Ottone Rosai

Ringrazio anch'io il professor Faccenda per il suo intervento sul FOL.
Sentirlo parlare di Rosai con quell'amore e quella passione mi emoziona ogni volta. Come spesso sottolinea ha dedicato la sua vita professionale a Rosai e questo entusiasmo traspare in ogni sua frase, in ogni suo tentativo di far comprendere il valore di questo Maestro a chi ancora non l'ha completamente capito

Ho sempre studiato Donghi e il "realismo magico". Fino a vent'anni fa, Rosai proprio non mi interessava (se non per certi suoi lavori fra il 1920 e il 1922, vedi "Attesa").
La mostra che Faccenda fece insieme a Cavallo nel 2001 ad Arezzo stravolse ogni mia pregressa valutazione. Soprattutto la lettura del saggio di Faccenda (sui disegni) mi regalò spunti fertili e approfondimenti intriganti.
Oggi amo il Rosai degli "autoritratti" e dell' "operaio/uomo in croce" (dal senso profetico); di quei due "Innamorati" senescenti incamminati per una via costeggiata da muri alti che va inesorabilmente restringendosi verso il fondo: un traslato struggente della vita nel senso più alto di quello che è, dovrebbe essere, l'esistenza.
 
come dicevi, scusa?;)
 

Allegati

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come dicevi, scusa?;)

Brixia, carissimo! Grazie per l'aiuto! Le mie (tante) primavere mi rendono complicati certi virtuosismi informatici.
Opera sontuosa! Vista dal vero, una qualità di pittura e una gradazione di luce impressionanti!
Commovente e memorabile: il senso, vero, di cosa sia un successo umano nell'esistenza.
 
come dicevi, scusa?;)

Opera meravigliosa! I fidanzati del 1934. Fa parte della formidabile collezione dell'avvocato Giuseppe Iannaccone che possiede alcuni fra i più importanti Rosai degli anni '20 (ad esempio "l'Intagliatore" e "l'attesa" entrambi del 1922)
 
Opera meravigliosa! I fidanzati del 1934. Fa parte della formidabile collezione dell'avvocato Giuseppe Iannaccone che possiede alcuni fra i più importanti Rosai degli anni '20 (ad esempio "l'Intagliatore" e "l'attesa" entrambi del 1922)

Giusto, caro Menzio! Aggiungi anche la "Conversazione" del '22: tre uomini raggelati in un'aria vitrea, in un brano di pittura memorabile come certi smalti senesi di inizio Trecento.
 
Io?:mmmm:
Posso solo scriverti che fu teppista.:mad:
Ma “teppista ideale” a dirla alla Soffici:vicini:, di quelli contro le false ideologie e per un teppista come lui la notte era il tempo più propizio all'attacco e allo sfruttamento della poesia.

Forse era vero che “non c’è donna, uomo o idea che non valga la pena sbeffeggiare se di leggera costituzione intellettuale”:p

Io preferisco quindi riportare le parole di un certo Indro Montanelli … “rappresentava nelle sue tele quell’umanità massiccia e ostile cui egli stesso apparteneva"

Facciamo i teppisti anche noi, ragazzacci?:bow:
 
Opera meravigliosa! I fidanzati del 1934. Fa parte della formidabile collezione dell'avvocato Giuseppe Iannaccone che possiede alcuni fra i più importanti Rosai degli anni '20 (ad esempio "l'Intagliatore" e "l'attesa" entrambi del 1922)

Cioè questo signor avvocato possiede tutti i quadri indicati al link???? m.inki.a
Ho guardato ora lo studio associato ... va bene ok ... ignoravo io scusatemi .. senza parole .. :bow:
 
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Cioè questo signor avvocato possiede tutti i quadri indicati al link???? m.inki.a
Ho guardato ora lo studio associato ... va bene ok ... ignoravo io scusatemi .. senza parole .. :bow:

Si ha una fantastica collezione incentrata su opere fra le due guerre. Oltre a Rosai, De Pisis e altri ha un nucleo formidabile di lavori di Birolli del periodo figurativo.
Ha poi affiancato a questa prima collezione una seconda incentrata sull'arte contemporanea con artisti emergenti italiani e stranieri
 
come dicevi, scusa?;)

Eleganza quasi metafisica della semplicità , rappresentata nei suoi ambienti e soggetti . A volte Rosai mi costringe a pensare sull ' infinito , a volte al contrario su ciò che non tornera ' più , ... mah ...
 
