Abaddon
Stay foolish, stay lazy
- Registrato
- 15/6/18
- Messaggi
- 3.103
- Punti reazioni
- 2.016
Perdonami ma una persona potrebbe muovere la stessa obiezione alle tue affermazioni. Come fai ad essere certo che ci sarà una ristrutturazione del debito anziché altri provvedimenti prima?. Io ho espresso la mia opinione sulla questione alcuni post fa partendo dal presupposto che nessuno ha la verità in tasca e nulla può essere escluso in futuro. Ad ogni modo io credo che si procederà prima con una patrimoniale in primo luogo perché la ristrutturazione del debito vuol dire il venir meno del merito creditizio dell'Italia e la credibilità della unione europea. La crisi delle banche di questi giorni ci hanno insegnato che non è tanto un problema di "sottostante" ma bensì di "fiducia". Quando questa viene meno è l'inizio della fine ( per le banche la corsa al ritiro dei depositi). Da quando è venuto meno il golden standard sappiamo tutti che la fiducia è quello che tiene in piedi tutto il sistema in cui viviamo. Questo è ancor di più valido per uno stato inserito in una unione tra stati. In secondo luogo va considerato che il 25,7% del debito pubblico italiano è posseduto da istituzioni finanziarie diverse dalla banca di Italia ed il 27,6% da istituzioni finanziarie estere (fondi/ banche principalmente europee). L'esposizione finanziaria netta verso l'estero considera anche il debito privato che fortunatamente è basso per noi così come la ricchezza privata. Ed è per questo che il nostro debito viene ancora comprato. Ovviamente , date le conseguenze nefaste anche per l'unione, le istituzioni europee prima di intervenire per risolvere la crisi chiederanno, dato che il problema Italia sarebbe un problema europeo, di agire in primis sulla nostra ricchezza. Insomma di stringere la cinghia. Così si procede in crisis management si parte razionalizzando in primis dall'interno. I dati sulla ricchezza privata sono stati già citati e non mi ripeto. Sulla efficacia della patrimoniale non mi esprimo ed aggiungo spero che non avvenga. Sulla sua fattibilità io ribadisco che sia purtroppo realizzabile. Basterebbe partire ad esempio una riforma del catasto e la revisione della imposizione sugli immobili. In secondo luogo si potrebbe agire sui depositi e cosi via. Per quanto riguarda la domanda quale governo lo farebbe, faccio notare che il prelievo forzoso sui conti venne approvato in una notte dall'allora governoAmato ( se non ricordomale), senza considerare le riforme del governo monti ( pensioni in primis) approvate in breve tempo e con l'approvazione di tutte o quasi le forze politiche. La minaccia dello spread ieri lo spettro del default e della impossibilità di poter prelevare domani potrebbero far passare qualsiasi cosa. Ma questa , ripeto, è solo la mia opinione.
Io non ho certezze.
Mi sembra di averlo detto un milione di volte.