Quanto sarebbe lo spread BTP/BUND se non ci fossero gli acquisti della BCE con il QE?

perche' dici che lo spread influenza pure spesa e busta paga?
 
vabbeh ma gli NPL ( non performing loan ) sono un incaglio, un male sempre e comunque. Un derivato di per sè non è nè un bene nè un male, non è il babau. Io sono pieno di derivati in ptf ma in verde.

Ho chiuso stasera uno di questi terribili derivati, un ETF Short in leva 2 sui BTP NOSTRANI ;)
 
E l'economia non va bene per l'euro o perché l'Italia ha: 1) da decenni una bassissima produttività; 2) un sistema scolastico ed universitario penoso preoccupato più di chi ci lavora che di chi lo frequenta e che forma basso capitale umano; 3) una burocrazia ottocentesca ed autoreferenziale; 4) un welfare con troppa spesa sociale concentrata su anziani e pensioni e poco sui giovani; 5) una scarsissima concorrenza che consente a lobby e corporazioni di campare su rendite di posizione; 6) un sistema giudiziario lungo e farraginoso; 7) una bassissima demografia che costringe a riforme pensionistiche sempre più draconiane etc.

So che è più facile trovare un capro espiatorio esterno, dire che noi siamo i migliori di tutti ma che la cospirazione internazionale ci vuole male e promettere soluzioni miracolististiche, ma queste sciocchezze falle dire ai politici che lo fanno unicamente per assicurarsi laute prebende e preziosi scranni ai loro deretani..tanto se le cose vanno male i cetrioli saranno benissimo dove indirizzarli

Sono d'accordo su quasi tutto, ma il sistema scolastico/universitario non è così terribile come lo descrivi.
La bassa occupazione deriva più da un mercato del lavoro che non può assorbire il numero di laureati sfornati annualmente (ri-prova ne è il fatto che anche laureati all'estero non vengano a lavorare in Italia).
Se invece contesti il fatto che il personale scolastico/universitario sia sovra-dimensionato rispetto alle reali esigenze, sono perfettamente d'accordo.
 
Senza il QE e senza i vari annunci/promesse nei mesi/anni pre QE a quest'ora lo SPREAD sarebbe a 6 zeri :D
 
Dopo aver sentito Freccero in tv urlare dicendo "dello spread me ne frego!", posto questo articolo di Massimo Fontana (pubblicato sul suo FB) che per molti di noi dice cose ovvie e scontate, ma non si sa mai...

"Altra giornata difficile per lo spread, che è salito superando di slancio quota 200.
Ma cosa vuole dire il termine spread?
Ha qualche significato pratico per la povera gente?
Vediamo di spiegarlo velocemente visto che su tale argomento non mi sembra ci siano le idee chiare nel paese, anche ai massimi livelli.

Lo spread è semplicemente una differenza.
Nel caso specifico è la differenza tra il tasso d'interesse del titolo di stato italiano a 10 anni e il corrispondente titolo di stato tedesco.
Perchè il punto di riferimento è il titolo di stato tedesco?
Perchè piaccia o non piaccia, la Germania viene considerato dal punto di vista finanziario, uno dei paesi più stabili e sicuri del mondo.
Tornando a noi, se il titolo di stato italiano decennale rende il 2,45% e il titolo di stato tedesco rende lo 0,4%, la differenza, ovvero lo spread è 2,45-0,4=2,05.
Convenzionalmente il rendimento viene espresso in centesimi ed ecco che il 2,05% di differenziale diventa 2,05*100=205.
Ecco trovato lo spread.
Spread che dunque è collegato in modo imprescindibile ai tassi d'interesse.
Se lo spread sale, questo vuol dire che o il rendimento dei titoli di stato tedeschi è sceso, o il rendimento dei titoli di stato italiani è salito.
E infatti, nel momento in cui nelle ultime tre settimane lo spread è aumentato, se andiamo a vedere i rendimenti dei titoli di stato, troviamo che questi sono per l'appunto aumentati.
Lo spread che sale quindi è sinonimo di tassi d'interesse che salgono.

