La parte più atroce, è ovviamente, quella che riguarda quello che avveniva
sui campi di battaglia.
Un soldato USA, nell' inferno di Okinawa, massacro' senza pietà un gruppo di
soldati giapponesi disarmati che si erano appena arresi.
A Bougainville un generale USA ordino' l' uccisione di un soldato giapponese
ferito che si era appena arreso. Un colonnello protestò, facendo notare che
si era arreso ed era ferito. Il generale rispose "non voglio prigionieri.
fucilateli tutti" e cosi' fu fatto.
Molti soldati americani non si distinsero proprio dalle SS dei campi di
sterminoi: difatti prendevano i denti d' oro dai cadaveri dei soldati
giapponesi.
E tra gli atteggiamenti dei soldati USA verso i cadaveri dei nemici c' erano
anche cose come urinare sulle bocche aperte dei morti, ed in un episodio,
uno sparo' ad una povera donna anziana di okinawa dicendo che "era solo una
vecchia stupida (old gook) che voleva essere messa da me fuori dalla sua
miseria (misery)"
un corrispondente di guerra scrisse nell' immediato dopoguerra che
"sparavamo ai prigionieri freddamente, distruggevamo ospedali,
mitragliavamo scialuppe di salvataggio" E diceva anche che regolavano i
lanciafiamme in modo che non uccidevano all' istante i giapponesi.
Oltre ai denti d' oro, le truppe USA prendevano dai cadaveri dei Giapponesi
anche le ossa gli scalpi (e non erano i nativi americani a farlo...) le
orecchie, ed i teschi.
C' era anche chi diceva che si faceva una collana con i denti d' oro dei
Giapponesi !
A Pelielu, un marine taglio' le gote ad un Giapponese ferito ed estrasse le
montature d' oro dei suoi denti con un coltello.
Nella rivista dei Marines USA, "Leatherneck" c'eranoarticoli del tipo: "
vuoto' le sue tasche di souvenirs: undici orecchie provenienti da Giapponesi
morti. non era disgustoso"
E queste cose erano anche apprezzate negli USA: il Baltimore Sun pubblico'
la notizia di una madre di un soldato USA che aveva fatto una petizione
affinche le autorità permettessero al suo figlio di spedire l' orecchio
mozzato di un Giapponese affinche' lei l' inchiodasse alla porta d'
ingresso per farlo vedere a tutti.
Lo stesso giorno un altro giornale citava di un soldato minorenne che aveva
tentato di corrompere il suo cappellano affinche' non rivelasse l' età
promettendogli un terzo delle paia di orecchie di Giapponesi che avrebbe
preso.
I soldati americani facevano tagliacarte con le ossa dei Giapponesi morti:
uno addirittura invio a FDR un tagliacarte siffatto ma Roosevelt, da
gentiluomo che era, rifiutò l' orribile omaggio.
In quei giorni Life (di', la celebre rivista) pubblico' la foto di una
giovane statunitese che posava insieme al teschio di un giapponese
inviatogli dal suo fidanzato dal fronte.
Ed era frequente il mitragliamento di aviatori che si buttavano col
patacadute.uno marinaio scriveva " aprimmo il fuoco a quelli sui paracadute
e quando essi ammaravano non erano che delle strisce di carne" e annotava
che i mitraglieri ebbero solo un lieve rimprovero, insieme ai complimenti
per l' ottima mira.
Il comandante di un sommergibile USA, l' USS Yahoo che aveva appena silurato
un trasporto truppe Giapponese spese un' ora in superfice a cannoneggiare e
mitragliare i naufragi, uccidendone sicuramente centinaia, forse migliaia,
e venne encomiato ed addirittura decorato colla Navy Cross dai superiori
per quest' anno, e scrisse pure nel diario di bordo l' azione.
Dopo la battaglia del Mar di Bismarck, aetei statunitensi ed australiani
sistematicamente cercarono per il mare i naufraghi giapponesi e
lmitragliarono ogni zattera e scialuppa di salvataggio. E quest' azione
venne riferita con toni favorevoli dalla rivista Time che scrisse "caccia a
bassa quota trasformarono scialuppe rimorchiate da motolance piene di
naufragi in crivelli sanguinolenti" !
Quest' articolo venne criticato da un lettore la cui lettera venne
pubblicata, e tutto quello che ottenne quel lettore furono un sacco di alte
lettere in risposta lettere in cui lo si criticava e si apprezzava il
massacro. uno scrisse addirittura: "mi piacerebbe vedere inchiodata una
pelle Giapponese su pgni porta di servizio statunitesa"
E gli americani non rispettavano certo le convenzioni sui prigionieri di
guerra. Il grido di guerra dei marine USA a Tarawa fu "uccidete i bastardi
giapponesi! non prendete prigionieri!"
Lindbergh, il famoso aviatore statunitese, scrisse un diario della sua
esperienza come osservatore civile tra le truppe USA in Nuova Guinea e in
esso c' erano numerose testimonianze dei crimini commessi dagli
statunitensi:
La prima cosa che scopri' fu che ufficiali e truppa assieme consideravano i
Giapponesi "figli di ******* gialli" e semplicemente come animali.
Un racconto che Lindbergh ci tramanda e di come un Generale statunitense gli
racconto' di come ad un Giapponese prigioniero venne offerta una sigaretta
e poi mente fumava venne afferrato da dietro e gli tagliarono la gola da un
orecchio all'altro.
in un aòtro giorno, il 26 giugno, narro' di come degli aviatori venneto
mitragliati mentre scendevano col paracadute, e di alcune migliaia di
prigionieri Giapponesi, solo un centinaio o due vennero mandati nelle
retrovie, mentre i restanti vennero mitragliati sulla pista di volo.
il 28 giugno scriveva di come venivano presi a calci nei denti i prigionieri
Giapponesi prima di venire uccisi.
il 13 luglio Lindberg notava come "i nostri soldati torturavano i
prigionieri Giapponesi e sono crudeli e barbari [...] essi trattano i
Giapponesi con meno rispetto che ad un animale e questi atti sono
apprezzati da quasi tutti"
e citava anche il massacro di tutti i ricoverati di un' ospedale Giapponese,
e citava una pratica degli australiani tristemente familiare: buttavano i
prigionieri giapponesi dagli aeroplani durante il volo di trasferimento ai
campi di prigionia e scrivevano sul rapporto che avevano commesso harakiri.
Tristemente simile a quanto avvenuto 30 anni più tardi in Argentina.
Infina, dopo aver citato come i soldati facevano portapenne, tagliacarte e
similia dalle ossa dei Giapponesi morti, il 30 agosto, visitando Tarawa,
scrive nel suo diario il fatto che un ufficiale di marina fece radunare
tutti i pochi prigionieri fece separare i pochi che sapevano l' inglese e
fece uccidere il resto. Infine, ai primi di settembre scrisse di come i
marines cercavano i corpi dei Giapponesi caduti in cerca dei denti d' oro
(ma sono GI o SS ??) e di come collezionavano nasi,orecchie e teschi.
Infine, quando rientro' negli Stati Uniti si sentì domandare dalla dogana se
aveva ossa di Giapponesi nel suo bagaglio, e gli fu detto che era una
domanda di routine.
Ho finito. E' stato molto faticoso per me scrivere questo, e mi sono
sforzato di ammorbidirne il contenuto, evitando nel contempo il più
possibile i commenti, e spero che questo contribuito sia apprezzato da
tutti.