Sta-arrivando-la-recessione-vendete-tutto-sul-mercato-azionario-vol-9

Poi questa mania di dare dei dementi a chiunque prospetti scenari recessivi senza spargimento di sangue é un pochino infantile.
Tutti, ma proprio tutti, hanno ben presente che stiamo vivendo una fase recessiva. Ma la chiave di un crollo totale non sarà unemployment o chapter 11. Deve per forza passare da deleveraging.
 
Allora, la mia visione personale dopo aver meditato e studiato ancora un po' è questa:

Nel 2000 c'è stata la megabolla dopo un ventennio di crescita azionaria (1980-2000), l'oro nello stesso periodo è stato il peggior investimento che si potesse fare (dagli 800 dollari del 1980 ai 300 del 2000).

Gli eccessi della bolla hanno toccato nel 2009 il punto più basso delle azioni. Non credo che con il covid si ritoccherà questo minimo (circa 6800 punti del Dow).

Apparentemente dal 2000 al 2020 le azioni (parlo sempre di indici) in questo ventennio sono cresciute: il dow nel 2000 era a circa 12000 punti, ora è a 28.000 circa, ha toccato anche i 30.000.
In realtà questo è stato un intero ventennio di smaltimento della bolla del 2000. La prova è che l'oro dal 2000 al 2020 è aumentato di circa 7 volte (da 300 dollari circa a 2000 circa di oggi).
Quindi chi ha investito in oro ha guadagnato molto più che con le azioni, nel predetto ventennio.
Anzi se solo l'oro dovesse a breve raddoppiare dal 2000 avrebbe un valore maggiore di 14 volte!

Il ciclo è prossimo al termine, il covid è stato l'evento epocale (storico) per decretarne la fine, come a decretarne l'inizio dello scoppio della bolla azionaria fu un altro evento, l'11 settembre.

A questo punto, entro i prossimi 2 anni, la mia previsione è: un crollo del dow fino ai 10000 punti (anche 8000-9000) e un gold almeno fino a 5500 dollari (ma anche a 7-8000). Se dovesse accadere questo, si toccherà una quasi parità tra dow e gold per la terza volta in 100 anni e per la terza volta in 100 anni finisce un ciclo pluridecennale.

In genere quando i cicli finiscono si scatena sempre inflazione, più o meno elevata, e un'ampia redistribuzione di ricchezza tra le nazioni e i singoli individui, è inevitabile. Inoltre il mondo entra in un periodo collettivamente buio, con eventi generalmente traumatici ed imprevedibili, ma anche provocati ad arte, purtroppo.

L'elite finanziaria mondiale, in questo periodo, mentre i singoli sono terrorizzati dalle azioni, si ricolloca sui titoli che si trovano a sconto, quasi regalati. Questo processo dura qualche anno. A un certo punto, l'economia degli stati e la psicologia collettiva delle persone si risolleva e c'è la rinascita della società nuovamente (nel ciclo precedente fu con l'elezione di Ronald Reagan e la caduta del muro di Berlino: in una parola, storia).

Con questa rinascita, le persone ritornano sul mercato azionario e gonfiano anno per anno le quotazioni, sulle cui azioni erano entrati a prezzi irrisori i potenti anni prima, fino a creare la prossima bolla....
 
Ultima modifica:
Su un discorso storico io vedo un ritorno ad un fine Ottocento ultra tecnologico, dove conta solo il capitale. Il lavoro varrà sempre meno tra cingalesi e robot tuttofare. Rimarranno tre gruppi vincenti: una élite in grado di controllare l'esercito di intelligenze artificiali e dirigerle, super talentuosi (calciatori, star, artisti vari) e rentier accumulatori. Gli altri saranno tutti mezzi morti di fame, magari sussidiati. Già buona parte delle aree ex industriali dei paesi sviluppati si trova in questa fase o ci è vicina.
Per questo motivo prevedo, abbastanza facilmente, che le azioni e i profitti azionari cresceranno molto più del pil negli anni a venire. Non penso che la Cina o altri emergenti abbia interesse ad occupare militarmente l'Europa decadente, la userà come discarica e sfogo per neri fuggiaschi dal climate change, oltre che come mercato di sbocco residuale.
 