Ora, cosa significa un aumento dei tassi d'interesse dei titoli di stato e cosa comporta?
La prima conseguenza è ovvia: un aumento dei rendimenti in presenza di un grosso debito pubblico, porta ad un maggiore onere finanziario a carico dello stato.
E' semplice: lo stato ha un debito pubblico che deve essere finanziato sul mercato tramite l'emissione di titoli di debito, offrendo come premio per il rischio di detenere questo debito un tasso d'interesse.
Se il mercato chiede un tasso d'interesse più alto, lo stato dovrà sborsare molti più soldi per remunerare il debito.
Soldi che lo stato ottiene tramite le tasse.
Piccola divagazione: a questo punto arriva sempre qualche signoraggista abbastanza sprovveduto a sostenere che se la banca centrale compra i titoli di stato i tassi d'interesse rimarranno bassi.
Il poveretto di turno però non capisce che tale manovra monetaria, chiamata monetizzazione del debito, crea inflazione.
Inflazione che è ne più ne meno che una tassa.
Per essere precisi, una tassa sui poveri, ovvero quei soggetti che generalmente non hanno stipendi e patrimoni agganciati a beni reali.
Quindi comunque il pagamento del debito verrà fatto con le tasse dei cittadini, o dirette o indirette (inflazione).
E no, il quantitative easing praticato dalle banche centrali in questi anni, non è una monetizzazione del debito.
Ne abbiamo parlato diffusamente in passato e non ripeteremo i concetti.

Torniamo a noi.
Il maggiore onere per lo stato e quindi per i cittadini è la prima e più evidente conseguenza del rialzo dello spread.
Ma non è l'unica.
Il tasso d'interesse che sale dicevamo.
Ma il tasso d'interesse è legato al prezzo dei titoli di stato.
Se il tasso d'interesse sale, il prezzo dei titoli emessi scende.
Anche qui è abbastanza facile: poniamo che io abbia un titolo di stato acquistato ad un prezzo di 100 che offre un rendimento del 2%.
Se il tasso d'interesse sale al 3% e io volessi vendere il mio titolo che rende il 2%, non potrei venderlo sempre a 100, perchè a quel prezzo renderebbe un punto percentuale in meno dello stesso titolo presente nel mercato.
Devo abbassare il mio prezzo in modo da equalizzare i rendimenti.
Ma cosa vuol dire questo?
Che se io sono in possesso di un titolo di stato, con un aumento dello spread ne vedo diminuire il valore.
Ora, se noi ce lo teniamo in portafoglio non succede niente a meno ovviamente che lo stato non faccia default.
Ma se io sono una banca e uso i titoli di stato come stabilizzatore del mio portafoglio, ecco che qualche problema nasce.
Scendendo infatti il prezzo dei titoli di stato che detengo, diminuisce il valore della parte meno rischiosa del mio portafoglio e quindi dovrò sborsare nuovi capitali per riportare verso l'equilibrio la mia rischiosità.
E infatti non è un caso che congiuntamente con il rialzo dello spread i titoli bancari in borsa siano crollati.
Tra l'altro in questo specifico caso si inserisce anche il fatto che il titolo che dovrebbe essere poco rischioso, di fatto vede aumentare la sua rischiosità, aumentando il rischio specifico della banca intesa come azienda.
Rischio specifico che diminuisce il valore del titolo.

