Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol IV)

Per l'azionario:
- World All-Country
- Value
- Small Cap (meglio se Small Cap Value, ma non ricordo se ci sono strumenti accessibili).

Io non mi scosto significativamente dal primo per il momento, ma se si ritengono "cari" i prezzi dell'azionario e si ha paura della "bolla tech" il value può essere un'alternativa/diversificazione.

Non è da illudersi però che sia meno rischioso o regga meglio i crolli, spesso e volentieri è vero il contrario. Ricordare che un indice value (o small cap) è esposto a due fattori di rischio: il rischio di mercato ("beta") e il rischio "value".

Io sto considerando i gettonatissimi EM bond in dollari, con la consapevolezza che è un rischio tipo 50/50 e non esattamente bond-like.

perdona l'ignoranza,
cosa sarebbe l'ipotesi value? grazie
 
Riguardo la ripartizione, tenderei a fare un 100% azionario (non mi fido dei bond, almeno in questo periodo)
...
L'eventuale (e non sicuro) acquisto di una casa richiederebbe orientativamente metà del pf attuale.

Sono due cose in contraddizione. Posso capire che uno abbia poca propensione ai bond, ma 100% azionario e forse comprare casa possono essere un brutto mix che ti porta a far fuori più della metà del portafoglio in caso di necessità durante il ribasso dei mercati.

Coi bond sacrifichi un po' di rendimento per non andare a farsi male se i mercati scendono e devi liquidare parte dei titoli. Qua dentro tutti si fanno il problema di ottimizzare un portafoglio ipotizzando di non prelevare mai. E se invece ti servisse liquidarne una parte? Ecco, la parte in bond va dimensionata per la dimensione dell'ipotetico prelievo e per la probabilità che sia necessario farlo.
 
perdona l'ignoranza,
cosa sarebbe l'ipotesi value? grazie

Per essere sintetico, si definiscono "value" (in opposizione a "growth") i titoli con un basso rapporto price to book, ovvero prezzo dell'azione diviso per il controvalore degli asset dell'azienda.

Storicamente i titoli "value", ovvero quelli che secondo questo indice appaiono meno "cari", hanno prodotto un rendimento superiore, ma sono anche considerati più rischiosi.
 
Sono due cose in contraddizione. Posso capire che uno abbia poca propensione ai bond, ma 100% azionario e forse comprare casa possono essere un brutto mix che ti porta a far fuori più della metà del portafoglio in caso di necessità durante il ribasso dei mercati.

Coi bond sacrifichi un po' di rendimento per non andare a farsi male se i mercati scendono e devi liquidare parte dei titoli. Qua dentro tutti si fanno il problema di ottimizzare un portafoglio ipotizzando di non prelevare mai. E se invece ti servisse liquidarne una parte? Ecco, la parte in bond va dimensionata per la dimensione dell'ipotetico prelievo e per la probabilità che sia necessario farlo.

Approvo. Anche io potrei in futuro dover prelevare parte del portafoglio e stavo proprio ragionando che la parte da disinvestire debba essere collegata ai bond. Se tutto va bene (tutto in gain) allora magari disinvesti sia azioni che bond proporzionalmente, se le azioni sono in perdita allora disinvesti solo i bond.
 
I ribilanciamenti ogni quanto li fate?

Dipende da quanto ti costano.
Se hai un PTF in cui l’esposizione media è sopra i 100K per ETF, anche semestrale per mantenere il profilo di rischio più aderente possibile. Che non è detto poi dia il ritorno migliore.
 
Ogni sei mesi si osserva e , in presenza di almeno un importante scostamento (ognuno scelga il proprio criterio di importanza) si ribilancia, altrimenti si passa alla nuova dat di osservazione dopo sei mesi.
 
