Per quale motivo la Roma non può e non deve essere ceduta?

con ASR non mi pongo piu target:no::no:

a parte il cippino che lascio dentro nel caso dell'EVENTUALE vendita:o

sfrutto questi rialzi intraday.....

mi basta la pagnotta giornaliera:D:D:D...per questo sono uscito a 0.91:rolleyes:
OK!
bravo come sale si fugge a gambe elevate...., io e ho regalate 0,89:wall::wall:,cmq ok così ..., prese ieri 0,816......., a caval donato nn si guarda in bocca.
Cmq mi aspetto la kiusura dei gap......, sin in area 0,7 ..., nn credo ke vada oltre.
Solo notizie per far la b...., mi sbaglierò ma oggi potrebbe far una bella shadow.:censored:
ciao.
 
Azz... io altezzoso ?

Anzichè notare la mia signorilità per quanto avrei potuto INFIERIRE visto quanto accaduto da Fioranelli in poi, mentre invece non sono mai intervenuto apposta...

Dico solo che nel riportare notizie, se proprio volete dimostrare obiettività, evitate le evidenziazioni soggettive, lascaindo che ognuno con la propria testa giudichi da solo cosa è più o meno importante. Semprechè poi di "notizie" si possa parlare: perchè non si vede la richiesta a UC di "essere indulgente" nonchè addirittura la mancata nomina della persona deputata alla vendita cosa ci azzecchi con un rialzo...semmai il contrario: dovrebbe voler dire calende greche o situazione congelata almeno per un po'.

ma perche' infierire sul caso fioranelli....:confused: era dato chiuso al 99% da tutti e dovrei notare la tua signorilita' :D...va bee allora ti ringrazio

per quanto riguarda le frasi evidenziate, ho messo in evidenza cio' che credevo importante...ma visto che non sono Dio sceso in terra cio' che per me e' importante per altri puo' non esserlo.
 
OK!
bravo come sale si fugge a gambe elevate...., io e ho regalate 0,89:wall::wall:,cmq ok così ..., prese ieri 0,816......., a caval donato nn si guarda in bocca.
Cmq mi aspetto la kiusura dei gap......, sin in area 0,7 ..., nn credo ke vada oltre.
Solo notizie per far la b...., mi sbaglierò ma oggi potrebbe far una bella shadow.:censored:
ciao.

beh....direi che ti sei portato a casa un ottimo gain:yes::yes:

vale sempre "vendi e pentiti":o;)
 
beh....direi che ti sei portato a casa un ottimo gain:yes::yes:

vale sempre "vendi e pentiti":o;)

ciao ivan, sempre sospesa la rometta? se riapre ne scarico un'altra manciatina.... visto molmed?'
 
Per me quando riapre la troveremo come minimo ad 0.95, se non oltre,
poi il meglio dovrebbe venire nel corso della settimana
almeno io la vedo così
 
Il segreto è riuscire a parlare al cuore dei tifosi




CORSPORT (ACHILLE SERRA) - La mia fede gialloros*sa, il mio amore per la Roma, l’affetto e la stima che nutrivo per Franco Sensi e che ora nutro per sua figlia Ro*sella, non compromet*tono in alcun modo la mia obiettività di giudi*zio. La Roma, intesa co*me squadra, come mito e come tifoseria, sta at*traversando un periodo di crisi, ma le responsabilità non sono imputabili alla proprietà a cui, al con*trario, vanno riconosciuti almeno tre meriti.