Ma non finisce qui.
Se il tasso d'interesse del titolo decennale sale, si porta dietro nel rialzo anche tutti gli altri tassi d'interesse.
Sia pubblici che privati.
Questo perchè il titolo di stato viene considerato il prodotto finanziario più sicuro di un paese e quindi il benchmark sul quale tarare i rendimenti offerti dagli altri investimenti.
E di nuovo non a caso, ecco che leggiamo che anche il mercato dei corporate bond, ovvero le obbligazioni societarie con le quali le imprese finanziano i loro investimenti, ha subito numerose scosse negli ultimi giorni https://it.finance.yahoo.com/…/bond-corporate-scossi-da-ris…

Ma cosa significa dal punto di vista economico tale situazione?
Tecnicamente si chiama : stretta monetaria.
Vediamo come opera.

Quando il rendimento del titolo di stato sale, costringe come detto a salire anche gli altri tassi.
Questo, di nuovo come mostrato sopra, implica una diminuzione del prezzo del titolo di stato, ma anche di tutte le altre assett class.
Quindi la borsa scende.
Il prezzo delle obbligazioni scende.
E pure i valori immobiliari scendono.
E last but not least aumentano i tassi delle banche.
Ma quali tassi?
Ovviamente i tassi sui prestiti.
Quindi i mutui e i fondi per gli investimenti delle imprese.
Ma salendo il tasso d'interesse di mutui e prestiti bancari, da un lato chi li chiederà (per i mutui, le famiglie) comunque dovrà sborsare più soldi, dall'altro diminuirà la richiesta di credito.
Con meno credito verso l'economia ecco che ci saranno meno investimenti, i quali porteranno ad un rallentamento dell'economia finanche se le cose dovessero andare veramente male, alla recessione.
Stretta monetaria: il rialzo dei tassi prosciuga il credito e la liquidità nel mercato e quindi l'economia scende.

Ricapitolando, un rialzo dello spread comporta:
- un aumento dell'esborso dello stato sul pagamento degli interessi del debito
- questo vuol dire in prospettiva maggiori tasse o minori servizi per i cittadini
- una diminuzione del valore di azioni, obbligazioni e immobili
- un aumento del costo dei mutui
- una diminuzione del credito bancario
- nel caso peggiore, ovvero uno spread a valori estremamente elevati in definitiva: una recessione economica, con tutto quello che tradizionalmente significa (per il popolo disoccupazione).


Quindi?
Quindi lo spread conta.
E conta perchè il primo a rimetterci con lo spread troppo elevato è proprio la povera gente.
Come sempre."
 
Ricapitolando, un rialzo dello spread comporta:
- un aumento dell'esborso dello stato sul pagamento degli interessi del debito
- questo vuol dire in prospettiva maggiori tasse o minori servizi per i cittadini
- una diminuzione del valore di azioni, obbligazioni e immobili
- un aumento del costo dei mutui
- una diminuzione del credito bancario
- nel caso peggiore, ovvero uno spread a valori estremamente elevati in definitiva: una recessione economica, con tutto quello che tradizionalmente significa (per il popolo disoccupazione).


Quindi?
Quindi lo spread conta.
E conta perchè il primo a rimetterci con lo spread troppo elevato è proprio la povera gente.
Come sempre."

ti ho dato un bollino verde, soprattutto per la sintesi finale.
lo spread conta eccome... il primo effetto lo si vedrà a breve sui tassi applicati ai nuovi mutui.
In pochi giorni, maldestri annunci populisti, hanno mandato all'aria parte di credibilità creditizia guadagnata
con grande sforzo di politica economica.
 
Sono d'accordo su quasi tutto, ma il sistema scolastico/universitario non è così terribile come lo descrivi.
La bassa occupazione deriva più da un mercato del lavoro che non può assorbire il numero di laureati sfornati annualmente (ri-prova ne è il fatto che anche laureati all'estero non vengano a lavorare in Italia).
Se invece contesti il fatto che il personale scolastico/universitario sia sovra-dimensionato rispetto alle reali esigenze, sono perfettamente d'accordo.

