Quando la terra trema...

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...quando dobbiamo ringraziare chi presta soccorso nelle zone colpite, mettendo a rischio la propria vita....
 
Eruzione di vulcanelli di Argilla dal sottosuolo dopo la scossa del 30 ottobre 2016 magnitudo 6.5 con epicentro Norcia.

Un impressionante fenomeno post-terremoto: a Santa Vittoria in Matenano, in provincia di Fermo e a pochi chilometri dai Monti Sibillini, la terra si è aperta e dal cratere fuoriesce del materiale, fango o argilla. Potrebbe anche trattarsi di un fenomeno di liquefazione del suolo.


 


4 novembre 2016 - Sono state oltre 75 le scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte tra Marche, Umbria e Lazio. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa più forte è avvenuto alle 00.24 con magnitudo 3.4 ed epicentro vicino Preci (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Non si hanno al momento segnalazioni di nuovi crolli.
 
La Repubblica.it
16:54
Terremoto: lunedi' riaprono le scuola di Amatrice
Amatrice, 11 nov. - Lunedi' 14 novembre le scuole di ogni ordine e grado di Amatrice riapriranno le porte, dopo una settimana esatta dalla 'serrata' di domenica scorsa. Una chiusura che si era resa necessaria, non senza polemiche pero', vista la delicata situazione della viabilita' locale. Una situazione che sta progressivamente migliorando, dopo l'avvio dei lavori sulle strade eseguiti da Astral, il gestore stradale della Regione Lazio. Cosi', con 13 giorni di anticipo rispetto ai 20 annunciati al momento della chiusura, dopo appena una settimana il Comune riaprira' le aule del nuovo complesso di Villa San Cipriano. Che nel frattempo si e' arricchito anche dell'ala destinata agli studenti del liceo scientifico, i quali, lunedi' prossimo, seguiranno la loro prima lezione nelle nuove aule, realizzate dalla Protezione civile della Provincia autonoma di Trento. La riapertura delle scuole scongiura definitivamente l'ipotesi di trasferimento nelle Marche di circa 300 persone, ipotesi che era gia' stata bocciata dai genitori degli studenti di Amatrice al momento della chiusura del plesso scolastico, quando a causa della grave situazione della viabilita' interna, fortemente danneggiata dall'ultimo terremoto, il sindaco Sergio Pirozzi aveva disposto 20 giorni di chiusura per consentire il ripristino delle strade. Ora, dopo appena una settimana, e con la situazione viaria in miglioramento, lo stesso sindaco decide di riaprire i cancelli della nuova scuola ai suoi studenti. .
 
Terremoto e allerta tsunami in Nuova Zelanda, possibili onde 3-5 metri
Scossa di magnitudo 7.8 non distante da Christchurch, dove nel 2011 si contarono 185 morti per un sisma

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Redazione ANSA
ROMA
13 novembre 2016
17:21
NEWS


Alessandro Amato
La protezione civile della Nuova Zelanda ha diramato su Twitter un nuovo allarme tsunami alla popolazione che vive sulla costa orientale, specialmente nella sua parte centrale sulla South Island, e sull'arcipelago delle Chatham Islands di allontanarsi dal mare per la possibilità di onde di tsunami "dai 3 ai 5 metri di altezza", aggiungendo che la prima onda, che è stata misurata a Kaikoura in circa 2 metri, non è stata necessariamente la più potente.

LE PRIME IMMAGINI




Lo tsunami è stato segnalato dalle autorità della Nuova Zelanda dopo il potente terremoto di magnitudo 7.8. Migliaia di persone sono state evacuate dal centro della capitale, Wellington, e da tutte le aree di costa bassa nella parte est della South Island.

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La forte scossa è stata avvertita in tutta la Nuova Zelanda. "Chiunque si trovi in quella zona, si sposti immediatamente verso l'interno", aveva già scritto la protezione civile sul suo account Twitter precisando di avere problemi sul sito e quindi che avrebbe continuato a fornire informazioni sui social media. In un primo momento, l'allerta tsunami era stata esclusa.

La scossa è di magnitudo 8.1 secondo i calcoli dell'Ingv, 7.9 secondo le reti giapponesi, ben più forte di quanto segnalato inizialmente a 7.4. Sentito dalle reti sismiche di tutto il mondo, è localizzato nella South Island della Nuova Zelanda. L'epicentro è in terra, ma data la grandezza della faglia attivata il terremoto ha dislocato il fondale oceanico con la generazione di uno tsunami. Calcolata un'onda di circa due metri, ha spiegato il sismologo dell'Ingv Alessandro Amato. Il Centro Allerta Tsunami (CAT) dell'INGV, che opera istituzionalmente per i terremoti del Mediterraneo ma che effettua anche il monitoraggio a scala globale, ha determinato per questo evento un magnitudo di poco superiore a 8. Gli altri centri di monitoraggio terremoti e tsunami al momento forniscono valori di poco inferiori a 8. Tutti i principali centri di allerta tsunami hanno emanato un'allerta per la Nuova Zelanda. I primi dati dei mareografi sulla costa pacifica dell'isola indicano dei forti disturbi del livello del mare, come ad esempio a Kaikoura , con valori di più o meno 2 metri.

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L'epicentro del terremoto, avvenuto poco dopo la mezzanotte locale, è stato localizzato a 91 km a nord di Christchurch, a 16 km di profondità nei pressi della località di Hanmer Springs. Secondo le informazioni diffuse dalla stampa locale, il sisma è avvenuto poco la mezzanotte, e l'epicentro è stato individuato a 16 km di profondità, nei pressi della località di Hanmer Springs. La magnitudo della scossa è più alta di quella che nel 2011, con i suoi 6.3 gradi sulla scala Richter, causò ingenti danni a Christchurch.

La città neozelandese di Christchurch, vicina all'epicentro, si trova in una zona ad alto rischio sismico: il 22 febbraio del 2011, una scossa di magnitudo 6,3 causò 185 morti, oltre mille feriti, e gravi danni a molti edifici cittadini. Cinque mesi prima, il 3 settembre 2010, una scossa più forte (7.0) aveva provocato solo qualche ferito. L'alto numero di vittime e i danni ingenti nella scossa del febbraio 2011 furono causati anche dal fatto che molti edifici erano stati lesionati dal terremoto precedente.

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mamma mia questi terremoti che disastro:( speriamo non ci siano vittime. ho letto solo di feriti per ora.:(
 
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Terremoto, viaggio nel bunker delle opere salvate: "Così ridiamo vita all’arte"Terremoto, viaggio nel bunker delle opere salvate: "Così ridiamo vita all’arte"
La storia. Nelle campagne tra Spoleto e Terni c'è un grande capannone che ospita quasi mille capolavori recuperati dalle chiese colpite dal sisma

dal nostro inviato FABIO TONACCI
24 novembre 2016

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SPOLETO. Visti così, a terra, da vicino, con quella patina biancastra che si è formata sui volti, sembrano ancor più sofferenti. Ottocento anni di storia sorvegliati giorno e notte in cinque saloni dove il termometro rimane fisso sui 20 gradi. Le tele del sedicesimo secolo, le croci d'argento, le statue della Madonna, gli altari, i tabernacoli, i rosoni. Tutto ciò che è stato salvato dalle macerie della Val Nerina, l'hanno portato qui. Adagiato su tappetini di plastica. Avvolto nelle pellicole millebolle. Sistemato su scaffali di metallo.

Sono 960 quelle che i vigili del fuoco e i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale hanno recuperato finora, insieme ai tecnici del ministero dei Beni Culturali. Ogni opera ha una scheda, con la data del salvataggio, il luogo del prelievo, lo stato di conservazione. L'Incoronazione della Vergine dipinta da Jacopo Siculo nel 1541: salvata il 5 novembre dalla chiesa di San Francesco di Norcia, stato buono. La Crocefissione dipinta da Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio, alta quattro metri, datata 1606: salvata il 7 novembre dall'Abbazia di Sant'Eutizio, uno squarcio sulla tela. I due rosoni della chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia: salvati il 18 novembre, 40 pietre da ricomporre. Il crocefisso di legno del XV secolo appeso nella cattedrale di Santa Maria Argentea di Norcia: salvato il 10 novembre, spezzato in cinque parti, restauro urgente. Ogni scheda, una promessa di resurrezione.

