Quali banche italiane a rischio con le regole del 5% e dell'8% ??!

Mediobanca dichiara 28 Mld raccolta obbligazionaria e 12 Mld depositi (tramite chebanca!)...i depositanti chebanca! possono prendersi il 3.5% a 6 mesi serenamente
Raccolta - Mediobanca S.p.A.
 
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Buonasera a tutti e un grosso grazie a PAT per queste utilissime informazioni.:bow::bow: Mi piacerebbe sapere ,se bisogna guardare i bilanci della propria banca o del gruppo di cui fa parte questa banca :confused: io sono un correntista di BP ,nello specifico del Credito Bergamasco, una delle poche banche del gruppo che ha attivi e bilanci in ordine e che curiosamente in questo mese sta emettendo obbligazioni senior a 5 anni al tasso del 4% per i primi 4 anni e poi euribor 3 mesi + 1%:confused::confused: Si rischia a questo punto di avere un obbligazione molto rischiosa nonostante i bilanci positivi della propria banca cioe' del Credito Bergamasco:angry::angry::wall::wall:
Grazie anticipatamente a chi potra darmi informazioni su questo fatto, perche volevo investire alcuni risparmi in dette obbligazioni.:bow::bow::bow:
 
"A rischio le banche minori"

di: Daniele Chicca Pubblicato il 04 luglio 2013| Ora 13:00

A rischio le banche minori. Economisti: in caso di mancata capitalizzazione "si ripresenterebbe una situazione tipo Cipro, con rischi di contagio". E di tensioni sociali. Pericolo crisi di fiducia.


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La corsa agli sportelli a Cipro, dove le autorità hanno imposto un prelievo forzoso di fino al 37,5% sui conti superiori a 100 mila euro.


NEW YORK (WSI) - Con il mancato accordo sull’unione bancaria e i paletti molto stretti imposti sulla ricapitalizzazione diretta delle banche, l'Eurozona - Italia e Spagna in primis - rischia di subire conseguenze più gravi del previsto, dal punto di vista della tenuta economico-sociale.

Il tetto a disposizione del fondo salva stati ESM (60 miliardi di euro) viene considerato troppo basso e non è stato affatto spezzato il ciclo vizioso tra debito sovrano e banche, che era l'obiettivo che il Consiglio d'Europa si era posto in gran silenzio all'ultima riunione di fine giugno, in Lussemburgo.

Questa l'opinione di commentatori ed economisti. Per il modo in cui è stato strutturato il meccanismo di stabilità, i ministri delle Finanze del blocco a 27 avranno un incentivo a utilizzare il fondo d’emergenza soltanto in situazioni disperate. Secondo l'editorialista del 'Financial Times' Wolfgang Munchau quei 60 miliardi non verranno mai impiegati. E le perdite potenziali del sistema bancario sono così ingenti, che difficilmente quella cifra farebbe comunque la differenza.

A questo punto gli istituti italiani, in particolare quelli minori, rischiano. Non tanto per la mancanza di liquidità, quanto piuttosto per una potenziale crisi di fiducia.

"Cosa succederebbe nel caso di un mancata ricapitalizzazione?", si è chiesto l'economista Giacomo Vaciago in un'intervista concessa a Wall Street Italia. Non essendo previsto un piano salva banche uniformato nell'area euro, "cosa farà il Tesoro Italiano?". L'impressione è che "si ripresenterebbe una situazione tipo-Cipro, con rischi di contagio".

Concorda anche l'economista e scrittrice Loretta Napoleoni, secondo cui "la prospettiva è proprio quella di una soluzione alla Cipro". Sprofondato in piena crisi quest'anno, per recuperare soldi il governo di Nicosia ha imposto un prelievo forzoso del 37,5% sui conti sopra 100 mila euro. Scatenando corse agli sportelli e una fuga di capitali del correntisti più benestanti, un fenomeno di cui paga le conseguenze ancora oggi.