Non è solo questione di personale, ma anche del grave mismatching esistente tra formazione impartita nelle scuole e skills richiesti dalle imprese.
L'alternanza scuola-lavoro, l'apprendistato e gli istituti professionali sono all'avanguardia in Germania, da noi sono osteggiati i tutti i modi...anzi visti come una minaccia alla nostra tradizione classica ed umanistica.
Il fondi che la Germania investe nella libera ricerca universitaria (cioè quella non vincolata a parametri fissi come spese correnti, numero iscritti etc. ma su risultati concreti) sono di gran lunga più alti a quelli che si investono in Italia, questo alla fine dà la esatta cifra di dove un Paese vuole andare per i prossimi 30/50 anni
 
ti ho dato un bollino verde, soprattutto per la sintesi finale.
lo spread conta eccome... il primo effetto lo si vedrà a breve sui tassi applicati ai nuovi mutui.
In pochi giorni, maldestri annunci populisti, hanno mandato all'aria parte di credibilità creditizia guadagnata
con grande sforzo di politica economica.

Io però avrei una domanda a cui non riesco a darmi una risposta. Posto che quanto sopra sono sostanzialmente fatti noti e che non si può sostenere che gente come Borghi, Bagnai o Savona li ignorino, perché spingere il paese in questa direzione? Quale è la ratio dietro ad un comportamento che palesemente induce ad una tensione sul nostro debito? L'uscita dall'euro? Francamente non riesco a crederlo...
 
Io però avrei una domanda a cui non riesco a darmi una risposta. Posto che quanto sopra sono sostanzialmente fatti noti e che non si può sostenere che gente come Borghi, Bagnai o Savona li ignorino, perché spingere il paese in questa direzione? Quale è la ratio dietro ad un comportamento che palesemente induce ad una tensione sul nostro debito? L'uscita dall'euro? Francamente non riesco a crederlo...

Sono tutti short :D E cmq, il loro obiettivo è il frantumamento della EU e dell'Euro, o in seconda istanza l'uscita dell'Italia dall'Euro. Questo perlomento per la parte della Lega Salviniana ( direi meglio Putiniana ) e di parte del M5S
 
Io però avrei una domanda a cui non riesco a darmi una risposta. Posto che quanto sopra sono sostanzialmente fatti noti e che non si può sostenere che gente come Borghi, Bagnai o Savona li ignorino, perché spingere il paese in questa direzione? Quale è la ratio dietro ad un comportamento che palesemente induce ad una tensione sul nostro debito? L'uscita dall'euro? Francamente non riesco a crederlo...

Dei tre nomi fatti, tirerei fuori Borghi che di economia non ci capisce granché, lui faceva il trader di Borsa ed è pluasibile che abbia delle lacune. Sugli altri due io propenderei per un misero calcolo di convenienza politica: per crearsi carriere politiche/istituzionali (vedi Bagnai) o per riciclarsi (vedi l'ottuagenario Savona). Il fronte populista, che è un'onda che sta crescendo in tutto il mondo, è ora il cavallo vincente per persone in cerca di fama e notorietà ed ha bisogno di cantori e di sponde professorali e dottrinali, lo spazio che c'è lì è di gran lunga maggiore per ritagliarsi e coltivare il proprio orticello parassitario.

Il punto è fino a che punto queste due persone, che mi rifiuto pensare essere degli stupidi, sono disposte a "tirare troppo la corda" per i propri interessi personali a scapito del Paese?
 
Ultima modifica:
Dei tre nomi fatti, tirerei fuori Borghi che di economia non ci capisce granché, lui faceva il trader di Borsa ed è pluasibile che abbia delle lacune. Sugli altri due io propenderei per un misero calcolo di convenienza politica: per crearsi carriere politiche/istituzionali (vedi Bagnai) o per riciclarsi (vedi l'ottuagenario Savona). Il fronte populista, che è un'onda che sta crescendo in tutto il mondo, è ora il cavallo vincente per persone in cerca di fama e notorietà ed ha bisogno di cantori e di sponde professorali e dottrinali, lo spazio che c'è lì è di gran lunga maggiore per ritagliarsi e coltivare il proprio orticello parassitario.
Il punto è fino a che punto queste due persone, che mi rifiuto pensare essere degli stupidi, sono disposte a "tirare troppo la corda" per i propri interessi personali a scapito del Paese?

borghi non capisce. anche Paul Krugman immagino. il nobel l'ha preso col trading.
e ci sono altri nobel molto critici. son tutti traders?
 