Prima o poi le rivedremo nel posto dove devono stare, queste opere. Nel frattempo stanno qui, nel bunker antisismico costruito dalla Regione Umbria una decina di anni fa come rifugio temporaneo per l'arte in caso di terremoto. Ci siamo entrati, con la promessa di non rivelarne l'esatta ubicazione né fornire i dettagli del sistema di sicurezza che lo protegge. È la prima volta che lo utilizzano per il motivo per cui è stato progettato, perché fino alla scossa del 24 agosto non ce n'era stato bisogno. Lo usavano come archivio. Il 21 settembre hanno portato qui tre sculture della chiesa di Santa Maria Assunta di Castelluccio, poi un crocifisso di legno, poi due campane dell'oratorio di Norcia. Sembrava finita lì, o quasi. Invece c'è stato il 26 ottobre, e poi il 30 ottobre. Il migliaio circa di oggetti ora custoditi provengono da 37 siti umbri: 35 chiese, il museo della chirurgia di Preci, il museo civico della Castellina di Norcia. E ne continuano ad arrivare.

Il sistema di areazione garantisce una temperatura costante di 20 gradi, e un tasso di umidità del 55 per cento, ideale per conservare il legno antico. La prima sala, dopo il portone in acciaio, la chiamano "il pronto soccorso". Agganciate ai pilastri in cemento armato ci sono quattro aspiratori blu, che servono per togliere la polvere delle macerie. "Appena ci portano un'opera, ne verifichiamo lo stato di conservazione e lo schediamo", spiega Margherita Romano, funzionaria della Soprintendenza umbra e storica dell'arte. È una delle mamme di questo posto, maneggia croci e cristi con la delicatezza con cui si abbraccia un neonato. Su uno scaffale di acciaio che pare il letto di un autopsia c'è quello che resta del crocifisso ligneo della cattedrale di Norcia. Il tronco è spezzato in due, la testa è staccata dal viso e sugli occhi si è formato uno strato di muffa blu ("colpa dell'umidità cui sono stati esposti dopo i crolli, che ha creato anche la patina biancastra"), la barba e i capelli sono in frantumi.

Inutile chiedere alla signora Romano quale sia l'oggetto più pregiato, o quanto valga in milioni di euro il patrimonio contenuto nella pancia del deposito: per lei tutto vale tantissimo e non ha "figli" preferiti. "Certo, quando hanno preso il bassorilievo della Madonna Bianca di Ancarano, a Norcia, realizzata dal fiorentino Francesco di Simone Ferrucci, mi sono emozionata", ricorda, mentre solleva il cellophane che copre i lineamenti di Maria. "La fase dell'emergenza purtroppo si è prolungata", spiega la soprintendente umbra, Marica Mercalli, che gestisce il deposito grazie a una convenzione tra il Mibact e la Regione. "Le opere rimarranno almeno per i cinque anni della durata del mandato della soprintendenza speciale costituita nel cratere. Creeremo

anche un laboratorio di restauro per i primi lavori di messa in sicurezza e di conservazione. Avere un deposito così è fondamentale per intervenire in momenti di emergenza, magari lo avessero tutte le Regioni". Anche le opere d'arte hanno bisogno di un rifugio dove sfollare.
 
Violenta scossa di terremoto al largo di El Salvador e Nicaragua, allerta tsunami [LIVE] Una scossa di terremoto si è verificata al largo di El Salvador, in America centrale A cura di Filomena Fotia 24 novembre 2016 - 20:08 image: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2016/11/terremoto-el-salvador-nicaragua-640x285.jpg Una scossa di terremoto magnitudo 7 si è verificata al largo di El Salvador, in America centrale, alle ore 19:43 ora italiana: lo ha reso noto il servizio geologico statunitense USGS. Il sisma ha avuto epicentro a 149 km sud-sudovest da Puerto El Triunfo, El Salvador, ed ipocentro a 10,3 km di profondità. Non si hanno al momento notizie di danni a persone o cose. A causa del sisma sono stati evacuati diversi edifici pubblici per rischio di crolli. Il governo del Nicaragua ha emesso l’allerta tsunami: lo annuncia la first lady e portavoce del governo del Nicaragua, Rosario Murillo. “Secondo il nostro protocollo, siamo obbligati a decretare l’allerta tsunami informativa per tutta la costa del Nicaragua sul Pacifico“. PUBBLICITÀ inRead invented by Teads “Pericolose onde di tsunami sono possibili sulle coste situate entro i 300 chilometri dall’epicentro del terremoto” di magnitudo 7 che ha colpito poco fa i Paesi dell’America centrale. È l’avvertimento del centro per il monitoraggio degli tsunami nel Pacifico. Proprio oggi l’uragano Otto, di categoria 2, aveva toccato terra vicino alla costa sudorientale del Nicaragua, dove migliaia di persone erano già state evacuate in vista dell’arrivo della perturbazione. Il sisma è stato avvertito in tutto il Guatemala: lo riferisce il direttore dell’istituto nazionale di sismologia, vulcanologia, meteorologia e idrologia del Guatemala, Edi Sanchez. Scossa percepita nettamente anche nella capitale del Nicaragua, Managua, ed anche in Costa Rica.
A cura di Filomena Fotia Per approfondire Violenta scossa di terremoto al largo di El Salvador e Nicaragua, allerta tsunami [LIVE] - Meteo Web

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Questo 3ad non vorrei mai aggiornarlo:(, ma purtroppo la terra non trova mai pace e continua a tremare. e di nuovo ha colpito le zone già martoriate dal terremoto del 24 agosto dell'anno scorso. In più s'è messo anche il freddo glaciale e tanta neve, oltre ai grandi ritardi nella ricostruzione come purtroppo ogni volta avviene:(


Terremoto, tre forti scosse in un'ora nel Centr'Italia in ginocchio per l'emergenza neve

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Tre forti scosse di terremoto in un'ora, tutte sopra la magnitudo 5, tutte nel centr'Italia, tra L'Aquila e Rieti, ancora vicino ad Amatrice. Luoghi che in questi giorni sono già in piena emergenza neve. La prima scossa è stata avvertita intorno alle 10.25 tra il Lazio, l'Abruzzo e le Marche ed è stata avvertita anche a Roma a Firenze a Napoli e in Emilia. La magnitudo è stata di 5,3, secondo le stime dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ed è avvenuto tra L'Aquila e Rieti a una profondità di 10 km. Dopo la prima scossa forte, ce ne sono state altre quattro di poco successive con magnitudo più alta del 3,2, poi, alle 11,14, la seconda forte botta, con magnitudo intorno a 5,5.

Ad Acquasanta il sindaco lancia l'allarme. "Non so se le fortissime scosse di oggi hanno fatto altri danni: so che da stamani abbiamo una serie di black-out, anziani bloccati in casa dalla neve, che ha raggiunto un metro e mezzo di altezza, e intere frazioni isolate: Pian dell'Oro, Farno, Agore, Pozza, Pito, Venamartello. Ci servono mezzi pesanti per liberare le strade, subito" è l'appello di Sante Stangoni. Il comune è uno dei più vicini nelle Marche all'epicentro del sisma odierno, con la gran parte degli abitanti sfollati lungo la costa già dopo il terremoto del 24 agosto scorso. In montagna però sono rimasti gli allevatori: "vivono nei container, riscaldati elettricamente, e dunque ora sono al gelo". I telefonini cellulari, "quando funzionano, sono l'unico mezzo di comunicazione". Stangoni chiede che gli aiuti arrivino al più presto: "Non ci servono spalatori, ma spartineve".

"È una situazione abbastanza complicata. Stiamo ricevendo i ritorni dal territorio, ovviamente il sisma è stato avvertito in maniera chiara su tutta la parte centrale fino alla Capitale. Al termine delle verifiche potremo dire se abbiamo avuto situazioni particolarmente difficili o meno", ha detto a Skytg24 il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. "In quella zona sta nevicando ormai da diverse ore, in maniera ininterrotta, e continuerà a nevicare ancora per le prossime ore".

