Salvo

Vai a vederti i risultati d’asta ante 2022 e lo noterai tranquillamente , su 1700 opere all’ asta le invendute sono state oltre 500 , superiori quindi al 30% , contento adesso o ci sono altre richieste ? Guarda che alle prossime richieste emetto fattura di consulenza …😂 buona domenica dai


ah ah ah macchè fattura, fatti pagare in contanti:D
 
SALVO non è affatto una scoperta o un'operazione finanziaria di corto respiro iniziata da pochi mesi e orchestrata per fini speculativi.
L'interesse internazionale per SALVO è INIZIATO ALMENO 4 ANNI FA . Sotto posto un articolo di ARTSY ( piattaforma internazionale molto seguita dagli addetti ai lavori ) del marzo 2020,in cui già si parlava di un notevole interesse dei collezionisti in quel periodo, si faceva riferimento alla sua storia artistica, e si accostava il suo linguaggio pittorico a quello di Nicholas Party ( giovane artista internazionale che tratta a cifre milionarie ) ; anzi sarebbe più corretto dire che è quest'ultimo ad "ispirarsi" al linguaggio di SALVO.
La pittura di SALVO, è inutile contestarlo, piace e attrae i collezionisti internazionali per la sua immediatezza, semplicità di lettura , raffinatezza e poetica. Oggi, queste caratteristiche pittoriche sono molto ricercate dal collezionismo internazionale e dal gusto estetico contemporaneo, quindi facciamocene una ragione del suo exploit .
Certo il mercato, vive anche di speculazioni e di eccessi, ma la sostanza del fenomeno non cambia , l'ascesa di SALVO ha un sua degna giustificazione e una meritata consacrazione, e non sarà certo una "moda" o operazione che dir si voglia di breve respiro.

https://www.artsy.net/article/artsy-editorial-5-artists-radar-march

Concordo, basti pensare che comunque Salvo si è consolidato nel tempo se si va a guardare le gallerie in cui ha esposto, tra personali e collettive, i nomi sono tanti. Ha conquistato l'America, che è comunque punto di riferimento da decenni per l'arte. Se lo uniamo poi anche al lavoro dell'Archivio, i risultati sono ben meritati. L'articolo che hai menzionato su Artsy racconta brevemente ciò che ha portato a questi numeri.

Poi lamchr, per quanto riguarda gli invenduti, ho trovato quest'articolo che fa riferimento a quanto hai detto sulla percentuale non so se ti basavi su quello (articolo in allegato), ma alla fine secondo me dipende sempre da quale opera va a finire all'asta. Oltre al fatto che ai tempi del 2014 si poteva acquistare un'opera di Salvo a dei prezzi "accettabili", dai 15.000€ ai 35.000€, e successivamente è comunque salito nel corso degli anni arrivando ad oggi, definirlo una crescita smisurata non penso, dato che le carte c'erano, alla fine c'è stata una reazione a catena partita da quella famosa 21st Century di Christie's Londra che ha portato grande attenzione internazionale ma già accennata precedentemente con i vari record fatti in Italia da Blindarte e Christie's.

Link Articolo -> Aste: Blindarte incorona Salvo con un nuovo record - Collezione da Tiffany

Intanto colgo l'occasione per augurare una buona domenica a tutti.
 
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Dall'asta di Arte Investimenti (Boni)...:o

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quanti gomiti mangiati...
 
Concordo, basti pensare che comunque Salvo si è consolidato nel tempo se si va a guardare le gallerie in cui ha esposto, tra personali e collettive, i nomi sono tanti. Ha conquistato l'America, che è comunque punto di riferimento da decenni per l'arte. Se lo uniamo poi anche al lavoro dell'Archivio, i risultati sono ben meritati. L'articolo che hai menzionato su Artsy racconta brevemente ciò che ha portato a questi numeri.