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Qualora fosse sfuggita, c'è un'interessante opera di Rosai del 1935 (!) in asta da Pananti.
Rosai Ottone : Due uomini (1935) - Olio su compensato - Asta ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA - III - Galleria Pananti Casa d'Aste

E' accompagnata da autentica di Cavallo ma non si fa menzione dell'inserimento in Archivio o nel Catalogo Ragionato. Io tenderei a pensare che l'opera sia inclusa ma dico: un controllino con l'Archivio e il buon Faccenda non lo potevano fare in modo da dare conferma?... :mmmm:

Vedi l'allegato 2478827

Dici il giusto, caro Biagio. Vero è che Faccenda, come ha detto più volte, non smentirà mai Cavallo (sono fraterni amici), ma quanto successo recentemente in un'asta a Milano inviterebbe alla prudenza.
Molta, aggiungo io, in presenza di certi quadri non usuali.
 
@nonomnis la storia di Milano a cui ti riferisci non la conosco... se hai qualche informazione in più, approfondierei volentieri.

Parlando di Rosai si può fare anche un ragionamento valido in generale: per qualunque Archivio è una materia estremamente delicata doversi occupare di opere precedentemente autenticate da altri, soprattutto in caso di opere dubbie. Questo sia per gli eventuali rapporti personali con gli esperti che storicamente se ne sono occupati in precedenza, che per il mercato, che per il rispetto dell'artista.

Io non saprei come muovermi, perchè ci sono delle situazioni dove "come ti muovi, sbagli".

E' chiaro che un Curatore o un Archivio debbano darsi una linea operativa a monte. Mi verrebbe da dire che dovrebbe prevalere la figura dell'artista.
Ma ipoteticamente ci si potrebbe trovare nella situazione di opere autenticate in buona fede da uno storico esperto che poi purtroppo non vanno bene. Chi le ha comperate lo ha fatto perchè si sentiva tutelato dall'autentica e rischia di trovarsi con un'opera non archiviabile o con una datazione sballata, a fronte di un investimento economico rilevante.
E' una situazione parecchio spinosa.

La vediamo con Schifano, di cui esistono 2 archivi, la vediamo con Dorazio (il cui nuovo Archivio pretende oltretutto di essere PROFUMATAMENTE pagato ex novo per tutte le opere già in precedenza archiviate), o con Arman, lo vediamo per opposto in altri casi in cui gli Archivi non ci sono o non agiscono (Kounellis, Vedova, artisti del '900...).
Per non parlare di Modigliani... :eek:

E' un argomento che trovo molto interessante e di cui allo stesso tempo temo le fragilità.
Per questo, in generale (e in particolare per gli artisti che colleziono o che seguo), non vedo l'ora che escano i relativi Cataloghi Ragionati in modo da avere non solo un punto di riferimento fondamentale ma anche una sorta di parola fine. Fin che dura... ;)
 
Il "sistema" archivi, fondazioni ed altri soggetti che hanno la titolarità di esprimere giudizi di autenticità
lo conosciamo bene, ahinoi:rolleyes:

Ciò che mi lascia perplesso è che una casa d'asta come la Pananti, che tratta di sovente Artisti del novecento,
non si sia debitamente informata che ad oggi il prof. Faccenda sta gestendo Ottone Rosai e non abbia provveduto
a contattare appunto il nuovo archivio.