"E' lo stesso sistema di faglie attivato il 24 agosto, ma a generare il terremoto di oggi è un segmento diverso", ha detto all'Ansa la sismologa Paola Montone, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Terremoto, a Roma evacuata la metropolitana

Le Ferrovie dello Stato hanno deciso lo stop dei treni, per verifiche, sulle tratte ferroviarie Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona (fino alle 17) e Sulmona-Avezzano (fino alle 19). Si stanno organizzando corse per autobus sostitutivi. A L'Aquila, dipendenti di molte aziende sono usciti temporaneamente, come previsto in questi casi, per consentire primi controlli. Per la neve che sta cadendo dalla notte, molti cittadini hanno preferito invece non lasciare le loro case. Gente in strada a Teramo. Le aree colpite sono le stesse travolte dalla scossa del 24 agosto dello scorso anno, seguita poi dal successivo terremoto del 26 ottobre.

"La scossa si è sentita in modo enorme, nel momento in cui siamo alle prese con emergenza neve che da 48 ore lascia senza corrente elettrica un quarto della città. E' una situazione molto complicata, abbiamo frazioni con un metro e mezzo di neve". Così il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, raggiunto telefonicamente da La7 e Sky Tg24, dopo il primo terremoto. "Allo stato non abbiamo segnalazioni di danni, ma già questa notte avevamo assistito a una serie di crolli per la neve - ha proseguito Castelli -, temiamo che alcune strutture con la scossa abbiano subito ulteriori indebolimenti e danni. Stiamo cercando di sfondare il muro di neve, anche per il trasporto dei medicinali. La situazione richiede grande lucidità e capacità di gestire l'emergenza". Poi dopo le altre due scosse: "Lancio un Sos, emergenza mostruosa".

Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscire per precauzione, mentre a Roma, tra le centinaia di chiamate ai centralini, gli studenti in alcune scuole di Roma sono scesi in cortile a seguito della scossa. Tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112 ma finora non sarebbe arrivata nessuna richiesta di soccorso. E' quanto si apprende dai vigili del fuoco anche se le verifiche sono ancora in corso.

Sisma, sindaco L'Aquila: "Tanta paura ma per ora nessuna richiesta d'aiuto"

"La scossa si è sentita in modo enorme, nel momento in cui siamo alle prese con emergenza neve che da 48 ore lascia senza corrente elettrica un quarto della città. E' una situazione molto complicata, abbiamo frazioni con un metro e mezzo di neve". Così il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, raggiunto telefonicamente da La7 e Sky Tg24, dopo il primo terremoto. "Allo stato non abbiamo segnalazioni di danni, ma già questa notte avevamo assistito a una serie di crolli per la neve - ha proseguito Castelli -, temiamo che alcune strutture con la scossa abbiano subito ulteriori indebolimenti e danni. Stiamo cercando di sfondare il muro di neve, anche per il trasporto dei medicinali. La situazione richiede grande lucidità e capacità di gestire l'emergenza". Poi dopo le altre due scosse: "Lancio un Sos, emergenza mostruosa".

Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscire per precauzione, mentre a Roma, tra le centinaia di chiamate ai centralini, gli studenti in alcune scuole di Roma sono scesi in cortile a seguito della scossa. Tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112 ma finora non sarebbe arrivata nessuna richiesta di soccorso. E' quanto si apprende dai vigili del fuoco anche se le verifiche sono ancora in corso.

Tutte le stazioni dell'A24, l'autostrada che collega Roma, L'Aquila e Teramo, sono state chiuse per verificare la presenza di eventuali danni. Lo fa sapere la società Strada dei parchi. Secondo le rilevazioni Ingv le tre scosse si sono verificate a circa 30 chilometri a sud ovest di Ascoli Piceno e 110 km a nord di Roma.

Terza scossa alle 11,25 di magnitudo oltre 5,3 vicino L'Aquila

12:54 - 18 Gen Avatar
Seconda forte scossa alle 11,14 di magnitudo 5,5
Agnese Ananasso

12:52 - 18 Gen Avatar
Scossa alle 10,25 di 5,3, epicentro vicino

Terremoto: rintracciati 12 allevatori, ne mancano 3
Sono stati rintracciati, e stanno bene 12 dei 15 allevatori della zona di Arquata del Tronto con cui i familiari non erano più riusciti a mettersi in contatto dopo le scosse di terremoto di stamani. Lo conferma la Protezione civile regionale. All'appello ne mancano ancora altri tre, che non rispondono al cellulare. Le ricerche sono rese difficili dalla neve, alta fino a 2 metri, che ostruisce le strade di accesso e dal pericolo di slavine.

Terremoto: treno bloccato, bus 'salva' viaggiatori
Sono stati soccorsi da un pullman sostitutivo i 12 i viaggiatori del treno regionale 7100, bloccato lungo la linea ferroviaria Civitanova-Albacina, direzione Fabriano-Macerata, intorno alle 11:35, per accertamenti tecnici sulla tratta dopo le scosse di terremoto. Alle 12:20 un bus sostitutivo è riuscito a raggiungere il convoglio fermo non lontano dalla stazione di San Severino Marche (e non San Ginesio come si era appreso in un primo momento), i viaggiatori vi sono saliti e hanno ripreso il viaggio verso Macerata.

Sindaco Cittareale, situazione pessima; case lesionate
"La situazione è pessima. Dopo le fortissime scosse di questa mattina non si registrano crolli nel mio Comune, ma ho già tante segnalazioni di abitazioni lesionate". Lo dice il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli, impegnato dalle prime ore del mattino a fronteggiare la doppia emergenza neve-terremoto in uno dei comuni della provincia di Rieti più vicini al nuovo epicentro delle scosse di questa mattina

Terremoto, paura a Roma, evacuati edifici pubblici, scuole e metro Terremoto, paura a Roma, evacuati edifici pubblici e scuole. Riaperte metro A, B e B1 - Repubblica.it
13:14 - 18 Gen 2017
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Terremoto, paura a Roma, evacuati edifici pubblici, scuole e metro
I passeggeri sono stati fatti uscire da alcune stazioni della metropolitana considerate più a rischio. Per strada anche gli impiegati di Campidoglio,
roma.repubblica.it

Vigili del fuoco, neve emergenza principale
Emergenza neve in tutta l'area dell'epicentro dove si sono verificate le scosse di questa mattina nell'Aquilano. I Vigili del Fuoco fanno sapere che ci sono persone in strada e che raggiungere i centri colpiti dal terremoto è complicato anche con i loro mezzi. Due gli elicotteri in volo. Atterraggio non riuscito a Montereale. In tutto il cratere nelle quattro regioni ci sono 850 Vigili del Fuoco. Per ora non sono segnalati danni a persone.
Agnese Ananasso

Enac, no danni in aeroporti regioni coinvolte
L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto che, dopo una "prima ricognizione effettuata attraverso le proprie sedi territoriali, non risultano danni, né conseguenze, alle infrastrutture aeroportuali delle Regioni interessate dalle scosse di terremoto verificatesi nella mattinata di oggi" nel Centro Italia. Al momento "l'operatività degli scali prosegue regolarmente". L'Enac continuerà a monitorare la situazione in tutte le infrastrutture aeroportuali coinvolte.

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Terremoto, il sindaco di Capitignano: "La situazione è gravissima e qui non arriva nessuno'' Terremoto, il sindaco di Capitignano: "La situazione e gravissima e qui non arriva nessuno'' - Repubblica Tv - la Repubblica.it
13:22 - 18 Gen 2017
Photo published for Terremoto, il sindaco di Capitignano: 'La situazione è gravissima e qui non arriva nessuno''
Terremoto, il sindaco di Capitignano: 'La situazione è gravissima e qui non arriva nessuno''
'Abbiamo chiamato tutti, esercito e vigili del fuoco, ma non arriva nessuno. E noi non possiamo liberare le strade dalla neve per mettere in salvo...
video.repubblica.it

Gentiloni, al momento non risultano vittime
"Voglio cominciare con un pensiero condiviso con Angela alle popolazioni delle aree colpite da scosse di terremoto molto serie, per fortuna al momento non risultano vittime, ma il susseguirsi di scosse di tale entità sono fattore di allarme per le popolazioni". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, in conferenza stampa con la cancelliera tedesca Angela Merkel, aggiungendo che sta "monitorando minuto per minuto la situazione".

