Tu te li faresti 40 anni sulla sedia a rotelle dovendo aver bisogno sempre di assistenza? Io no.
Però è anche vero (e lo dico da convinto sostenitore dell'eutanasia) che con questo criterio tutti i milioni di persone in carrozzella di questo mondo - perchè milioni sono - dovrebbero suicidarsi.
Non è un po' troppo ?
In carrozzella ci stava pure, per dire, Wolfgang Schaeuble, il ministro tedesco delle finanze, a seguito di un attentato. Ma è morto dopo oltre 30 anni di morte naturale.
O vogliamo parlare di Manuel Bertuzzo, il nuotatore, un ragazzo colpito per sbaglio da malviventi mentre era in trasferta a Roma ? In carrozzella fin da giovanissimo. Ma non lo ha mai neanche sfiorato l'idea del suicidio. E poi tutti gli atleti paralimpici... E così via.
Così come - visto che nelle motivazioni vengono addotte quelle di essere impedita a metter su famiglia - cosa dovrebbero dire tutte le coppie infertili ?
Io stesso avrei voluto dei figli ed è il grande cruccio della mia vita, io stesso ho sofferto di depressione, io stesso ho un'osteoporosi cronica e precoce tale da rischiare la carrozzella in ogni momento... io pure ho avuto incidenti in bici a non finire, operazioni chirurgiche ortopediche dopo anni a camminare zoppo col dolore simile a una lancia conficcata nei talloni dei piedi...insomma ho lettaralmente combattuto con la salute da sempre e tuttora combatto e so di essere come una foglia appesa a un albero...
E neanche ho potuto consolarmi col cibo, essendo celiaco (fin da quando era davvero una malattia rara e i celiaci erano come dimenticati da Dio e dal mondo). Tuttora mi capita di passare giornate disteso sul letto a guardare il soffitto, in completa astenia.
Eppure son qui. Ammaccatissimo ma vivo.
Voglio dire: non mettiamo sullo stesso piano chi vive in un polmone d'acciaio e chi sta su una carrozzella.
Eutanasia sia, ma sdoganarla fino al punto di permetterla a chi semplicemente si ritrova a vivere una qualsiasi disgrazia...o addirittura una vita "diversa" da quella che avrebbe voluto...mi pare un po' eccessivo.
Ad ogni modo non giudico nesusno perchè so bene cosa significhi mettersi nelle scarpe altrui, mi riferivo solo all'aspetto bioetico e legislativo in termini generali.