Vorrei apportare le mie considerazioni partendo da fatti oggettivi.
Vivendi non può permettersi di incrementare la sua partecipazione in quanto sarebbe costretto a consolidare il debito di Tim .
La posizione di CDP è chiara , problemi con antitrust, mani legate .
Un aumento di capitale di 5B avrebbe al 100% voto contrario di Vivendi : come detto sopra acquistando diritti incrementerebbe la sua quota ed avrebbe il problema
del consolidamento. Inoltre i diritti inoptati , e sarebbero molti, permetterebbero ad altro soggetto di avere una quota significativa che, con la sponda non ufficiale di CDP, metterebbe Vivendi all'angolo.
L'aumento di capitale secondo me è improponibile anche i fondi voterebbe contro, significherebbe largo circa di raddoppiare l'investimento.
Porcate tipo raggruppamento ed a seguire aumento di capitale escludo possano essere fatte.
È probabile che ci sarà da soffrire.
Ritengo che le ipotesi praticabili siano due.
La prima già riportata dai giornali , una offerta unica sulla rete da parte degli attori che oggi rappresentano le due cordate a prezzi prossimi a 24/25B e cioè la valutazione fatta dagli advisor di Tim, permettendo ai consiglieri indipendenti di non rischiare cause legali nei loro confronti. A collo torto questa soluzione non soddisfacente del tutto per Vivendi, troverebbe il consenso dei fondi e molto probabilmente potrebbe passare anche on una assemblea straordinaria.
La seconda ipotesi riguarda l'intervento del MEF, invitando le Poste, Terna, KKR e Mcquarie a lanciare una OPA totalitaria, lasciando in un primo momento fuori CDP, la quale rientrebbe in gioco successivamente con la sua OF.
Non vedo altre alternative