Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol XII)

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Cosa pensate di questo articolo pubblicato oggi su finanzaonline? Il portafoglio 60-40 è ancora affidabile? - FinanzaOnline

Penso che il signore intervistato debba vendere il suo algoritmo proprietario e per farlo se la prende con una delle più note soluzioni d'investimento che, tra l'altro e casualmente, si può portare avanti in completa autonomia e quindi senza il bisogno di dovergli allungare neppure un centesimo.

Non mi pare che ci sia molto altro da pensare.
 
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E' solo un trafiletto pro domo sua; personalmente vado sulla difensiva quando leggo di un generico “Il nostro approccio d’investimento è progettato .... per estrarre alfa da cinque criteri"; un po' di rimandi a documenti o a backtest a supporto della bontà dell'approccio fattoriale rispetto al 60/40 avrebbe fornito qualche spunto di riflessione in più.

Comunque se sei interessato a qualcosa di più approfondito, prova a dare un'occhiata, oltre agli scritti sui Lazy del solito @Dedalo Invest spesso citati qui, anche a questi link (puntano ad articoli con un buon livello di dettaglio sui 60/40):
Il portafoglio 60/40 per l'investitore europeo del nuovo decennio | David Volpe
Perché i portafogli 60/40 hanno ancora un lungo futuro | Vanguard Italia professional

In più, un interessante articolo di Ben Carlson Is 75/25 the New 60/40?
 
Premesso che devi essere tu a valutare la situazione e non devi per forza seguire i consigli di un tizio qualunque come me...
Gli etf non consentono di recuperare minusvalenze perchè paghi sempre le tasse sul capital gain e sui proventi distribuiti.
ZPRV con un 5% non cambia molto l'esposizione al mercato americano (5% x 100%) rispetto a IUSN (5% x 63%), però hai un tilt sul factor small+value.
Gli obbligazionari li puoi anche lasciare a distribuzione, secondo me, e poi sono sincero :D non ho voglia di cercare le alternative ad accumulazione, magari si fa avanti qualcun'altro per aiutarti nella scelta perchè già li conosce.
VEMT e IEMB hanno delle differenze nell'allocazione geografica perchè replicano indici differenti.

Vedi l'allegato 2884840

Vedi l'allegato 2884841

Tranquillo posso trovare da solo le versioni ad accumulo con justetf, mi scuso, non vorrei aver dato un’impressione sbagliata.

Ti ringrazio per avermi spiegato la differenza tra VEMT e IEMB.

Approfitto per fare un’altra domanda. Leggendo vari articoli online dicono che bisogna avere uno sharpe ratio superiore all’1%, però facendo dei backtest su curvo.eu ottengo uno sharpe ratio dello 0,95%. Ora vorrei sapere se anche i vostri portafogli seguono questa regola o non è fondamentale?
 
Ti riporto le conclusioni di @Unexist, che aveva aperto il thread "Analisi & Confronti degli ETF" in cui ha pubblicato dei fascicoli monotematici confrontando varie tipologie di ETF, fra le quali anche i Bond EM.
Unexist non scrive più qui, il thread c'è ancora (Analisi & Confronti degli ETF), ma i link ai fascicoli sono inutilizzabili.
Comunque ho ritrovato le sue conclusioni (con tanto di avvertimento sulla soggettività dei risultati, vedi in fondo)
" Quella tra IEMB e VEMT non è una scelta facile in generale, ma per me le caratteristiche di VEMT lo rendono l’Etf perfetto nella categoria per via di massima diversificazione, costi minimi, buon turnover, cedole superiori, performances migliori e sovrappeso della Cina così da bilanciare il minor peso che ha negli Aggregate"

"ATTENZIONE: le analisi sono fatte usando valori che cambiano ogni giorno, pertanto se le leggerete in futuro i dati usati per i confronti saranno diversi. Chi e' il migliore adesso della categoria potrebbe diventare il peggiore. Questi documenti non rappresentano un consiglio di acquisto o di vendita, ma rappresentano il MIO pensiero in merito e non essendo un professionista potrebbe essere errato."

Grazie
 
Risparmio gestito non si arrende a vendere fetecchie con frasi oscure e sibilline per intortare know how ed esperienza top sui mercati.

Peccato che l'investitore pigro sa che per operare sui mercati è necessaria tantissima esperienza e tantissimo know how che è già incluso gratis nei prezzi di mercato stesso.
Non servono algoritmi con 5 parametri per spremere alfa spaziali al prezzo di esose commissioni
 
Avevo pensato anche io di investire tutto in LS60 però psicologicamente mi sentirei più sicuro ad avere più prodotti in portafoglio.

Come modalità d’ingresso avrei pensato di fare un PIC sull’obbligazionario mentre per la parte azionaria pensavo di fare un ingresso corposo (50% del capitale da allocare) e poi ogni volta che si figurano 2 mesi negativi consecutivi di entrare con un’altra quota.
Veramente con un LS60 hai 8800 strumenti circa in portafoglio
 
Tranquillo posso trovare da solo le versioni ad accumulo con justetf, mi scuso, non vorrei aver dato un’impressione sbagliata.

