Seeking α Investing Strategy

Non propramente corretto...altrimenti salterebbe Granger e la contegrazione...fenomeni al contrario statisticamente fondati.

;)

La frase in inglese era questa, in grassetto: "Attention: The stock price doesn't revert to the mean... quite the opposite... the mean moves toward the price".
Cioè: non è il prezzo delle azioni a ritornare sulla media... all'opposto... è la media a muoversi verso il prezzo.

Però a scriverla così mi sembrava una di quelle frasi usata dai "docenti" per lasciare che il lettore capisca quello che vuole capire.
La sostanza è invece che i prezzi passati delle azioni non sono garanzia di trend futuri.

Nell'articolo si aggiungeva: la mean reversion può essere fonte di previsione per i tassi di interesse o per la volatilità, che hanno range di oscillazione limitati, ma non per i prezzi delle azioni.
 
La frase in inglese era questa, in grassetto: "Attention: The stock price doesn't revert to the mean... quite the opposite... the mean moves toward the price".
Cioè: non è il prezzo delle azioni a ritornare sulla media... all'opposto... è la media a muoversi verso il prezzo.

Però a scriverla così mi sembrava una di quelle frasi usata dai "docenti" per lasciare che il lettore capisca quello che vuole capire.
La sostanza è invece che i prezzi passati delle azioni non sono garanzia di trend futuri.

Nell'articolo si aggiungeva: la mean reversion può essere fonte di previsione per i tassi di interesse o per la volatilità, che hanno range di oscillazione limitati, ma non per i prezzi delle azioni.

E' tautologico sennò potrei costruirmi una media reale comprando e vendendo rolling un mercato per x giorni e sfruttando il fatto che è certo che prima o poi incroci la media tirarne fuori un valore in qualche modo che la mia mente ristretta non riesce neanche a concepire.
 
Investors Let Risk Hurt Themselves

http://seekingalpha.com/article/3977595-7-ways-investors-let-risk-hurt

Molti investitori affrontano i rischi senza adeguate valutazioni sui loro possibili costi e senza prendere in considerazione le strategie per evitarli.

Il motivo più comune per cui gli investitori finiscono vittima di investimenti rischiosi è perché pensavano che quei rischi avrebbero dovuto essere remunerati di più. I rischi vengono accettati se i benefici sono valutati superiori ai rischi.

Per decenni l'industria degli investimenti ha sempre raccontato che il rischio può essere visto come qualcosa che non è un "rischio": la volatilità dei rendimenti è insieme rischio e l'opportunità. Ma decenni di dati mostrano che rischi e opportunità non sono identici: non sono distribuiti simmetricamente.

Una definizione di rischio più adeguata deve separare le "minacce" dai benefici. E non deve essere commisurata a periodi di tempo troppo lunghi.
 
Short-Selling 101

Short-Selling 101 | Seeking Alpha

Non c'è niente di peggio che cercare a tentoni nel buio i fiammiferi dopo che un temporale ha causato un black-out.
Nell'eventualità che se ne presenti l'esigenza, questi sono alcuni dei modi (§ in tema con la sezione) per poter far fronte ad un calo dei prezzi delle azioni.

Gli ETF short senza leva sono pensati per replicare in positivo le perdite del sottostante. Costi, commissioni e compounding ne diminuiscono l'efficacia, ma con questi ETF gli investitori possono proteggere efficacemente l'esposizione del loro portafoglio. La maggior parte degli indici ha un suo ETF short.

Gli ETF short in leva 2 presentano già una differenza più significativa rispetto all'indice sottostante e per non rischiare delusioni andrebbero usati occasionalmente, non in modo duraturo.

Gli ETN short in leva 3 andrebbero assolutamente evitati, discostandosi vistosamente dalle aspettative. Al massimo, sono da usare in situazioni eccezionali.

Anche gli ETN sulla volatilità possono fornire protezione dalle perdite ad un portafoglio azionario.
 
Short-Selling 101 | Seeking Alpha

Non c'è niente di peggio che cercare a tentoni nel buio i fiammiferi dopo che un temporale ha causato un black-out.
Nell'eventualità che se ne presenti l'esigenza, questi sono alcuni dei modi (§ in tema con la sezione) per poter far fronte ad un calo dei prezzi delle azioni.

Gli ETF short senza leva sono pensati per replicare in positivo le perdite del sottostante. Costi, commissioni e compounding ne diminuiscono l'efficacia, ma con questi ETF gli investitori possono proteggere efficacemente l'esposizione del loro portafoglio. La maggior parte degli indici ha un suo ETF short.

Gli ETF short in leva 2 presentano già una differenza più significativa rispetto all'indice sottostante e per non rischiare delusioni andrebbero usati occasionalmente, non in modo duraturo.