Ci sono mille teorie a riguardo e nessuna e' giusta a prescindere, ma una delle piu' semplici da memorizzare e' che la tua percentuale di azionario dovrebbe essere pari a 100 - la tua eta'. Quindi se per esempio hai 25 anni, dovresti avere il 75% in azioni.
Se sei particolarmente aggressivo potresti fare 110 - eta', se invece hai meno tolleranza al rischio potresti fare 80 - eta'.
Negli USA, dove vivo, sono molto diffusi i "target date funds" ovvero fondi contraddistinti da una certa data che e' quella in cui presupponi di ritirarti dal lavoro. Quindi se pensi di andare in pensione nel 2040 potresti acquistare quote del "Target Date Fund 2040" e questo fondo bilancera' automaticamente azionario e obbligazionario in base all'avvicinarsi della data della pensione.

Grazie
 
Supponiamo che decida di investire con un PAC di lungo periodo nel ETF SWDA che non ha i paesi emergenti. Ipotizziamo che fra 7 anni la Cina diventa la terza potenza mondiale. Perderò questo rush oppure SWDA aggiungerà la Cina nel suo ETF perché facente parte dei paesi sviluppati?
 
Supponiamo che decida di investire con un PAC di lungo periodo nel ETF SWDA che non ha i paesi emergenti. Ipotizziamo che fra 7 anni la Cina diventa la terza potenza mondiale. Perderò questo rush oppure SWDA aggiungerà la Cina nel suo ETF perché facente parte dei paesi sviluppati?

La Cina è già la terza potenza mondiale e ancora sta tra gli emergenti ...io nel dubbio ho inserito Cina & friends con questo IE00B466KX20
 
La Cina è già la terza potenza mondiale e ancora sta tra gli emergenti ...io nel dubbio ho inserito Cina & friends con questo IE00B466KX20

Lo stesso che ho inserito io, 1/3 del capitale.... L 'ho preferito rispetto agli emergenti standard perchè non mi fido del sud america
 
Concordo, alla fine che trainano gli emergenti sono i mercati orientali, Brasile e compagnia li vedo molto di contorno
 
La Cina è una economia di regime. Roba da restarci lontano migliaia di km
 
concordo con john.player, anzi sono sempre più convinto che un msci "protestant" world, contenente solo azioni di paesi spiccatamente di mercato, sia intrinsecamente superiore come confermano i dati storici. diciamo che l'MSCI World l'approssima abbastanza.
Elenco paesi:
USA - Canada - UK - Germania - Svizzera - Svezia - Norvegia - Danimarca - Olanda - Singapore - Hong Kong (finora :D) - Australia - Nuova Zelanda
 
concordo con john.player, anzi sono sempre più convinto che un msci "protestant" world, contenente solo azioni di paesi spiccatamente di mercato, sia intrinsecamente superiore come confermano i dati storici. diciamo che l'MSCI World l'approssima abbastanza.
Elenco paesi:
USA - Canada - UK - Germania - Svizzera - Svezia - Norvegia - Danimarca - Olanda - Singapore - Hong Kong (finora :D) - Australia - Nuova Zelanda

Addirittura solo protestant....e che t'hanno fatto i buddisti? :D
 
Speriamo che il Papa non legga il thread altrimenti Greedy verrai scomunicato :D
 
La Cina è già la terza potenza mondiale e ancora sta tra gli emergenti ...io nel dubbio ho inserito Cina & friends con questo IE00B466KX20

Può diventare anche la prima potenza economica mondiale ma considerando l'attuale situazione sarà un paese emergente anche tra 10 anni almeno.

Chi pensa il contrario o addirittura si meraviglia della cosa si vede che ancora non ha ben chiara la differenza economica/finanziaria tra paesi sviluppati, emergenti e di frontiera :rolleyes:

Che poi per i "cinocentrici" se la Cina fosse così potente ed importante almeno in un Msci emerging market dovrebbe essere in strapotere e monopolizzare l indice rispetto a tutti gli altri e invece rappresenta "solo" 1/3 del indice, per rendere l idea gli USA nella controparte sviluppata è oltre il 60% giusto per..... OK!
 
Ultima modifica:
Indietro