Prima di tutto, la lucidità. La socie*tà non ha ceduto alla comoda tenta*zione di scaricare le difficoltà attuali su presunti salvatori/compratori. Ha detto no alla cessione della sua squa*dra, respingendo speculatori e presta*nome che avrebbero offuscato la ne*cessaria trasparenza di eventuali ope*razioni di vendita. Rosella Sensi si è posta il problema della provenienza di alcune generose offerte, anteponendo ( o quanto meno affiancando) l’ etica all’interesse, due sfere difficilmente conciliabili nella giungla del mercato calcistico. In secondo luogo, sempre a dimostrazione del suo spes*sore morale, Rosella Sensi non si è fatta trascinare nel vortice del gioco al rialzo che, anche quest’anno, ha travolto e, a mio avviso, ul*teriormente danneggiato, i nostri stadi. Il calcio ai massimi livelli è ormai solo questione di soldi. Più del*l’abilità tecnica, più della fortuna, più dell’affiata*mento della squadra, della lealtà verso i compagni e verso l’allenatore e dell’or*goglio per la proprie tifose*rie, il bello e il cattivo tem*po del calcio professionale in Italia e in Europa lo fan*no i conti in banca dei pre*sidenti. Un insulto alle ori*gini di una passione che è divenuta parte integrante del nostro patrimonio cul*turale e identitario recente. L’A. S. Roma ha tentato di arginare questa deriva, sot*traendosi per quanto possi*bile al ricatto delle aste da capogiro, forse nella con*vinzione che la sua forza sia altrove.


E veniamo al terzo meri*to. Questa convinzione non si è rivelata poi tanto lonta*na dalla realtà. La Roma dei Sensi è una squadra che due anni fa è arrivata un passo, o meglio a venti mi*nuti, dallo scudetto. Una squadra di campioni. Se l’anno seguente è andata di*versamente, la colpa non è certo del presidente. Siamo stati più sfortunati, anzitut*to.
Basti pensare ai rigori della Supercoppa e della Coppa dei Campioni. O alla contestazione da parte di alcuni giocatori, fattore questo di non scarso rilievo per una squadra che si ali*menta della propria mitolo*gia. Infine gli infortuni che, a volerci credere, sembra*vano architettati da un pia*no diabolico.
Eppure Rosella Sensi ha continuato a credere nella sua squadra, consapevole del valore che tutti i gioca*tori che la compongono so*no in grado di esprimere. Anche qui, a mio avviso, non si è sbagliata, come ha dimostrato l’ultima partita in cui, con una grande ri*monta, abbiamo dato pro*va di una grinta e di un’abilità tecnica da fuori*classe.


Da ultimo, sulla scia del*l’analisi fatta ieri dal diret*tore su queste colonne, ag*giungo due osservazioni. La prima è un consiglio che, con grande umiltà, voglio rivolgere a Rosella Sensi. Occorre che la Società fac*cia un maggiore sforzo di comunicazione. Quando si possiede e si gestisce una squadra come la Roma, cu*rare con grande attenzione il rapporto con i mass me*dia è di primaria importan*za. Senza nulla togliere alle altre bandiere e alle altre fedi calcistiche, il mito gial*lorosso è un sogno che tra*valica i confini del campo. Noi abbiamo l’onore di in*carnare i colori della Capi*tale. In nessun’altra città il capitano della squadra del cuore viene considerato al*la stregua di un re, come qui, sui Sette Colli. Nell’im*maginario collettivo, e non solo in quello dei tifosi, lui ha teoricamente più autori*tà del sindaco, più potere del prefetto, più diritto al*l’immortalità del Papa! I suoi figli sono gli eredi di Roma, le sue gesta l’inevi*tabile epilogo delle impre*se augustee. E quando in*torno a un sogno c’è così tanta aspettativa, così gran*de interesse, chi lo custodi*sce deve riuscire a condivi*derlo. Nel mio piccolo, co*aniele me prefetto, imparai presto l’importanza di parlare alla gente e, quindi, di relazio*narmi con i mezzi di infor*mazione, con i quali ho sempre avuto un rapporto straordinario. Avere l’at*tenzione dei media, consen*te di valorizzare il proprio lavoro, consente di far ca*pire all’opinione pubblica la fatica e la passione che quel lavoro comporta.


Infine, il diritto di sogna*re. Il direttore ieri chiede*va di non violarlo, di rispet*tarlo, di alimentarlo. Ma a chi si può rivolgere questa richiesta se non a ognuno di noi? A prescindere dalle re*sponsabilità sulla crisi che apparentemente la Roma sta attraversando, non c’è niente di così grave da po*ter giustificare la disaffe*zione dei tifosi veri. I risul*tati sono buoni, i giocatori in campo dei professionisti, la storia recente motivo d’orgoglio. Chi si lascia sco*raggiare tanto facilmente, forse, è rimasto vittima di quel meccanismo perverso descritto sopra, di quel ri*catto che ha trasformato il calcio in mera resa dei con*ti bancari. Una disgrazia ben più grave di una crisi passeggera.


