Salvo

mi dicono sia stata un successo.opere in vendita a coefficiente 30
 
Coefficiente 30 vuol dire che un 50x70 viene venduto a 36 k? Corretto?
 
Un po’ esagerato ma ricordo che pure qui qualche anno fa costava 20 in certe gallerie
 
Un po’ esagerato ma ricordo che pure qui qualche anno fa costava 20 in certe gallerie

ricordi bene.....ora sembrerebbe iniziata la fase della sua valorizzazione, del resto ha una storia espositiva e una vita artistica di straordinario valore, uomo veramente colto
 
Ieri sera anche Carlo Vanoni da Orler ha parlato del fatto che Salvo sia entrato nell'orbita Gladstone.
Diceva che da quando si è sparsa la notizia improvvisamente tutti a chiedere opere di Salvo mentre fino a pochi giorni prima, a detta sua, il mercato dell'artista non era particolarmente vivace. Bene perchè Salvo mi piace molto e merita però questo la dice lunga su quanti ragionano nel settore arte come si potrebbe ragionare per un titolo in borsa, altro che storicizzazione ed esposizioni.....
 
Salvo lo apprezzo e mi sarebbe sempre piaciuto avere una sua nevicata notturna....sono contento e ricordo che ha dalla sua anche avere una figlia gallerista con bei buoni contatti (vedasi Gladstone)
 
Ieri sera anche Carlo Vanoni da Orler ha parlato del fatto che Salvo sia entrato nell'orbita Gladstone.
Diceva che da quando si è sparsa la notizia improvvisamente tutti a chiedere opere di Salvo mentre fino a pochi giorni prima, a detta sua, il mercato dell'artista non era particolarmente vivace. Bene perchè Salvo mi piace molto e merita però questo la dice lunga su quanti ragionano nel settore arte come si potrebbe ragionare per un titolo in borsa, altro che storicizzazione ed esposizioni.....

Sono d'accordo con Menzio.
Ormai e' tutta moda.
Infatti chi apprezza l'800 siamo solo io e Menzio.:bow:
 
Circa 20k con i diritti da meeting il 50x70 direi bene
 
Per carità ma non significa nulla.
Ci sono artisti che sono cresciuti rispetto al 2008
 
Per comprendere l’evoluzione di Salvo consiglio di visitare questa pagina del sito ufficiale, in particolare per rendersi conto che dalla fine degli anni 60 al 2015 ci sono state diverse evoluzioni nel suo operato, tali da renderlo spesso non riconoscibile.

Opere – Salvo

evoluzione al figurativo da lui voluta con una svolta nel 1973 " Mi ero stufato. In quel periodo per farsi applaudire dalle gallerie bastava tirare un barattolo di vernice contro la parete. Se poi sulla parete c'era una riproduzione della Gioconda o della venere di botticelli ancora meglio.....";)

Noterete che la galleria della Norma Mangione (la figlia) propone i cicli figurativi
Salvo | Norma Mangione Gallery : NORMA MANGIONE GALLERY

come del resto sta facendo la BARBARA GLADSTONE
Salvo - Gladstone Gallery

io preferisco queste opere, ma mi sa che il mercato guarderà altrove:rolleyes:
 

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... non a caso ho scritto "evoluzione" in quanto per lui fu così:

"Quando è nato il futurismo, ogni giovane artista aveva ottime probabilità di aderire al movimento, poiché è insito nella gioventù essere attirati dall’innovazione. Chi invece aveva già maturato il proprio stile, non poteva diventare futurista. Allo stesso modo, quando sono entrato in contatto con quello che era il milieu dell’avanguardia a Torino -che ruotava intorno a Sperone- la pittura non era neppure in discussione. Assolutamente vietata. E così sono nate le opere concettuali: è stato un periodo, anche molto intenso, figlio della gioventù e all’insegna della sperimentazione."

"Anche quando, nei primi anni ’70, un gallerista nascose a un collezionista un mio quadro. Se ne vergognava. A un certo punto, nonostante i miei lavori concettuali fossero apprezzati, ho sentito la necessità di allontanarmi da quella che ormai era una moda, una tendenza troppo generalizzata di un gruppo d’artisti che, comunque, volevano vedere le proprie opere esposte nei musei accanto a Leonardo, Monet o Mondrian. Mi sono chiesto se davvero si fossero esaurite tutte le possibilità d’espressione sulla tela."

;)
 
si legge infatti che fu il più reazionario di quegli artisti lì della Torino di sinistra.;)
"Era nato povero nella Sicilia più povera, a Leonforte, e si chiamava Salvatore Mangione ma siccome viveva, figlio di emigranti, nella Torino dei cartelli “Non si affitta a meridionali”, per depistare i sabaudi si faceva chiamare soltanto Salvo.:D:D

"... nel 1973 era già un nome della cosiddetta arte povera, ambiente plumbeo, punitivo, dove “dipingere un fiore era più scandaloso che fare pipì in mezzo alla galleria”. Per reazione si mise a pennellare quadri coloratissimi indignando le beghine dell'artisticamente corretto.

Lo accusarono di tradimento addirittura politico:wall:: “Erano tutti di sinistra come del resto lo ero stato anch'io, e ci voleva poco a dire quello è fascista, è di destra”

Ridicola la politica mescolata alla cultura, ma fu così (anzi ... è così:o)
 

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