LA differenza è che in caso di contenzioso, con un preliminare, pre quanto bacato da miserande cifre, sei in odore di obbligo a vendere/comrpare, possibilità di trascriverlo e quindi trovarsi legato per il venditore a un determinato acquirente fino a quando il contenzioso (che può nascere in mille forme e non esser risolto così facilmente) o per l'acquirente con la spada di damocle di una possibile richiesta di danni ulteriori o di esecuzione.
Se la cosa ha ampiamente senso sottoscrivendo un preliminare DOPO che si è svolto tutta una serie di azioni a tutela propria e della correttezza delle cose, per entrambe le parti, ha ben poco senso quando fai una proposta e ottieni l'accettazione e non sai se avrai il mutuo e di quanto sarà su quell'immobile, non sai se l'immobile è a posto davvero ecc. ecc.
Su una proposta dove in ballo non c'è l'immobile ma solo la caparra (perchè in caso di contenzioso si può trovarsi a discutere SOLO se uno debba o meno perderla o versarne il doppio e non altro) il rischio non solo è definito, ma molto minore... e l'imobile o la capacità debitoria dell'acquirente rimane praticamente intonsa.
E comunque non è nemmeno troppo insignificante da farti recedere con leggerezza...
Quindi gorio, verissimo quello che dici, ma mi fai causa sulla caparra, non dicendo ora me lo compri o "ora m lo vendi", tu dici che è inutile io dico che è inutile invece quello che tu sostieni perchè dovresti aggiungere che tale problema può comparire in QUALSIAIS contratto, quindi dovresti fermarti ad analizzare le conseguenze per le parti: ti chiedo quindi, cosa potrebbe pretendere uno facendo un contenzioso sulla mia propsota? Secondo em potrebbe dire solo "dammi la caparra" o "non devo darti la caparra" o "restituiscimi la caparra"... secondo te invece potrebbe chiedere l'esecuzione in forma specifica della compravendita? O il maggior danno?
Questa è la differenza, poi i casi "fuori" o non previsti appaiono in tutte le scritture, ma sapendo che nessuna scrittura è perfetta tu quale sceglieresti?
Se poi le parti volessero sottoscrivere altro per me no problem, possono perfino scrivere loro la scrittura, non sono mica geloso di certo dirò come la penso e cosa secondo me rischiano, am liberi di scegliere.
Resta il fatto che in francia, le sospensive non solo a nessuno viene in mente di farle diventare "potestative" ma sono previste, regolate e rispettate e vengono scritte NON nelle proposte, ma nel compromesso!
E il codice civile di base è molto simile, la radice è la stessa.
Ma la il diritto, in caso di compravendite immobiliari, è molto più evoluto. MA proprio tanto tanto e sinceramente io lo cambierei con il nostro seduta stante e scommetto anche la maggioranza dei cittadini.
Ma io non capisco propio l'utilità di una cosa del genere, quale sia l'oggetto di tale contratto rimane sconosciuto.
Alla fine è una opzione e basta, perché casi di risoluzione ben si possono inserire in una chiara e lineare proposta di acquisto, sempre devono essere provati.
Se il problema sono le verifiche e, anche giustamente, l'acquirente vuole che se ne occupi un proprio tecnico, a parte la considerazione che, tanto vale, che le faccia prima, ma, comunque, in ogni caso, ci saranno delle dichiarazioni, da te raccolte, da parte del venditore, cui l'acquirente dovrà fare affidamento, cui il venditore, qualora accetti, sarà obbligato, pena inadempimento.
Ma, allora, ripeto, è molto più semplice e lineare interporre una condizione alla validità della proposta.
Una proposta accettata non la puoi trascrivere, a meno che le sottoscrizioni non siano state autenticate.
Scusami sinceramente, ma mi sembra un gran guazzabuglio.