start up internet

Alpheratz

Nuovo Utente
Registrato
4/3/13
Messaggi
1.203
Punti reazioni
94
buona serata,

premetto che non mi occupo di internet e opero in tutt'altro settore. Settore che mi gratifica anche se non sono un imprenditore ma solo un dipendente.

La mia domanda si rivolge soprattutto alle imprese su web. oggi come oggi abbiamo esempi incredibili, di imprese nate quasi dal nulla , con scarsi investimenti inziali: facebook, linkedin, groupon sono solo alcuni esempi che però sono diventati famosi e riescono a raccogliere capitali . Spesso sono imprese dove i costi sono minimi e la redditività è comunque alta. il cuore centrale è un server , un gruppo di ricerca e sviluppo e il marketing. A fronte di costi tutto sommato bassi abbiamo un alto potenziale di inventiva, infatti ciò che conta al 100 % è l idea e la sua realizzazione. l innovatività , lo sviluppare qualcosa che piace e che viene utilizzato con piacere da tutti è il fulcro , credo, di queste imprese.

Ora veniamo alla ardita quaestio: ho una idea. Una idea credo innovativa , che oltre che bella potrebbe essere utile a chi desidera usufruire del servizio che l idea porta con sè. La mia domanda è ; " da dove si deve iniziare?".

il percorso che pensavo è : metto su il sito in cui è presente l idea ( chiaramente bisogna sapere programmare in HTML, e bisogna conoscere il web design per sviluppare una idea di base complessa) ... ma poi? Mettiamo che io sia in grado di programmare e mettere su il sito anche da solo , a quel punto bisogna far conoscere l idea... " Può una buona idea entrare nel cuore della gente , " farsi conoscere da sola" senza un minimo di marketing , o di promozione? come ha fatto linkedin a raccogliere così tanti utenti fino a quotarsi a wall street? come ha fatto facebook o groupon? avevano dietro una piattaforma che ha permesso loro di crescere, avevano dietro banche o capitali che hanno investito nell idea per promuoverla o l idea ha " navigato da sola " nel web ? Soprattuto idee di questo tipo , web start up , io le vedo nascere quasi esclusivamente in America... Può una impresa su internet nascere in un paese come l italia con tutti i limiti che questo paese ha attualmente?

Al di là della mia eventuale idea e della sua ancora lontana realizzazione ho voluto aprire l argomento perchè mi affascinano le imprese che nascono da un monitor e finiscono con il quotarsi a wall street. Soprattutto quando portano un reale beneficio all umanità, perchè penso che al di là degli attuali facebook o linkedin internet dovrà nel futuro dare ancora il meglio di sè e la rete è solo all inizio della sua " esistenza"


chiunque volesse apportare elementi costruttivi sarà il benvenuto

ciaooo!
 
Intando io credo che Facebook, linkedin e Groupon non abbiano dato alcun beneficio all'umanità... anzi... forse qualche problema!
Secondo... se non hai le capacità per sviluppare un sito... fattelo fare: con poche centinaia di euro si può.
Pagando poi, si può piazzare il sito in cima ai motori di ricerca e si può fare pubblicità in tanti modi. In ogni caso, pagando, ci sono dei professionisti anche per quello.
Insomma, chi pensa di avere un'idea fenomenale non dovrebbe spaventarsi troppo se per metterla in pratica fa un investimento paragonabile a quello che farebbe chi apre, per esempio, un negozio, ovvero dell'ordine di 100/150mila euro...
 
Intando io credo che Facebook, linkedin e Groupon non abbiano dato alcun beneficio all'umanità... anzi... forse qualche problema!
Secondo... se non hai le capacità per sviluppare un sito... fattelo fare: con poche centinaia di euro si può.
Pagando poi, si può piazzare il sito in cima ai motori di ricerca e si può fare pubblicità in tanti modi. In ogni caso, pagando, ci sono dei professionisti anche per quello.
Insomma, chi pensa di avere un'idea fenomenale non dovrebbe spaventarsi troppo se per metterla in pratica fa un investimento paragonabile a quello che farebbe chi apre, per esempio, un negozio, ovvero dell'ordine di 100/150mila euro...

