Da quello che ho letto mi sembra di capire che superati i 51k€ di limite diventa un buco nero la tassazione con chi ha un conto in regime amministrato, perché, nella fattispecie Fineco, calcola già la plusvalenza/minusvalenza includendo il tasso di cambio e ti fa pagare le tasse e poi ti manda una comunicazione dove ti dice che devi effettuare il versamento delle tasse in regime dichiarativo per quel che concerne il cambio. Quindi se io acquisto 10k$ con un cambio ipotetico 1:1 e quindi spendo 10k€ e con quei 10k$ acquisto delle azioni per suddetto valore mi ritroverò una posizione di controvalore equivalente a 10k€ poi se il dollaro si rafforza del 10 sull’euro la mia posizione varrà 11k€ e se successivamente l’azione usa sale di un 10% io mi ritroverò ad avere una posizione di 12.1k€. Vendendo tutto Fineco mi calcola il 26 sui 2.1k€ come plusvalenza e finisce qui. Con operazioni superiori ai 51k per i giorni stabiliti ecc Fineco, se non ho capito male, mi calcolerebbe la plusvalenza nello stesso modo e in più di direbbe di versare la plusvalenza derivante dal guadagno relativo alla compravendita di valute. Ovviamente il tutto calcolando che a fine operazioni io converta tutto in €. La cosa che mi infastidisce di più è che vista la follia di tali tassazioni gli intermediari nazionali non facciano da sostituto d’imposta o che la legge non lo preveda esplicitamente, una persona accetta il regime amministrato per non avere problemi con il fisco e se vuole operare in dollari ha più problemi di chi è in regime dichiarativo, bha solita burocrazia post sovietica italiana.
Sulla rottura di scatole sono pienamente d'accordo però alla fine non è nulla di che farsi i calcoli, io ho messo appunto un bel foglio di calcolo per farmi i conti con il metodo LIFO......c'è il buco normativo perchè la cosa è di nicchia, quando fu fatta la legge semplicemente si voleva regolamentare chi operava sulla valuta, non hanno minimanente pensato al piccolo risparmiatore che investe nel mercato USA, poi c'è la cosa che uno deve mettere insieme tutti i conti a lui intestati che operano in quella valuta. Il tutto a parer mio si risolverebbe con un auto-dichiarazione in cui la persona dichiara di avere solo quel conto in valuta presso tale banca e che quindi chiede il regime amministrato anche per quel tipo di operazioni però come dicevo il tutto viene ignorato dal legislatore perchè poche persone ricadono in questa situazione, quindi campa cavallo.
Io non sapevo di tutte queste condizioni fino a 2 anni fa, poi avendo il conto cointestato la soglia raddoppia e quindi non mi ero mai avvicinato al "trigger" poi di solito avevo quasi sempre investito in titoli i miei dollari, due anni fa(quasi tre oramai) invece lasciai buona parte sul conto e l'anno successivo mi arrivò la comunicazione dalla banca....ovviamente rimasi completamente spaesato, la cosa assurda fu che anche il mio commercialista non aveva la minima idea di cosa fare(e quest'ultimo doveva essere uno dei più preparati della mia zona), quindi mi dovetti studiare la cosa, seguindo l'ottima guida dello studio Zucconi(che si trova facilmente in rete) e riuscii a fare tutti i calcoli, prima manualmente(ci misi più di una settimana) poi riportando tutto su excel(il trucco sta nel saper creare lo schema), ora ci metto meno di un'ora per fare tutte le operazioni di un anno scaricando i dati dalla lista movimenti del multicurrency direttamente dal sito di fineco, facendo poi ovviamente con il riscontro trimestrale di ogni estratto conto per vedere se i calcoli sono giusti. Come dicevo la cosa difficile è anche trovare poi il giusto commercialista che sappia fare i "conti", alla fine io ho riempito il modulo RT autonomamente e il mio commercialista ha semplicemente provveduto ad inoltrarlo però effettivamente la normativa potrebbe essere sistemata semplicemente con l'inserimento della possibilità di auto-certificazione come ho scritto sopra.
Per quanto riguarda l'esempio nel post, la soglia non riguarda le operazioni ma la giacenza sul conto per 7gg lavorativi consecutivi, cioè se hai in dollari l'equivalente di 51k e rotti €(con il tasso di cambio disponibile il primo giorno dell'anno) ti scatta la norma. Per la procedura di calcolo poi si considera vendita di moneta quando acquisti un titolo mentre acquisto di moneta quando lo vendi, Fineco ti fa i calcoli solo nell'intervallo di acquisto e vendita del titolo quello che devi invece fare tu è il calcolo su quello che è successo fino a quando non ha acquistato i titoli, ti faccio un esempio per essere più chiaro....se tu avevi 70k $ caricati con un tasso di cambio di 1,2 , poi acquisti 30k$ di azioni x e diciamo che quel giorno il cambio era 1 hai avuto una plusvalenza di 2727,27€ di plusvalenze su cui devi pagare il 26%, ovviamente queste vale con tutte le operazioni fatte nell'anno applicando il metodo LIFO(last in first out) cioè il primo dato da prendere è l'ultimo acquisto di moneta