Una crisi di fiducia nei confronti delle banche rappresenterebbe un pericolo enorme per la tenuta dell'area euro. Nel settore del credito un circolo vizioso è in atto. Durante la crisi del debito scoppiata in Europa a fine 2009, le banche spagnole e italiane hanno riempito le casse di titoli pubblici nazionali, diventando gli acquirenti di ultima spiaggia del debito sovrano di casa. Questo significa che il rischio e le passività hanno in un modo o nell’altro messo le radici in Spagna e in Italia.

A costituire fonte di incertezza per la stabilità del sistema finanziario sono i mutui e i Btp che compongono gli attivi bancari. "In quest’ottica, la disoccupazione ai massimi storici e le tensioni sul debito sovrano potrebbero costituire una minaccia", avverte Vincenzo Longo di IG Markets.

Il pericolo, in particolare per Roma, non è tanto costituito dalla mancanza di liquidità, di cui alcune banche nostrane sono patologicamente a corto, quanto piuttosto da una crisi di fiducia.

L'analista sottolinea che se da un lato "gli istituti più grandi non dovrebbero avere grossi rischi di ritrovarsi a corto di liquidità, dato che possono attingerla da varie fonti (azionario, obbligazionario, Bce), qualche timore in più potrebbe arrivare da qualche banca minore". Ma sono rischi molto limitati, che potrebbero vedere l’ingresso della Cassa di Depositi e Prestiti nel capitale della banca in oggetto.

La decisione dell’Ecofin di stabilire i criteri specifici di ripartizione delle perdite esclude che vengano messi a rischio i fondi sui conti correnti al di sotto dei 100.000 euro. A partecipare alle perdite saranno in primis gli azionisti, seguiti dagli obbligazionisti e infine dai depositanti sopra questa soglia.

Tuttavia i piccoli risparmiatori non dovrebbero esultare troppo presto. I ricercatori del gruppo Corporate Europe Observatory sono convinti che tale progetto non debba essere visto come un antidoto ai costosi piani di aiuto che attingono dalle casse statali e puniscono a suon di rigore i contribuenti ‘innocenti’, minacciando peraltro la tenuta sociale.

Quei programmi dolorosi studiati in nome dal rigore e caratterizzati da tagli alle spese e aumento della pressione fiscale non spariranno.
 
Scusatemi, ho letto il thread e ho una domanda:
quindi non è ancora chiaro in che modo queste nuove regole interveniranno in caso di default di una banca?

Grazie!
 
Banche minori

"A rischio le banche minori"

di: Daniele Chicca Pubblicato il 04 luglio 2013| Ora 13:00

A rischio le banche minori. Economisti: in caso di mancata capitalizzazione "si ripresenterebbe una situazione tipo Cipro, con rischi di contagio". E di tensioni sociali. Pericolo crisi di fiducia.


Ingrandisci la foto
La corsa agli sportelli a Cipro, dove le autorità hanno imposto un prelievo forzoso di fino al 37,5% sui conti superiori a 100 mila euro.


NEW YORK (WSI) - Con il mancato accordo sull’unione bancaria e i paletti molto stretti imposti sulla ricapitalizzazione diretta delle banche, l'Eurozona - Italia e Spagna in primis - rischia di subire conseguenze più gravi del previsto, dal punto di vista della tenuta economico-sociale.

Il tetto a disposizione del fondo salva stati ESM (60 miliardi di euro) viene considerato troppo basso e non è stato affatto spezzato il ciclo vizioso tra debito sovrano e banche, che era l'obiettivo che il Consiglio d'Europa si era posto in gran silenzio all'ultima riunione di fine giugno, in Lussemburgo.

Questa l'opinione di commentatori ed economisti. Per il modo in cui è stato strutturato il meccanismo di stabilità, i ministri delle Finanze del blocco a 27 avranno un incentivo a utilizzare il fondo d’emergenza soltanto in situazioni disperate. Secondo l'editorialista del 'Financial Times' Wolfgang Munchau quei 60 miliardi non verranno mai impiegati. E le perdite potenziali del sistema bancario sono così ingenti, che difficilmente quella cifra farebbe comunque la differenza.

