Bottarelli il catastrofista
: " Il sistema bancario americano - e con esso politica, watchdogs e regolatori - è ormai con le spalle al muro. Nessun anfratto in cui nascondersi, nessuna via di fuga lungo cui correre. C'è infatti un ambito della crisi bancaria scatenata da SVB che nessun media italiano ha ancora minimamente trattato (scommette che domani salterà fuori da qualche parte, casualmente?). Ed è quello esiziale del CRE, il commercial real estate. Perché le banche medio-piccole, tipo SVB o First Republic Bank, fanno capo al 70% dei prestiti immobiliari USA. E dopo lo schiaffone del 2008, nessuno gioca più tanto volentieri con il mattone e la carta che lo garantisce. Capirete da soli, quindi, come la notizia resa nota ieri da Bloomberg abbia scosso i piani alti del Sistema: la scorsa settimana, quella della "nuova Lehman", il Federal Home Loan Bank System ha emesso debito per 304 miliardi di dollari per generare l'ammontare di liquidità necessario alle banche medio-piccole per sopravvivere. Si tratta di oltre il doppio del controvalore garantito dalla Discount Window della Fed. E. sostanzialmente, tutto concentrato sul commercial real estate. L'acronimo FHLB di fatto rappresenta una cooperativa privata gestita da 11 banche regionali che raggruppa 6.500 entità, comprendenti istituti di credito medio-piccoli ma anche credit unions e società di assicurazioni. Insomma, il sistema nervoso dell'America. Quello vero. Che finanzia chi lavora e investe. E, soprattutto, costruisce o compra case. E che permette al corpaccione muscoloso delle Big 4 di fare il bello e cattivo tempo con derivati e swaps e buybacks. Ancora peggiore è il dato degli ammontare relativi ai vari giorni della settimane: se lunedì 13 la FHLB ha emesso debito per 111,8 miliardi, la maggior issuance su singolo giorno in 90 anni di storia, il venerdì 17 ci si è giocoforza dovuti limitare a 21,7 miliardi. Insomma, contagocce. E conseguente logica della sabbia nella clessidra che comincia a scorrere sempre più velocemente. Detto fatto, poche ore dopo la pubblicazione del campanello d'allarme del real estate, sempre Bloomberg lanciava lo scoop: funzionari governativi starebbero già lavorando a un piano per espandere temporaneamente a TUTTI gli istituti del Paese le garanzie federali della FDIC (Federal Deposit Insurance Corp.) "al fine di creare un cuscinetto di difesa contro una potenziale crisi finanziaria in arrivo". Cosa ci dice questa notizia, apparentemente per addetti ai lavori? Che chi pensava che non fossimo di fronte a un nuovo 2008, aveva ragione. Ciò che ci aspetta è in effetti molto peggio. Perché negli USA, i depositi totali sono pari a 18 trilioni. Ma, come mostra il grafico, la disponibilità della FDIC è solo di 125 miliardi. Come si fa? Esattamente come si è fatto la scorsa settimana per dar vita al Bank Term Funding Program (BTFP) per salvare SVB e soci: attivare l'Exchange Stabilization Fund, ovvero il bazooka fiscale del Treasury. L'America sta preparandosi al peggio. Qualcuno avvisi Bruxelles."