Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol XIV)

oggi forse varrebbe la pena di comprare diverse obbligazioni con scadenze diverse a media scadenza (ma a rendimento ad oggi certo) magari abbinandole a qualcosa di più lungo come suggerito sopra se si volesse speculare su diminuzione tassi
anche io mi sto disinnamorando degli etf obblig
più o meno quel che ho fatto
Gli etf obbligazionari sono degli strumenti che vanno capiti. Hanno dei pregi e dei difetti.

Bond ETFs in an Era of Rising Rates - BetterBuyAndHold
Bond Investing When the Yield Curve is Inverted - Sellwood Consulting LLC
https://www.etf.com/sections/etf-st...income-returns-during-rising-rates?nopaging=1
High Profits at Low Rates: The Benefits of Bond Convexity – Portfolio Charts

Sulla parte obbligazionaria del portafoglio io ho scelto un approccio barbell, con etf obbligazionari ad alto rischio di credito con una duration media di 2,5 anni abbinati ad un bond matusalemme austriaco con duration lunghissima come scommessa asimmmetrica sui tassi di interesse.
grazie!
 
L' Amundi Euro Government Bond 10-15Y si potrebbe anche sostituire con questo che ha bond mondiali e hedging, con rendimenti molti simili, però è molto meno liquido (32 mln contro 1.151 dell'amundi):

SPDR Bloomberg Global Aggregate Bond UCITS ETF EUR Hedged (Acc) | SPFF | IE000AQ7A2X6

Come si può vedere hanno un andamento molto simile e sono entrambi in euro. A parità di questo, io preferirei il più liquido.

amundi:

Vedi l'allegato 3012114

spdr:

Vedi l'allegato 3012115
Oltre a quanto ti hanno già scritto considera anche che:
1. EM10-15 avrà una duration media del sottostante sui 12-13 anni presumo, mentre l'altro dovrebbe essere attorno a 7-8, quindi risentire meno delle oscillazioni dei tassi, nel bene e nel male.
2. Bloomberg global aggregate è più liquido quello di iShares o Vanguard su MIB.
3. Con il globale diversifichi maggiormente l'obbligazionario a livello geografico.
4. Come diceva Bernstein, se un asset per una decade ha sottoperformato, non è detto che vada avanti a farlo.
Personalmente sono soddisfatto di aver comprato, in questi anni, bond a prezzi inferiori rispetto 3-4 anni fa. Non ci ho ancora guadagnato nulla ma sono fiducioso che prima o poi mi daranno soddisfazioni.
 
Se vuoi, puoi spiegare piu' nel dettaglio?
Anche se non mi sembra particolarmente pigra, come soluzione...

La parte obbligazionaria ad alto rendimento è pigra, e mi è utile come income che produce reddito da consumare:
  • emd5 su titoli governativi dei paesi emergenti, ha duration effettiva 2,5 anni e ytm 6,2%, ed è esposto al rischio dollaro (era arrivato ad ytm del 10% non molto tempo fa, prima di risalire di prezzo)
  • ihyg ha duration effettiva 2,4 anni e ytm 6,6%, e non ha il rischio cambio visto che tutti i titoli corporate del paniere sono denominati in euro
  • il bond matusalemme austriaco ha una convessità elevata, come spiegato nel video di Coletti, e credo che più avanti, dopo un presumibile ribasso dei tassi da parte della BCE, lo sostituirò con lmth o etf equivalente; lo ho acquistato anche per fare efficienza fiscale
 
Rendimenti attesi così alti con spread così bassi non sono la norma per il settore delle obbligazioni corporate americane ad alto rischio di credito.

1714906719622.png


https://www.kkr.com/content/dam/kkr/insights/pdf/2024-insurance-survey-april-2024.pdf
 
Vorresti i rendimenti dei bond statunitensi perché sono più alti di quelli dell'area euro, senza alcun rischio di cambio? Così, gratuitamente? (mi riferisco all'obbligazionario, ovviamente).

L'hedging non costa un botto, costa il giusto (quando costa). I pasti gratis piacciono a tutti, ma sono molti rari (sempre che esistano in finanza) e questo non è uno di quelli.

Attenzione a dare consigli basati sul sentito dire o su un backtest di un particolare periodo storico in cui il cambio euro dollaro si è mosso a favore degli investitori dell'area euro.
Devo fare una simulazione con i treasury hedged al posto dei bond europei.

