...ma nessuno ti da' la capillarita' di ricarica in contanti come le poste in un paese il cui il contante la fa ancora da padrone. L' importante e' avere il servizio non quanto si paga. Le cartine hanno un target notevolmente diverso da chi si rivolge a Poste. Chi ha le cartine: hype, N26, Revolut, un conto online esclusivo spesso ha anche una postepay.
Non è assolutamente vero.
Unicredit è altrettanto capillare, buddybank di unicredit non si paga e ti da modo di versare sia banconote sia monete da ATM (cosa che poste non ha visto che per versare contanti devi entrare dentro le poste pagando 1€ oppure versare da tabacchino pagandone 2).
Inoltre hype, N26, Revolut ecc... sostituiscono proprio postepay.
All'epoca in cui avevo una postepay l'ho sostituita (18enne) con una superflash proprio perché quest'ultima non costava nulla ricaricarla (e sotto i 26 anni non aveva neanche il canone, che all'epoca avrei comunque pagato visto che facevo molte più di 10 ricariche l'anno).
Ad oggi contanti non ne uso praticamente più (tanto che la ricarica per contanti su intesa san paolo xme under 35 e su buddybank la uso molto raramente) visto che la maggior parte dei soldi entra come accredito stipendio... e pure i miei genitori si sono evoluti (quindi anche fossi bambino ad oggi non prenderei più contanti), rimane solo un collega che ogni volta che dividiamo una spesa pretende di darmi la sua parte in contanti, per il resto non ho più ragioni di fare neanche versamenti in contanti.
Detto questo posso capire che chi ha il libretto possa trovare la postepay digital interessante (nella versione senza iban gratuita) appunto per spostare i soldi da libretto a carta e poi usare revolut/verse o simili per ritirare somme grosse senza dover passare da postamat per i contanti... 1€ per quest'operazione che si fa raramente (massimo un paio di volte l'anno) può anche essere sopportabile. Contando che versare soldi su libretto tramite bonifico (gratuitamente) è fattibile significa poter quindi avere un canale entrata uscita comodo che non richiede di andare alle poste.
Personalmente parlando però non la farò comunque, a parte il fatto che il mio libretto contiene una cifra ridicola ormai da anni (lo tengo giusto perché, se in futuro volessi mai investire sui buoni fruttiferi dematerializzati, sarebbe lo strumento più comodo), poi penso che in qualche modo le poste riuscirebbero a fregarmi... faccio un esempio:
l'attivazione della carta... le banche solitamente quando apri un conto o una carta non richiedono di metterci dei soldi sopra per l'attivazione... le poste sì. Se non ho capito male questo vale anche su questa postepay digital, quindi ad oggi devi metterci 5€ tramite ricarica (che chissà se si può fare da casa, magari come ricarica da libretto, oppure se richiede di andare fisicamente in posta, o ancora se si può ricaricare tramite carta non postale), magari pagando già 1€ per la ricarica...
Non solo, visto e considerato che l'unico modo per svuotarla è usare strumenti tipo revolut o verse che permettono di ricaricare il conto tramite carta e che sono strumenti stranieri, c'è sempre il rischio che le poste riconoscano tali strumenti come esteri e che applichino delle commissioni...
Poi posso solo immaginare il casino per chiudere postepay digital in caso cambiassero le condizioni.
L'unico strumento che mi è rimasto delle poste (che in realtà è cassa depositi e prestiti) è il libretto... per quanto ormai la storia dei futuri buoni fruttiferi potrebbe essere più che altro una scusa di pigrizia. Di certo l'incubo di dover andare per ogni cosa alle poste è finito avendolo dematerializzato... se iniziassi ad aprire altra roba sono certo che troverebbero il modo di farmi ********* e magari pure andare in posta.
E non parlo tanto per dire, mio fratello ieri l'ha aperta e per l'attivazione ha scelto ricarica perché voleva farla dal suo libretto, risultato:
- Dal sito non la vede come carta nominativa.
- La ricarica dal sito da errore.
- Dal libretto non la vede.
Ora ha due scelte:
- Lasciarla così per 48 ore per vedere se gli propongono l'acquisto tramite altra carta (come avevano fatto prima che scegliesse "ricarica" come metodo)
- Andare in posta
(la terza scelta, quella che gli ho detto io, è di mandare tutto a quel paese e bloccare la finta carta non funzionante).
Notare che ieri ha persino contattato il servizio clienti poste via telefono (1 ora e mezza al telefono) e nessuno sa nulla della postepay digital e di questo problema... e stamattina l'hanno contattato senza neanche rendersi conto che il ticket era già stato aperto ieri sera...
Sono solo felice di non aver fatto lo stesso errore di mio fratello. Mai dare fiducia alle poste.