Ingv, non si possono escludere altre scosse anche forti
"E' una zona di alta pericolosità, che si colloca tra il settore attivo nel 2009 e quello del 2016: è un sistema di faglie, non un'unica faglia, che si è mosso in maniera abbastanza complessa". Ai microfoni di Rainews24, il sismologo dell'Ingv Alessandro Amato spiega che la zona colpita dalle scosse di oggi "era attiva, con eventi piccoli di cui si parlava poco perchè erano meno avvertiti. Sono scosse che fanno paura, ma per fortuna non provocano danni gravi e ce ne saranno sicuramente altre, stiamo registrando diverse decine di after shock in queste poche ore. Non possiamo neanche escludere che ci siano altre scosse forti".

Vigili fuoco: Nessuna segnalazione di persone coinvolte
"Proseguono verifiche, no segnalazioni persone coinvolte. Problema resta la percorribilità delle strade causa neve": è quanto si legge nell'ultimo aggiornamento sul profilo Twitter dei vigili del fuoco, impegnati nei controlli nelle zone colpite dalle scosse di Terremoto di questa mattina.

14.14. Juncker, spese straordinarie fuori da deficit
L'Europa non lascerà da sola l'Italia nel far fronte all'ennesimo terremoto: lo ha sottolineato a Strasburgo il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. "Ieri, prima del terremoto, ho parlato al telefono con il primo ministro Paolo Gentiloni e abbiamo convenuto che le spese straordinarie devono essere fuori dal calcolo del deficit", ha detto Juncker. "E oggi, dopo il nuovo terremoto, ho chiesto al commissario per gli aiuti umanitari Christos Stylianides di andare in Italia al più presto per rendere disponibili tutti gli strumenti di sostegno possibili. L'Italia non può essere lasciata sola: un terremoto in Italia è un terremoto in Europa".

14.20.Verifiche su stadio Adriatico a Pescara
Tutti gli impianti sportivi all'aperto, le palestre comunali e i palazzetti dello sport di cittadini sono stati chiusi dall'Amministrazione Comunale di Pescara dopo le forti scosse di terremoto di questa mattina. Lo ha detto l'assessore allo Sport del Comune di Pescara Giuliano Diodati che ha poi spiegato che "la decisione è stata presa perché bisognerà verificare la stabilità degli impianti e se ci sono problematiche di natura strutturale. Partiremo già domani con la verifica dello Stadio Adriatico che domenica dovrà ospitare la gara del campionato di serie A Pescara-Sassuolo, e poi proseguiremo con gli altri controlli e le verifiche agli altri impianti". Lo Stadio Adriatico fu già oggetto di verifiche all'indomani delle scosse di terremoto di fine agosto e dell'ottobre scorso. Il 26 ottobre ci fu una scossa di terremoto molto forte nel corso della gara Pescara-Atalanta, con molti spettatori che abbandonarono precipitosamente gli spalti.

14.25.Scuole chiuse a Rieti fino al 21 gennaio
Il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, in seguito alle forti scosse di terremoto di questa mattina, ha emesso un'ordinanza di chiusura delle scuole fino al 21 gennaio compreso. "Al momento non risultano danni alle strutture. Ma in via precauzionale, è stata emanata una apposita ordinanza di sospensione delle attività didattiche - si legge nella nota del Comune di Rieti - per accertare l'assenza di eventuali danni o lesioni presso gli edifici scolastici".

Nuova forte scossa alle 14,33 di magnitudo 5.1
Agnese Ananasso

#terremoto Forte scossa scuote la tensostruttura di Montereale.
14:35 - 18 Gen 2017

+++NUOVA SCOSSA ALLE 14.34 +++

14.42. Forte scossa avvertita in tutto il centro Italia
Una nuova forte scossa è stata avvertita in tutto il centro Italia, comprese le zone intorno ad Amatrice già colpite dalle forti scosse di questa mattina. Al momento non si segnalano crolli.

14.47. Ingv, quarta scossa intorno a magnitudo 5
Quarta scossa intorno alle 14,30 di terremoto nel giro di poche ore. "E' stata registrata una quarta scossa, molto forte, di magnitudo intorno a 5". A confermarlo è l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "Stiamo monitorando questa nuova quarta scossa di terremoto che potrebbe avere una magnitudo intorno a 5".

14.57. Montereale sommersa da neve, portoni bloccati
Un paese sommerso dalla neve con la gente chiusa nelle case perché gli ingressi sono bloccati dalla neve. Sono arrivate le ruspe dell'esercito a liberare le strade e i vicoli più angusti del centro storico mentre i vigili del fuoco stanno cercando di soccorrere alcuni invalidi rimasti intrappolati nelle case. A Capitignano un pullman è stato utilizzato come ricovero per le persone sfollate, mentre la Protezione civile e i mezzi di soccorso dell'Anas sono impegnati costantemente a mantenere pulite le strade per permettere i soccorsi.

15.02. Danni in chiesa Roseto degli Abruzzi
Dopo la scossa di terremoto delle 11.14 gli amministratori comunali di Roseto degli Abruzzi sono andati in diverse zone del territorio per controllare la situazione. Il sisma ha causato danni alla chiesa SS. Assunta. Il sindaco Sabatino Di Girolamo, il vicesindaco Simone Tacchetti, l'assessore Nicola Petrini, sono immediatamente andati per un sopralluogo ed è stato deciso, a titolo cautelativo, di chiudere la chiesa fino al compimento di più approfonditi esami. Nel contempo il Comune è stato evacuato dai dipendenti, sempre a titolo cautelativo; rimangono gli amministratori e alcuni dipendenti in modo da assicurare il funzionamento del centro operativo comunale.

15.02. Sindaco Camerino, abbandonati a noi stessi
"Ho chiesto e sollecitato con una lettera alla Soi di Macerata e al Dicomac l'intervento dell'esercito, ma non ho ottenuto risposta. Questa mattina ho chiesto al Comando provinciale dei vigili del fuoco di informarmi sulle operazioni messe in atto dopo le scosse del terremoto e non solo non ho avuto risposta ma ho dovuto chiamare i carabinieri perché la lettera venisse presa in consegna. Quindi non sono in condizione di dire se ci siano stati altri crolli, perché non sono stato informato". E' la denuncia del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui.


Sono vicino agli amici del centro Italia​,​ ancora colpito da nuove e terribili scosse di terremoto avvertite in molte Regioni​, ​che rischiano di minare la speranza di una vita normale ​per persone e​ ​famiglie già duramente provate dagli eventi sismici degli ultimi mesi. Ho negli occhi la voglia di ricominciare di tant​e persone che ho incontrato nei mesi scorsi. A tutti loro va il mio ​pensiero. Domenica prossima saremmo dovuti essere a Fermo per Megawatt, ma d'accordo con gli amici marchigiani che con impegno avevano organizzato la conferenza abbiamo deciso di rinviare. Prima viene ​la necessità di aiutare tante persone in difficoltà o anche solo preoccupate per un'emergenza​ che sembra senza fine. Serve nell'immediato un piano straordinario che soccorra le persone colpite in questi giorni​,​ anche dal maltempo e dal gelo. Le scosse di oggi confermano la necessità di un piano di adeguamento antisismico che metta in sicurezza ogni edificio e ogni struttura. È possibile, ed è l'unico modo per salvare la speranza e la vita di ​tante persone che ha​nno​ sofferto abbastanza. Ringrazio ​e abbraccio ​gli amici di Fermo​: ci rivedremo presto.

Posted by Stefano Parisi on 1/18/2017 12:19:06 PM

15.17. Sindaco Capitignano, stanotte 90% non dormirà a casa
"La popolazione è allarmata. Abbiamo aperto la struttura comunale e le persone stanno confluendo lì: il 90% delle persone non dormirà a casa stanotte". E' quanto afferma all'Adnkronos Maurizio Pelosi, sindaco di Capitignano (L'Aquila), vicino all'epicentro delle forti scosse di terremoto.

15.18. Caduta frammenti facciata chiesa Pietà a Fermo
Alcuni frammenti in pietra si sono staccati dalla facciata della chiesa dell'Arciconfraternita della Pietà a Fermo a causa delle scosse sismiche di oggi. E' l'unica segnalazione di danni. L'ingresso della chiesa è stato transennato.