L'azionario hedged mi sembra che perda troppo rispetto al non hedged.
 
  • emd5 su titoli governativi dei paesi emergenti, ha duration effettiva 2,5 anni e ytm 6,2%, ed è esposto al rischio dollaro (era arrivato ad ytm del 10% non molto tempo fa, prima di risalire di prezzo)
  • ihyg ha duration effettiva 2,4 anni e ytm 6,6%, e non ha il rischio cambio visto che tutti i titoli corporate del paniere sono denominati in euro
  • il bond matusalemme austriaco ha una convessità elevata, come spiegato nel video di Coletti, e credo che più avanti, dopo un presumibile ribasso dei tassi da parte della BCE, lo sostituirò con lmth o etf equivalente; lo ho acquistato anche per fare efficienza fiscale

Grazie.
Che proporzione, in percentuale, hanno i tre asset tra di loro?
 
Devo fare una simulazione con i treasury hedged al posto dei bond europei.

L'azionario hedged mi sembra che perda troppo rispetto al non hedged.
Troppo in ragione di cosa?

Perde in funzione dei movimenti dei tassi di cambio tra le varie valute coinvolte. Che domani potrebbero essere diversi da quelli di ieri, dal momento che i movimenti dei tassi di cambio non sono prevedibili.
 
La parte obbligazionaria ad alto rendimento è pigra, e mi è utile come income che produce reddito da consumare:
  • emd5 su titoli governativi dei paesi emergenti, ha duration effettiva 2,5 anni e ytm 6,2%, ed è esposto al rischio dollaro (era arrivato ad ytm del 10% non molto tempo fa, prima di risalire di prezzo)
  • ihyg ha duration effettiva 2,4 anni e ytm 6,6%, e non ha il rischio cambio visto che tutti i titoli corporate del paniere sono denominati in euro
Interessante, come sempre.

Io avevo messo in PTF VEMT e SHTY salvo poi liquidarli in quanto a distribuzione, non in linea col mio obiettivo circa ventennale...ma sto ricominciando a cercare un ETF High Yeld simile ai tuoi ad Accumulazione....sono meno diffusi ma ho già notato che ce ne sono abbastanza!
 
Vorresti i rendimenti dei bond statunitensi perché sono più alti di quelli dell'area euro, senza alcun rischio di cambio? Così, gratuitamente? (mi riferisco all'obbligazionario, ovviamente).

L'hedging non costa un botto, costa il giusto (quando costa). I pasti gratis piacciono a tutti, ma sono molti rari (sempre che esistano in finanza) e questo non è uno di quelli.

Attenzione a dare consigli basati sul sentito dire o su un backtest di un particolare periodo storico in cui il cambio euro dollaro si è mosso a favore degli investitori dell'area euro.
tutto vero. pero' su base risk-adjusted, non hedgiarsi quando la tua valuta ha un tasso piu' basso dell'altra conviene. in altre parole, l'aumento di volatilita' e' piu' che compensato da un aumento dei rendimenti. Lo puoi vedere in 2 modi: l'hedging e' un'assicurazione e quindi il mercato te la fa pagare; oppure il fatto che long USD - short EUR e' carry e nel lungo termine paga (ovvio finche tassi USD > tassi EUR).
 
Una domanda probabilmente stupida e vi chiedo scusa in anticipo per questo.
Osservando alcuni andamenti degli ETF obbligazionari (non solo i due sopra) mi passa letteralmente la voglia di investirci soldi....non pretendo rendimenti astronomici ma parecchi negli ultimi anni hanno reso pochissimo....ma non si fa prima al giorno d'oggi a lasciarli sul conto corrente con un tasso di interesse del 3%?
O ad investite in BTP (ne ho di italiani e tedeschi, ed euro bond) con un rendimento non esagerato ma abbastanza costante, oscillazioni minime.
L'unica nota positiva che ci vedo negli ETF di questo tipo é la maggiore diversificazione.

Ti rispondo auto-citandomi:
Here it is, periodo 02/1999-02/2009 (10y che terminano alla fine della crisi del 2009), i 20k€ investiti diventano:
- 100% SWDA: 13k€
- 50% SWDA & 50% XGSH (ribilanciamento annuale): 22k€
Qui gioca la diversificazione non come la stai intendendo tu -- distribuzione della quota di portafoglio su una moltitudine di obbligazioni -- ma quella che esiste fra 2 asset class tipicamente decorrelate. Ribilanciando hai la possibilità di vendere ciò che è salito per acquistare quello che è sceso, migliorando la performance di portafoglio di lungo periodo. Questo grazie alla duration costante dell'ETF obbligazionario, difficile da ottenere con bond singoli.