big .. condivido solo in parte . Da un lato credo che in ogni settore se il principio cardine è : cerco di dare della " droga" ai consumatori per far " divorare" il mio servizio ,accaparrarmi utenti e guadagnare su ognuno di essi e sulle informazioni che ognuno di questi mi dà, beh allora , quasi sicuramente, anche se l impresa nascerà , essa non apporterà nulla se non limitatamente al progredire dell' umanità.
I social per me hanno cambiato il modo di comunicare ( per alcuni in peggio) , ma hanno apportato qualcosa . sono d accordo che i social hanno portato molto poco comunque al progredire dell umanità .

invece la rete no! Per me la rete internet potrebbe essere il futuro di una umanità che oggi non sappiamo come sarà tra 100-200-300-1000-2000 anni. La rete però va sfruttata per ciò che realmente può dare intermini di progresso, che non può essere solo il contatto tra due persone che si scambiano figurine o chattano di stupidate ( anche se all umanità piace molto drogarsi di caz.zate che non fanno pensare).

Pensavo , infatti, a una idea molto più , diciamo così , impegnata.
 
Ora veniamo alla ardita quaestio: ho una idea. Una idea credo innovativa , che oltre che bella potrebbe essere utile a chi desidera usufruire del servizio che l idea porta con sè. La mia domanda è ; " da dove si deve iniziare?".

Da dove hanno iniziato anche Facebook, Twitter, Groupon, LinkedIn ... dai finanziatori (Angel Investors-Venture Capitalists)

In short, those Angels that were the early money into Facebook, Groupon, Linkedin, etc. weren’t just lucky investors who happen to make a smart (lucky) bet – they are all very savvy business people with lots of discretionary cash and the time and skill required to investigate, test, model, analyze and negotiate a great deal. They draw upon their own expert networks of friends and colleagues to validate the business model, confirm their market research and get the best advice available. They surround themselves with high-powered lawyers and advisors who know how to drive a great deal at the right price/valuation.

Cerca su google Peter Thiel e capirai perchè oggi PayPal e Facebook hanno successo.

Si,l'idea era potenzialmente buona, ma senza qualcuno che mette i $ (e tanti) non si va da nessuna parte :yes:
 
Da dove hanno iniziato anche Facebook, Twitter, Groupon, LinkedIn ... dai finanziatori (Angel Investors-Venture Capitalists)

In short, those Angels that were the early money into Facebook, Groupon, Linkedin, etc. weren’t just lucky investors who happen to make a smart (lucky) bet – they are all very savvy business people with lots of discretionary cash and the time and skill required to investigate, test, model, analyze and negotiate a great deal. They draw upon their own expert networks of friends and colleagues to validate the business model, confirm their market research and get the best advice available. They surround themselves with high-powered lawyers and advisors who know how to drive a great deal at the right price/valuation.

Cerca su google Peter Thiel e capirai perchè oggi PayPal e Facebook hanno successo.

Si,l'idea era potenzialmente buona, ma senza qualcuno che mette i $ (e tanti) non si va da nessuna parte :yes:

ecco , infatti, è questo che volevo sapere... L idea su internet rimane tale , anzi probabilmente si spegne senza qualcuno che desidera innaffiarla di liquidità ...
 
@Alpheratz le startup che hai citato sono casi molto speciali e cmq qualche scheletro nell'armadio per creare la trazione iniziale, di utenti ce l'hanno.
Per quanto riguarda il tuo caso, inizierei a svilupparla cercando eventuali riscontri di mercato, concorrenti, etc etc
Secondariamente acquisterei un dominio adeguato, e vi metterei sopra una landing page che spiega a grandi linee l'idea del progetto, con un form per raccogliere le email, : "se vuoi ricevere gli aggiornamenti lasciaci la tua mail"
terzo: per ricevere un po' di trazione/riscontri comincerei a far circolare l'idea su internet nei forum dedicati, su facebook nei gruppi specifici.
quarto: aggiusterei, l'idea sulla base dei feedback ottenuti

Dopo questo processo di aggiustamento potresti proporre l'idea a qualcuno su piattaforme dedicate come IAFG, o tenterei l'applicazione diretta in qualche incubatore/acceleratore.
P.s non aspettarti molti soldi per la tua idea da angels o vc, se la tua idea non è veramente disruptive sarà difficili ottenerli in Italia (ma anche in Europa non cambia di molto la situazione).
 