A questo punto gli istituti italiani, in particolare quelli minori, rischiano. Non tanto per la mancanza di liquidità, quanto piuttosto per una potenziale crisi di fiducia.

"Cosa succederebbe nel caso di un mancata ricapitalizzazione?", si è chiesto l'economista Giacomo Vaciago in un'intervista concessa a Wall Street Italia. Non essendo previsto un piano salva banche uniformato nell'area euro, "cosa farà il Tesoro Italiano?". L'impressione è che "si ripresenterebbe una situazione tipo-Cipro, con rischi di contagio".

Concorda anche l'economista e scrittrice Loretta Napoleoni, secondo cui "la prospettiva è proprio quella di una soluzione alla Cipro". Sprofondato in piena crisi quest'anno, per recuperare soldi il governo di Nicosia ha imposto un prelievo forzoso del 37,5% sui conti sopra 100 mila euro. Scatenando corse agli sportelli e una fuga di capitali del correntisti più benestanti, un fenomeno di cui paga le conseguenze ancora oggi.

Una crisi di fiducia nei confronti delle banche rappresenterebbe un pericolo enorme per la tenuta dell'area euro. Nel settore del credito un circolo vizioso è in atto. Durante la crisi del debito scoppiata in Europa a fine 2009, le banche spagnole e italiane hanno riempito le casse di titoli pubblici nazionali, diventando gli acquirenti di ultima spiaggia del debito sovrano di casa. Questo significa che il rischio e le passività hanno in un modo o nell’altro messo le radici in Spagna e in Italia.

A costituire fonte di incertezza per la stabilità del sistema finanziario sono i mutui e i Btp che compongono gli attivi bancari. "In quest’ottica, la disoccupazione ai massimi storici e le tensioni sul debito sovrano potrebbero costituire una minaccia", avverte Vincenzo Longo di IG Markets.

Il pericolo, in particolare per Roma, non è tanto costituito dalla mancanza di liquidità, di cui alcune banche nostrane sono patologicamente a corto, quanto piuttosto da una crisi di fiducia.

L'analista sottolinea che se da un lato "gli istituti più grandi non dovrebbero avere grossi rischi di ritrovarsi a corto di liquidità, dato che possono attingerla da varie fonti (azionario, obbligazionario, Bce), qualche timore in più potrebbe arrivare da qualche banca minore". Ma sono rischi molto limitati, che potrebbero vedere l’ingresso della Cassa di Depositi e Prestiti nel capitale della banca in oggetto.

La decisione dell’Ecofin di stabilire i criteri specifici di ripartizione delle perdite esclude che vengano messi a rischio i fondi sui conti correnti al di sotto dei 100.000 euro. A partecipare alle perdite saranno in primis gli azionisti, seguiti dagli obbligazionisti e infine dai depositanti sopra questa soglia.

Tuttavia i piccoli risparmiatori non dovrebbero esultare troppo presto. I ricercatori del gruppo Corporate Europe Observatory sono convinti che tale progetto non debba essere visto come un antidoto ai costosi piani di aiuto che attingono dalle casse statali e puniscono a suon di rigore i contribuenti ‘innocenti’, minacciando peraltro la tenuta sociale.

Quei programmi dolorosi studiati in nome dal rigore e caratterizzati da tagli alle spese e aumento della pressione fiscale non spariranno.


Solo per capire, il CREVAL e la banca Popolare di Novara sono considerabili banche minori, quindi poco sicure? :confused:
 
Solo per capire, il CREVAL e la banca Popolare di Novara sono considerabili banche minori, quindi poco sicure? :confused:

le banche "sistemiche " in italia sono Uc, Isp, mediobanca e poste (anche se non è una banca è sufficientemente grande come raccolta che può definirsi tale).
Io non terrei più di 100k sulle banche da te citate.....
 
Questa dei senior che in Italia avranno un trattamento di riguardo perché in Olanda si voleva salvarli pare decisamente una leggenda metropolitana. In Olanda si volevano far fuori soprattutto i senior, questo posso assicurartelo con assoluta certezza. E' stata la Merkel che ha calmato il Diesel Boom di turno, altrimenti vedevi che fine miserrima facevano i cosi' tanto celebrati senior olandesi.... :yes:
Altroche' obiettivo princiaple dell'Ecofin salvare i senior, qui vogliono far fuori addirittura i depositi.