Poi lamchr, per quanto riguarda gli invenduti, ho trovato quest'articolo che fa riferimento a quanto hai detto sulla percentuale non so se ti basavi su quello (articolo in allegato), ma alla fine secondo me dipende sempre da quale opera va a finire all'asta. Oltre al fatto che ai tempi del 2014 si poteva acquistare un'opera di Salvo a dei prezzi "accettabili", dai 15.000€ ai 35.000€, e successivamente è comunque salito nel corso degli anni arrivando ad oggi, definirlo una crescita smisurata non penso, dato che le carte c'erano, alla fine c'è stata una reazione a catena partita da quella famosa 21st Century di Christie's Londra che ha portato grande attenzione internazionale ma già accennata precedentemente con i vari record fatti in Italia da Blindarte e Christie's.

Link Articolo -> Aste: Blindarte incorona Salvo con un nuovo record - Collezione da Tiffany

Intanto colgo l'occasione per augurare una buona domenica a tutti.
Io non sarei cosi sicuro di quanto riportato: le crescite " sane " hanno altre caratteristiche! Temo che qlno si farà mooolto male se crede che l'operazione su Salvo sia scevra da manovre mercantili distorsive, mio personalissimo parere ,eh!? :fiufiu:
 
Ognuno di noi deve fare le proprie riflessioni e valutazioni personali su ogni singolo artista che compera.
Un errore che troppo spesso noto è quello di assimilare le quotazioni e gli andamenti di un artista in base alle singole aggiudicazioni o agli invenduti.
Questo, a prescindere o meno dal fatto che vi possa essere o meno un'operazione dietro.

Tutti gli artisti fanno invenduti in asta, anche Picasso o Warhol che sono gli artisti con mercato più forte al mondo.
Basta che un'opera sia mal riuscita e va invenduta, o banalmente la si stima "X" con conseguente riserva, quando il mercato in quel momento e per quell'opera è disposto ad arrivare al 70% di "X".

Bisogna cercare di imparare a darsi degli strumenti di conoscenza per guardare in prospettiva, e non a farsi influenzare come fosse un titolo in borsa che sale e scende.
Se un collezionista compera per puro piacere, alla fine non serve alcun ragionamento salvo potersi permettere una data opera, se invece si guarda anche al futuro, sta al collezionista formarsi un'idea anche sulle potenzialità di un artista e di un'opera nel tempo, svincolando ogni ragionamento da ciò che accade in determinati momenti e inquandrando le singola aggiudicazioni all'interno di considerazioni di più ampio resipro.
 
Ognuno di noi deve fare le proprie riflessioni e valutazioni personali su ogni singolo artista che compera.
Un errore che troppo spesso noto è quello di assimilare le quotazioni e gli andamenti di un artista in base alle singole aggiudicazioni o agli invenduti.
Questo, a prescindere o meno dal fatto che vi possa essere o meno un'operazione dietro.

Tutti gli artisti fanno invenduti in asta, anche Picasso o Warhol che sono gli artisti con mercato più forte al mondo.
Basta che un'opera sia mal riuscita e va invenduta, o banalmente la si stima "X" con conseguente riserva, quando il mercato in quel momento e per quell'opera è disposto ad arrivare al 70% di "X".

Bisogna cercare di imparare a darsi degli strumenti di conoscenza per guardare in prospettiva, e non a farsi influenzare come fosse un titolo in borsa che sale e scende.
Se un collezionista compera per puro piacere, alla fine non serve alcun ragionamento salvo potersi permettere una data opera, se invece si guarda anche al futuro, sta al collezionista formarsi un'idea anche sulle potenzialità di un artista e di un'opera nel tempo, svincolando ogni ragionamento da ciò che accade in determinati momenti e inquandrando le singola aggiudicazioni all'interno di considerazioni di più ampio resipro.
Concordo.
Converrai ,però, che oramai si parla di cifre piuttosto importanti per quest'autore, per cui , credo, che il ragionamento ( certo ad ampio respiro , e non solo limitato ai risultati d'asta) e lo " studio " del fenomeno Salvo vada fatto in modo analitico senza farsi prendere da facili entusiasmi.
 