Disclaimer: è un esempio, costruito di proposito. Quindi risposte tipo "eh ma nel lungo periodo non va così" sono fuori luogo.
 
tutto vero. pero' su base risk-adjusted, non hedgiarsi quando la tua valuta ha un tasso piu' basso dell'altra conviene. in altre parole, l'aumento di volatilita' e' piu' che compensato da un aumento dei rendimenti. Lo puoi vedere in 2 modi: l'hedging e' un'assicurazione e quindi il mercato te la fa pagare; oppure il fatto che long USD - short EUR e' carry e nel lungo termine paga (ovvio finche tassi USD > tassi EUR).
Mah, non lo so. L'aumento dei rendimenti non è automatico, perché se il cambio si muove nell'altra direzione risparmi il costo dell'hedging ma perdi rendimento comunque.

Non puoi essere sicuro che il carry paghi per sempre. E in un'ottica di investimento lazy, non ti puoi nemmeno mettere a switchare da ETF non hedgiato a hedgiato e così via ogni volta che le cose cambiano.

Sono d'accordo, invece, sul fatto che l'hedging possa essere visto come un'assicurazione. Il mercato te la fa pagare ma, appunto, ti assicura verso un particolare scenario: se questo si verifica, l'hedging è un beneficio. Se non si verifica, è un costo in termini di rendimento.

Però attenzione che su strumenti obbligazionari, specialmente quelli meno volatili, l'hedging mitiga (talvolta di molto) la volatilità: anche questo è un beneficio dell'hedging, spesso ignorato, ma che per certi investitori può avere molto valore.
 
Ti rispondo auto-citandomi:

Qui gioca la diversificazione non come la stai intendendo tu -- distribuzione della quota di portafoglio su una moltitudine di obbligazioni -- ma quella che esiste fra 2 asset class tipicamente decorrelate. Ribilanciando hai la possibilità di vendere ciò che è salito per acquistare quello che è sceso, migliorando la performance di portafoglio di lungo periodo. Questo grazie alla duration costante dell'ETF obbligazionario, difficile da ottenere con bond singoli.

Disclaimer: è un esempio, costruito di proposito. Quindi risposte tipo "eh ma nel lungo periodo non va così" sono fuori luogo.

Sulla correlazione tra azioni e obbligazioni, e le implicazioni sul portafoglio, ho linkato qua un paper tra i migliori che abbia mai letto OK!

Portafoglio pigro, consistenza portafoglio e tranquillità (Vol XIV)
 
Mah, non lo so. L'aumento dei rendimenti non è automatico, perché se il cambio si muove nell'altra direzione risparmi il costo dell'hedging ma perdi rendimento comunque.

Non puoi essere sicuro che il carry paghi per sempre. E in un'ottica di investimento lazy, non ti puoi nemmeno mettere a switchare da ETF non hedgiato a hedgiato e così via ogni volta che le cose cambiano.

Sono d'accordo, invece, sul fatto che l'hedging possa essere visto come un'assicurazione. Il mercato te la fa pagare ma, appunto, ti assicura verso un particolare scenario: se questo si verifica, l'hedging è un beneficio. Se non si verifica, è un costo in termini di rendimento.

Però attenzione che su strumenti obbligazionari, specialmente quelli meno volatili, l'hedging mitiga (talvolta di molto) la volatilità: anche questo è un beneficio dell'hedging, spesso ignorato, ma che per certi investitori può avere molto valore.
"Non puoi essere sicuro che il carry paghi per sempre" manco per le azioni, no? E in questo caso non devi nemmeno incrociare le dita sull'equity risk premium...il differenziale tra i 2 tassi d'interesse e' li'. Al di la' delle preferenze personali, c'e' tanta letteratura sul carry almeno quanta ce n'e' su ERP. E' un rischio come un altro che ha EV>0
sullo switchare...quand'e' stata l'ultima volta che i tassi in EUR sono stati piu' alti che in USD? Capita, ma non cosi spesso (non vorrei tirar fuori la palla di cristallo ma la vedo dura pure per il foreseeable future, ma queste sono altre considerazioni).
sul discorso dell'obbligazionario...vale per quelli che non riescono ad andare oltre il single line item bias. se guardi il portafoglio nel suo insieme (quello che secondo me andrebbe fatto), importa quanto hedgi (in caso). che poi quell'overlay sia fatto su una porzione piuttosto che un'altra, poco cambia, no? E' solo una questione di prendere lo strumento che costa meno: se l'overlay in termini di TER fosse piu economico sul lato equity che non bond (ceteris paribus), non farlo su equity sarebbe solo buttare via bps.
 