(*) Achille Serra, senatore della Repubblica, vice pre*sidente della Commissione Difesa, ex Prefetto di Anco*na, Palermo, Firenze e Ro*ma.


AHAHAHAH, achille serra, si quell'achille serra che cercò in tutti i modi di ostacolare la Roma nel 2001, quando era prefetto di Firenze, obbligando la lega a spostare l'incontro della domenica al lunedì successivo per non far avere troppi tifosi a supportare la squadra in una delle più difficili trasferte rimaste.
I meravigliosi tifosi della magica, come risposta alle numerose polemiche suscitate dall'improvviso e ingiustificato provvedimento, si presero un giorno di ferie e lo sbeffeggiarono con uno degli striscioni più sarcastici della storia:

SEMO TUTTI PARRUCCHIERI!

Con amici come achille a che servono i nemici?

P.S. Indovinate chi fu promosso, in qualità di prefetto di Roma, dopo pochi anni per l'ottimo "impegno" profuso a garantire la legalità della città a lui affidata?
Visto che ci siete provate a indovinare anche chi "gestì" tutti i problemi con le squadre inglesi, riuscendo a non generare mai nessuna polemica con chichessia!
 
Cessione Roma, stavolta si fa sul serio

10:00 del 04 agosto


Retroscena sull'intervento del sottosegretario: "E' Berlusconi a chiederlo".
Quella richiesta di Letta a UniCredit: "Siate indulgenti con Roma e Sensi".
Ma la banca ha un'alternativa russa. Intanto Totti è vicino a firmare il rinnovo del contratto.

«Siate indulgenti con lei, la sua famiglia ha dato tanto alla Roma e al calcio italiano. È lui a chiedervelo». Dove lei è Rosella Sensi e lui è Silvio Berlusconi. La richiesta sarebbe stata girata dal sottosegretario Gianni Letta ai vertici di UniCredit, nell’incontro a Palazzo Chigi del 27 luglio. Una settimana dopo, i dettagli dell’incontro rompono l’improvviso silenzio calato sulla possibile cessione della Roma: Letta, che aveva già ricevuto la Sensi (annunciata dai buoni uffici di Pippo Marra e dal lavoro di Mediobanca), ha chiesto alla banca «moderazione», di gestire la cosa con «diplomazia», di non arrivare alle vie legali. Almeno, di concederle altro tempo. Di lasciarla al suo posto, insomma.

Alternativa - Ma quanto? La Sensi ha già «bucato» due rate (dicembre 2008 e luglio 2009) del riscadenziamento del debito Italpetroli, e il disavanzo della holding, controllante della Roma, ha sforato i 400 milioni. Per questo, UniCredit ha accolto la richiesta di Letta, ma ha precisato: possiamo evitare il tribunale, ma vendere la Roma resta l’unica via d’uscita e— supermanager o no (ma che fine ha fatto?) — noi abbiamo alternative concrete. Una, probabilmente la più concreta, è russa: facoltosa e seria, viene definita. Riconducibile ad un tycoon che ha messo i suoi rappresentanti in contatto con UniCredit, senza palesarsi ancora (non vuole fare la fine di Soros), ma pronto — è notizia di queste ore — a mettere nero su bianco la propria proposta.

Appoggi - Non deve stupire che la Roma sia diventata anche una questione politica, non è la prima volta (in passato a diverso titolo sono intervenuti Evangelisti, Andreotti, Ciarrapico, Veltroni, lo stesso Berlusconi), non sarà l’ultima. Anche Massimo D’Alema è particolarmente attivo: chiama spesso l’a.d. di UniCredit Profumo per avere aggiornamenti, da tifoso e non solo. E pure il sindaco Alemanno è più volte intervenuto sulla vicenda, l’ultima proprio dopo le riunioni da Letta. Alla Sensi, che si era rassegnata a vendere all’improbabile Fioranelli, ora la politica ha deciso di concedere tempo. Lei è di nuovo convinta di poter superare la crisi attuale, magari anche grazie al progetto-stadio.