Gli scenari che descrivete sono da fine del sistema. Ripeto fine del sistema cash o azioni sono la stessa cosa e valgono zero. Può essere eh mica dico che non può accadere ma augurarsi una crisi sistemica per comprare a sconto azioni mi sembra un po' come il marito che si taglia il pistolino per fare dispetto alla moglie...

Ma cosa stai dicendo? Guardati un po’ la storia economica degli ultimi 200 anni.

Ma sei serio?

Nel 2008 la borsa calò del 55%, qualcuno gridò Al ritorno alla clava ma non successe come non succederà ora anche se la crisi dovesse essere più lunga e profonda come successe negli anni 30, negli anni 80, ecc..
 
Il ciclo è prossimo al termine, il covid è stato l'evento epocale (storico) per decretarne la fine, come a decretarne l'inizio dello scoppio della bolla azionaria fu un altro evento, l'11 settembre.

Il futuro non lo conosce nessuno, quindi le previsioni bear o bull sono tutte valide, se ben argomentate.

Però facciamo attenzione a non partire da dati storici errati. La bolla del 2000 non è scoppiata con l'11 settembre 2001, dato che a settembre 2001 lo S&P aveva già perso il 33%.
L'11 settembre è stato il colpo di grazia. La bolla non è scoppata con catastrofi mondiali. Il paragone col coronavirus non regge.
 
Su un discorso storico io vedo un ritorno ad un fine Ottocento ultra tecnologico, dove conta solo il capitale. Il lavoro varrà sempre meno tra cingalesi e robot tuttofare. Rimarranno tre gruppi vincenti: una élite in grado di controllare l'esercito di intelligenze artificiali e dirigerle, super talentuosi (calciatori, star, artisti vari) e rentier accumulatori. Gli altri saranno tutti mezzi morti di fame, magari sussidiati. Già buona parte delle aree ex industriali dei paesi sviluppati si trova in questa fase o ci è vicina.
Per questo motivo prevedo, abbastanza facilmente, che le azioni e i profitti azionari cresceranno molto più del pil negli anni a venire. Non penso che la Cina o altri emergenti abbia interesse ad occupare militarmente l'Europa decadente, la userà come discarica e sfogo per neri fuggiaschi dal climate change, oltre che come mercato di sbocco residuale.

tu fai un discorso più politico, io ho cercato di essere più asettico possibile da questo punto di vista, per farlo più strettamente economico: la politica è effettivamente imprevedibile nel lungo periodo, mentre l'economia ha delle leggi spesso ripetitive.

E' necessario avere una visione, perchè chi è in grado di inquadrare le vicende dall'alto (non ho questa presunzione sia chiaro, è solo una visione personale) senza rimanere solo nell'oggi, può capire dove collocarsi. Cogliere un intero ciclo nel modo esatto (difficile), significa un effettivo arricchimento economico, lo puoi ben capire...
 
Ma cosa stai dicendo? Guardati un po’ la storia economica degli ultimi 200 anni.

Ma sei serio?

Nel 2008 la borsa calò del 55%, qualcuno gridò Al ritorno alla clava ma non successe come non succederà ora anche se la crisi dovesse essere più lunga e profonda come successe negli anni 30, negli anni 80, ecc..

Ha detto che la crisi del 2008 era una pioggerellina confronto all tornado forza 5 che si scatenerà, fai le debite proporzioni...

Poi magari senza denaro e voglia di diventare ricchi a tutti i costi si vive meglio, si torna ai valori fondamentali: mangiare e scaldarsi e magari un tetto sulla testa...
 
