Stavo leggendo i nomi dei nuovi ministri del governo Draghi e mi son imbattuto su tal Roberto Cingolani ministro per la Transizione Energetica (nuovo ministero). Non conoscendo il personaggio sono andato a leggermi le sue "Linee Guida di Programma" e sono rimasto pietrificato anzi di sale, come la moglie di Lot durante la fuga da Sodoma.
Udite, udite:
“Fra dieci anni avremo l’idrogeno verde e le automobili che andranno a celle a combustibile. Le batterie le avremo superate, perché hanno un problema di dismissione”.
Questo è pazzo, ormai il mondo ha deciso per l'elettrico, le grandi case automobilistiche non investono più da anni sulle celle a combustibile, i governi non finanziano più studi sull'idrogeno prova ne sia che la sola Wolkswagen ha in programma di aprire 6 megafabbriche di batterie al litio.
Successivamente ha chiuso la relazione con:
“l’universo funziona con la fusione nucleare. Quella è la rinnovabile delle rinnovabili. Noi oggi abbiamo il dovere nel Pnrr di potenziare la fusione. Quello è un treno che non possiamo perdere”.
Questo non è solo pazzo, è un pazzo furioso. Ho concluso io.
Ero poco più che bambino negli anni 70 quando al riguardo si diceva che mancavano ancora 30 prima che dal laboratorio la fusione potesse uscire per entrare in produzione. Siamo nel 2021 e ancora nessun ente al mondo prevede che di qui al 2050 la fusione possa esser compresa nei processi di transizione.
In Italia si viaggia ancora nel mondo delle favole e se questo è il ministro del paese dei Balocchi non solo Cao è autorizzato a vaneggiare, a maggior ragione lo sono anche i malinformati azionisti di Saipem. A loro almeno vale l'attenuante : perdona loro perché non sanno quello che fanno..... e scrivono.