce con chiarezza leggendoli e ascoltandoli, proprio si stenta a individuare quale mai sarebbe la "colpa" di cui si parla.
Pestare i fascisti e/o i nazisti?
Mandarli all'ospedale o, se capita, al camposanto?
E da quando in qua sarebbe un reato?
La Salis (pardon, Ilaria) non è un'italiana nei guai all'estero a cui va assicurata tutela.
È una dello loro stessa tribù.
Quella che la follia criminale dell'antifascismo militante non l'ha mai superata davvero.
E che, al di là delle parole di facciata peraltro sempre zeppe di distinguo, non vede perché diavolo dovrebbe farlo.
Perciò, viva quel povero ******** di Raimo che dice le cose come stanno.
E pazienza se, il giorno in cui si trovasse davanti un "neonazista" vero, l'unica cosa che potrebbe fare sarebbe raccogliere i denti dal marciapiede.
Marco De Rosa II

👍
c è di più e di molto più grave: ci sono istituzioni che accorrono rapide in un caso e non intervengono nell' altro .

Il comportamento di Mattarella è poco comprensibile.

Anzi no, è comprensibile
 
Sono László Dudog una delle vittime ungheresi della Banda del Martello. Guardate la mia foto di oggi e quelle di un anno fa. Me le hanno scattate quando sono tornato a casa dall'ospedale. Ci sono finito perché io e la mia fidanzata siamo stati attaccati e feriti a colpi di spranga, manganelli e coltellate da quei criminali. Guardate come eravamo ridotti. A me hanno spaccato la testa a sprangate. Alla mia fidanzata hanno tirato due coltellate nelle gambe. Siamo vivi per miracolo». Laszlo Dudog ha 60 anni, lavora per una compagnia di sicurezza, milita in una formazione della destra ungherese, suona in un gruppo musicale «skin-head» e fino ad un anno fa era conosciuto soltanto per aver partecipato a dei concerti organizzati dalla sua formazione politica.
"Io, quasi ucciso dagli anarchici perché di destra"

per me il tipo sarà anche un ******** patentato, ma un branco che fa una cosa del genere, a un 60enne poi, merita solo il carcere duro e i lavori forzati, altro che le moine del pdr.
 
Laszlo Dudog potrebbe rivolgersi a papà Salis e p..c. al presidente Mattarella forse otterrà un rimborso.
 
Sono László Dudog una delle vittime ungheresi della Banda del Martello. Guardate la mia foto di oggi e quelle di un anno fa. Me le hanno scattate quando sono tornato a casa dall'ospedale. Ci sono finito perché io e la mia fidanzata siamo stati attaccati e feriti a colpi di spranga, manganelli e coltellate da quei criminali. Guardate come eravamo ridotti. A me hanno spaccato la testa a sprangate. Alla mia fidanzata hanno tirato due coltellate nelle gambe. Siamo vivi per miracolo». Laszlo Dudog ha 60 anni, lavora per una compagnia di sicurezza, milita in una formazione della destra ungherese, suona in un gruppo musicale «skin-head» e fino ad un anno fa era conosciuto soltanto per aver partecipato a dei concerti organizzati dalla sua formazione politica.
"Io, quasi ucciso dagli anarchici perché di destra"

per me il tipo sarà anche un ******** patentato, ma un branco che fa una cosa del genere, a un 60enne poi, merita solo il carcere duro e i lavori forzati, altro che le moine del pdr.
Branco di conigli. In 7/8 attaccare una o due persone. Vigliacchi patentati
 
Sono László Dudog una delle vittime ungheresi della Banda del Martello. Guardate la mia foto di oggi e quelle di un anno fa. Me le hanno scattate quando sono tornato a casa dall'ospedale. Ci sono finito perché io e la mia fidanzata siamo stati attaccati e feriti a colpi di spranga, manganelli e coltellate da quei criminali. Guardate come eravamo ridotti. A me hanno spaccato la testa a sprangate. Alla mia fidanzata hanno tirato due coltellate nelle gambe. Siamo vivi per miracolo». Laszlo Dudog ha 60 anni, lavora per una compagnia di sicurezza, milita in una formazione della destra ungherese, suona in un gruppo musicale «skin-head» e fino ad un anno fa era conosciuto soltanto per aver partecipato a dei concerti organizzati dalla sua formazione politica.
"Io, quasi ucciso dagli anarchici perché di destra"

per me il tipo sarà anche un ******** patentato, ma un branco che fa una cosa del genere, a un 60enne poi, merita solo il carcere duro e i lavori forzati, altro che le moine del pdr.
se la sono presa con un 60enne per essere sicuri di poterlo menare
 
