@Maestr
I costi di estrazione dell'oro determinano anche il prezzo, cosa che non è vera per i bitcoin visto che il valore del bitcoin cambia sulla base della speculazione alla base e sulla base di come vanno anche le altre crypto (anche delle shitcoin come le chiami tu).
Tutti i mercati finanziari sono speculativi.
Al momento il costo per minare 1 BTC è in linea con il prezzo di mercato.
https://en.macromicro.me/charts/29435/bitcoin-production-total-cost
Se il prezzo scendesse ulteriormente, progressivamente i minatori comincerebbero a spegnere l'hardware riducendo l'offerta. Questo indurrebbe una progressiva scarsità di nuovi bitcoin che condurrebbe, a parità di domanda, a un aumento del prezzo. Lo stesso effetto è indotto dall'halving. Un prezzo più alto convince i minatori a comprare e accendere hardware il che aumenta l'offerta dei bitcoin. Questo comporta già di per sé un abbassamento del prezzo, a cui si aggiunge l'effetto della vendita da parte dei minatori che vogliono prendere profitto. Il prezzo, dunque, scende e il ciclo si ripete.
Si tratta di un meccanismo che esiste da prima dell'avvento del protocollo Bitcoin in quanto comune nel mercato delle commodities.
Lo ipotizzava persino Satoshi Nakamoto su bitcointalk.org nel lontano 2010.
https://bitcointalk.org/index.php?topic=57.msg415#msg415
A tale meccanismo se ne sovrappongono altri per cui non è detto che sia il più incisivo nella determinazione del prezzo.
Tu stesso poi, nel tuo stesso messaggio hai ammesso che oltre a bitcoin ad oggi ci sono anche gli etherium che sono considerati affidabili nell'ambito delle cryptovalute, cosa impedisca ad un'altra crypto di spuntar fuori in futuro e di fare altrettanto successo?
Intanto, si scrive
Ethereum, errore tipico fra le persone che in realtà non hanno mai approfondito le crypto.
Comunque, più che una ammissione è una constatazione del sentiment di chi investe in questo settore. Nulla impedisce a una nuova crypto di acquisire importanza e attrarre capitali, ma dovrebbe apportare qualcosa di nuovo e con buona probabilità sarebbe subordinata a Bitcoin ed Ethereum.
Secondo te il profilo tecnologico, peccato che fare una blockchain non sia per nulla complicato (da sviluppatore software mi sono interessato alla blockchain per altri usi e ho utilizzato uno dei tanti algoritmi di criptazione open source molto robusti e mai violati per creare qualcosa di simile, non è stato assolutamente complicato), ciò che può essere complesso è fargli fare successo in un ambito come quello delle crypto già saturo.
A fare una struttura dati che si comporta come un database sono tutti bravi, ma stiamo parlando di un protocollo.
Il protocollo Bitcoin non è solo blockchain, ma l'unione di una serie di discipline e tecnologie quali teoria dei giochi, economia, sistemi distribuiti, crittografia avanzata, ecc...
La base di tutto è la crittografia asimmetrica
https://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia_asimmetrica
usata ad esempio negli algoritmi RSA
https://it.wikipedia.org/wiki/RSA_(crittografia)
L'algoritmo RSA è pubblico e viene studiato nelle scuole, la sua implementazione non è neanche complicata e, a patto che si usi un numero abbastanza grande, è molto sicuro.
La blockchain non sono altro che blocchi di informazioni (quantità, data transazione, puntatore al blocco precedente) criptate in modo da poter essere decriptate solo da chi ha la chiave privata, mentre la chiave pubblica è di fatto l'indirizzo del wallet.
RSA non c'entra nulla, il che mi fa pensare nuovamente che Bitcoin non te lo sei mai guardato...
Bitcoin come crittografia a chiave asimmetrica utilizza secp256k1 (scelta curiosa) con l'algoritmo ECDSA.
Di base insomma chiunque con un minimo di conoscenza informatica può creare una crypto (altro che menti geniali, hanno sfruttato un sistema già esistente per inviare le pec ad esempio) più che affidabile dal punto di vista tecnologico. Ovviamente il valore di una crypto non viene determinato solo dalla sua affidabilità tecnologica.
Allora attendiamo il lancio della tua blockchain innovativa facile da realizzare.
Un vero dramma il fatto che Satoshi Nakamoto e Vitalik Buterin abbiano reso saturo il settore, precedendo le vere menti geniali in circolazione.
In definitiva il mercato delle crypto è molto diverso da quello dell'oro, non è un caso che le crypto siano crollate molto più dell'azionario (il bitcoin ad esempio ha perso il 70% del suo valore dal novembre 2021, l'indice S&P 500 solo il 15%) mentre l'oro ha avuto un andamento di gran lunga più stabile (perdendo appena il 2%, pure considerando il momento peggiore per acquistarlo siamo comunque a meno del 14% di perdita, non è un caso che sia un bene rifugio).
È una lettura scorretta. Bitcoin spesso è stato fortemente correlato all'azionario tecnologico, non all'azionario in generale e alcune aziende quali Amazon (-48%), Meta/Netflix (-77%), Intel (-64%), Nvidia/AMD (-69%), ecc... hanno registrato cali di entità comparabile. Solo che i bitcoin non sono azioni e il confronto lascia il tempo che trova. Poi, il fatto che il Bitcoin abbia meccanismi simili a quelli delle commodities fisiche non significa che debba avere lo stesso andamento dell'oro.
E se anche un giorno si potesse ottenere oro infinito dallo spazio scommetto che per mandarlo sulla terra ci vorranno parecchi soldi e che quindi non sarà sostenibile senza un prezzo adeguato. Poi tutto può succedere, tecnicamente è pure possibile tramutare il piombo in oro ma non è conveniente, mettendo pure che lo diventi può anche darsi che l'assurdo capiti e che l'oro non sia più un bene rifugio... prima che le crypto possano prendere il posto dell'oro ci sono miliardi di cose tangibili che potrebbero farlo.
Bisogna anche vedere quanto ne sarà rimasto sulla Terra, se scavare per ricavare un'oncia costerà di più che spedire un razzo-minatore nello spazio.
Alla fine era solo un esempio per mostrare che la proprietà della scarsità dell'oro non è immutabile.
Detto ciò, se fare il detrattore delle criptovalute nella sezione dedicata alle criptovalute ti arricchisce, auguri.