RESIDENZA ALL'ESTERO: per pagare meno tasse sulle rendite finanziarie? VOLUME VI

Il governo Portoghese preannuncia la fine del regime fiscale dei residenti non abituali (Bloomberg)
 
Anche il Sole24ore conferma Portogallo: fine delle esenzioni fiscali per pensionati stranieri

Coloro che hanno già tale agevolazioe la preserveranno comunque. Avevano già fatto un ritocchino nel 2020 passando da tassazione 0 al 10%. Il Portogallo comunque si presta(va) a pensionati esteri, non tanto a rentier con redditi da capitale o trading che mi pareva fossero abbastanza tassati.
 
Il testo della nuova norma portoghese non e' ancora noto. immagino fara' parte del progetto di bilancio 2024.
resta tempo per aderire, prevedibilmente, fino a marzo dell'anno entrante.
chi beneficia gia' della norma, o aderisce a breve, conservera' il beneficio per i dieci anni previsti.
I redditi di capitale sono esenti, ma non i capital gains.
 
Progetto di legge portoghese pubblicato oggi.
In sostanza, c'e' tempo fino alla fine del 2023 per prendere residenza in Portogallo e beneficiare per dieci anni dei vantaggi fiscali "non-dom" e tempo per iscriversi come "non-dom" fino a marzo 2024.
Chi ha gia' lo statuto "non-dom" lo conservera' con i vantaggi annessi fino al termine del periodo decennale previsto dalle norme attuali.
 
Ultima modifica:
Quando leggo ste cose in burocratico-legalese, non so perché ma mi viene il voltastomaco.

Mi sembra una norma fatta per incentivare la possibilità di libera interpretazione dei funzionari tributari, che non si sa bene come dovranno stabilire se tu hai più “relazioni personali e familiari” in Italia o all’estero. Chissà forse ti pedineranno per scoprire se la moglie è all’estero e l’amante in Italia o viceversa? Oppure faranno il conto degli amici su Fessbuck?

Staremo a vedere.

Importante invece la norma che stabilisce che anche se stai due ore in Italia conta come un giorno intero.
Penso ai tanti residenti a Montecarlo o nella Svizzera italiana che di fatto stavano sempre in Italia dovranno fare più attenzione.
 
Quando leggo ste cose in burocratico-legalese, non so perché ma mi viene il voltastomaco.

Mi sembra una norma fatta per incentivare la possibilità di libera interpretazione dei funzionari tributari, che non si sa bene come dovranno stabilire se tu hai più “relazioni personali e familiari” in Italia o all’estero. Chissà forse ti pedineranno per scoprire se la moglie è all’estero e l’amante in Italia o viceversa? Oppure faranno il conto degli amici su Fessbuck?

Staremo a vedere.

Importante invece la norma che stabilisce che anche se stai due ore in Italia conta come un giorno intero.
Penso ai tanti residenti a Montecarlo o nella Svizzera italiana che di fatto stavano sempre in Italia dovranno fare più attenzione.
Esatto ;)
 
Quando leggo ste cose in burocratico-legalese, non so perché ma mi viene il voltastomaco.

Mi sembra una norma fatta per incentivare la possibilità di libera interpretazione dei funzionari tributari, che non si sa bene come dovranno stabilire se tu hai più “relazioni personali e familiari” in Italia o all’estero. Chissà forse ti pedineranno per scoprire se la moglie è all’estero e l’amante in Italia o viceversa? Oppure faranno il conto degli amici su Fessbuck?

Staremo a vedere.

Importante invece la norma che stabilisce che anche se stai due ore in Italia conta come un giorno intero.
Penso ai tanti residenti a Montecarlo o nella Svizzera italiana che di fatto stavano sempre in Italia dovranno fare più attenzione.

in realtà le ultime sentenze parlano chiaro.....non puoi avere moglie e figli in italia se no parte in automatico l'accertamento.
 
domanda da 1.ooo.ooo di $$...

ho un "problemino" e spero che qualcuno possa darmi qualche dritta concreta in merito...

sono residente in Svizzera al 1oo% ma non ancora iscritto all'AIRE

ho una casa di proprietà in Italia (1a casa) sulla quale c'è il mutuo, ho chiesto ad un mio conoscente commercialista e mi ha confermato che l'iscrizione all'AIRE comporta la segnalazione dell'avvenuto trasferimento al vecchio comune di residenza in Italia, questo fa si che la 1a casa venga trasformata in 2a casa e quindi scatta IMU, Tari, etc... come 2a casa con, vi lascio immaginare, costi extra non indifferenti soprattutto se la casa non è un tugurio

detto cio' avevo pensato di trasferire la proprietà alla mia ex convivente che attualmente vive nella mia 1a casa con i 3 (miei) figli, lei diverrebbe la nuova proprietaria e sarebbe la sua 1a casa

domanda si puo' fare?

mi sono genericamente informato ed ho scoperto che non è possibile fare un comodato d'uso nel mio caso e nemmeno un rogito (vero) con transazione "fittizia" chesso' 1.ooo€

intestarla ai figli (tutti minorenni) dovrei passare dal tribunale dei minori ed è una complicazione che vorrei evitare (bisogna rifare il passaggio anche x un eventuale vendita futura dell'immobile)

da quello che ho capito l'unica soluzione sarebbe la donazione, qualcuno ha esperienza in merito? è fattibile anche con un mutuo di mezzo? Grazie
Non serve che le trasferisci la proprietà, basta che le cedi il diritto di abitazione.
Il soggetto passivo dell’IMU è il titolare del diritto reale, ergo se lei non ha altri immobili non va a pagare IMU.
Fonte: l’ho fatto io stesso
 
Non serve che le trasferisci la proprietà, basta che le cedi il diritto di abitazione.
Il soggetto passivo dell’IMU è il titolare del diritto reale, ergo se lei non ha altri immobili non va a pagare IMU.
Fonte: l’ho fatto io stesso
Sei sicuro che non hai fatto altra cosa?
Perché qui dice che il diritto di abitazione non è cedibile, poi però che tale divieto non è inderogabile.
Le leggi Italiche sono fareticanti.

