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vabbeh ma gli NPL ( non performing loan ) sono un incaglio, un male sempre e comunque. Un derivato di per sè non è nè un bene nè un male, non è il babau. Io sono pieno di derivati in ptf ma in verde.
E l'economia non va bene per l'euro o perché l'Italia ha: 1) da decenni una bassissima produttività; 2) un sistema scolastico ed universitario penoso preoccupato più di chi ci lavora che di chi lo frequenta e che forma basso capitale umano; 3) una burocrazia ottocentesca ed autoreferenziale; 4) un welfare con troppa spesa sociale concentrata su anziani e pensioni e poco sui giovani; 5) una scarsissima concorrenza che consente a lobby e corporazioni di campare su rendite di posizione; 6) un sistema giudiziario lungo e farraginoso; 7) una bassissima demografia che costringe a riforme pensionistiche sempre più draconiane etc.
So che è più facile trovare un capro espiatorio esterno, dire che noi siamo i migliori di tutti ma che la cospirazione internazionale ci vuole male e promettere soluzioni miracolististiche, ma queste sciocchezze falle dire ai politici che lo fanno unicamente per assicurarsi laute prebende e preziosi scranni ai loro deretani..tanto se le cose vanno male i cetrioli saranno benissimo dove indirizzarli
Ricapitolando, un rialzo dello spread comporta:
- un aumento dell'esborso dello stato sul pagamento degli interessi del debito
- questo vuol dire in prospettiva maggiori tasse o minori servizi per i cittadini
- una diminuzione del valore di azioni, obbligazioni e immobili
- un aumento del costo dei mutui
- una diminuzione del credito bancario
- nel caso peggiore, ovvero uno spread a valori estremamente elevati in definitiva: una recessione economica, con tutto quello che tradizionalmente significa (per il popolo disoccupazione).
Quindi?
Quindi lo spread conta.
E conta perchè il primo a rimetterci con lo spread troppo elevato è proprio la povera gente.
Come sempre."
Sono d'accordo su quasi tutto, ma il sistema scolastico/universitario non è così terribile come lo descrivi.
La bassa occupazione deriva più da un mercato del lavoro che non può assorbire il numero di laureati sfornati annualmente (ri-prova ne è il fatto che anche laureati all'estero non vengano a lavorare in Italia).
Se invece contesti il fatto che il personale scolastico/universitario sia sovra-dimensionato rispetto alle reali esigenze, sono perfettamente d'accordo.
ti ho dato un bollino verde, soprattutto per la sintesi finale.
lo spread conta eccome... il primo effetto lo si vedrà a breve sui tassi applicati ai nuovi mutui.
In pochi giorni, maldestri annunci populisti, hanno mandato all'aria parte di credibilità creditizia guadagnata
con grande sforzo di politica economica.
Io però avrei una domanda a cui non riesco a darmi una risposta. Posto che quanto sopra sono sostanzialmente fatti noti e che non si può sostenere che gente come Borghi, Bagnai o Savona li ignorino, perché spingere il paese in questa direzione? Quale è la ratio dietro ad un comportamento che palesemente induce ad una tensione sul nostro debito? L'uscita dall'euro? Francamente non riesco a crederlo...
Io però avrei una domanda a cui non riesco a darmi una risposta. Posto che quanto sopra sono sostanzialmente fatti noti e che non si può sostenere che gente come Borghi, Bagnai o Savona li ignorino, perché spingere il paese in questa direzione? Quale è la ratio dietro ad un comportamento che palesemente induce ad una tensione sul nostro debito? L'uscita dall'euro? Francamente non riesco a crederlo...
Dei tre nomi fatti, tirerei fuori Borghi che di economia non ci capisce granché, lui faceva il trader di Borsa ed è pluasibile che abbia delle lacune. Sugli altri due io propenderei per un misero calcolo di convenienza politica: per crearsi carriere politiche/istituzionali (vedi Bagnai) o per riciclarsi (vedi l'ottuagenario Savona). Il fronte populista, che è un'onda che sta crescendo in tutto il mondo, è ora il cavallo vincente per persone in cerca di fama e notorietà ed ha bisogno di cantori e di sponde professorali e dottrinali, lo spazio che c'è lì è di gran lunga maggiore per ritagliarsi e coltivare il proprio orticello parassitario.
Il punto è fino a che punto queste due persone, che mi rifiuto pensare essere degli stupidi, sono disposte a "tirare troppo la corda" per i propri interessi personali a scapito del Paese?
Dei tre nomi fatti, tirerei fuori Borghi che di economia non ci capisce granché, lui faceva il trader di Borsa ed è pluasibile che abbia delle lacune. Sugli altri due io propenderei per un misero calcolo di convenienza politica: per crearsi carriere politiche/istituzionali (vedi Bagnai) o per riciclarsi (vedi l'ottuagenario Savona). Il fronte populista, che è un'onda che sta crescendo in tutto il mondo, è ora il cavallo vincente per persone in cerca di fama e notorietà ed ha bisogno di cantori e di sponde professorali e dottrinali, lo spazio che c'è lì è di gran lunga maggiore per ritagliarsi e coltivare il proprio orticello parassitario.