La mia domanda è ; " da dove si deve iniziare?".

Oltre a quello che ti hanno già detto puoi valutare il crowdfunding, cioè quei siti che si offrono per catalizzare denaro da investire in start up.

Il più famoso è kickstarter ma è USA e è un po' complicato usarlo dall'Italia.

CI sono anche omologhi più piccoli locali:
crowdfunding : eppela
SiamoSoci
 
Premetto che conosco poco il mondo internet, quindi non saprei darti una valutazione sulla bontà della tua idea. Conosco bene, invece, i numeri e le problematiche aziendali, anche delle start up, e quindi direi che il tuo punto di partenza deve essere un business plan ben fatto. Mettiti nei panni di un finanziatore che deve decidere se prestarti dei soldi, e cerca di immaginare le domande che può farti, non sul funzionamento dell'idea, ma sullo sviluppo economico che può avere (al finanziatore non interessa quello che fai, ma quanto gli puoi rendere).
Considera poi che nessuna idea può svilupparsi completamente a debito, una base, anche minima, di liquidità personale la devi investire.
Più nel dettaglio, il crowdfunding effettivamente esiste (e in Italia è stato recentemente regolato per legge), ma ha il difetto che devi dichiarare prima qual è l'obiettivo di raccolta, e devi per forza arrivare a quello. Quanto al venture capital, nei convegni che si svolgono attualmente sull'argomento i venture capitalist seri ammettono che i fondi sono scarsi. Può essere più agevole (ma non troppo) trovare un finanziatore che accetti di investire a fronte del beneficio che può derivargli da una sinergia economica o commerciale.
 
1) Si inizia facendo il sito, quando è abbastanza completo da essere di un qualche valore lo si spinge il più possibile sui social e in tutti i modi possibili e compatibili con un budget iniziale ristretto.

2) Si continua facendo due cose:

a) continuare lo sviluppo del sito senza mai fermarsi. In questa fase il sito deve essere in continua evoluzione, se si ferma si taglia fuori da solo.

b) cercare un finanziamento normale o venture capital in qualsiasi modo, partecipando agli eventi, strizzando tutti i contatti, scrivendo e telefonando a tutto il mondo. Ottenere un finanziamento è l'obiettivo in questa fase, non fare i soldi, diventare famosi o qualsiasi altra cosa. Un business plan è necessario, ma non è un problema: se c'è un buon numero di utenti del sito, il business plan si crea, il problema è arrivare ad certo numero di utenti che dia validità economica all'idea, poi il business plan è un tecnicismo.

3) Se arriva il finanziamento, di solito questo arriva insieme ad un "affiancamento manageriale", in pratica il venture capitalist ti impone un manager che sappia come gestire la web azienda, mentre tu ti concentri sullo sviluppo e sulla promozione.

4) Arrivati a questo punto, al 90% fallirai comunque, solo una piccola parte delle aziende finanziate riesce a sopravvivere e sfondare, ma se ci riesce allora hai svoltato.

Note:

1) lo sviluppo deve essere professionale fin da subito, non pensare in alcuno modo di farlo tu. Come minimo che più minimo non si può serve 1 programmatore con le iper-palle ed un grafico esperto.

2) No part-time: deve essere un'attività completamente avvolgente.

3) da quando ottieni il finanziamento o da quando inizi a guadagnare qualcosa, devi subito ingrandire il team di programmatori o appoggiarti a servizi di programmazione esteri, perchè ci vuole un grande sforzo per garantire la velocità di sviluppo necessaria a giungere ad un livello in cui il venture capitalist ti prende in considerazione.

4) Devi calcolare all'inizio almeno 6-12 mesi (ma anche di più) in cui non guadagni niente, quindi non devi aver bisogno di soldi, oppure devi poter investire quanto necessario ad andare avanti per questo tempo iniziale.