Concordo.
Converrai ,però, che oramai si parla di cifre piuttosto importanti per quest'autore, per cui , credo, che il ragionamento ( certo ad ampio respiro , e non solo limitato ai risultati d'asta) e lo " studio " del fenomeno Salvo vada fatto in modo analitico senza farsi prendere da facili entusiasmi.
Infatti è esattamente quello che intendo anche io Galak!
Ma lo studio analitico non si fa guardando i singoli risultati, lo si fa ponderando l'andamento all'interno di un "calderone" di tot risultati nell'arco di un "x" periodo di tempo.

Per quanto riguarda gli invenduti, qualsiasi autore può andare invenduto se la riserva è sbagliata. Se mettessero un arazzo di Boetti in asta con base 100k o 200k andrebbe invenduto in automatico, perchè in altre aste magari parte da 40k.
Ma, al di là del fatto che qui si scatenerebbero "Boetti invenduto" o allo stesso modo che per "Salvo invenduto", sarebbero argomentazioni con un peso specifico pari a zero...

Tutto va riportato ad una questione di rapporti rispetto alla qualità di un'opera di un dato artista, la disponibilità di acquisto sul mercato ad un certo valore e ovviamente la richiesta / offerta per quell'opera.

Per qualche motivo qui sul forum si assiste periodicamente ad una sorta di "rito in stile macumba" verso alcuni autori da parte di alcune persone che per qualche motivo provano una certa soddisfazione quando un autore che vorrebbero comperare - e che nel 90% dei casi non hanno in collezione - ed esaltano risultati bassi o invenduti in stile "crolla tutto", senza nemmeno provare a capire il perchè di un'aggiudicazione bassa o di un invenduto, e anzi, prendendo quella singola specifica aggiudicazione come "IL" segnale di chissà quale disastro.

Ebbene, l'altro giorno è andato invenduto in asta un bellissimo Fontana bianco. Cambia forse qualcosa al mercato di Fontana? NO!
Semplicemente la base era troppo ottimistica.
Qui non credo nessuno lo abbia nemmeno riportato, ma fosse stato Salvo o Boetti, sarebbe stato subito evidenziato.

Da un lato quindi mi riferisco a questo, dall'altra al fatto che appunto, qualsiasi invenduto andrebbe analizzato, esattamente come qualsiasi aggiudicazione bassa, perchè, si può trattare o di casualità o di errori di valutazione oppure effettivamente di segnali, ma in quel caso andrebbero inseriti in un contesto analitico più articolato e strutturato su un orizzonte temporale di una certa ampiezza.

Sostanzialmente: non è che un artista salga o scenda in base ad ogni singolo passaggio in asta, mentre qui si tende ad avere (e a dare) questo tipo di valenza.
 
Sostanzialmente: non è che un artista salga o scenda in base ad ogni singolo passaggio in asta,

Assolutamente d’accordo! Infatti io mi riferivo principalmente a “soffermarsi” sul TREND di crescita di Salvo.
Mi spiego: io per anni ho seguito Boetti e l’ho visto COSTANTEMENTE E PROGRESSIVAMENTE in crescita senza grossi sbalzi ( ad eccezione di dell’anno precedente in cui qualche balzo tipo canguro l ha registrato, ma poi altrettanto rapidamente rientrato…)e reputo,questo andamento, sano e veritiero.
Non ho notato, invece, la stessa progressione ( oltre che tutto il corollario di attività a sostegno dell’opera dell’autore)per Salvo e, pertanto, questa sua crescita rapidissima, non mi convince del tutto.
Un salutone!
:-)
 
Sostanzialmente: non è che un artista salga o scenda in base ad ogni singolo passaggio in asta,