Timori - I tifosi sono perplessi. Temono che l’autofinanziamento senza Champions ridurrà la competitività della squadra ( non gradirebbe nemmeno UniCredit). E in effetti, in attesa di cedere almeno un pezzo pregiato (Aquilani è sempre molto vicino al Liverpool), il mercato in entrata — se si eccettua Guberti — è bloccato. Per questo, tifano tutti per lo status quo. E poi c’è sempre Totti (per cui ieri si è temuto un nuovo stop al ginocchio, e invece lamenta solo una banale contusione al vasto mediale della gamba destra): presto il capitano metterà nero su bianco il rinnovo fino al 2014. Forse, però, ci vorrà qualcosa di più per ridare entusiasmo ai tifosi.
(Gazzetta dello Sport)


Fallito l'ennesimo tentativo di lasciare la Roma in mano a imprenditori romani, scatta la fase due per il passaggio di mano della società giallorossa.
Cessione del club, stavolta si fa sul serio.
Lo scenario: Unicredit e istituzioni continuano a lavorare per la vendita della Roma a imprenditori stranieri.

Dopo diverse settimane e mille colloqui riservati una cosa pare ormai certa: non c'è nessuno in città in grado di formulare un'offerta credibile per l'intero pacchetto di maggioranza del glorioso club giallorosso controllato dalla Compagnia Italpetroli. Il pressing di Profumo, ad di Unicredit, sulla famiglia Sensi mette l'attuale proprietà nelle condizioni di non poter più prorogare la cessione di una società che rischia di iniziare la stagione con il piede sbagliato mettendo così a rischio il campionato e lo stesso valore delle sue azioni. Un deprezzamento inaccettabile per i vertici dell'istituto bancario che tiene a «proteggere» in primis il suo credito. E, incredibile ma vero, dovrebbe finalmente essere proprio questa la settimana chiave per il passaggio di proprietà che porterebbe la Roma per la prima volta nelle mani di un gruppo straniero. Un salto nel buio che comunque dovrebbe garantire un futuro più roseo per un club che rischiava altrimenti il fallimento. Valore dell'operazione 250 milioni di euro, quelli che i nuovi acquirenti sarebbero pronti a versare per risanare il debito e liquidare così la gestione Sensi: quella del terzo scudetto della storia romanista.

Un ruolo chiave lo sta giocando il sindaco Alemanno, che proprio in questi giorni cercherà di ottenere un impulso decisivo alla trattativa che dovrebbe garantire ai tifosi una squadra degna della capitale d'Italia: come anticipato dallo stesso Alemanno in Campidoglio nel giorno della consegna del premio a Francesco Totti per i suoi 178 gol in campionato con la Roma. Le boccate d'ossigeno chieste a politica ed economia dall'attuale presidente Rosella Sensi, non hanno fatto altro che rinviare un passaggio di mano inevitabile visti i conti della Italpetroli. Conti che hanno bloccato il mercato estivo costringendo ancora Spalletti a far miracoli con quanto che si ritrova in casa. Ma il calcio è una macchina da soldi spietata e senza acquisti mirati e «progetti» adeguati, non lascia scampo: e la stagione chiusa a maggio scorso sta lì a ricordarlo con la Roma fuori, dopo tanti anni, dal salotto buono d'Europa. Resta un mistero chi siano gli acquirenti, visto che i soliti ben informati garantiscono come finora mai sia trapelato il nome di chi è realmente dietro questa trattativa avviata da tempo. Ma al popolo giallorosso poco importa: americani, russi o libici che siano, ai tifosi della Roma interessa solo il bene della società e quindi i successi della squadra. Ben vengano quindi soldi esteri se garantiranno al club che lega il suo nome alla Città Eterna il ritorno ai fasti di un tempo.
(Il Tempo)
 
mmm ma nn la riammettono????????????????????????
 
Denaro ad 1 euro

per me la riammetteranno nel pomerigio
 
eh ok ma nn ti accodare a dire cose del genere che la gente poi magari ci crede...io credo che un +20 oggi lo fa e questa settima se continuano a parlare di questi russi si torna su 1.20€
esatto
 
quanlcuno mi sa dire il senso del denaro e lettera in questo momento? si possono fare operazioni?
 
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