Ti ringrazio per avermi spiegato la differenza tra VEMT e IEMB.

Approfitto per fare un’altra domanda. Leggendo vari articoli online dicono che bisogna avere uno sharpe ratio superiore all’1%, però facendo dei backtest su curvo.eu ottengo uno sharpe ratio dello 0,95%. Ora vorrei sapere se anche i vostri portafogli seguono questa regola o non è fondamentale?

Io seguo i principi della diversificazione: ho una parte income (embe, ihyg), una parte crescita (vwce, zprv, xdw0), una parte speculazione (vbtc), una parte assicurazione (sgld, bond Austria 2120). Ciascun asset si dovrebbe comportare meglio/peggio a seconda degli scenari economici.
Non mi interessano così tanto i backtest nel senso che non mi baso su quei risultati per scegliere le % di allocazione.
Non sono un assolutista lazy.
 
Dopo aver letto da ultimo il documento Credit Swiss, quanto scritto da @Dedalo Invest sul 60/40 (grazie KozmicB per il rinvio) e il portafogli di banloca mi conforta la scelta da me fatta per azionario value (45% IWVL e 10% ZPRV) distribuito sui paesi sviluppati (giustopesando USA e cioè riducendo la quota che altrimenti avrei trovato in VWCE e valutando Giappone), azionario emergenti (10% EIMI) e obbligazioni pluridecennali USA (25%, metà con hedge e metà in USD). Avendo inserito anche 10% REIT Europa (IPRE) e strumenti (eccetto U10H) solamente ad accumulo, ne esce un 75/25 che al momento è sotto del 2%.

L'idea è che gli USA detengono una fetta del mercato forse eccessiva rispetto agli altri paesi sviluppati. Che anche gli emergenti possano avere spazio di crescita. Che le growth si siano sviluppate troppo. E che i portafogli semplici che combinano azioni e obbligazioni governative AAA dovrebbero essere di nuovo vitali dopo l'aumento dei tassi. Detto questo, se mi sbaglio vorrà dire che perderò sul lungo termine il differenziale del 2% tra USA e il resto dei paesi sviluppati (di cui parla il doc. CS). Se ho totalmente ragione, che beneficerò dell'apprezzamento dei paesi sviluppati ex-US, degli emergenti e delle value. Altrimenti una via di mezzo.

Fuori dal pigro ho ISP, che mi serve per compensare eventuali minus e che zitta zitta sta sopra del 31% e rende l'8,5% lordo (al pmc di 1,95). E per lo stesso motivo riprenderò un po' di SGLD se scenderà ancora.
 
Un portafoglio semplice, diversificato e che potenzialmente può anche far fare ottimi gain potrebbe essere:

59% VWCE (azionario mondiale)
19% X25E (obbligazioni gov. europa con scadenza sopra i 25 anni)
19% IUSV (obbligazioni gov. USA 20ennali con hedged)
3% Bitcoin
 
XGIU sotto i valori di oltre 6 anni fa, nonostante sia ad accumulazione e nonostante non sia hedgiato (il gemello XGIN va anche peggio). Evidentemente capisco poco o nulla il funzionamento degli ETF obbligazionari legati all'inflazione. Se l'inflazione scende scendono anche loro, e se l'inflazione sale scendono lo stesso, perché le banche centrali dovranno alzare i tassi e questo farà scendere l'inflazione. So che non è così ma questa è l'impressione che fanno ultimamente...

Screenshot (16275).png
 
XGIU sotto i valori di oltre 6 anni fa, nonostante sia ad accumulazione e nonostante non sia hedgiato (il gemello XGIN va anche peggio). Evidentemente capisco poco o nulla il funzionamento degli ETF obbligazionari legati all'inflazione. Se l'inflazione scende scendono anche loro, e se l'inflazione sale scendono lo stesso, perché le banche centrali dovranno alzare i tassi e questo farà scendere l'inflazione. So che non è così ma questa è l'impressione che fanno ultimamente...
Sono coinvolto in questa narrazione, anche se il mio PAC è concluso.
  • 1° acquisto 23.64€ 11/02/21
  • max raggiunto 27,32€ 07/03/22
  • minimo raggiunto 21,73€ 01/03/23
Ad oggi mi segna un -8,5%.
Lo ringrazio per aver contribuito a lungo, insieme con SGLD, a mantenere equilibrato il mio PF in tempi bui, ma mi piacerebbe capirne maggiormente le dinamiche.
NB
Per ora, grazie a @banloca : approfondirò e seguirò eventuali altri contributi.
 
XGIU sotto i valori di oltre 6 anni fa, nonostante sia ad accumulazione e nonostante non sia hedgiato (il gemello XGIN va anche peggio). Evidentemente capisco poco o nulla il funzionamento degli ETF obbligazionari legati all'inflazione. Se l'inflazione scende scendono anche loro, e se l'inflazione sale scendono lo stesso, perché le banche centrali dovranno alzare i tassi e questo farà scendere l'inflazione. So che non è così ma questa è l'impressione che fanno ultimamente...