Gli ETN short in leva 3 andrebbero assolutamente evitati, discostandosi vistosamente dalle aspettative. Al massimo, sono da usare in situazioni eccezionali.

Anche gli ETN sulla volatilità possono fornire protezione dalle perdite ad un portafoglio azionario.

Se li usate come dico io..ovvero comprandoli quando costano poco ed abbandonandoli a se stessi.

Tutto giusto quello che hai scritto.
 
The Art Of Failing Well

http://seekingalpha.com/article/3977949-nate-silver-jeff-bezos-art-failing-well

In un portafoglio di investimenti ben diversificato ci saranno sempre delle componenti con performance inferiori. L'insoddisfazione di vedere una parte del portafoglio fare peggio delle altre, impedisce di godere pienamente dei benefici della diversificazione.

Diversificazione significa accettare di essere sempre un po' insoddisfatti. Per ottenere sul lungo periodo performance con rischi contenuti bisogna necessariamente usare asset e strategie con bassa correlazione.

Se tutti gli investimenti si muovono contemporaneamente allo stesso modo, allora non non c'è diversificazione. Per avere un portafoglio ben diversificato bisogna quindi ricercare componenti che abbiano performance inferiori; e non rifuggirne.
 
Emerging Stocks Versus Bonds

Stocks Versus Bonds | Seeking Alpha

Negli ultimi due anni l'azionario emergenti EEM ha preso una sbandata, mentre l'obbligazionario emergenti EMB è rimasto stabile. Come è possibile che si sia verificata questa divergenza, visto che entrambe le asset class sono influenzate dagli stessi fattori?

Seguono una serie di spiegazioni...

§

Questo articolo dimostra quanto l'andamento dei cross-exchange non sia patrimonio di conoscenza universale nel mondo della finanza; anche negli USA.

Chi ha scritto l'articolo è un CFA, un consulente finanziario autorizzato. Ma ha confrontato un ETF azionario in valuta locale EEM con un ETF obbligazionario in dollari EMB. E ha notato una divergenza... :rolleyes:

Avrebbe invece dovuto fare il confronto con EMLC o LEMB.
http://chart.finance.yahoo.com/z?s=eem&t=2y&q=l&l=off&z=l&c=emb,emlc,lemb
 
The Risk Management Lessons 2. Mastering The Mind

http://seekingalpha.com/article/3978255-risk-management-lessons-2-mastering-mind

Questi sono alcuni degli inganni psicologici (bias) più comuni in cui cadono gli investitori quando approcciano i mercati finanziari.

Loss Aversion Bias
Un'avversione alle perdite superiore all'attrazione per profitti equivalenti può portare a rinunciare a certi investimenti oppure a restare investiti in perdita a lungo nella speranza di tornare in pari.

Herding Bias
Gli individui si comportano da gregge quando seguono le ondate di mercato solo perché così fan tutti. Un istinto ancestrale ci spinge a seguire le folle; e a seguire le mode qualunque esse siano. Le bolle finanziarie sono dovute a questo fenomeno.

Overconfindence Bias
Dopo una serie positiva di investimenti si può pensare di essere più bravi di quanto lo si sia in realtà. Troppa fiducia può spingere ad aumentare i rischi... e ad azzerare il conto.

Confirmation Bias
L'eccessiva fiducia di esser giunti alle giuste conclusioni porta a cercare sempre prove a sostegno e a screditare quelle che smentiscono le idee in cui siamo fiduciosi.

Recency Bias
Valutare un investimento in base alle performance recenti può portare a sottovalutare aspetti importanti su periodi più lunghi.
 
Are You A Long-Term Market Speculator?

http://seekingalpha.com/article/3228296-are-you-a-long-term-market-speculator

§
Questo articolo è l'ennesima prova di quanto la qualifica di CFA non sia affatto garanzia di serietà.
Dimostrerebbe, a sentire l'autore, che "il luogo comune finanziario che vede il buy&hold del mercato come il modo meno rischioso per assicurarsi investimenti profittevoli" sia falso.

Vengono presi in considerazione i dati giornalieri dell'indice S&P degli ultimi 15 anni.
Vengono presi in considerazioni vari periodi di buy&hold, da 1 giorno a 1 anno.
Si evidenzia la percentuale di periodi risultata in perdita sul totale dei periodi.

501110_14331880328539_0.jpg


Vengono poi calcolati la perdita media e il profitto medio e, moltiplicando per le loro probabilità, i corrispondenti up e down payoff.

501110_14331880328539_3.jpg


A questo punto salta fuori l'errore...
Viene ricordato che i payoff non si sommano, ma si moltiplicano; ma invece di moltiplicarli, vengono moltiplicati perdite e profitti medi (senza pesarli per le rispettive probabilità).