15.21. Marche, neve causa slavine, 30mila utenze senza luce
Una serie di slavine si sono prodotte nelle zone montane dell'Ascolano e del Maceratese a causa degli accumoli di neve fino a 3-4 metri, innescate dai movimenti della terra. Secondo la Regione Marche al momento non ci sarebbero feriti. Sono 30mila, in tutta la regione, le utenze senza luce elettrica. Sessanta Comuni di 3 province chiedono aiuto con turbine, pale gommate e personale per liberare le strade oltre che dal manto nevoso anche dagli alberi caduti. Sono in arrivo nelle Marche squadre da Bolzano, dal Veneto e dall'Emilia Romagna. Molto difficile ancora la situazione ad Acquasanta Terme, nell'Ascolano. Le autorità sostengono che si sta provvedendo a sbloccare il transito sulla statale 4 Salaria per consentire l'accesso almeno ai mezzi di soccorso. Ma le proteste dei residenti rispetto ai ritardi negli interventi crescono di ora in ora. Molte frazioni del paese e di altre aree montane del Piceno sono isolate.

15.28. Isolati comuni Campotosto e Pizzoli
Due comuni dell'epicentro delle nuove scosse di terremoto, Campotosto e Pizzoli, in provincia dell'Aquila, risultano isolati. Lo si apprende da fonti della Protezione Civile secondo le quali le strutture di soccorso sono in contatto con i sindaci dei due comuni, anche se non si è ancora riusciti a raggiungerli a causa della neve. Verifiche sono poi in corso nelle Marche, in particolare nella frazione Colle, ad Arquata del Tronto, per capire se vi sono allevatori in difficoltà. Il problema principale in quelle zone è infatti rappresentato dalla neve, che sta cadendo da ore in maniera abbondante.

15.31. Sindaco Amatrice, Pinotti mantenga promessa turbine
"Mi auguro che quanto ha promesso il Ministro Pinotti trovi un reale riscontro, e le turbine arrivino quanto prima per permettere a quelle famiglie che si trovano ancora in isolamento di riuscire a uscire dalle case". E' quanto dichiara in una nota il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. "Seppur il terremoto e le continue scosse di oggi incutano ancora paura - ha aggiunto Pirozzi - la priorità è l'emergenza legata alla neve. Ci sarà tempo per pensare anche agli ulteriori crolli, ma chiese e case servono solo se ci sono le persone. Quello che per me oggi conta è quindi la salute della mia comunità e mi auguro - conclude il sindaco di Amatrice - che le promesse dello Stato non siano disattese".



Terremoto, forti scosse nel Centr'Italia in ginocchio per l'emergenza neve - Repubblica.it
 
Ultima modifica:
Ieri notte un pensiero ai poveri terremotati andava fatto da noi, nelle nostre belle case riscaldate e con tutti i nostri comforts. :( Che sciagura veramente. Una giornalista parlava della tenda dove era ammassata quella povera gente e che almeno era riscaldata. con il piccolo particolare che i bagni erano all'esterno:mad: e così dovevano anche beccarsi il gelo per fare i loro bisogni o lavarsi:angry: Poi tutta quella moria degli animali, principale fonte di guadagni in quelle zone:rolleyes:. e come se non bastasse ci voleva anche la slavina sull'albergo

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Terremoto, Centro Italia in ginocchio. Un morto nel teramano. Slavina su hotel, tre dispersi

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Terremoto e neve, nel Teramano salvati un bimbo e 9 persone
Un uomo è morto sotto un edificio crollato, mentre un altro risulta disperso per una slavina nell'Aquilano

Redazione ANSA 19 gennaio 201712:29

Un bimbo di pochi mesi e altre nove persone salvate nella notte dall'ipotermia in varie frazioni del Teramano, raggiunte solo dopo che sono state liberate alcune vie di collegamento. La Provincia di Teramo parla di 'emergenza sanitaria' perché "l'assenza di corrente, in alcuni casi da 4 giorni, ha isolato migliaia di persone; in alcune aree manca l'acqua e c'è un problema di carburante perché i distributori non funzionano".

Maltempo e nuove forti scosse di terremoto tengono in ginocchio il Centro Italia, con paesi sommersi dalla neve e valanghe causate con tutta probabilità dagli eventi sismici. A Farindola è una corsa contro il tempo all'hotel Rigopiano travolto da una slavina.

Nel Teramano una vittima: un uomo morto sotto un edificio crollato. E c'è un disperso per un'altra slavina nell'Aquilano. Proseguono intanto le scosse di terremoto, dopo le quattro di magnitudo superiore a 5 registrate ieri: dalla mezzanotte ne sono state registrate oltre 80 (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2), tra cui 2 di magnitudo 3.5. A causa del maltempo risultano disalimentate 98 mila utenze elettriche in Abruzzo e 14 mila nelle Marche.

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TERREMOTI INGV LISTA IN TEMPO REALE, SCOSSE DI OGGI (25 GENNAIO 2017)
di Valentina Addesso - 25 gennaio 2017

Il nuovo sciame sismico che sta investendo in questi giorni il centro Italia, persiste. Le scosse di terremoto, sempre numerose, per oggi sembrano essere più lievi. Andiamo a vedere la situazione in tempo reale dal sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

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Continuano a concentrarsi nel centro Italia, le scosse di terremoto di oggi 25 gennaio 2017. Le zone maggiormente colpite restano quelle de L’Aquila, Rieti e Macerata. Per fortuna, le scosse di oggi registrate fino a questo momento hanno magnitudo molto bassa, tanto da essere difficilmente percettibili dalla popolazione. I gradi di magnitudo vanno dai 2.0 ai 2.6 della Scala Richter. Resta alto lo stato di allerta e la paura che scosse più importanti possano presentarsi nuovamente, come nel caso del terremoto del 18 gennaio.

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Una scossa di magnitudo 2.1 è stata anche rilevata all’altezza della costa siciliana nord occidentale, nella zona di Messina, altro punto in cui spesso si verificano sismi a causa dei movimenti delle faglie sotterranee.
 
Terremoto, forte scossa nel Mediterraneo centro/orientale con epicentro tra Grecia e Scarpanto: tanta paura

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Una forte scossa di terremoto ha interessato il Mediterraneo centro/orientale in serata, precisamente alle 19:51 (ore italiane). L’epicentro della scossa è stato a ridosso dell’isola di Creta, in mare aperto nell’Egeo, tra Grecia e Turchia. Secondo l’INGV la scossa è stata di magnitudo 5.3, mentre l’USGS ha classificato la scossa di magnitudo 5.2. Il Centro Sismico Euro/Mediterraneo inizialmente aveva divulgato il dato di magnitudo 5.6, poi rivisto a magnitudo 5.2 in linea con gli altri centri di calcolo. La profondità della scossa è stata posizionata da tutti i centri tra 55 e 70km di profondità, tale da consentire alle onde sismiche di propagarsi più lentamente arrivando in superfice in modo meno significativo. La scossa è stata distintamente avvertita su Creta e in altre isole dell’Egeo (soprattutto a Scarpanto), ma non ha provocato alcun danno.

A cura di Peppe Caridi


Per approfondire Forte scossa di terremoto scuote il mar Mediterraneo: epicentro tra Creta e Scarpanto [MAPPE e DATI LIVE] - Meteo Web
 
Terremoto: a Roma con la fascia tricolore, sit in di protesta
"Dove sono soldi e casette promesse? Basta chiacchiere ora fatti"

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Sit-in dei terremotati del Centro-Italia a Roma © ANSA FOTO

Tutti a Montecitorio con la fascia tricolore per sostenere i propri sindaci e per rappresentare simbolicamente ognuno la propria comunità. Sit-in di protesta in piazza Santi Apostoli di un nutrito gruppo di terremotati del Centro Italia riuniti nel comitato spontaneo di cittadini apartitici "Quelli che il terremoto...", nato in difesa delle popolazioni colpite.