Non tutti mi pare si siano resi pienamente conto della gravita' della situazione delle banche in generale in Europa dal momento che ritengono i senior di banche non sistemiche degli investimenti sicurissimi.

Ma perché tutte queste ondate di bond covered negli ultimi tempi ?

L Europa ha deciso di non stampare e quindi ristrutturare il debito...CAC, meccanismo di fallimento bancario, sono ovviamente solo una parte del progetto sommerso... Che in giro comunque ci sia uno stock di debito insolvente questo è oramai chiaro... Quel debito prima era garantito da una crescita che ora è inibita proprio per l incremento di quel debito che oltre che insolvente in parte è diventato " deprimente" dei processi di crescita . Ergo o si paga tutti inflazionando è stampando oppure pagano solo alcuni tagliando quella parte di debito in eccesso e consentendo il fallimento di banche e stati ( in modo strutturato e regolamentato) . Bene, l Europa ha scelto questo....

La cosa allucinante è che , a quanto sembra anche i CC sono considerati aggredibili in virtù di quell enorme debito...ma forse hanno fatto due calcoli e con tutti gli scheletri nell armadio ...solo le obbligazioni....:censored:

cosa dirvi? In bocca al lupo...e sperate di non rimanere con il cerino in mano...ultima cosa : occhio a considerare ISP sicura , e BP no...perché la VERA realtà sulle banche non la conosciamo....:censored:
 
parere

le banche "sistemiche " in italia sono Uc, Isp, mediobanca e poste (anche se non è una banca è sufficientemente grande come raccolta che può definirsi tale).
Io non terrei più di 100k sulle banche da te citate.....

A proposito, al Banco papà ha:
102 mila conto tradizionale
53 mila conto youbanking cointestato con me
10 mila euro btp-Italia.
Secondo te di quanto è fuori dalla garanzia dei 100? Il btp ed il conto cointestato come li consideri?
Grzie.OK!
 
Unicredit sistemica formalmente, Intesa-Mediobanca di fatto. Anche le poste sono sostanzialmente parificabili..........poi abbastanze sicure sono le "francesi" BNL e Cariparma
luiss perchè stai al banco se sai (e il fatto che chiedi rassicurazioni che nessuno ti può dare te conferma) che non è tra le migliori? hai condizioni "eccezionali"? altrimenti che aspetti?
tuo padre è fuori garanzia di 2k sul conto tradizionale (ma che condizioni hai per averlo ancora?) e di 26,5k sul cointestato (la sua quota del 50%)
 
A proposito, al Banco papà ha:
102 mila conto tradizionale
53 mila conto youbanking cointestato con me
10 mila euro btp-Italia.
Secondo te di quanto è fuori dalla garanzia dei 100? Il btp ed il conto cointestato come li consideri?
Grzie.OK!

i btp italia non sono nel cc ma nel deposito titoli quindi sono fuori dai 100k.
tuo padre riskia 2k sul cc tradizionale.
mi pare di capire che il cc youbanking è diverso, ha un altro iban, quindi siete coperti fino a 200k essendo cointestato: ma la copertura fino a 200k dei conti contestati l'ho letta su internet, quindi fonte non sicura. Pertanto ti consiglio di procurarti la legge che regola i conti cointestati o magari qualke anima pia del foruma potrebbe postarla.....
 
parere

Unicredit sistemica formalmente, Intesa-Mediobanca di fatto. Anche le poste sono sostanzialmente parificabili..........poi abbastanze sicure sono le "francesi" BNL e Cariparma
luiss perchè stai al banco se sai (e il fatto che chiedi rassicurazioni che nessuno ti può dare te conferma) che non è tra le migliori? hai condizioni "eccezionali"? altrimenti che aspetti?
tuo padre è fuori garanzia di 2k sul conto tradizionale (ma che condizioni hai per averlo ancora?) e di 26,5k sul cointestato (la sua quota del 50%)