Ne viene fuori un risultato senza senso, che l'autore poi difende dai generici commenti in difesa del buy&hold. Ma nessuno si è dato la briga di controllare il calcolo! E nessuno ha poi fatto presente l'effetto delle commissioni di compravendita sui risultati!
 
Bello questo treddo. :yes:
 
Triple-Leveraged ETFs Carry Wealth Risks

http://seekingalpha.com/article/3978619-triple-leveraged-etfs-carry-wealth-risks

Sul mercato USA, l'AUM degli strumenti in leva 3 ha ormai superato quello degli strumenti in leva 2.

Il motivo più verosimile di questo sorpasso è un fraintendimento del loro funzionamento da parte dei piccoli investitori; e non la ricerca di maggior liquidità rispetto alle opzioni da parte degli investitori professionali.

A causa del reset giornaliero della leva, questi strumenti non sono adatti agli investimenti di lungo termine. Sul breve periodo le differenze possono essere insignificanti; ma sul lungo periodo diventano vistosissime, in assenza trend definiti.

Ai trader incalliti possono essere sembrati invitanti i rendimenti degli strumenti leva 3 sull'oro o sul petrolio. E questo ha fatto crescere i volumi nonostante l'insufficiente conoscenza degli strumenti.

Un abuso della leva può essere pericoloso per il patrimonio (wealth) quanto un hamburger triplo può esserlo per la salute (health).
 
A Lecture On Yield

http://seekingalpha.com/article/2883426-a-lecture-on-yield

Il rendimento dei titoli decennali è tipicamente più alto di quello dei titoli a breve termine.

La differenza fra questi rendimenti dipende dalle previsioni del mercato sul ciclo economico: una crescita economica forte è di solito accompagnata da inflazione crescente e conseguente richiesta di rendimenti sempre maggiori.

Viceversa, quando la crescita economica si indebolisce i rendimenti richiesti si uniformano: le recessioni sono sempre state precedute da un appiattimento dei rendimenti.

Rendimenti crescenti con le scadenze riflettono l'attesa del mercato di tassi a breve crescenti per il futuro, abbinati all'espansione economica e all'attesa di futuri aumenti del tasso di sconto.




Più si allontanano le scadenze, maggiori sono sui titoli gli effetti delle attese di crescita economica e di inflazione. La duration di un portafoglio obbligazionario dovrebbe essere scelta in base alle attese di crescita economica e di inflazione.

Il ciclo economico influisce anche sul credit spread dei bond: quando l'economia rallenta aumenta anche il rischio che gli emittenti falliscano.
 
Keynesian Beauty Contest

Keynesian Beauty Contest | Seeking Alpha

Keynes descrisse il comportamento degli investitori razionali facendo un'analogia con un ipotetico concorso a premi. Ai partecipanti viene chiesto di scegliere le 6 donne più belle fra le 100 proposte. Si vince se la più votata in assoluto è una delle 6 scelte.

Invece di scegliere secondo i propri gusti, chi volesse provare a vincere potrebbe scegliere quelle che pensa esprimano un'idea generale di bellezza.

Keynes scrisse che strategie simili si presentano anche nei mercati, quando si da alle azioni il valore che si pensa daranno gli altri. E sono alla base degli effetti di momentum, di movimenti in gregge e di formazione delle bolle finanziarie.

Finché ci saranno investitori che cercheranno di essere più furbi degli altri e cercheranno di battere il mercato, questi comportamenti continueranno ad esistere.
 
There's A Reason For Risk Premiums

http://seekingalpha.com/article/3236796-theres-a-reason-for-risk-premiums

Ci sono dozzine di risk premia persistenti presentati negli articoli accademici. Ma non sono pasti gratis: non sono galline che fanno uova gratis, non sono mucche che fanno latte gratis... anche gli animali vanno nutriti.

I premi al rischio esistono per compensare gli investitori nel momento in cui verranno ripagati, ma per ogni ciclo di rischi si presenterà un momento in cui gli investitori NON verranno ripagati.

I profitti passati dei risk premia potrebbero sembrare allettanti, potrebbero sembrare pasti gratis... ma potrebbero anche svanire.
 
Prep For The Unexpected: Black Swans & Portfolio Diversification

http://seekingalpha.com/article/3979024-prep-unexpected-black-swans-and-portfolio-diversification

Gli eventi inattesi non possono essere previsti, sono al di là di qualsiasi controllo degli investitori.

Grazie a Nassim Taleb l'espressione "cigno nero" è diventata popolare fra gli investitori di tutto il mondo. Prima del XVIII secolo, l'idea che potessero esistere cigni di colore diverso dal bianco era considerata un assurdo in occidente; finché furono scoperti in Australia cigni di colore nero.