Tra gli striscioni esposti in piazza alcuni recitano: "Montanari sì, fessi no" e "Ad Amatrice la scossa, a Roma datevi una mossa". "Siamo qui per manifestare la nostra amarezza - dice Peppe Mariani, imprenditore marchigiano di Roccafluvione, tra gli organizzatori della manifestazione - per come è stata gestita tutta questa emergenza. Siamo molto arrabbiati e per tanti motivi. Che fine hanno fatto i soldi versati per solidarietà dagli italiani? Dove sono le casette e i moduli abitativi che ci avevano promesso? Non possiamo più aspettare chiacchiere e parole, vogliamo finalmente i fatti".

Intorno alle 12 i manifestanti si sono mossi in corteo verso Montecitorio dove alle 13 circa una delegazione sarà ricevuta da un gruppo di parlamentari.

Intanto prosegue lo sciame sismico e tra la popolazione colpita c'è preoccupazione, anche alla luce del monito dell'Ingv e della Grandi Rischi, che hanno parlato di possibili forti scosse, anche del 6-7 grado Richter.
All'Aquila gli studenti del liceo Cotugno sono in protesta ad oltranza, sostenuti dai genitori e dagli insegnanti, per chiedere una scuola sicura: l'edificio che ospita l'istituto infatti avrebbe un basso indice di vulnerabilità sismica, del 25% circa.

Intanto il premier Gentiloni assicura che per far fronte all'emergenza che ha colpito il Centro Italia le risorse ci sono: 4 mld nella legge di bilancio e altri ci saranno. Il premier si è detto orgoglioso dell'opera degli 11 mila soccorritori, e sul disastro di Rigopiano sottolinea che si è fatto e si fa ogni sforzo per salvare i dispersi. Gentiloni ha invitato a tenersi stretta "una Protezione civile che è all'avanguardia".
La prossima settimana arriverà un decreto per prevenire ritardi in alcuni interventi nei prossimi mesi.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
 
Sisma di magnitudo 4.6 in Svizzera
È stato registrato alle 21.12 nel Canton Svitto - Scosse avvertite anche in Ticino e nei Paesi di confine

06
marzo
2017
21:27

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ZURIGO - Un terremoto di magnitudo 4.6 sulla scala Richter è stato registrato questa sera alle 21.12 nel Canton Svitto, 6 km a nord-est del passo del Klausen, nelle vicinanze del confine con il canton Glarona. Lo ha indicato il Servizio sismico svizzero (SED) con sede al Politecnico federale di Zurigo.

Questo sisma dovrebbe essere stato percepito in tutta la Svizzera, ha precisato il SED, aggiungendo che un terremoto di tale intensità può provocare danni da leggeri a moderati in prossimità dell'epicentro. Secondo diverse fonti le scosse sono state avvertite in numerose zone del Ticino, in Nord Italia, in Austria, Liechtenstein e Germania.

"La centrale operativa regionale di Protezione civile ha ricevuto segnalazioni dalle province di Bergamo, Lecco, Como, Milano, Varese e Sondrio dove la scossa è stata avvertita. Confermo che al momento non si registrano danni a cose e persone". Lo ha detto l'assessore alla Sicurezza e Protezione civile della Regione Lombardia, Simona Bordonali. Ma la scossa è stata avvertita anche in Piemonte. Sono state numerose infatti le chiamate ai vigili del fuoco dalla Val d'Ossola, in provincia di Verbania, ai confini con i cantini svizzeri del Vallese e del Ticino.

Il terremoto è stato sentito nelle valli Antigorio-Formazza e Vigezzo, nonché sulla fascia del lago Maggiore che va verso Cannobio e Locarno. Non sono state registrate persone ferite o danni.

Un portavoce della polizia cantonale svittese ha invece dichiarato all'ats che alla centrale operativa sono giunte tra le 20 e le 30 chiamate di cittadini preoccupati. Per due-tre secondi ha tremato tutto anche alla centrale di polizia, ha detto aggiungendo che non sono giunte al momento comunicazioni di danni.

Un portavoce della polizia glaronese ha indicato che sono arrivate una dozzina di telefonate con tendenza in crescendo. "Ha tremato. È stato veramente forte", ha detto un dipendente della polizia. Danni non sono stati registrati, ma è naturalmente notte ed eventuali danneggiamenti sono difficilmente visibili, ha precisato.



 
Terremoto, quella invisibile solidarietà tra Comuni
7 APRILE 2017 | di Luca Calzolari

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Quando la terra trema forte, il primo pensiero è quello di rispondere all’emergenza nel minor tempo possibile. Si scava tra le macerie, si soccorrono i feriti, si mettono in sicurezza persone e edifici, si dà casa a chi non l’ha più, si gestiscono i campi. Esiste anche un’altra esigenza, quasi silenziosa: la continuità amministrativa. Quando c’è un sisma è necessario e indispensabile che le amministrazioni locali continuino a funzionare erogando servizi ai cittadini. E così scatta la solidarietà tra i Comuni.
Mentre l’opera dei volontari delle tante associazioni di protezione civile e dei Corpi dello Stato è costantemente (e giustamente) sotto gli occhi dei media, il grande sforzo messo in campo per garantire la continuità amministrativa resta quasi invisibile. Sono in pochi a conoscerne l’importanza. È di questo che parliamo: dell’impegno di tanti dipendenti comunali che lasciano casa e famiglia per andare a supportare il lavoro dei colleghi dei Comuni terremotati. Colleghi che del terremoto sono anche vittime.

«Dopo la scossa del 24 agosto la mia vita è stata stravolta. Ci siamo trovati ad affrontare una situazione più grande di noi. Siamo stati colpiti per primi noi, dipendenti comunali, e le nostre famiglie» racconta Angelo Ventura. Lui, geometra, è uno dei due dipendenti del Comune di Montegallo che adesso ne assumerà altri 7. Ci dice che con il sisma il lavoro è «aumentato a dismisura. Il terremoto ha creato una situazione più grande di noi. Non sapevamo cosa fare. Dovevamo pensare ai cittadini, oltre che ai nostri familiari. Da un punto di vista emotivo è stato davvero difficile gestire questa situazione. Dovevamo gestire le pratiche per l’acquisto dei beni di necessità, cibo, vestiario, materiali elettrici per i campi, gestire le richieste di sopralluogo degli immobili…».

Bisognava svolgere verifiche di agibilità, pratiche burocratiche, permessi, concessioni, autorizzazioni ordinarie e straordinarie. C’era un gran lavoro da fare. Soprattutto quando l’equilibrio di una comunità viene spezzato da un evento imprevedibile e devastante. Allora come garantire l’assistenza ai bisognosi? Come sostenere il regolare svolgimento dei percorsi educativi e didattici?

Domande che hanno trovato risposta anche in quella che viene chiamata “continuità amministrativa”. Grazie all’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), infatti, è stato possibile contribuire alla sopravvivenza e alla rinascita delle comunità locali grazie alla solidarietà di altri Comuni. Sono tante le amministrazioni che hanno messo a disposizione il proprio personale tecnico e amministrativo (e non solo) capace di rispondere alle richieste più urgenti. Un sostegno per nulla scontato che, nel momento del bisogno, favorisce il ritorno alla normalità.

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Nella foto: Angelo Ventura, Comune di Montegallo

In questi mesi sono quasi 800 i dipendenti provenienti da Comuni italiani che hanno dato appoggio e sostegno alle circa 200 piccole amministrazioni del centro italia colpite dal sisma e bisognose di un’integrazione dell’organico. Una solidarietà misurabile anche in termini economici. Secondo Bruno Valentini, sindaco di Siena e delegato alla Protezione civile dell’Anci, il governo avrebbe risparmiato più di 3 milioni di euro.


«Abbiamo coadiuvato il Comune di Montegallo in tutte le sue funzioni. Abbiamo raccolto le schede delle non conformità e delle strutture pericolanti, ci siamo occupati della gestione delle fatture e dei rapporti con gli altri Comuni. Ma anche col Dicomac, ovvero la Direzione di comando e controllo, centro di coordinamento nazionale della protezione civile che il Dipartimento ha attivato sul territorio del sisma…». A parlare è Alfio Rabeschi, volontario di protezione civile e responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Sarmato (Piacenza). Dopo la scossa del 24 agosto è sceso a Montegallo, dove l’Emilia Romagna ha allestito il primo campo nelle Marche per coordinare un gruppo di 19 persone composto da tecnici, amministrativi e contabili. La maggior parte dei dipendenti che hanno reso possibile la “continuità amministrativa” vengono proprio dai comuni dell’Emilia Romagna.