Art. 1024 codice civile - Divieto di cessione.

diritto di abitazione è un diritto reale disciplinato dall’art. 1021 del c.c. e seguenti e attribuisce al titolare il diritto di abitare la casa limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia.

Il diritto di abitazione non è cedibile ai sensi dell’art 1024 c.c.
La dottrina e la giurisprudenza hanno però rilevato che tale disposizione normativa non ha natura pubblicistica e quindi non è inderogabile (Cass civ. n. 8507/2015).
Il nudo proprietario e il titolare del diritto di abitazione possono convenire di derogare al divieto stipulando un apposito negozio
 
Non serve che le trasferisci la proprietà, basta che le cedi il diritto di abitazione.
Il soggetto passivo dell’IMU è il titolare del diritto reale, ergo se lei non ha altri immobili non va a pagare IMU.
Fonte: l’ho fatto io stesso
Sei sicuro che non hai fatto altra cosa?
Perché qui dice che il diritto di abitazione non è cedibile, poi però che tale divieto non è inderogabile.
Le leggi Italiche sono farneticanti

Art. 1024 codice civile - Divieto di cessione.

diritto di abitazione è un diritto reale disciplinato dall’art. 1021 del c.c. e seguenti e attribuisce al titolare il diritto di abitare la casa limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia.

Il diritto di abitazione non è cedibile ai sensi dell’art 1024 c.c.
La dottrina e la giurisprudenza hanno però rilevato che tale disposizione normativa non ha natura pubblicistica e quindi non è inderogabile (Cass civ. n. 8507/2015).
Il nudo proprietario e il titolare del diritto di abitazione possono convenire di derogare al divieto stipulando un apposito negozio
 
Sei sicuro che non hai fatto altra cosa?
Perché qui dice che il diritto di abitazione non è cedibile, poi però che tale divieto non è inderogabile.
Le leggi Italiche sono farneticanti

Art. 1024 codice civile - Divieto di cessione.

diritto di abitazione è un diritto reale disciplinato dall’art. 1021 del c.c. e seguenti e attribuisce al titolare il diritto di abitare la casa limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia.
Certo che è cedibile, è una pratica che un qualunque notaio ti fa tranquillamente
 
Da profano, direi che il fisco ha tendenza a scrivere ed applicare le norme al fine di poter considerare "fiscalmente residenti" il maggior numero possibile di soggetti. Stara' poi al malcapitato l'onere di tentare di difendersi da attacchi eventualmente ingiusti, con perdita di tempo e denaro.
Definire il "domicilio" come "il centro prevalente dei legami personali" immagino crei una serie di potenziali problemi per chi lavora all'estero ma conserva legami familiari in Italia: per il paese estero, costui sara' certamente residente e tassato dove lavora, mentre l'AdE potrebbe (salvo decisione finale contraria di un tribunale) considerarlo ancora residente in Italia.
Per chi emigra come "rentier", si possono porre problemi e conflitti se l'origine dei redditi e' in Italia.
Se invece i redditi hanno origine estera, l'interessato vive effettivamente all'estero, e' regolarmente registrato come tale, e l'AdE non "vede" redditi di fonte italiana eventualmente aggredibili, direi che il problema non si pone in pratica.
 
Da profano, direi che il fisco ha tendenza a scrivere ed applicare le norme al fine di poter considerare "fiscalmente residenti" il maggior numero possibile di soggetti. Stara' poi al malcapitato l'onere di tentare di difendersi da attacchi eventualmente ingiusti, con perdita di tempo e denaro.
Definire il "domicilio" come "il centro prevalente dei legami personali" immagino crei una serie di potenziali problemi per chi lavora all'estero ma conserva legami familiari in Italia: per il paese estero, costui sara' certamente residente e tassato dove lavora, mentre l'AdE potrebbe (salvo decisione finale contraria di un tribunale) considerarlo ancora residente in Italia.
Per chi emigra come "rentier", si possono porre problemi e conflitti se l'origine dei redditi e' in Italia.
Se invece i redditi hanno origine estera, l'interessato vive effettivamente all'estero, e' regolarmente registrato come tale, e l'AdE non "vede" redditi di fonte italiana eventualmente aggredibili, direi che il problema non si pone in pratica.
Tutto giusto quello che scrivi, in particolare bisogna evitare di avere redditi di provenienza italiana, in mancanza dei quali a prescindere da quanto tempo trascorri in Italia, manca la base oggettiva per contestare il mancato pagamento delle tasse.

Però per esempio se sei cittadino di altri paesi i criteri per L residenza fiscale sono molto più semplici ed oggettivi, basati sui giorni di residenza e il possesso di una casa Semplice da verificare e semplice da dimostrare il contrario.
Risultato: Certezza del Diritto.

In Italia la normativa è ambigua e congegnata in modo che, dato un caso specifico, un giudice può decidere A e un altro B.

In queste condizioni per esempio un cittadino residente all’estero può pensare di fare investimenti in Italia? Dovresti essere matto di manicomio.
 
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