Nei tuoi 2 esempi, chi non riscatta la laurea va comunque in pensione più tardi e con meno contributi, quindi con una pensione più bassa.
Nel caso di quota 41 poi, o dei 42 anni e 10 mesi la pensione non subirebbe penalizzazioni anche se presa prima... credo.
I miei esempi volevano solo dimostrare che devono essere effettuati calcoli precisi.
Un 28enne (interamente contributivo) se inizia a lavorare a 28 anni e riscatta la laurea di 5 anni raggiungerà i 41 anni a 64 anni e a 64 anni poteva andare in pensione senza alcun riscatto. Peggio se deve raggiungere i 42 anni e 10 mesi. E’ vero che avrebbe una pensione di un importo più alto ma solo di poche decine di euro nette al mese in quanto il riscatto agevolato aumenta il montante di poco e la convenienza di quest’ultimo aspetto dipende dal numero degli anni nei quali si percepirà la pensione (cosa che nessuno sa al momento del riscatto).