Come funziona questo modello? Lo spiega bene Marco Iachetta, responsabile per la Protezione civile dell’Anci Emilia-Romagna e assessore alla Protezione civile del Comune di Castello d’Argile (Bologna). È lui ad aver coordinato l’intervento dei dipendenti comunali nelle Marche. «Quando una comunità è molto colpita e ci sono dipendenti comunali che non hanno più un municipio in cui operare – spiega Iachetta – noi dobbiamo dare una mano a ripristinare le funzioni di governo. Sappiamo cosa si prova in questi momenti».

Per comprendere il significato profondo di questa solidarietà amministrativa non c’è niente di meglio che ascoltare le parole dei testimoni diretti. Come quelle di Ventura, che col suo racconto di aiuta a capire il l’importanza di questo sostegno “invisibile” tra dipendenti. «Sono stato fortunato, perché sono arrivati i tecnici dell’Emilia Romagna cha avevano già vissuto il terremoto e mi hanno instradato sul da farsi. Il lato positivo di questa emergenza è stato proprio questo: condividere tutti i miei dubbi e le mie paure con altre persone formate e solidali».
@corriereSociale

Terremoto, quella invisibile solidarieta tra Comuni | Buonenotizie
 
Titolo: Terremoto: da Mef attraverso Bei-Cdp 1 mld a famiglie e imprese
Ora: 26/06/2017 12:48
Testo:
ROMA (MF-DJ)-- in arrivo un miliardo di euro destinato a famiglie e
imprese per la ricostruzione privata nelle zone del Centro Italia colpite
dal terremoto. Per erogare le risorse il Mef ricorre ad un prestito della
Banca europea per gli investimenti (Bei) che ha il vantaggio di essere
piu' conveniente in termini di tassi di interesse. La Bei, a sua volta,
trasferira' le risorse alla Cassa Depositi e Prestiti che, attraverso il
sistema bancario provvedera' a veicolarle a famiglie e imprese.

L'accordo di finanziamento che consentira' di rendere subito disponibili
i fondi per la ricostruzione privata e' stato sottoscritto al Mef dal
vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, Dario
Scannapieco, e dall'a.d. di Cdp, Fabio Gallia. I fondi saranno utilizzati
a coprire icosti per il recupero e la messa in sicurezza delle abitazioni
danneggiate, delle imprese e delle strutture produttive (come magazzini,
capannoni, beni strumentali, scorte e simili). Il miliardo di euro che Bei
e Cdp hanno oggi reso disponibile rappresenta parte della cifra
complessiva di cinque miliardi di finanziamenti gia' approvati dai
consigli di amministrazione dalle due istituzioni per la ricostruzione
post sisma nell'Italia Centrale.

Nel dettaglio, quattro miliardi sono stati deliberati da Cdp a favore
del settore privato (famiglie e imprese), di cui uno e' fornito dalla Bei
con l'operazione odierna. Inoltre la Bei ha deliberato un finanziamento
per l'ulteriore cifra di 1 miliardo da destinare direttamente al Mef per
la ricostruzione degli edifici pubblici (scuole, ospedali, tribunali,
uffici amministrativi e simili) che sara' perfezionato a breve.

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha ringraziato Bei e Cdp
per la disponibilita' dimostrata e ha affermato che "grazie alla
cooperazione tra i diversi livelli istituzionali una cifra importante
giungera' in tempi rapidi alle famiglie e alle imprese, per la
ricostruzione e messa in sicurezza delle abitazioni e delle strutture
produttive. Lo Stato e' fortemente impegnato nella ricostruzione di
scuole, ospedali e in generale degli edifici pubblici, con l'obiettivo di
far tornare quanto prima alla normalita' la vita delle comunita' colpite
dal sisma".

liv

(fine)

MF-DJ NEWS
2612:47 giu 2017
 
tra l'altro, il 12 giugno scorso, c'è stato un terremoto rimasto quasi inosservato, e pure non lontano da noi...:rolleyes: quello che ha colpito le isole greche di Lesbo, Chio e la costa turca

Sisma devastante di magnitudo 6.3 colpisce le isole greche di Lesbo, Chio e la costa turca

LA STAMPA Esteri
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Una donna è morta e 10 persone sno rimaste ferite in un sisma di magnitudo 6.3 che ha colpito le isole greche di Lesbo e Chio e la costa occidentale della Turchia. Il bilancio più grave di vittime e danni è nel villaggio di Vrisa, a Lesbo, diverse abitazioni sono crollate. L’epicentro è stato localizzato nel mar Egeo a 10 km di profondità e a circa 11 km di distanza dal villaggio greco di Plomari, nel quale, ha spiegato il sindaco Manolis Armenakas, «vi sono stati danni a diversi edifici, vecchi e nuovi, tutti da valutare». «È un disastro», ha detto Christiana Kalogirou, governatore della regione dell’Egeo del nord. Il sisma è stato avvertito in modo consistente nel distretto turco di Karaburun, provincia di Smirne. Sia Turchia che Grecia si trovano lungo linee di faglia che negli ultimi anni sono state all’origine di diversi importanti terremoti. La scossa odierna di 6.3 è stata seguita da altre di 4.9 e 3.9.
 
ieri sera purtroppo è toccata ai miei vicini ischitani:(e il bilancio è pesante...2 morti e tanti feriti oltre alle case crollate. auguro loro di non dovere subire altre scosse e di poter tornare presto nelle loro case, e a chi non l'ha più, di trovare una sistemazione il più presto possibile e di non essere abbandonati come spesso accade:(


Terremoto a Ischia, due vittime. Crolla abitazione, famiglia tratta in salvo. Almeno 36 feriti

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Una scossa di magnitudo 4 ha colpito l'isola e la costa flegrea. Danni soprattutto a Casamicciola. La prima vittima è un'anziana colpita dai calcinacci di una chiesa. Il secondo morto è un'altra donna trovata morta sotto le macerie

CASAMICCIOLA - È di due vittime accertate e di 36 feriti - nessuno in codice rosso - il bilancio della scossa di terremoto di magnitudo 3.6 (poi ricalcolata di magnitudo 4), che ha colpito Ischia e la costa flegrea. Centinaia le persone in strada, crolli e danni, distrutta la chiesa del Purgatorio, isolati numerosi alberghi. "Un boato, poi il black out" raccontano alcuni testimoni. Panico in tutta l'isola.

"Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura". Così all'agenzia Ansa A.P., in vacanza sull'isola, a Lacco Ameno. "Mi stavo preparando per scendere - dice - quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada e ora mi accorgo di lesioni lungo alcuni muri della struttura".

Terremoto a Ischia: ''La terrazza dell'hotel ha tremato e abbiamo sentito il boato del mare''

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Terremoto a Ischia vulcanico, più difficile da calcolare
Quelli vulcanici sono più rari dei terremoti tettonici, che sono decisamente più numerosi e molto più noti

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[ILocalizzazione del terremoto di Ischia del 21 agosto 2017 (fonte: INGV) © ANSA/Ansa

I rari terremoti che avvengono sotto i vulcani, come quello di Ischia, sono più difficili da studiare rispetto ai terremoto tettonici, che sono decisamente più numerosi e molto più noti.
"Una caratteristica comune a tutti è di essere molto più superficiali, al punto da superare molto difficilmente la profondità di cinque chilometri", ha detto all'ANSA il sismologo Gianluca Valensise, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolgia (Ingv). "Questo - ha proseguito - accade perché al di sotto di cinque chilometri la crosta diventa troppo calda per generare una rottura". Il fatto che i terremoti che avvengono sotto i vulcani siano superficiali spiega anche perché si risentano maggiormente.
Spesso, ha proseguito, non è semplice studiare i terremoti vulcanici perché le stazioni di rilevamento possono essere distanti alcuni chilometri e di conseguenza questo richiede un'analisi più complessa rispetto a quanto avviene nel caso dei terremoti tettonici.

Al momento il valore di 4.0 è la stima più attendibile della magnitudo terremoto avvenuto a Ischia. Il nuovo valore è riportato sul sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e si riferisce alla magnitudo calcolata sulla base della durata dell'evento (MD). Il precedente valore di 3.6 si riferiva invece alla magnitudo locale (ML). I sismologi del Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv sono al lavoro per calcolare il valore definitivo.

