Silvietto .... su 10 miliardi che cacheranno in Piemonte .... riesci a prendere le briciole e magari a sbolognare a caro prezzo Bairo e San Giorgio?
Tronzano: «Più di dieci miliardi di risorse per il rilancio del nuovo Piemonte»
di Christian Benna
Dall’Aerospazio, all’Hydrogen Valley, alla Mobilità sostenibile e all’attrattività del territorio industriale: a che punto sono i progetti bandiera della regione
«Per il rilancio del nuovo Piemonte ci sono 6 miliardi di euro del Pnrr e 3,8 miliardi di fondi europei del Fesr.
Quasi 10 miliardi per fornire carburante all’Aerospazio, all’Hydrogen Valley, alla Mobilità sostenibile e all’attrattività del territorio industriale».
Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive, si dice ottimista riguardo lo sviluppo del tessuto economico.
«Ci sono le risorse, ci sono i progetti, dobbiamo solo superare qualche difficoltà burocratica».
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Andrea Tronzano, c’è la fila di multinazionali che chiedono risorse pubbliche. Giusto l’altro ieri i francesi di GL Events hanno chiesto 10 milioni per continuare a investire a Lingotto Fiere. È normale?
«Il nostro compito è creare benessere e occupazione. Le multinazionali, sia straniere che italiane, ci possono aiutare a raggiungere questi obiettivi. Torino, ad esempio, deve tornare a essere centrale nel panorama fieristico. Ecco perché siamo disponibili a partecipare a progetti di sviluppo».
Luciano Bonaria, imprenditore di Spea, chiede l’impegno per un Microchip Act per l’Italia. E invece siamo ancora appesi a Intel che deve decidere se investire 4 miliardi di risorse pubbliche in Piemonte o in Veneto.
«Sappiamo bene che in Piemonte ci sono aziende eccellenti nella filiera dei chip. Spea è una di questi. Ma vogliamo che gli americani di Intel vengano in Piemonte perché valorizzeranno tutta la filiera».
Lo slogan «prima gli italiani» vale solo per i migranti ma non per le imprese italiane.
«Non è così. Il nostro territorio ha bisogno di grandi imprese. Il passaporto non è importante. Per questo puntiamo sui progetti di Stellantis, il nuovo impianto di riciclo a Mirafiori, e anche su Leonardo nell’area di corso Marche. Le multinazionali attivano risorse positive per tutte le imprese. E poi lo ricordo: chi beneficia di questi fondi non può poi delocalizzare».
Ma le piccole imprese e gli artigiani temono di finire esclusi da queste strategie di finanziamento.
«Nei bandi incoraggiamo tutte le imprese a partecipare, meglio ancora se si presentano a rete, aggregandosi».
A che punto sono i progetti bandiera del Piemonte per il Pnrr?
«La burocrazia è un ostacolo. Ma stiamo rispettando i tempi. Come Regione gestiremo 1,6 miliardi di risorse del Pnrr, un quinto del totale, e 3,8 miliardi di fondi Fesr. Entro fine anno, ad esempio pubblicheremo i primi bandi per creare la Valle dell’Idrogeno. Poi nel 2023 avremo novità per la Cittadella dell’Aerospazio».
Le risorse ottenute per l’idrogeno sono poche, inferiori a quanto previsto.
«Il governo ha deciso di puntare più sul Mezzogiorno. Comunque partiamo con 19 milioni più altri 10 per porre le basi di un’economia all’idrogeno».
Un anno fa la Regione aveva annunciato un piano da 1,5 miliardi per l’Aerospazio. Quando inizia la fase di decollo?
«In realtà stiamo procedendo spediti. Il prossimo anno ci saranno i bandi per i laboratori e poi per la Casa delle imprese. La programmazione di questi fondi non è semplice. Ma stiamo riuscendo a gestire tutto nei tempi previsti».
Ha parlato con il ministro alla Difesa Guido Crosetto?
«Non recentemente. Ma Crosetto è venuto di persona a vedere l’area di corso Marche, ha parlato con le aziende e con le istituzioni. Credo che da parte del governo ci sia la volontà di sostenere un cluster di imprese eccellenti unico al mondo».
Sul fronte Stellantis ci sono notizie?
«Restiamo fermi al cronoprogramma annunciato dall’azienda. Nel 2024 nascerà a Mirafiori un hub per il riciclo. Intanto nei prossimi mesi poseremo la prima pietra del Manufacturing Center nell’area di Tne, un centro dedicato alla mobilità sostenibile».