Queste sono le regole per sfondare. Alternativamente ti muovi per hobby o per passione o per interesse, insomma fai quel che riesci a fare e potresti aver successo comunque, ma sarebbe un caso.
 
in genere i siti web che hanno successo "virale" partono tutti da geni dell'informatica,e il numero perfetto di soci è massimo 2 (ad occhio solo iutubbo fa eccezione)

Da come e cosa scrivi direi che non hai competenze in campo informatico, e non pensare che creare un sito internet sia una cosa semplice, a meno che non consideri siti internet i blog o le menate fatte con joomla e wordpress.

Anche se non sembra, e senza scomodare la parte di gestione dei "big data", dietro moltissimi siti anche all'apparenza semplici ci sta una dose di complessità tecnica che non potete immaginare, spesso basata anche su nuovi paradigmi di programmazione.

Tutto ciò per dire che: se pensi di avere una buona idea, troavati subito un socio ad alto tasso tecnico, e non intendo uno smanettone che ha creato il sito per la scuola di danza della zia...ma uno veramente bravo.
Non serve arrivare agli enfant prodige, e a volte non serve neppure il marketing per arrivare alla famosa crescita "alla mazza da hockey"....quindi in bocca al lupo
 
in genere i siti web che hanno successo "virale" partono tutti da geni dell'informatica,e il numero perfetto di soci è massimo 2 (ad occhio solo iutubbo fa eccezione)

Da come e cosa scrivi direi che non hai competenze in campo informatico, e non pensare che creare un sito internet sia una cosa semplice, a meno che non consideri siti internet i blog o le menate fatte con joomla e wordpress.

Anche se non sembra, e senza scomodare la parte di gestione dei "big data", dietro moltissimi siti anche all'apparenza semplici ci sta una dose di complessità tecnica che non potete immaginare, spesso basata anche su nuovi paradigmi di programmazione.

Tutto ciò per dire che: se pensi di avere una buona idea, troavati subito un socio ad alto tasso tecnico, e non intendo uno smanettone che ha creato il sito per la scuola di danza della zia...ma uno veramente bravo.
Non serve arrivare agli enfant prodige, e a volte non serve neppure il marketing per arrivare alla famosa crescita "alla mazza da hockey"....quindi in bocca al lupo

Sono d'accordo.
Si vendono le storie di siti di successo come genialate che prescindono dalla competenza di chi le ha sviluppate.
Alla base ci sono sempre e comunque personaggi molto capaci e competenti. Che poi l'idea abbia il carattere dell'ordinario questo e' un'altro discorso.. Per metterla in pratica e crearla c'e' sempre bisogno di conoscere bene il campo sul quale la si vuole sviluppare.
Nulla di buono succede per caso e senza impegno oltre che senza profonda conoscenza( passione) per quello che si fa..
 
un altro dei consigli che ti han già dato e che mi sento di sottoscrivere al 236%......queste cose richiedono un lavoro full time, ed aggiungerei anche 7g/7.

buona l'idea di realizzare un pilota, da condividere con un gruppo ristretto di amici-conoscenti betatester e raccogliere quanti piu feedback possibili....
Non fare statistiche sull'idea, ma solo sui feedback REALI! se avessero chiesto alla gggente cosa ne pensasse di un sito dove potevano caricare i loro video, avrebbero collezionato una serie di "è inutile, esistono già tante alternative"....e nn sarebbe nato iutubbo :D
Facebook è un caso ancora piu eclatante, visto che esistevano già altri siti simili ed erano anche molto radicati...

Investi molto nell'usabilità e nell'interfaccia, tutto deve essere semplice e le operazioni piu semplici le devi poter fare in meno di una decina di secondi...magari tutte da 1-2 schermate.

last but not least, cerca di chiarirti da subito quale è il tuo target, se vuoi un B2B, un B2C.....insomma buon lavoro :D
 
Ma questa "idea"... sarà poi così valida e meritevole di tutto questo profondersi di consigli? :D
 
Prima di tutto , grazie a tutti coloro che mi hanno risposto.
siamo in due a mettere su l' idea io e un ingegnere elettronico esperto informatico. In questa prima fase pensiamo di fare questo :
- appuntare tutte le idee ed effettuare un "brainstorming"
- fase operativa : provare a prendere un dominio e cominciare a costruire il sito. Molte idee potrebbero venire fuori in fase di costruzione , idee corollarie dell idea base. Molto importante è la forma e la presentazione dell ' idea... Una idea interessante presentata male può dare anche un risultato nullo.

direi che ci fermiamo alla fase 1 , anche perchè la fase 2 ( gradimento, presentazione e diffusione dell idea ) è molto complessa e richiede investimenti . E la vedo ancora molti lontana .