Il primo valore della magnitudo, pari a 3,6, è stato calcolato dall'Ingv in modo automatico, come sempre avviene quando si verifica un terremoto. Il nuovo valore di 4,0 si è basato sui dati rilevati dalla rete simica dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, che ha quattro stazioni a Ischia. Il valore definitivo della magnitudo, chiamato magnitudo momento, viene calcolato dai ricercatori e si basa sulla stima del momento sismico, ossia su una durata più ampia del sismogramma,fino a 30 minuti. Insieme alla nuova stima, la rete sismica dell'Osservatorio Vesuviano ha permesso di ricalcolare la profondità dell'evento da dieci a cinque chilometri.
 
DIRETTA / Terremoto Ischia 21 agosto 2017, salvo anche il piccolo Ciro, 2 morti e 39 feriti nel sisma
22 agosto 2017 - 13:14

Terremoto Campania, nella serata di ieri scossa M 4.0 avvertita a Ischia. Crolli, dispersi, due vittime: aggiornamenti in diretta. Dati Ingv ora

Terremoto oggi, in serata scossa in provincia di NapoliLe scosse di terremoto registrate oggi 21 agosto 2017 in Italia

DIRETTA / Terremoto Ischia 21 agosto 2017, salvo anche il piccolo Ciro, 2 morti e 39 feriti nel sisma
13:15 Finalmente anche il piccolo Ciro è stato estratto dalle macerie. Era, insieme al fratellino Mattias, intrappolato da ieri sera. Ora riceverà le necessarie cure mediche ma, nonostante sia dolorante, sembra non aver subito danni fisici preoccupanti.
11:02 Arriva la bella notizia che tutti stavamo attendendo, il piccolo Mattias è stato finalmente estratto dalle macerie, rimane invece ancora il fratellino Ciro ancora da portare in salvo. I soccorritori sono comunque già riusciti a liberare le gambe, presto riusciranno a completare l’opera, sembra questione davvero di minuti ormai.
10:04 Tutta Italia con il fiato sospeso per i due bambini ancora sotto le macerie, i soccorritori li hanno individuati e raggiunti, ora si lavora per estrarli, operazione come sempre non semplice. I due bimbi sono doloranti, ma vigili. Intanto, cresce l’indignazione di chi lamenta ancora una volta la mancanza di prevenzione e soprattutto l’abusivismo edilizio, con edifici costruiti male, unica vera causa di queste tragedie.
08:49 Sono 1051 le persone che hanno lasciato l’isola nella notte, turisti spaventati dal terremoto che hanno deciso di abbandonare immediatamente la loro vacanza. Intanto, raggiunti i due fratellini del piccolo di sette mesi estratto dalle macerie insieme al padre. Ora si lavora per tirarli fuori.
Ore 08:06 Sono due i morti dopo la scossa di terremoto di M 4, entrambe le vittime sono donne, sale invece a 39 il conto dei feriti. I vigili sono riusciti a salvare dalle macerie un bimbo di sette mesi.
Ore 3:00 – Non trovano purtroppo conferme le notizie dei bambini estratti dalle macerie, lo riferisce direttamente Rai News 24 in diretta con il Prefetto.
Ore 2:44 – Sono stati estratti vivi i tre bambini rimasti sotto le macerie per oltre 4 ore. Mentre viene confermata una seconda vittima, sempre nel comune di Casamicciola.
Ore 2:16 – In base alle notizie riportate da Rai News 24 in diretta, dei tre bambini sotto le macerie se ne sentono le voci solamente di due. Si continua a scavare in questa notte da incubo per l’isola di Ischia.
Ore 1:29 – Secondo quanto riferisce Sky Tg 24, il numero delle persone ferite sale a 26 e ci sarebbe ancora un disperso. In questo momento la Protezione Civile sta procedendo all’estrazione di tre bambini ancora vivi al di sotto delle macerie, dei quali si sentono distintamente le voci.
00:36 L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rivisto i dati del terremoto registrato nella serata di ieri nei pressi di Ischia: magnitudo da 3.6 a 4.0, ipocentro da 10 a 5 km di profondità. Intanto si aggrava il bilancio delle vittime. Due morti: una donna colpita dai calcinacci della chiesa di Casamicciola la prima vittima. Almeno sette persone sotto le macerie: ci sono una donna incinta, un ragazzino di dieci anni e un bambino di pochi mesi. Decine i feriti, alcune persone già estratte vive dalle macerie
23:47 Un morto, 25 feriti (di cui alcuni molto gravi) e almeno 10 dispersi: questo il primo bilancio riferito dalle autorità locali in seguito al terremoto registrato a Ischia e riportato da Agi. La vittima sarebbe una donna anziana, morta a causa della caduta di calcinacci. Eliambulanze e idroambulanze stanno provvedendo a trasportare i feriti.
23:28 Sono 20, stando a quanto riferito da un medico dell’ospedale Rizzoli, i feriti lievi in seguito al terremoto registrato questa sera a Ischia. Intanto, fa sapere Sky TG24. ci sarebbero 7 persone sotto le macerie di un’abitazione a Casamicciola. Soccorritori già al lavoro per recuperarle
23:07 Non arrivano buone notizie da Ischia, c’è la prima vittima: si tratta di una donna, deceduta a Casamicciola in seguito al terremoto. Al momento circa 100 unità delle forze dell’ordine impiegate. Un traghetto è stato messo a disposizione delle forze dell’ordine per far raggiungere l’isola a polizia e carabinieri.
22:50 I danni maggiori in seguito al terremoto registrato nei pressi dell’isola di Ischia si segnalano a Casamicciola, dove una palazzina abitata è crollata; la chiesa del Purgatorio è andata distrutta, si legge su Il Mattino, mentre numerosi alberghi sono isolati: secondo le prime stime della Guardia di Finanzia i crolli sono almeno 6 o 7. Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e unità di soccorso medico già in azione.
22:26 Evacuato l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per la presenza di numerose crepe nel palazzo in seguito alla scossa di terremoto registrata oggi a Ischia. Solo 5 degenti intubati resteranno nella struttura. A darne notizia è stato il sindaco di Lacco Ameno, che ha chiesto l’intervento della Protezione civile. Intanto si segnalano feriti e dispersi: sono crollate case abitati
21:58 Arrivano le prime notizie in seguito alla scossa di terremoto registrata nella serata di oggi nei pressi dell’isola di Ischia. A Barano sono crollati alcuni muri perimetrali. Al momento numerose telefonate stanno giungendo ai vigili del fuoco locali, che hanno inviato la squadra di soccorso a Casamicciola per una situazione di criticità. Le squadre di pompieri impegnate per spegnere gli incendi, fanno sapere fonti della Regione, sono state dirottate in alcune aree dell’isola per accertare eventuali danni a cose o persone.
Nella serata di oggi, lunedì 21 agosto 2017, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto in Campania: alle ore 20:57 sisma di magnitudo 3.6 della scala Richter con epicentro in mare, nel distretto Ischia e costa Flegrea, ipocentro a 10 km di profondità. L’evento sismico è stato distintamente avvertito dalla popolazione residente sulle isole di Ischia e Procida. A Ischia blackout elettrico durato alcuni minuti e gente in strada per lo spavento: al momento non si segnalano feriti ma sono già stati segnalati lievi danni agli edifici. Aggiornamenti nei prossimi minuti.
Sono diverse le scosse di terremoto registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nella giornata di oggi, lunedì 21 agosto 2017, in Italia finora. Riepiloghiamole partendo dall’inizio: nella notte, alle ore 3:36, sisma di magnitudo 2.3 con epicentro a Tavernelle Val di Pesa, in provincia di Firenze, e ipocentro a 9 km di profondità. Alle 4:49 scossa di magnitudo 2.4 in mare, epicentro nel distretto Tirreno Meridionale e ipocentro a 250 km.
 
Terremoto Ischia: in salvo intera famiglia. Estratti anche i due fratelli. "Ciro ha salvato la vita a Mattia"

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Ciro, 11 anni, era rimasto sotto il letto: accanto a lui Mattia, 7 anni. I vigili del fuoco li avevano rassicurati, parlando con loro
 
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