Inutile parlare del superbonus perché è fuorviante, noi siamo cittadini e non tifosi dei partiti politici, non abbiamo bisogno di trovare un capro espiatorio per l'incapacità di governare, limitiamoci a fare considerazioni sui fatti. Durante il COVID l' edilizia non era messa male perché proprio grazie al meccanismo della cessione del credito alle Esco, i bonus ordinari: 50%, 65%, 70%, e 75% tra ecobonus e sismabonus, stavano sbloccando la situazione stagna di molti condomini che non riuscivano a deliberare. La decisione di portare al 110% la detrazione e di aprire il mercato alle banche, oltreché di allargare la platea alle case unifamiliari, ha fatto consumare in fretta tutte le possibilità di vendere crediti. Le Esco, invece di limitarsi a fare i lavori in un numero di condomini tale da poter assorbire i crediti fiscali per il pagamento delle proprie tasse, hanno iniziato a vendere a loro volta il credito alle banche. Le banche, una volta esaurita la capienza, non hanno più accettato crediti. Però il meccanismo di cessione del credito, pur consapevoli che si tratta di un finanziamento pubblico, se utilizzato con aliquote di detrazione più basse, è stato e avrebbe potuto essere un meccanismo utile per riqualificare l'enorme patrimonio edilizio decadente italiano. E questo problema della sempre maggiore necessità delmpatrimonio edilizio esistente, esiste, indipendentemente dal vettore energetico che al limite è un discorso parallelo e non alternativo.