Dei tre nomi fatti, tirerei fuori Borghi che di economia non ci capisce granché, lui faceva il trader di Borsa ed è pluasibile che abbia delle lacune. Sugli altri due io propenderei per un misero calcolo di convenienza politica: per crearsi carriere politiche/istituzionali (vedi Bagnai) o per riciclarsi (vedi l'ottuagenario Savona). Il fronte populista, che è un'onda che sta crescendo in tutto il mondo, è ora il cavallo vincente per persone in cerca di fama e notorietà ed ha bisogno di cantori e di sponde professorali e dottrinali, lo spazio che c'è lì è di gran lunga maggiore per ritagliarsi e coltivare il proprio orticello parassitario.

Il punto è fino a che punto queste due persone, che mi rifiuto pensare essere degli stupidi, sono disposte a "tirare troppo la corda" per i propri interessi personali a scapito del Paese?

Si concordo penso sia un professore a contratto che le università pescano dal mondo economico ma non sia un accademico anche perchè dice delle cose che non sono proprio corrette soprattutto parlando di debito pubblico.Savona invece è professore ordinario,quello che vorrebbe fare è alzare bandiera bianca e arrendersi all'evidenza che l'euro danneggia l'Italia perchè non ha uno Stato unitario dietro come gli Stati Uniti,il che non è che sia un concetto sbagliato,anzi.Il suo pensiero comunque è rinchiuso in questo video.

 
Ho poi letto poi di un'alternativa piuttosto shock e per certi versi ingegnosa che risiederebbe nel ritirare tutti gli euro in circolazione più quelli dei conti correnti (3000 miliardi di euro in totale mi pare) metterli su un conto presso il tesoro e con quelli ripagarci le obbligazioni in euro in mano ad investitori esteri,quindi senza fare default e iniziare ad emettere nuove lire a costo zero da parte della Banca d'Italia per le transazioni nazionali.Si ridurrebbe in un sol colpo il debito pubblico azzerandolo quasi e liberando quei 70/100miliardi di euro che attualmente lo Stato spende ogni anno per interessi.

Fermo restando che non penso sia solo il debito pubblico la causa di problemi italiani,molte risorse si libererebbero,specie per gli investimenti Statali nei settori strategici, che penso siano una delle vere cause della crisi economica italiana.
 
E l'economia non va bene per l'euro o perché l'Italia ha: 1) da decenni una bassissima produttività; 2) un sistema scolastico ed universitario penoso preoccupato più di chi ci lavora che di chi lo frequenta e che forma basso capitale umano; 3) una burocrazia ottocentesca ed autoreferenziale; 4) un welfare con troppa spesa sociale concentrata su anziani e pensioni e poco sui giovani; 5) una scarsissima concorrenza che consente a lobby e corporazioni di campare su rendite di posizione; 6) un sistema giudiziario lungo e farraginoso; 7) una bassissima demografia che costringe a riforme pensionistiche sempre più draconiane etc.