Lo so che la banca non è al top e neppure al CREVAL dove sono io mi trovo benissimo.
Ma non so dove andare, un paio di anni fa ne avevo girate alcune ma più o meno sono tutte uguali.....:confused:
 
appunto perchè lo sai (guarda qui http://www.bancopopolare.it/IR_Bilanci/Allegati/C_52_IR_Bilanci_30_Allegati_Allegato_0_Documento.pdf) non sei giustificabile!
sposta un po' di liquidi su chebanca! che ha una promozione in corso e soprattutto è più solida (mediobanca) o altra
p.s. dubito che in caso di insolvenza BP si consideri 100k per conto di ogni banca del gruppo (es. se ho 100k in credito bergamasco e 100k in bpl dubito di essere coperto per 200k, idem per youbanking)

Siamo tutti pieni di dubbi :D
Ad esempio, chi mi garantisce sulla sicurezza di chebanca?
Chebanca non brilla certo per i risultati, ed è controllata da compass a sua volta controllata da mediobanca...quali garanzie abbiamo in caso di dissesto? Chebanca non potrebbe essere abbandonata al suo destino?
 
le banche "sistemiche " in italia sono Uc, Isp, mediobanca e poste (anche se non è una banca è sufficientemente grande come raccolta che può definirsi tale).
Io non terrei più di 100k sulle banche da te citate.....


Sul Banco Popolare,posso capire,ma mi spieghi il perche' sul Credito Valtellinese,non mi sembra girino brutte voci.:mmmm::mmmm:
 
parere

Sul Banco Popolare,posso capire,ma mi spieghi il perche' sul Credito Valtellinese,non mi sembra girino brutte voci.:mmmm::mmmm:

Mah mi sembra che al CREVAL sia in atto una amministrazione valida che mira a migliorare i conti.....
Io attualmente al CREVAL ho 91 mila euro su un conto tradizionale ( aspetto per entrare su azioni ed obbligazioni) + 10 mila euro di un btp- Italia.
Qualche mese fa mi sono impaurito ed ho spostato 30 mila euro in posta per le J35......:confused:
 
Ma perché?

Qual è il disegno di lungo termine (ammesso ci sia)?

Finché non si vuole finanziarie le lazzaronate delle cicale capisco il rigore e l'austerità, ma quando alla gente fai sparire i soldi dal conto corrente non hai più posti dove salvare i risparmi, la gente scende in strada e comincia a sparare.

C'è qualcosa di pianificato in questo delirio?

Certo, far migrare i capitali verso i paesi più solidi
 
A cipro con cosa hanno mangiato? c'e' un altra soluzione una bella moneta nazione parallela alternativa io la chiamerei nuova moneta buon anno ! :)

p.s. l'italiano sopporta qualunque cosa

Le monete parallele non hanno mai funzionato

Eppoi ce l abbiamo già, si chiama euro
 
Mah mi sembra che al CREVAL sia in atto una amministrazione valida che mira a migliorare i conti.....

ah ah

scusa ma dici seriamente ?

dai un occhio al thread di creval nella sezione mercato italiano !

direi che è esattamente l'opposto di quello che stai scrivendo (purtroppo)

che poi è tanto facile per noi che si usa internet aprire un conto in fineco o iwbank (sia unicredit sia ubi sono gruppi decisamente ok.. anni luce di distanza dal creval)

quanto a chebanca, è di mediobanca, nn puo' essere abbandonata a sè stessa ed è probabilmente l'istituto italiano migliore che abbiamo

ciao
Andrea
 
Preferisco evitare dettagli per non generare allarmismi, anche perché leggendo la stampa pare che la banca in oggetto che presenta un buco di 250 milioni rilevato da un'ispezione di Banca d'Italia non contabilizzato in bilancio verra' presto salvata tramite incorporazione da parte di altri istituti che si stanno organizzando.

Un PM me lo puoi inviare?

sì, per favore, anche a me
 
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