Mah:mmmm:
 
Il "sistema" archivi, fondazioni ed altri soggetti che hanno la titolarità di esprimere giudizi di autenticità
lo conosciamo bene, ahinoi:rolleyes:

Ciò che mi lascia perplesso è che una casa d'asta come la Pananti, che tratta di sovente Artisti del novecento,
non si sia debitamente informata che ad oggi il prof. Faccenda sta gestendo Ottone Rosai e non abbia provveduto
a contattare appunto il nuovo archivio.

Mah:mmmm:

E già!
Soprattutto visto che in quest'asta di opere di Rosai ne hanno diverse...
 
Buongiorno...Che ne dite di Tullio Bartoli ( o Bertoli...)..si è poi saputo quanti "Rosai" produsse?..e com'è la situazione odierna sulle opere del Maestro ( che a me piace come "poetica"... ma trovo fin troppo facile falsificare )
 
Per quanto riguarda le opere di Ottone Rosai bisogna anche considerare che solo una modesta percentuale entrerà a far parte del catalogo generale (mi pare che il professor Faccenda parlasse complessivamente di circa 1.200 opere) mentre per le altre è fondamentale che ci sia l'autentica di Cavallo che appunto non verrà mai smentito da Faccenda. Discorso diverso se incappiamo in un'autentica falsificata....
Teniamo presente che tutte le case d'asta (Farsetti in primis) almeno attualmente ritengono assolutamente sufficiente l'autentica del Professor Cavallo; poi se in più c'è anche la pubblicazione sul Catalogo generale tanto meglio. Ciò che invece mi lascia perplesso è la situazione attuale cioè se io avessi un'opera di Rosai senza autentica da chi dovrei farla autenticare? La logica direbbe da Faccenda ma continua ad autenticare anche Cavallo infatti l'ultima opera di Rosai passata alla Meeting una decina di giorni fa' era appena stata fatta autenticare prima di passare in asta proprio da Luigi Cavallo.

Tornando invece a Pananti concordo con Biagio sull'importanza dell'opera del '35 però terrei anche in considerazione quella che è stata scelta come copertina del catalogo: Luci sulle case.
Un lavoro del periodo bianco ma molto significativo, appartenuto alla moglie Francesca Fei Rosai e presente alla Biennale di Venezia del 1958, anno successivo alla morte di Rosai. In quell'anno a Rosai venne dedicata una sala personale e fra le 31 opere presenti vi era anche questo lavoro
 
Per quanto riguarda le opere di Ottone Rosai bisogna anche considerare che solo una modesta percentuale entrerà a far parte del catalogo generale (mi pare che il professor Faccenda parlasse complessivamente di circa 1.200 opere) mentre per le altre è fondamentale che ci sia l'autentica di Cavallo che appunto non verrà mai smentito da Faccenda.

Teniamo presente che tutte le case d'asta (Farsetti in primis) almeno attualmente ritengono assolutamente sufficiente l'autentica del Professor Cavallo; poi se in più c'è anche la pubblicazione sul Catalogo generale tanto meglio.

1. Siamo proprio sicuri che Faccenda NON smentirà opere autenticate da Cavallo?
2. Se per Pananti e Farsetti è "assolutamente sufficiente" non è detto che sia una garanzia, ma che cosa comporta a 'ste benedette case d'asta chiedere un parere a chi ad oggi è delegato a rilasciare autentiche?

Ma prima o poi il prof. Faccenda si esprimerà in tal senso.
 
1. Siamo proprio sicuri che Faccenda NON smentirà opere autenticate da Cavallo?
2. Se per Pananti e Farsetti è "assolutamente sufficiente" non è detto che sia una garanzia, ma che cosa comporta a 'ste benedette case d'asta chiedere un parere a chi ad oggi è delegato a rilasciare autentiche?

Ma prima o poi il prof. Faccenda si esprimerà in tal senso.

Giusto! Sarebbe bello se il prof. Faccenda intervenisse per chiarire un po' il discorso.
 
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