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R&M ha ottenuto il migliore risultato di sempre con un EBIT di €2,2 mld, rispetto a un risultato in pareggio nel 2021, grazie alla disponibilità degli impianti e all’ottimizzazione dei prodotti cogliendo le opportunità della ripresa dello scenario di raffinazione, mentre le misure di efficienza hanno attenuato l’impatto dell’incremento dei costi energetici;
Nel quarto trimestre 2022, il margine di raffinazione indicatore Eni (Standard Eni Refining Margin) si è attestato in media a 13,6 $/barile (8,5 $/barile nell’anno), rispetto ai valori negativi riportati nel periodo di confronto. I margini di raffinazione registrano un incremento significativo trainati da un forte rimbalzo della domanda per tutti i tipi di prodotti raffinati, a causa della riapertura dell'economia e dei colli di bottiglia nel sistema. • Nel quarto trimestre 2022 le lavorazioni di petrolio e di semilavorati in conto proprio in Italia, pari a 3,73 mln di tonnellate, sono diminuite del 10% rispetto al quarto trimestre 2021 per effetto dei minori volumi lavorati presso le raffinerie di Sannazzaro e Milazzo dovuti alle maggiori fermate manutentive, in parte compensati dalle maggiori lavorazioni della raffineria di Livorno (nel 2022 le lavorazioni pari a 16,12 mln di tonnellate si sono ridotte del 2% rispetto al periodo di confronto). Le lavorazioni nel resto del mondo sono in lieve crescita rispetto al 2021, in entrambi i periodi, a seguito dei maggiori volumi processati in Germania. • Nel quarto trimestre 2022 i volumi di lavorazione bio pari a 129 mila tonnellate registrano un calo del 35% rispetto all’analogo periodo del 2021 a seguito dei minori volumi lavorati presso le bioraffinerie di Gela e Venezia causati dalle fermate manutentive. Nell’anno 2022, i volumi pari a 543 mila tonnellate registrano una riduzione del 18% rispetto al periodo di confronto per effetto della fermata dell’impianto di Gela, nei primi mesi dell’anno, solo in parte compensata dalle maggiori lavorazioni presso la bioraffineria di Venezia. • Nel quarto trimestre 2022 le vendite rete in Italia pari a 1,38 mln di tonnellate sono in leggera crescita rispetto al periodo di confronto (+1%) per effetto delle maggiori vendite di benzine e gasolio. Nell’anno, le vendite retail si attestano a 5,38 mln di tonnellate, +5% rispetto all’anno 2021. • Nel quarto trimestre 2022 le vendite extrarete in Italia pari a 1,55 mln di tonnellate sono in lieve diminuzione rispetto al quarto trimestre 2021 (-1%) come conseguenza dei minori volumi commercializzati di gasolio, solo in parte compensati dalle maggiori vendite nel segmento jet fuel (6,19 mln di tonnellate nell’esercizio; +3% rispetto al periodo di confronto). • Le vendite di prodotti petrolchimici nel quarto trimestre pari a 0,77 mln di tonnellate sono in calo del 31% rispetto al periodo di confronto per effetto della minore domanda e della pressione competitiva dovuta agli elevati costi energetici. Nell’esercizio 2022, le vendite ammontano a 3,75 mln di tonnellate, in riduzione del 16% rispetto al periodo di confronto. • Nel quarto trimestre 2022 il margine del cracker ha registrato una riduzione rispetto allo stesso periodo del 2021. I margini operativi sui polimeri hanno riportato una riduzione rispetto al quarto trimestre 2021
Nel quarto trimestre 2022 il business Refining & Marketing ha riportato un utile operativo adjusted di €465 mln in significativo miglioramento rispetto al trimestre di confronto, +€501 mln (€2.182 mln nell’esercizio 2022 che si confronta con una perdita di €46 mln nell’anno 2021) per effetto dei margini di raffinazione significativamente più elevati. La performance è stata anche sostenuta dalle misure di ottimizzazione e dalle iniziative per ridurre i costi energetici dei processi industriali, sostituendo il gas naturale con alternative più economiche. • Nel quarto trimestre 2022 il business della Chimica gestito da Versalis ha riportato una perdita operativa adjusted di €87 mln, in aumento di €19 mln rispetto la perdita del trimestre di confronto a causa del complessivo indebolimento della domanda, del forte aumento dei costi, in particolare, delle utilities industriali indicizzate al prezzo del gas naturale. Questi fenomeni sono stati in parte compensati dalle iniziative di ottimizzazione volte a sostituire il consumo di gas naturale con combustibili più economici e dalla riduzione della produzione per compensare il calo della domanda. Nel 2022, la perdita operativa adjusted è pari a €254 mln in riduzione rispetto all’utile di €198 mln conseguito nell’esercizio 2021, che aveva beneficiato delle eccezionali condizioni di mercato registrate nel 2021 a seguito della pandemia.