Il punto è fino a che punto queste due persone, che mi rifiuto pensare essere degli stupidi, sono disposte a "tirare troppo la corda" per i propri interessi personali a scapito del Paese?
E l'economia non va bene per l'euro o perché l'Italia ha: 1) da decenni una bassissima produttività; 2) un sistema scolastico ed universitario penoso preoccupato più di chi ci lavora che di chi lo frequenta e che forma basso capitale umano; 3) una burocrazia ottocentesca ed autoreferenziale; 4) un welfare con troppa spesa sociale concentrata su anziani e pensioni e poco sui giovani; 5) una scarsissima concorrenza che consente a lobby e corporazioni di campare su rendite di posizione; 6) un sistema giudiziario lungo e farraginoso; 7) una bassissima demografia che costringe a riforme pensionistiche sempre più draconiane etc.
So che è più facile trovare un capro espiatorio esterno, dire che noi siamo i migliori di tutti ma che la cospirazione internazionale ci vuole male e promettere soluzioni miracolististiche, ma queste sciocchezze falle dire ai politici che lo fanno unicamente per assicurarsi laute prebende e preziosi scranni ai loro deretani..tanto se le cose vanno male i cetrioli saranno benissimo dove indirizzarli
Ho poi letto poi di un'alternativa piuttosto shock e per certi versi ingegnosa che risiederebbe nel ritirare tutti gli euro in circolazione più quelli dei conti correnti (3000 miliardi di euro in totale mi pare) metterli su un conto presso il tesoro e con quelli ripagarci le obbligazioni in euro in mano ad investitori esteri,quindi senza fare default e iniziare ad emettere nuove lire a costo zero da parte della Banca d'Italia per le transazioni nazionali.Si ridurrebbe in un sol colpo il debito pubblico azzerandolo quasi e liberando quei 70/100miliardi di euro che attualmente lo Stato spende ogni anno per interessi.
Fermo restando che non penso sia solo il debito pubblico la causa di problemi italiani,molte risorse si libererebbero,specie per gli investimenti Statali nei settori strategici, che penso siano una delle vere cause della crisi economica italiana.
purtroppo è un vecchio che dice molte inesattezze, penso che in maniera approssimativa, si puo solo dire che tornando alla lira, svenderebbe l" italia ai tedeschi. purtroppo e" gente che non ha studiato abbastanza o non si e" aggiornata. la germania ha ragione a dire italia scrocconi, proprio perche il pubblico soffoca lo stato. savona rimane un vecchio approssimativo che ha ciucciato anche lui ed adesso vorrebbe scompigliare l" europa e non conosce neanche i meccanismi.Si concordo penso sia un professore a contratto che le università pescano dal mondo economico ma non sia un accademico anche perchè dice delle cose che non sono proprio corrette soprattutto parlando di debito pubblico.Savona invece è professore ordinario,quello che vorrebbe fare è alzare bandiera bianca e arrendersi all'evidenza che l'euro danneggia l'Italia perchè non ha uno Stato unitario dietro come gli Stati Uniti,il che non è che sia un concetto sbagliato,anzi.Il suo pensiero comunque è rinchiuso in questo video.
Ho poi letto poi di un'alternativa piuttosto shock e per certi versi ingegnosa che risiederebbe nel ritirare tutti gli euro in circolazione più quelli dei conti correnti (3000 miliardi di euro in totale mi pare) metterli su un conto presso il tesoro e con quelli ripagarci le obbligazioni in euro in mano ad investitori esteri,quindi senza fare default e iniziare ad emettere nuove lire a costo zero da parte della Banca d'Italia per le transazioni nazionali.Si ridurrebbe in un sol colpo il debito pubblico azzerandolo quasi e liberando quei 70/100miliardi di euro che attualmente lo Stato spende ogni anno per interessi.
Fermo restando che non penso sia solo il debito pubblico la causa di problemi italiani,molte risorse si libererebbero,specie per gli investimenti Statali nei settori strategici, che penso siano una delle vere cause della crisi economica italiana.
borghi non capisce. anche Paul Krugman immagino. il nobel l'ha preso col trading.
e ci sono altri nobel molto critici. son tutti traders?
Ho poi letto poi di un'alternativa piuttosto shock e per certi versi ingegnosa che risiederebbe nel ritirare tutti gli euro in circolazione più quelli dei conti correnti (3000 miliardi di euro in totale mi pare) metterli su un conto presso il tesoro e con quelli ripagarci le obbligazioni in euro in mano ad investitori esteri,quindi senza fare default e iniziare ad emettere nuove lire a costo zero da parte della Banca d'Italia per le transazioni nazionali.Si ridurrebbe in un sol colpo il debito pubblico azzerandolo quasi e liberando quei 70/100miliardi di euro che attualmente lo Stato spende ogni anno per interessi.
Fermo restando che non penso sia solo il debito pubblico la causa di problemi italiani,molte risorse si libererebbero,specie per gli investimenti Statali nei settori strategici, che penso siano una delle vere cause della crisi economica italiana.