So che è più facile trovare un capro espiatorio esterno, dire che noi siamo i migliori di tutti ma che la cospirazione internazionale ci vuole male e promettere soluzioni miracolististiche, ma queste sciocchezze falle dire ai politici che lo fanno unicamente per assicurarsi laute prebende e preziosi scranni ai loro deretani..tanto se le cose vanno male i cetrioli saranno benissimo dove indirizzarli

Il problema è che la situazione si è incancrenita negli anni perchè nessuno per preservare la propria fetta di consenso ha avuto il coraggio di fare alcune scelte impopolari ma che avrebbero eliminato cattive abitudini che ha da decenni il nostro paese.Alcuni sono falsi problemi o comunque sono conseguenze del fatto che l'economia non gira,primi tra questi la scarsa demografia,il sistema scolastico e universitario penoso,poco o nessuno stato sociale e anche la burocrazie se vogliamo è un ostacolo ma non una vera e propria causa perchè erano problematiche che bene o male in Italia ci son sempre state da decenni;i veri problemi secondo me sono l'assenza di investimenti statali nell'economia reale,un mercato del lavoro troppo ingessato,eccessiva sproporzione tra tassazione del lavoro rispetto alle rendite,poca interconnessione tra università e imprese e sistema giudiziario che tiene lontani gli investitori esteri.
 
Ho poi letto poi di un'alternativa piuttosto shock e per certi versi ingegnosa che risiederebbe nel ritirare tutti gli euro in circolazione più quelli dei conti correnti (3000 miliardi di euro in totale mi pare) metterli su un conto presso il tesoro e con quelli ripagarci le obbligazioni in euro in mano ad investitori esteri,quindi senza fare default e iniziare ad emettere nuove lire a costo zero da parte della Banca d'Italia per le transazioni nazionali.Si ridurrebbe in un sol colpo il debito pubblico azzerandolo quasi e liberando quei 70/100miliardi di euro che attualmente lo Stato spende ogni anno per interessi.

Fermo restando che non penso sia solo il debito pubblico la causa di problemi italiani,molte risorse si libererebbero,specie per gli investimenti Statali nei settori strategici, che penso siano una delle vere cause della crisi economica italiana.

:censored::wall::rolleyes:

Come la chiamaresti patrimoniale geniale?
Hai capito che ti troveresti in un sol colpo senza più risparmi e soldi se non quelli che hai ritirato al bancomat!
Lo stato forse non farebbe default ma tutti i cittadini italiani si! :'(
 
Si concordo penso sia un professore a contratto che le università pescano dal mondo economico ma non sia un accademico anche perchè dice delle cose che non sono proprio corrette soprattutto parlando di debito pubblico.Savona invece è professore ordinario,quello che vorrebbe fare è alzare bandiera bianca e arrendersi all'evidenza che l'euro danneggia l'Italia perchè non ha uno Stato unitario dietro come gli Stati Uniti,il che non è che sia un concetto sbagliato,anzi.Il suo pensiero comunque è rinchiuso in questo video.

purtroppo è un vecchio che dice molte inesattezze, penso che in maniera approssimativa, si puo solo dire che tornando alla lira, svenderebbe l" italia ai tedeschi. purtroppo e" gente che non ha studiato abbastanza o non si e" aggiornata. la germania ha ragione a dire italia scrocconi, proprio perche il pubblico soffoca lo stato. savona rimane un vecchio approssimativo che ha ciucciato anche lui ed adesso vorrebbe scompigliare l" europa e non conosce neanche i meccanismi.

scoppi una guerra civile, perche gli investiemnti con salvini e di maio non arriveranno mai.
 
Ultima modifica:
Ho poi letto poi di un'alternativa piuttosto shock e per certi versi ingegnosa che risiederebbe nel ritirare tutti gli euro in circolazione più quelli dei conti correnti (3000 miliardi di euro in totale mi pare) metterli su un conto presso il tesoro e con quelli ripagarci le obbligazioni in euro in mano ad investitori esteri,quindi senza fare default e iniziare ad emettere nuove lire a costo zero da parte della Banca d'Italia per le transazioni nazionali.Si ridurrebbe in un sol colpo il debito pubblico azzerandolo quasi e liberando quei 70/100miliardi di euro che attualmente lo Stato spende ogni anno per interessi.