Ha detto che la crisi del 2008 era una pioggerellina confronto all tornado forza 5 che si scatenerà, fai le debite proporzioni...

e lo ripeto, pioggerellina, ma l'indice nel 2009 ha toccato il fondo in quanto partiva da quotazioni in apice molto inferiori alle attuali! Se ribassa ora delle stesse percentuali non può mai ritoccare quelle cifre. Ma le proporzioni di capitali che si muovono rispetto al 2008 2009 sono triple! Vuoi esercitare il ragionamento o no?
 
la crisi è come la Pasqua: quando arriva arriva!

sono 6 mesi che cercate la crisi (con 9 volumi di forum), prima o poi la troverete/remo, l'importante è farsi trovare pronti, prima o poi arriverà....quindi cosa fare per farsi trovare pronti?
 
la crisi è come la Pasqua: quando arriva arriva!

sono 6 mesi che cercate la crisi (con 9 volumi di forum), prima o poi la troverete/remo, l'importante è farsi trovare pronti, prima o poi arriverà....quindi cosa fare per farsi trovare pronti?

Come ho detto IMHO investendo parte della liquidità magari facilmente liquidabile riuscire a farla rendere intorno al 3/4% che è un rendimento molto vicino a quello atteso nel prossimo decennio da un ptf bilanciato. Chi vuole ed è capace può fare piccole speculazioni, ho letto qui su bond in scadenza, ipo, ecc... ovviamente con parti limitate della liquidità.
Partendo da un CD all' 1.3 il risultato è meno arduo.

Poi ovviamente in questi scenari e alle prospettive della FED gli asset che sul lungo potranno performare meglio dell'azionario sono l' oro, le materie prime, il bitcoin. Io però non supererei il 10/15% del ptf ed è anche tanto IMHO.

Chi non riesce a raggiungere il 4 ma magari il 3 anche solo con piccole dosi degli asset indicati comunque non avrà un gran danno: 1, 1.5% l'anno al lordo dei ter e tassazione...

Ovviamente mia opinione, potrei sbagliare alla grande.

Fatto questo si può tranquillamente attendere con il sacco grande di pop-corn.
 
la crisi è come la Pasqua: quando arriva arriva!

sono 6 mesi che cercate la crisi (con 9 volumi di forum), prima o poi la troverete/remo, l'importante è farsi trovare pronti, prima o poi arriverà....quindi cosa fare per farsi trovare pronti?

la cosa più semplice da fare è attendere un crollo consistente (attendere significa anche un anno o due, paziente) e iniziare un pac ad orizzonte ventennale, con quote progressive parametrate all'indice Cape di Shiller (trovalo sul web e studiatelo), con un solo ed unico ETF sullo S&P 500. Non comprare dieci ETF che non servono a nulla, se non a disperderti. Così rischi davvero poco.

Quindi in attesa di un forte movimento al ribasso, rimarrei completamente liquido, magari parcheggiato su uno o più conti deposito, a seconda dell'entità del tuo capitale.

Se proprio vuoi muovere il ditino, pigia gold con ETC che trovi anche su Milano, ma senza esagerare e non senza avere prima studiato come si muove storicamente: devi saper uscire e disposto ad una certa volatilità. Ma puoi divertirti. Inizia con poco, mai oltre la quotazione di 2000-2100 dollari oncia, oltre diventa rischioso.

Non entrare mai e poi mai con tutto o buona parte del capitale in azioni, anche se ti sembrano a sconto.
 
la cosa più semplice da fare è attendere un crollo consistente (attendere significa anche un anno o due, paziente) e iniziare un pac ad orizzonte ventennale, con quote progressive parametrate all'indice Cape di Shiller (trovalo sul web e studiatelo), con un solo ed unico ETF sullo S&P 500. Non comprare dieci ETF che non servono a nulla, se non a disperderti. Così rischi davvero poco.

Quindi in attesa di un forte movimento al ribasso, rimarrei completamente liquido, magari parcheggiato su uno o più conti deposito, a seconda dell'entità del tuo capitale.

Se proprio vuoi muovere il ditino, pigia gold con ETC che trovi anche su Milano, ma senza esagerare e non senza avere prima studiato come si muove storicamente: devi saper uscire e disposto ad una certa volatilità. Ma puoi divertirti. Inizia con poco, mai oltre la quotazione di 2000-2100 dollari oncia, oltre diventa rischioso.