Mettiamo pure che la descrizione dell'aggredito sia esatta (anzi la ritengo non lontana dal vero).
Il punto debole del tuo ragionamento, tuttavia, sta proprio nel passaggio in neretto: in Ungheria, stato libero e sovrano, certe cose le reprimono come gli pare; chi sono la Salis e i suoi compagni per sentirsi prima legittimati per organizzarsi ad esportare in quel Paese il loro "antifascismo militante" ed a pretendere, dopo, di sottrarsi alle conseguenze delle loro azioni, come regolate dagli ordinamenti vigenti nei luoghi delle loro "imprese" ?
ps: la tenuità delle ferite inflitte a quell'individuo, descritte come più o meno gravi a seconda delle convenienza di chi commenta, poco o niente rileva; da questo punto vista, molto meglio per la Salis che non ci sia scappato il morto.

Giusto, ma qui, riflesso dell'atteggiamento di alcuni esponenti politici, si tenta di far passare la tizia come una manganellatrice di liberi cittadini che nulla hanno a che spartire con la sua ideologia e i suoi principi. No. Il manganellato lieve, che credo si sia fatto più male sbattendo da solo contro il palo :D, è feccia neonazista che partecipa ad un'adunanza di marmaglia dello stesso stampo che il governo ungherese ha interesse a tenersi buona e favorire.
In occasione di tali convegni, ci sono contromanifestazioni di pacifisti e anti nazifascisti e non credo si svolgano tutte in modo ordinato e senza collisioni. Non si può escludere che col neonazi ci siano stati precedenti.

La Salis è giusto che paghi per il proprio gesto, ma lo sta facendo in misura maggiore del dovuto poiché ha partecipato a manganellare un neonazista di merd.a la cui ideologia tossica viene promossa dal governo ungherese, espressione di un dittatorello che con grande risalto mediatico tiene una pericolosissima donna al guinzaglio, coi ceppi.
 
per me il tipo sarà anche un ******** patentato, ma un branco che fa una cosa del genere, a un 60enne poi, merita solo il carcere duro e i lavori forzati, altro che le moine del pdr.
non puoi capire:
tramite la terza narice gli hanno inserito l'istruzione (moralmente superiore) di picchiare chi non la pensa come loro,
gli insegnanti moralmente superiori lo ammettono pure in tv,
raimo: insegno che picchiare i neonazisti sia giusto


********.pd.jpg
 
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La Salis è giusto che paghi per il proprio gesto, ma lo sta facendo in misura maggiore del dovuto poiché ha partecipato a manganellare un neonazista di merd.a la cui ideologia tossica viene promossa dal governo ungherese, espressione di un dittatorello che con grande risalto mediatico tiene una pericolosissima donna al guinzaglio, coi ceppi.
osservo che confermi che la tua eroina abbia commesso il crimine a lei ascritto.
e quale sarebbe la pena giusta a tuo parere ?
 
osservo che confermi che la tua eroina abbia commesso il crimine a lei ascritto.
e quale sarebbe la pena giusta a tuo parere ?
non esiste una pena giusta, il tutto varia da paese a paese, quello che qui è tollerato altrove porta alla pena di morte, se vai in ungheria a ropergli il capzo il rischio è quello di dover poi essere soggetto alle sue regole, che non paiono poi però molto diverse dalle nostre, entrambi siamo stati stati più volte condannati dalla corte europea dei diritti dell'uomo.
 
non esiste una pena giusta, il tutto varia da paese a paese, quello che qui è tollerato altrove porta alla pena di morte, se vai in ungheria a ropergli il capzo il rischio è quello di dover poi essere soggetto alle sue regole, che non paiono poi però molto diverse dalle nostre, entrambi siamo stati stati più volte condannati dalla corte europea dei diritti dell'uomo.
si', ma volevo capire quanto sarebbe giusto per un compagno far pagare ad una compagna
 
Ma non era rinchiusa in condizioni inammissibili per un essere umano? :wtf:

Come fa a ricevere messaggi e a comunicare con il mondo esterno? :o

Non è che questi hanno visto le catene in tribunale, che fanno più presenza scenica che altro, per un paio di volte e ci hanno montato sopra un cinema senza altre prove reali di una detenzione in condizioni disperate?
 
Non è che questi hanno visto le catene in tribunale, che fanno più presenza scenica che altro, per un paio di volte e ci hanno montato sopra un cinema senza altre prove reali di una detenzione in condizioni disperate?
ovvio che è un cinema, la costruzione di uno spin dal nulla. Siamo al livello superiore del docente che si fa da solo una svastica sul campanello per poter fare 3 manifestazioni di mobilitazione antifassista.
Lo schema è sempre quello: si trova qualcuno che soffra di disturbo delirante e si fa diventare un'icona da venerare
 
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