Fermo restando che non penso sia solo il debito pubblico la causa di problemi italiani,molte risorse si libererebbero,specie per gli investimenti Statali nei settori strategici, che penso siano una delle vere cause della crisi economica italiana.

Chi l’ha pensata questa genialata?
Lupen? Robin Hood? Comunisti dei centri sociali?
E poi il giorno dopo gli italiani si troverebbero senza un euro cosa pensate che succeda?
Consumi a picco, recessione totale , licenziamenti a catena .
Dunque ripresa del debito a tutto spiano e il ciclo ricomincia.
 
borghi non capisce. anche Paul Krugman immagino. il nobel l'ha preso col trading.
e ci sono altri nobel molto critici. son tutti traders?

Krugman chi? Questo per caso? Twitter
20 maggio 2018 "Agree with Munchau here: people are not sufficiently alarmed about the Italian situation. In its way, it's a threat to the liberal order comparable to Trumpism here"

Impeccabile la risposta di Michele Boldrin:
"You + @EuroBriefing + @stiglitzian (+ other) have been providing the "intellectual" (so to speak) weapons of propaganda that Italian, French, Spanish, ectcetera populists have used to build up their support for the anti-Euro, anti-EU, anti-fiscal discipline, anti-rationality, anti-western and pro-Putin movements.

This insanity is (also) a product of the pseudo-keynesian ideas you have been spreading for years and of your incoherent and unfounded criticism of economic common sense.

Your're worried, now? Good: begin by apologizing and retracting the inflammatory nonsense you all have been spreading for such a long time!

P.S. Yes: I am saying you're part of the distorting propaganda that brought Trump to power. You preached the end of the market system, recession, stagnation and economic malaise for years. You did so for political reasons, against Bush and then to push for more and more deficit spending during Obama's tenure. You started retracting, suddenly and ridiculously, only toward the very end, when damage was done. You and your associates are among the people responsible for creating a distorted vision of an American economy on its knees, widespread poverty and unemployment, and so on. The fake-news and invented reality upon which Donald Trump built his "Make America Great Again" were also spread by your articles, Paul Krugman.

Yes, you're just a propaganda brick in Donald Trump's wall!"

P.S. Per non dire dell'altro totem Stiglitz, premio Nobel per le ASIMMETRIE INFORMATIVE...
 
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Fantastico vedere le sciocchezze di boldrin verso Krugman. "Impeccabile" :D
Quanti fini economisti abbiamo sul fol :D
Sembra di vedere quelli che davanti alla tv sanno tutto di calcio, meglio dei migliori allenatori delle serie più importanti.
Comunque per rispondere alla domanda del thread: senza una banca centrale che fa da garante di ultima istanza e una moneta straniera come l'euro lo spread sarebbe alle stelle e porterebbe al fallimento l'Italia.
 
Ho poi letto poi di un'alternativa piuttosto shock e per certi versi ingegnosa che risiederebbe nel ritirare tutti gli euro in circolazione più quelli dei conti correnti (3000 miliardi di euro in totale mi pare) metterli su un conto presso il tesoro e con quelli ripagarci le obbligazioni in euro in mano ad investitori esteri,quindi senza fare default e iniziare ad emettere nuove lire a costo zero da parte della Banca d'Italia per le transazioni nazionali.Si ridurrebbe in un sol colpo il debito pubblico azzerandolo quasi e liberando quei 70/100miliardi di euro che attualmente lo Stato spende ogni anno per interessi.

Fermo restando che non penso sia solo il debito pubblico la causa di problemi italiani,molte risorse si libererebbero,specie per gli investimenti Statali nei settori strategici, che penso siano una delle vere cause della crisi economica italiana.

In pratica rubano i soldi sui c/c a cittadini e imprese e con quelli azzerano il debito pubblico
E magari gridano al complotto dei poteri forti se i capitali fuggono all'estero

Banda di delinquenti improvvisatori, peggio di renzi (e a far peggio di renzi non è per niente facile)
 
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