Vedi l'allegato 2885082
resisti e sarai premiato :D XGIU è comunque sceso meno di XG7S
 
Cosa pensate di questo articolo pubblicato oggi su finanzaonline? Il portafoglio 60-40 è ancora affidabile? - FinanzaOnline

mah, se vedo il grafico dell'articolo, che dovrebbe essere un portafoglio allocato per il 60% all’indice S&P 500 e per il 40% al rendimento del titolo del Tesoro USA a 10 anni vedo questo andamento:
2012 +10.7%
2013 +15.6%
2013 +12.4%
2015 +1.3%
2016 +7.3%
2017 +14.1%
2018 -2.5%
2019 +22.6%
2020 +15.3%
2021 +15.3%
2022 -17.9%

a me sembra che va bene, escluso il 2022 che ci può stare e il 2018 in cui perde solo 2.5% per il resto è andato alla grande con punte anche del 22.6%
Secondo me per chi vuole un Portafoglio diversificato senza paura di forti ribassi un 60/40 va più che bene...
 
Che ETF usate per Indice S&P 500?
questo è ok ?
iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) - CSSPX
lo chiedo perchè mentre l'indice S&P ha il massimo a dicembre 2021, su justetf mi da il massimo non solo a dicembre 2021 ma a nche ad agosto 2022 - errore del comparatore ?
esiste un comparatore affidabile ?
per dire se cerco il titolo ETF suinvesting, il grafico è identico allo S&P 500
cmq, capsico la domanda impossibile, ma siamo troppo alti per entrarci ora ?
(ho gia SWDA che copre il 50% del portafolgi - abbiamo aggiunto l'ultimo BTP Italia e per bilanciare stavolta vorremmo prendere S&P ma non so pare caro ancora o sbaglio?)
 
Buongiorno a tutti, come considerate nel bilanciamento del portafogli il LS60A, interamente azionario o ripartite 60 azionario e 40 obbligazionario? Al momento il mio portafogli etf è composto da LS60A per il 45%. 40% swda. 10% SGLD e 5% EIMI. Grazie a tutti. Cosa ne pensate?
 
mah, se vedo il grafico dell'articolo, che dovrebbe essere un portafoglio allocato per il 60% all’indice S&P 500 e per il 40% al rendimento del titolo del Tesoro USA a 10 anni vedo questo andamento:
2012 +10.7%
2013 +15.6%
2013 +12.4%
2015 +1.3%
2016 +7.3%
2017 +14.1%
2018 -2.5%
2019 +22.6%
2020 +15.3%
2021 +15.3%
2022 -17.9%

a me sembra che va bene, escluso il 2022 che ci può stare e il 2018 in cui perde solo 2.5% per il resto è andato alla grande con punte anche del 22.6%
Secondo me per chi vuole un Portafoglio diversificato senza paura di forti ribassi un 60/40 va più che bene..
ok ma quel decennio lì non è il più drogato da QE della storia della finanza? e cosa accadrà nel decennio successivo a tale doping? questa è la domanda che mi pongo da un paio d'anni
 
Buongiorno a tutti, come considerate nel bilanciamento del portafogli il LS60A, interamente azionario o ripartite 60 azionario e 40 obbligazionario? Al momento il mio portafogli etf è composto da LS60A per il 45%. 40% swda. 10% SGLD e 5% EIMI. Grazie a tutti. Cosa ne pensate?
La seconda che hai detto: considerare azionario un 40% di obbligazionario è fuorviante negli equilibri del PF.
Il tuo PF mi sembra molto aggressivo, cosa che non è nè giusta nè sbagliata: dipende dal tuo orizzonte temporale e dal tuo profilo di rischio, ma non mi dispiace, a parte quel SWDA (a meno che tu non abbia valutato e ritenuto congruo il livello di sovrapposizione fra SWDA e la componente azionaria di VNGA60).
 
resisti e sarai premiato :D XGIU è comunque sceso meno di XG7S
Il problema degli etf inflation linked è da un lato la duration troppo lunga e poi queste obbligazioni si muovono in funzione delle aspettative di inflazione rispetto all'orizzonte temporale di riferimento. Sarebbe meglio avere un etf che segue un indice di titoli inflation linked con duration corta.

Sterling Inflation-Linked Bonds: The importance of duration
Grazie. Mi sembra che quell'articolo spieghi molto bene la questione della duration per i bond IL.

Se gli IL a duration lunga (tipo XGIU) reagiscono come l'azionario alle decisioni delle banche centrali sui tassi d'interesse, tanto vale comprare azioni al loro posto, oppure cercare qualche altro strumento per decorrelare e stabilizzare il PTF.

In generale, se le borse salgono quando l'economia va male, perché ciò potrebbe costringere la FED ad abbassare i tassi, e viceversa scendono se le cose vanno bene per paura di rialzi dei tassi, allora la diversificazione tra azionario e bond lunghi va completamente in malora.
 
Stato
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