Assolutamente d’accordo! Infatti io mi riferivo principalmente a “soffermarsi” sul TREND di crescita di Salvo.
Mi spiego: io per anni ho seguito Boetti e l’ho visto COSTANTEMENTE E PROGRESSIVAMENTE in crescita senza grossi sbalzi ( ad eccezione di dell’anno precedente in cui qualche balzo tipo canguro l ha registrato, ma poi altrettanto rapidamente rientrato…)e reputo,questo andamento, sano e veritiero.
Non ho notato, invece, la stessa progressione ( oltre che tutto il corollario di attività a sostegno dell’opera dell’autore)per Salvo e, pertanto, questa sua crescita rapidissima, non mi convince del tutto.
Un salutone!
:-)

Mi trovo d'accordo sia con te che con Biagio.tv che ha esposto molto bene il concetto. Ora che hai spiegato meglio cosa intendevi per 'crescite sane', posso essere un po' più d'accordo. Tuttavia, molti altri artisti hanno ricevuto una simile attenzione, alcuni si sono fermati, mentre altri il giorno dopo si sono trovati in mezzo a una strada. D'altronde, nessuno ha la sfera di cristallo... quindi il tempo è semplicemente la risposta alla soluzione
 
Io aggiungerei una cosa gli invenduti tal volta possono rappresentare una ottima occasione per chi vuole comprare davvero il resto è filosofia
 
Sostanzialmente: non è che un artista salga o scenda in base ad ogni singolo passaggio in asta,

Assolutamente d’accordo! Infatti io mi riferivo principalmente a “soffermarsi” sul TREND di crescita di Salvo.
Mi spiego: io per anni ho seguito Boetti e l’ho visto COSTANTEMENTE E PROGRESSIVAMENTE in crescita senza grossi sbalzi ( ad eccezione di dell’anno precedente in cui qualche balzo tipo canguro l ha registrato, ma poi altrettanto rapidamente rientrato…)e reputo,questo andamento, sano e veritiero.
Non ho notato, invece, la stessa progressione ( oltre che tutto il corollario di attività a sostegno dell’opera dell’autore)per Salvo e, pertanto, questa sua crescita rapidissima, non mi convince del tutto.
Un salutone!
:-)
ok ma non è detto che tutti gli artisti debbano seguire le stesse identiche traiettorie con identiche tempistiche e curve. E' chiaro che Salvo ha avuto un boom di attenzione improvvisa dovuta ad una forte visibilità negli USA per vari accadimenti (alcuni casuali) e l'articolo del 2020 di artsy che segnala in anticipo un rialzo del 700% di ricerche su questo artista da un dato momento storico è compatibile con quello poi accaduto in seguito. Era un artista poco noto oltre oceano, a differenza di Schifano che è uno dei grandi attori della pop art italiana ed è sempre stato discretamente conosciuto anche all'estero
 
Sostanzialmente: non è che un artista salga o scenda in base ad ogni singolo passaggio in asta,

Assolutamente d’accordo! Infatti io mi riferivo principalmente a “soffermarsi” sul TREND di crescita di Salvo.
Mi spiego: io per anni ho seguito Boetti e l’ho visto COSTANTEMENTE E PROGRESSIVAMENTE in crescita senza grossi sbalzi ( ad eccezione di dell’anno precedente in cui qualche balzo tipo canguro l ha registrato, ma poi altrettanto rapidamente rientrato…)e reputo,questo andamento, sano e veritiero.
Non ho notato, invece, la stessa progressione ( oltre che tutto il corollario di attività a sostegno dell’opera dell’autore)per Salvo e, pertanto, questa sua crescita rapidissima, non mi convince del tutto.
Un salutone!
:-)
Il mio era un discorso generale Galak, ma nel concreto mi pare che stiamo dicendo in modi diversi la stessa cosa, perchè alla fine da quanto capisco, tu ti sei formato una convinzione personale che trascende dai singoli risultati.

Ho capito il parallelo che fai tra Boetti e Salvo, ma ogni artista può avere dinamiche di mercato diverse, anche inimmaginabili.