L'espressione "cigno nero" descrive un evento talmente raro da essere considerato impossibile da prevedere, scioccante, di grande impatto sulla società, la storia, la tecnologia e la finanza.

In seguito ad eventi inattesi, la tipica reazione è la razionalizzazione ex-post: considerare tali eventi prevedibili in nuce. Ma secondo Taleb si è diffusa una cecità collettiva verso tali eventi che, seppur estremamente rari, restano pericolosi.

Sebbene sia difficile proteggersi dai rischi di eventi ignoti, gli investitori possono fare il passo logico di usare la diversificazione per raggiungere obiettivi di lungo termine minimizzando i rischi.
 
Triple-Leveraged ETFs Carry Wealth Risks | Seeking Alpha

Sul mercato USA, l'AUM degli strumenti in leva 3 ha ormai superato quello degli strumenti in leva 2.

Il motivo più verosimile di questo sorpasso è un fraintendimento del loro funzionamento da parte dei piccoli investitori; e non la ricerca di maggior liquidità rispetto alle opzioni da parte degli investitori professionali.

A causa del reset giornaliero della leva, questi strumenti non sono adatti agli investimenti di lungo termine. Sul breve periodo le differenze possono essere insignificanti; ma sul lungo periodo diventano vistosissime, in assenza trend definiti.

Ai trader incalliti possono essere sembrati invitanti i rendimenti degli strumenti leva 3 sull'oro o sul petrolio. E questo ha fatto crescere i volumi nonostante l'insufficiente conoscenza degli strumenti.

Un abuso della leva può essere pericoloso per il patrimonio (wealth) quanto un hamburger triplo può esserlo per la salute (health).
Scusami, tutto molto interessante e una risata qui mi scappa :asd::D http://www.treccani.it/vocabolario/incallire/
 
questi ultimi articoli che hai postato ritengo debbano essere alla base della conoscenza di chiunque si definisca un investitore, ma probabilmente sto solo sognando:D:D
 
What Is The Worst-Case Scenario For Bonds?

http://seekingalpha.com/article/3979599-worst-case-scenario-bonds

Sul lungo periodo, un aumento dei tassi di interesse non implica rendimenti negativi per un portafoglio di bond. Dal dopoguerra fino agli anni '80 i tassi USA salirono dal 2% al 15% ma un portafoglio di T-Bond 10y avrebbe ottenuto lo stesso un rendimento medio del 2,85%

C'è differenza, comunque, fra il caso di tassi già alti che continuano a salire e quello di tassi a zero in aumento: a causa della convessità, gli effetti su tassi più bassi sono maggiori.

Nell'esempio, un portafoglio di bond 7y che inizia con un tasso del 2% e aumenta dell' 1% l'anno (come negli anni '80). Quando i tassi salgono velocemente il portafoglio perde; ma se i tassi salgono lentamente il portafoglio di bond si apprezza comunque, anche se più lentamente del tasso corrente.

saupload_Bond_2_thumb1.png
 
What Is The Worst-Case Scenario For Bonds? - iShares Core Total U.S. Bond Market ETF (NYSEARCA:AGG) | Seeking Alpha

Sul lungo periodo, un aumento dei tassi di interesse non implica rendimenti negativi per un portafoglio di bond. Dal dopoguerra fino agli anni '80 i tassi USA salirono dal 2% al 15% ma un portafoglio di T-Bond 10y avrebbe ottenuto lo stesso un rendimento medio del 2,85%

C'è differenza, comunque, fra il caso di tassi già alti che continuano a salire e quello di tassi a zero in aumento: a causa della convessità, gli effetti su tassi più bassi sono maggiori.

Nell'esempio, un portafoglio di bond 7y che inizia con un tasso del 2% e aumenta dell' 1% l'anno (come negli anni '80). Quando i tassi salgono velocemente il portafoglio perde; ma se i tassi salgano lentamente il portafoglio di bond si apprezza comunque, anche se più lentamente del tasso corrente.

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Peccato che una BEI a 7 anni (la cosa più simile ad un Euro Bond) oggi, a differenza di un Treasury USA, abbia rendimento negativo. Quindi sia che i tassi salgono lentamente o velocemente o pure non salgano del tutto, a investirci nella AAA perdi soldi con certezza assoluta.
 
Quindi sia che i tassi salgono lentamente o velocemente o pure non salgano del tutto, a investirci nella AAA perdi soldi con certezza assoluta.

Il riferimento era ad un portafoglio constant maturity, con rollover annuale delle posizioni. Se il primo anno il rendimento 7y è zero, l'anno successivo diventa 1% e così via. Nei primi anni di aumento dei tassi il total return scende comunque, ma ad un certo punto si ritorna in attivo.

Partendo da tassi a zero, gli effetti negativi risulterebbero prolungati rispetto all'esempio.
 
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