Ad ogni modi mi è parso di capire che i capitali per far decollare una idea sono necessari , come è necessario un business plan per attrarre tali capitali. Inoltre credo che servano vie capaci di canalizzare capitali per start up , che essendo un settore ad altissimo rischio sono canali abbastanza particolari .

La domanda che invece mi pongo è : non è che l ' Italia possa presentare un ulteriore problema ? Mentre in America imprese di questo tipo nascono molto più agevolmente ?

Secondo : dato che vorrei lasciare tutto assolutamente libero , e il servizio / i servizi gratuiti a qualunque livello ( a differenza di altri siti tipo linkedin dove si paga per avere di più ( servizi premium ecc e ecc) , la redditività si baserebbe solo sulla pubblicità giusto ? o ci possono essere anche altri canali ?

grazie!
 
per farla decollare di sicuro (anche se non sempre). Ma per realizzare un pilota non servono grossi investimenti, facebook reggeva un carico di migliaia di utenti utilizzando un paio di server, quindi un investimento di poche migliaia di euro.
E' fondamentale avere il pilota FUNZIONANTE: con il solo business plan e l'idea dettagliata, nessuno sano di mente avrebbe finanziato Fb o iutubbo....bisogna presentare proposte concrete e testabili. Gli americani, che hanno elevato il fundraising a livello di scienza ed arte, insegnano che una proposta che non puoi far visionare nella pratica a chiunque te lo chieda, di fatto non esiste.
All'inizio, prima di raggiungere una massa critica, è un suicidio commerciale far pagare l'accesso al pubblico non corporate: anche siti di servizi, come l'ottimo linkedin, sono ancora sostanzialmente gratuiti per l'utilizzatore normale e a pagamento solo per la fascia dei recruiters.
Eviterei anche la pubblicità.....se pensi di poter fare soldi con un sito col i soliti banner....beh, direi che sei sulla cattiva strada :)
Comincia con il verificare se il tuo sito piace, se ha attrattiva, se le persone si soffermano in media piu di qualche secondo, se tendono a ritornarci.

in italia poi esistono degli incubatori di azienda, come quello di torino, ma credo siano prodighi piu di consigli che di soldi....se vuoi finanziamenti in europa esistono altre realta (soprattutto in germania).
 
seguendo questo filo penso che in america queste aziende web hanno successo (abbondanza di "capitali di rischio" a parte) perchè la cultura "social" americana è di gran lunga superiore a quella italiana...e dove c'e una "massa" communicativa, c'e spazio per la creazione di progetti.

mi spiego...
gli americani hanno una "vita oltre il lavoro" che l'italia se la sogna...:rolleyes:

essendo stato in america per qualche tempo posso confermare che gli americani escono, si relazionano, girano, creano rapporti, amicizie, conoscenze, comunità, etc...e tutte si aiutano a vicenda...hanno una vita piu socievole!

se sei nel giro "giusto" l'ambiente è diverso!

la vita dell'italiano medio è praticamente "lavoro-casa, casa-lavoro," e avere una vita stressante e noiosa che non vediamo l'ora di staccarci e che magari si andrebbe avanti per 30 anni a farla di continuo
Mi permetto di aggiungere che, se non fosse stato per questa crisi e il bisogno di "campare" per chi il lavoro l'ha perso...in pochissimi avrebbero mai osato diventare "imprenditori"...un americano difficilmente si rassegna a fare il "dipendente" a vita

cosa si fa in Italia magari la sera oltre ad andare in qualche bar a parlare di calcio e politica, e lamentarsi dell'attuale situazione?