Ovviamente poi ognuno di noi si forma in base alle proprie convinzioni delle visioni variegate e nessuno può sapere quale sia la "previsione" più corretta.

Un salutone a te e grazie per gli spunti di conversazione! :-)
 
Io aggiungerei una cosa gli invenduti tal volta possono rappresentare una ottima occasione per chi vuole comprare davvero il resto è filosofia
Bravo, assolutamente vero! Se ci sono le condizioni, alcuni invenduti sotto il profilo dell'acquisto possono rivelarsi delle occasioni!
 
Ebbene, l'altro giorno è andato invenduto in asta un bellissimo Fontana bianco. Cambia forse qualcosa al mercato di Fontana? NO!
Semplicemente la base era troppo ottimistica.
Qui non credo nessuno lo abbia nemmeno riportato, ma fosse stato Salvo o Boetti, sarebbe stato subito evidenziato.

Oltre a questo, di invenduto :
Idropittura/tela 100,4 x 81,4 cm da Christies il 7 marzo, ci sarebbe da aggiungere pure quest’altro (il giorno prima )
Pittura 80 x 65 cm da Sothebys

A dirla tutta Lucio non se la passa tanto bene in questi ultimi tempi, anche su questo fece un flop:D Disegno Acquarello e Tecnica mista/carta da 47 x 60 cm, a dicembre 2023.

Forse è bene se li tengano da parte i mercanti in “attesa” :D :D di tempi migliori.

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Bravo, assolutamente vero! Se ci sono le condizioni, alcuni invenduti sotto il profilo dell'acquisto possono rivelarsi delle occasioni!

hai ragione,

la coerenza dei collezionisti è impeccabile, troppo bello cavalcare il mercato (che fa tanto bene al mercato stesso:cool:) e diventare tutti uguali.

Libidine del collezionista possedere almeno accardiboettidoraziosalvoschifanogriffa :P
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Ultima modifica:
Oltre a questo, di invenduto :
Idropittura/tela 100,4 x 81,4 cm da Christies il 7 marzo, ci sarebbe da aggiungere pure quest’altro (il giorno prima )
Pittura 80 x 65 cm da Sothebys

A dirla tutta Lucio non se la passa tanto bene in questi ultimi tempi, anche su questo fece un flop:D Disegno Acquarello e Tecnica mista/carta da 47 x 60 cm, a dicembre 2023.

Forse è bene se li tengano da parte i mercanti in “attesa” :D :D di tempi migliori.

Vedi l'allegato 2994884Vedi l'allegato 2994885Vedi l'allegato 2994886
Ecco, questa è esattamente la rappresentazione di ciò che dicevo: c'è chi è convinto che degli invenduti determinino qualcosa tout court. Poi magari dopo un mese c'è un record price. Eh, ma il mercato brutto brutto signora mia...

Addirittura il finalino "forse è bene che se li tengano i mercanti".
Ma si, buttiamolo alle ortiche quel Fontana bianco coi tagli 😂

Mi chiedo se sia troppo complicato pensare di fare dei ragionamenti elementari tipo "base alta = rischio invenduto", validi per qualsiasi artista al mondo e per qualsiasi opera...
 
Sostanzialmente: non è che un artista salga o scenda in base ad ogni singolo passaggio in asta, mentre qui si tende ad avere (e a dare) questo tipo di valenza.
Esprimi un concetto che sembrerebbe banale, ma che molti non riescono ad accettare, come si vede anche in altri ambiti.

Faccio l’esempio del clima: magari oggi a Milano fa freddo, però da ciò nulla si può concludere sul Global Warming. Eppure, c’è chi da un dato meteo puntuale vuole trarre conclusioni sul clima, che richiede, invece, molti dati su un periodo lungo.

Allo stesso modo, da un invenduto (o un record) a Vercelli non si può trarre nessuna conclusione sul mercato globale di un artista.
 
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