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UTILITY - NEL 1° TRIM. 2016 CONSUMI ELETTRICI IN CALO DELL' 1,5% A/A
13/04/2016 17:36 ALN
Nei primi tre mesi di quest' anno la domanda di energia elettrica in Italia e' stata pari a 77.632 GWh, in discesa dell' 1,5% rispetto allo stesso periodo del 2015. Meno pronunciata (-0,7% su base annua) la riduzione della produzione nazionale su cui ha pesato l' estrema debolezza dell' output idroelettrico (-17,6% su base annua)
e di quello fotovoltaico (-11,3% su base annua), solo parzialmente compensati dall' incremento della generazione da fonte termoelettrica (+2,5% su base annua), eolica (+11,1% su base annua) e geotermica (+3,5% su base annua).
Nel periodo gennaio-marzo dell’anno in corso e' emersa una certa debolezza del mercato elettrico italiano: la richiesta di energia elettrica, pari a 77.632 GWh, e' diminuita dell’1,5% su base annua e la produzione ha subito un calo dello 0,7% su base annua. Sul fronte dell' offerta bisogna rilevare importanti differenze con riferimento alle fonti di produzione. Nel dettaglio, nel primo trimestre del 2016 sono diminuiti gli output da fonte idroelettrica (-17,6% su base annua)
e fotovoltaica (-11,3%), mentre e' cresciuta la produzione termoelettrica (+2,5%), eolica (+11,1%) e geotermoelettrica (+3,5%). Il valore cumulato della produzione nazionale netta del periodo in esame, pari a 65.309 GWh, e' cosi' calato dello 0,7% rispetto al primo trimestre 2015.
Sul fronte dei prezzi sul mercato all’ingrosso, ricordiamo che nei primi tre mesi del 2016 il PUN (Prezzo Unico Nazionale) medio e' stato pari a 39,6 EUR/MWh, corrispondente a un crollo del 23,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Commento I dati sulla generazione di energia elettrica del primo trimestre 2016 possono essere considerati negativi per gruppi come Edison e A2A, in relazione alla loro doppia esposizione sul fronte idroelettrico e su quello termoelettrico. Per questi due gruppi il crollo dell’output idroelettrico dovrebbe aver piu' che compensato l’aumento della produzione termoelettrica, che ha volumi piu' elevati ma margini piu' bassi dell’idroelettrico. L’impatto per il gruppo Enel, che e' esposto a tutte le fonti considerate, dovrebbe essere sostanzialmente neutrale.
I dati a livello nazionale sono positivi per Erg, Falck Renewables e Alerion Clean Power, focalizzate principalmente nella produzione di elettricita' da fonte eolica,
mentre sono negativi per TerniEnergia, esposta al fotovoltaico.
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..ripeto solo dall'estero potranno arrivare news positive a compensare mercato italiano e l'in.ettitu.dine o peggio degli amministratori
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