tutti questi personaggi che hanno fondato queste aziende conoscono o conoscevano molti altri personaggi, che sono stati fondamentali per lo sviluppo delle loro idee...di sviluppare i concetti, di metterli in contatto con finanziatori, con gente che poteva contribuire in qualche modo, ecc...

cosa invece che l'italiano medio in..."media", ne ha soltanto due o tre amici veri con scarse o pressochè nulle conoscenze in qualsiasi campo (in confronto ai magari 10 di un americano)...

lasciando stare il fatto che poi mai nessuno ti aiuterà a fare niente in italia perchè la maggior parte dei capitali in italia non c'e l'hanno giovani imprenditori a caccia di nuovi talenti o nuove idee rivoluzionarie...ma vecchie famiglie industriali ormai già affermate che non hanno nessuna voglia di rischiare niente in nuovi "progetti"...manca il "dinamismo" in poche parole.
 
Ultima modifica:
seguendo questo filo penso che in america queste aziende web hanno successo (abbondanza di "capitali di rischio" a parte) perchè la cultura "social" americana è di gran lunga superiore a quella italiana...e dove c'e una "massa" communicativa, c'e spazio per la creazione di progetti.

mi spiego...
gli americani hanno una "vita oltre il lavoro" che l'italia se la sogna...:rolleyes:

essendo stato in america per qualche tempo posso confermare che gli americani escono, si relazionano, girano, creano rapporti, amicizie, conoscenze, comunità, etc...e tutte si aiutano a vicenda...hanno una vita piu socievole!

se sei nel giro "giusto" l'ambiente è diverso!

la vita dell'italiano medio è praticamente "lavoro-casa, casa-lavoro," e avere una vita stressante e noiosa che non vediamo l'ora di staccarci e che magari si andrebbe avanti per 30 anni a farla di continuo
Mi permetto di aggiungere che, se non fosse stato per questa crisi e il bisogno di "campare" per chi il lavoro l'ha perso...in pochissimi avrebbero mai osato diventare "imprenditori"...un americano difficilmente si rassegna a fare il "dipendente" a vita

cosa si fa in Italia magari la sera oltre ad andare in qualche bar a parlare di calcio e politica, e lamentarsi dell'attuale situazione?

tutti questi personaggi che hanno fondato queste aziende conoscono o conoscevano molti altri personaggi, che sono stati fondamentali per lo sviluppo delle loro idee...di sviluppare i concetti, di metterli in contatto con finanziatori, con gente che poteva contribuire in qualche modo, ecc...

cosa invece che l'italiano medio in..."media", ne ha soltanto due o tre amici veri con scarse o pressochè nulle conoscenze in qualsiasi campo (in confronto ai magari 10 di un americano)...

lasciando stare il fatto che poi mai nessuno ti aiuterà a fare niente in italia perchè la maggior parte dei capitali in italia non c'e l'hanno giovani imprenditori a caccia di nuovi talenti o nuove idee rivoluzionarie...ma vecchie famiglie industriali ormai già affermate che non hanno nessuna voglia di rischiare niente in nuovi "progetti"...manca il "dinamismo" in poche parole.

seguendo questo filo penso che in america queste aziende web hanno successo (abbondanza di "capitali di rischio" a parte) perchè la cultura "social" americana è di gran lunga superiore a quella italiana...e dove c'e una "massa" communicativa, c'e spazio per la creazione di progetti.

mi spiego...
gli americani hanno una "vita oltre il lavoro" che l'italia se la sogna...:rolleyes:

essendo stato in america per qualche tempo posso confermare che gli americani escono, si relazionano, girano, creano rapporti, amicizie, conoscenze, comunità, etc...e tutte si aiutano a vicenda...hanno una vita piu socievole!

se sei nel giro "giusto" l'ambiente è diverso!

la vita dell'italiano medio è praticamente "lavoro-casa, casa-lavoro," e avere una vita stressante e noiosa che non vediamo l'ora di staccarci e che magari si andrebbe avanti per 30 anni a farla di continuo
Mi permetto di aggiungere che, se non fosse stato per questa crisi e il bisogno di "campare" per chi il lavoro l'ha perso...in pochissimi avrebbero mai osato diventare "imprenditori"...un americano difficilmente si rassegna a fare il "dipendente" a vita

cosa si fa in Italia magari la sera oltre ad andare in qualche bar a parlare di calcio e politica, e lamentarsi dell'attuale situazione?