Non entrare mai e poi mai con tutto o buona parte del capitale in azioni, anche se ti sembrano a sconto.

Io nello scenario che hai detto prima a lasciare soldi sul conto corrente o su un CD non sarei molto tranquillo perché con un -30% o - 40% di pil e il -70% di indici non so quante banche non falliscono...
 
la crisi è come la Pasqua: quando arriva arriva!

sono 6 mesi che cercate la crisi (con 9 volumi di forum), prima o poi la troverete/remo, l'importante è farsi trovare pronti, prima o poi arriverà....quindi cosa fare per farsi trovare pronti?

Il problema psicologico è che quando arriva e ci sei dentro anche se la stavi aspettando, superare il blocco psicologico di iniziare ad investire a mani basse è grosso! Sembra tutto semplice a priori o a posteriori.
 
Io nello scenario che hai detto prima a lasciare soldi sul conto corrente o su un CD non sarei molto tranquillo perché con un -30% o - 40% di pil e il -70% di indici non so quante banche non falliscono...

i piccoli correntisti non rischiano nulla, uno stato occidentale prima di non riuscire a garantire i piccoli depositi, prima tassa e poi al limite svaluta (tassazione occulta) o viceversa.
 
Il problema psicologico è che quando arriva e ci sei dentro anche se la stavi aspettando, superare il blocco psicologico di iniziare ad investire a mani basse è grosso! Sembra tutto semplice a priori o a posteriori.

hai toccato un aspetto molto importante, che si può superare solo con lo studio (in parte).
Con un pac però è relativamente più semplice, se si rispetta il piano.
 
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Su un discorso storico io vedo un ritorno ad un fine Ottocento ultra tecnologico, dove conta solo il capitale. Il lavoro varrà sempre meno tra cingalesi e robot tuttofare. Rimarranno tre gruppi vincenti: una élite in grado di controllare l'esercito di intelligenze artificiali e dirigerle, super talentuosi (calciatori, star, artisti vari) e rentier accumulatori. Gli altri saranno tutti mezzi morti di fame, magari sussidiati. Già buona parte delle aree ex industriali dei paesi sviluppati si trova in questa fase o ci è vicina.
Per questo motivo prevedo, abbastanza facilmente, che le azioni e i profitti azionari cresceranno molto più del pil negli anni a venire. Non penso che la Cina o altri emergenti abbia interesse ad occupare militarmente l'Europa decadente, la userà come discarica e sfogo per neri fuggiaschi dal climate change, oltre che come mercato di sbocco residuale.

Non c'è più interesse ad azioni militari (salvo estreme probabilistiche) ma ad azioni di coordinamento politico guidate da AI.
 
hai toccato un aspetto molto importante, che si può superare solo con lo studio (in parte).
Con un pac però è relativamente più semplice, se si rispetta il piano.

Lo studio certamente, ma a fronte di -10 che poi possono diventare -20 e poi.. serve la disponiiblità di capitali da poter mettere sul piatto senza temere di finire rovinati. Tutto molto più facile a dirsi (soprattutto in discussioni sul forum) che a farsi quando i book sono vuoti o con bid sotto terra e il resto del portafoglio in profondo rosso..

Il Pac (ovvero un piano rigoroso che guarda al di là del momento) sicuramente può essere di aiuto, sia nei crolli che nelle salite senza senso
 
Io nello scenario che hai detto prima a lasciare soldi sul conto corrente o su un CD non sarei molto tranquillo perché con un -30% o - 40% di pil e il -70% di indici non so quante banche non falliscono...

Ma che dici? Basta dividere p con e e tutto si risolve. Coi conti di terza elementare
 
Intanto bacilletto spagnolo rampante: lock-down parziale a Madrid. Va a finire che divento taleban :D
Mi sembra di capire che stavolta si va verso chiusure mirate che vanno a toccare specialmente grossi agglomerati urbani o focolai, il che a livello economico è pessimo visto che le grandi città fanno più PIL. Pronti ovviamente alla fuga nelle campagne, preparo i pacchetti offerte anti bacillo :D
 
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