"Non puoi essere sicuro che il carry paghi per sempre" manco per le azioni, no? E in questo caso non devi nemmeno incrociare le dita sull'equity risk premium...il differenziale tra i 2 tassi d'interesse e' li'. Al di la' delle preferenze personali, c'e' tanta letteratura sul carry almeno quanta ce n'e' su ERP. E' un rischio come un altro che ha EV>0
sullo switchare...quand'e' stata l'ultima volta che i tassi in EUR sono stati piu' alti che in USD? Capita, ma non cosi spesso (non vorrei tirar fuori la palla di cristallo ma la vedo dura pure per il foreseeable future, ma queste sono altre considerazioni).
sul discorso dell'obbligazionario...vale per quelli che non riescono ad andare oltre il single line item bias. se guardi il portafoglio nel suo insieme (quello che secondo me andrebbe fatto), importa quanto hedgi (in caso). che poi quell'overlay sia fatto su una porzione piuttosto che un'altra, poco cambia, no? E' solo una questione di prendere lo strumento che costa meno: se l'overlay in termini di TER fosse piu economico sul lato equity che non bond (ceteris paribus), non farlo su equity sarebbe solo buttare via bps.
Nicola, se tu da esperto vuoi assumerti rischio di cambio oltre a quello di mercato, nessun problema, ci mancherebbe.
Hai conoscenze finanziarie che sono superiori al 99,9% degli investitori. E sul cambio aperto sull'azionario mi trovi anche fondamentalmente d'accordo, per quanto secondo me un po' di cambio coperto o "home bias" sulla valuta di casa, soprattutto su certe cifre, ci possa stare.

Sulla componente obbligazionaria, la vedo diversamente. Se aggiungo obbligazionario in portafoglio, è perché voglio mitigare la volatilità, non voglio puntare necessariamente al rendimento (se poi c'è, meglio, e nel lungo termine ci sarà, ma non è quella la funzione principale dei bond). Se voglio mitigare la volatilità, però, evito il rischio di cambio, altrimenti elimino volatilità dalla porta ma rientra dalla finestra. Se, invece, la volatilità non mi infastidisce, a quel punto (personalmente) preferisco aumentare la componente azionaria.

Però il rischio di cambio non impatta solo sulla volatilità: come successo nel primo decennio di questo millennio, se le cose non vanno nel verso giusto e accanto a una crisi azionaria il cambio va contro (pensiamo a quei 3-4 anni in cui il tasso di cambio eur-usd passò da 0,85 a 1,60 circa, vado a memoria), un investitore si trova in problemi parecchio grossi: i periodi di recupero dei drawdown si possono allungare enormemente, vanificando i benefici per cui sono pensati certi portafogli pigri (all weather, golden butterfly, permament su tutti, ma vale anche per molti altri).

Ma è la mia visione personale, e sono consapevole che in materia di rischio di cambio non c'è una soluzione giusta e una sbagliata. Il problema, credo, esiste quando un investitore poco informato si carica di rischio di cambio senza nemmeno saperlo. Quando invece c'è la consapevolezza, ogni scelta può essere valida.
 
Ti rispondo auto-citandomi:

Qui gioca la diversificazione non come la stai intendendo tu -- distribuzione della quota di portafoglio su una moltitudine di obbligazioni -- ma quella che esiste fra 2 asset class tipicamente decorrelate. Ribilanciando hai la possibilità di vendere ciò che è salito per acquistare quello che è sceso, migliorando la performance di portafoglio di lungo periodo. Questo grazie alla duration costante dell'ETF obbligazionario, difficile da ottenere con bond singoli.

Disclaimer: è un esempio, costruito di proposito. Quindi risposte tipo "eh ma nel lungo periodo non va così" sono fuori luogo.
Interessante quel che scrivi...bisogna però starci dietro. Ed avere un minimo di basi per comprendere bene gli andamenti finanziari e geopolitici!
 
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