tutti questi personaggi che hanno fondato queste aziende conoscono o conoscevano molti altri personaggi, che sono stati fondamentali per lo sviluppo delle loro idee...di sviluppare i concetti, di metterli in contatto con finanziatori, con gente che poteva contribuire in qualche modo, ecc...

cosa invece che l'italiano medio in..."media", ne ha soltanto due o tre amici veri con scarse o pressochè nulle conoscenze in qualsiasi campo (in confronto ai magari 10 di un americano)...

lasciando stare il fatto che poi mai nessuno ti aiuterà a fare niente in italia perchè la maggior parte dei capitali in italia non c'e l'hanno giovani imprenditori a caccia di nuovi talenti o nuove idee rivoluzionarie...ma vecchie famiglie industriali ormai già affermate che non hanno nessuna voglia di rischiare niente in nuovi "progetti"...manca il "dinamismo" in poche parole.

sottoscrivo in maniera completa ... questo è uno dei motivi principali per cui un " facebook, un youtube, un e- bay , un linkedin in italia non sarebbero mai nate.... ma neanche una apple o una " google" ....

inoltre per i puristi della ricerca e impresa " utile alla società " , vorrei evidenziare come il sistema universitario americano e la ricerca in America sia a un livello enormemente superiore rispetto a quello Italiano , dove baroni " centenari" oramai rimbesuiti scaldano poltrone e accumulano cattedre su cattedre.

Non c è interesse a idee giovani e innovative , non c è interesse a sviluppare le potenzialità di un giovane in Italia , non c è davvero il desiderio di innovare e cambiare lo status quo. L Italia è il paradiso dei vecchi pensionati ricchi, delle vecchie famiglie di imprenditori con l azienda di famiglia tramandata di generazione in generazione , il paradiso dei " baroni" universitari , politici e il mpndo delle " corporazioni lobbystiche"

È proprio questo il punto : quanta possibilità ha una impresa web a nascere in questo sistema piuttosto che bruciarsi? Vale forse la pena spostarsi per far nascere il "Progetto Pilota" altrove ?
 
sottoscrivo in maniera completa ... questo è uno dei motivi principali per cui un " facebook, un youtube, un e- bay , un linkedin in italia non sarebbero mai nate.... ma neanche una apple o una " google" ....

inoltre per i puristi della ricerca e impresa " utile alla società " , vorrei evidenziare come il sistema universitario americano e la ricerca in America sia a un livello enormemente superiore rispetto a quello Italiano , dove baroni " centenari" oramai rimbesuiti scaldano poltrone e accumulano cattedre su cattedre.

Non c è interesse a idee giovani e innovative , non c è interesse a sviluppare le potenzialità di un giovane in Italia , non c è davvero il desiderio di innovare e cambiare lo status quo. L Italia è il paradiso dei vecchi pensionati ricchi, delle vecchie famiglie di imprenditori con l azienda di famiglia tramandata di generazione in generazione , il paradiso dei " baroni" universitari , politici e il mpndo delle " corporazioni lobbystiche"

È proprio questo il punto : quanta possibilità ha una impresa web a nascere in questo sistema piuttosto che bruciarsi? Vale forse la pena spostarsi per far nascere il "Progetto Pilota" altrove ?

Sottoscrivo anche io in toto il pensiero e le considerazioni di areodinamyk.
C'e' comunque da dire che seppur in ritardo qualcosa ora si muove.
In italia c'e' ad oggi grande fermento in fatto di imprenditoria giovanile in diversi settori.
Le parole "incubatore" "venture capitalist" etc etc cominciano a sentirsi anche qua.. Di mio nei discorsi che sento tra conoscenti coetanei e piu giovani di me, riscontro una consapevolezza piu marcata della possibilita di creare.
Questo non e' poco.
Fino a 10 anni fa si perdevano le ore a parlare delle ambizioni di entrare in quella o questa multinazionale..ora non piu..ottimo segno per me..:o
E' vero siamo in ritardo..ma ricordate che siamo i migliori...e storicamente abbiamo dimostrato di recuperare alla grande il tempo perduto..e' nel nostro dna..
Quindi volendo poi aggiungere un tono positivo alle considerazioni seppur veritiere fatte finora, io concludo dicendo che quelcosa sta cambiando e come diceva vasco rossi :" se si girano gli eserciti e svaniscono gli eroi..se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi..non sorridete..gli spari sopra.. Sono per noi.."
 
sottoscrivo in maniera completa ... questo è uno dei motivi principali per cui un " facebook, un youtube, un e- bay , un linkedin in italia non sarebbero mai nate.... ma neanche una apple o una " google" ....

inoltre per i puristi della ricerca e impresa " utile alla società " , vorrei evidenziare come il sistema universitario americano e la ricerca in America sia a un livello enormemente superiore rispetto a quello Italiano , dove baroni " centenari" oramai rimbesuiti scaldano poltrone e accumulano cattedre su cattedre.

Non c è interesse a idee giovani e innovative , non c è interesse a sviluppare le potenzialità di un giovane in Italia , non c è davvero il desiderio di innovare e cambiare lo status quo. L Italia è il paradiso dei vecchi pensionati ricchi, delle vecchie famiglie di imprenditori con l azienda di famiglia tramandata di generazione in generazione , il paradiso dei " baroni" universitari , politici e il mpndo delle " corporazioni lobbystiche"

È proprio questo il punto : quanta possibilità ha una impresa web a nascere in questo sistema piuttosto che bruciarsi? Vale forse la pena spostarsi per far nascere il "Progetto Pilota" altrove ?

Abbimi pazienza... ma se il tuo ambiente di impresa è internet e cioè il mondo, che differenza fa se la tua idea la sviluppi in Italia piuttosto che in America? Tanto sempre "il Mondo" ha come potenziale cui rivolgersi.
Crea la tua impresa, sviluppa la tua idea e parla con il resto del mondo.
Finchè non sappiamo quale sia l'idea che hai parliamo sul nulla.
Piuttosto, l'idea che avevo avuto io muoveva dal fatto che solo 60 milioni di fortunatissime persone, rispetto ai 6 miliardi che abitano questo pianeta, vivono nel paese più bello del mondo e cioè il nostro. Di questi 60 milioni, solo 3 milioni vivono nella città più bella del mondo, quella che tutti sulla faccia della terra vorrebbero venire a visitare e cioè Roma... come trasformare in un valore questo privilegio?
Io l'idea ce l'avevo avuta, ma evidentemente non era valida... :D
 
Abbimi pazienza... ma se il tuo ambiente di impresa è internet e cioè il mondo, che differenza fa se la tua idea la sviluppi in Italia piuttosto che in America? Tanto sempre "il Mondo" ha come potenziale cui rivolgersi.
Crea la tua impresa, sviluppa la tua idea e parla con il resto del mondo.
Finchè non sappiamo quale sia l'idea che hai parliamo sul nulla.
Piuttosto, l'idea che avevo avuto io muoveva dal fatto che solo 60 milioni di fortunatissime persone, rispetto ai 6 miliardi che abitano questo pianeta, vivono nel paese più bello del mondo e cioè il nostro. Di questi 60 milioni, solo 3 milioni vivono nella città più bella del mondo, quella che tutti sulla faccia della terra vorrebbero venire a visitare e cioè Roma... come trasformare in un valore questo privilegio?
Io l'idea ce l'avevo avuta, ma evidentemente non era valida... :D

Penso che lui si riferisse l fatto che vivendo in un posto dove bazzicano i vc si ha logicamente piu modo di avere a che fare con queste persone che diventano cruciali nello sviluppo della start up.
Seppure io ami il mio paese e lo difenda sempre e comunque e' innegabile che il circolo dei vc qui da noi sia molto poco dinamico e attivo. Dovendo poi uno startupper cercare le condizioni ideali dove dover coltivare la propria idea non posso biasimare per esempio chi decide di andarla a proporre a berlino piuttosto che a roma..
Poi puo essere pure che mi sbaglio eh..:)
 
Indietro