Telecom , tutto da capire

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Da come è stato scritto l'articolo il 7,6% è stato scambiato complessivamente nella giornata di ieri e non ai blocchi, la cosa è ben diversa...
... 👍 ... L'ho copia incollato senza quasi leggerlo ... 🙄
 
La Repubblica

Sara Bennewitz

MILANO
— Nuova ondata di vendite su Telecom Italia, che ieri ha perso il 4,59% tornando a 0,21 euro, dopo aver toccato un minimo a 0,20 (-10%). Lo scivolone è stato ancora accompagnato da volumi record: è passato di mano il 7,6% del capitale (e circa il 27% in tre sedute). La Consob ha acceso un faro per monitorare gli scambi, ma al momento non sarebbero emerse particolari irregolarità.
 
La Repubblica

Sara Bennewitz

MILANO
— Nuova ondata di vendite su Telecom Italia, che ieri ha perso il 4,59% tornando a 0,21 euro, dopo aver toccato un minimo a 0,20 (-10%). Lo scivolone è stato ancora accompagnato da volumi record: è passato di mano il 7,6% del capitale (e circa il 27% in tre sedute). La Consob ha acceso un faro per monitorare gli scambi, ma al momento non sarebbero emerse particolari irregolarità.

ma cosa vuole accendere un faro la Consob, in 25 anni che seguo la Borsa mi dite una sanzione emessa seriamente, che non siano 2mila euro di multa per qualocuno che ne incassa milioni al giorno ?
 
Giusto per farla risalire appena appena si inventano queste balle. :asd:
 
Leggo una confusione folle, che va chiarita onde alimentare discorsi sul nulla.
1. il mercato dei blocchi è un mercato regolamentato: si vendono quantità di quote societarie rilevanti proprio per non andare a interferire con i corsi di mercato (volumi). Contestualmente si negozia a prezzi diversi perchè si tratta di negoziazione 1 a 1. Se fosse passata una quota TIM ai blocchi, dunque, sarebbe aggiuntiva ai volumi visti questi giorni...mi pare una fesseria.
2. interessante l'analisi di MF DJ...non ho capito chi è che l'ha fatta. Almeno però traccia alcuni spunti rilevanti
3. anche se superfluo. La fesseria che labriola ha rifiutato opa e dd a KKR è veramente argomento da tik tok; l'offerta è rivolta agli azionisti, labriola avrà valutato per la sua quota, chi l'ha rifiutata (avendo pacchetti rilevanti) sono viv e cdp. Peraltro anche un bambino può verificare: la domenica sera stessa in cui fu proposto lo 0,505 ad azione con ad ancora gubitosi, sia viv che cdp fecero capire di non gradire la proposta. labriola allora era a guidare il Brasile.
4. se merlyn da uno 0,00 risicato è riuscita a muovere tutto questo, anche in combutta con viv, tanto di cappello: ora però presentasse un piano, altrimenti il risultato è solo aver danneggiato i retail. ovviamente il discorso vale per chiunque ha mosso tutto questo.
 
ma cosa vuole accendere un faro la Consob, in 25 anni che seguo la Borsa mi dite una sanzione emessa seriamente, che non siano 2mila euro di multa per qualocuno che ne incassa milioni al giorno ?
Ti capisco ( io appena 32 anni che la seguo ) però stavolta c'è di mezzo anche il Governo in tutta la faccenda e quindi credo proprio che il faro l'abbiano acceso per davvero....e se c'era da dare contro a Vivendi nn si sarebbero tirati indietro, ma evidentemente Vivendi nn c'entra nulla con il crollo della quotazione di Tim....molto semplicemente.
 
non mi pare di averlo visto postato per intero... personalmente concordo solo nella parte in cui parla della dismissione di OF, il resto sono farneticazioni campate in aria del tipo, il mercato boccia la cessione della rete.... io direi piu' il piano industriale e la sua esposizione, o del tipo che deve diventare un pivot di innovazione... forse non si rende conto che quel treno e' andato e non tornera' dato il vantaggio competitivo di altri attori... e dove ci si dimentica del fatto che AGCOM abbia bloccato la profittabilita' delle TLC a fronte di investimenti maggiori richiesti... ce ne sono altre di chicche ma mi fermo qui...

Tim: per salvarsi adotti il modello Finmeccanica e non Fs (MF)
Oggi 08:15 - MF-DJ
Di Guido Salerno Aletta ROMA (MF-NW)--La cessione della rete di Tim non convince il mercato. E non e'' affatto una novita'' la perdita registrata in Borsa dal titolo di Tim di ieri, lunedi'', passando dagli 0,227 euro dell''apertura agli 0,212 euro della chiusura. A Tim serve una strategia completamente alternativa a quella meramente liquidatoria su cui da anni si sono forsennatamente incaponiti il management e gli organi di vertice: conti alla mano, la cessione si sta dimostrando non solo inutile dal punto di vista finanziario, visto che alla fine di quest''anno, per ragioni interne e nonostante la cessione, il debito sara'' piu'' alto rispetto a quello registrato alla fine del 2023, ma soprattutto perche'' ancora nel 2025 il cash flow netto sara'' pari a zero, mentre lo si prevede di 0,5 miliardi di euro nel 2026. In questi anni nessuno ha pensato all''azienda, ad una chiara prospettiva di sviluppo: con lo scorporo, Tim rimarra'' un call center, un reseller commerciale della rete ceduta a Kkr, che offrira'' condizioni uguali a tutti gli operatori. Non risolutiva dal punto di vista finanziario, la cessione sara'' disastrosa dal punto di vista industriale: una volta abbandonata la scalata al mondo dei contenuti e dei servizi televisivi, immaginata da Tim Vision e dall''integrazione a livello europeo ipotizzata dall''ingresso dei soci francesi, ci si e'' baloccati con i proventi sostanzialmente anelastici derivanti dal trasporto dei bit, ipotizzando come unica scalata il passaggio generalizzato alla fibra ottica. Una strategia, questa, che si e'' rivelata enormemente costosa per gli investimenti richiesti, e poco apprezzata dal mass-market: alle famiglie, la connessione potenziata su rame via X-DSL e'' piu'' che sufficiente. Promuovere la fibra costa troppo in termini di capex e rende troppo poco in termini di incassi per renderla minimamente appetibile abbassando il prezzo di offerta: sara'' un altro bagno di sangue, che Kkr evitera'' dismettendo motu proprio la rete in rame, area dopo area, con uno switch off obbligatorio. Di certo, non ne manterra'' due sovrapposte, ed a pagare saranno le famiglie con un brusco aumento del canone alla linea fissa: un altro monopolista e'' in arrivo. Se, stando anche ai dati appena diffusi da Tim, cedere la rete e'' un esercizio finanziariamente non risolutivo, e'' invece una prospettiva liquidatoria per la perdita di tutte le conoscenze in campo informatico, sia di alto livello tecnologico e sistemistico che diffuse sul territorio. A Tim serve una strategia di sviluppo industriale focalizzata sulle piccole e medie imprese, fornendo chiavi in mano tutti i servizi che non solo si appoggiano alla rete in termini di trasporto, come la solita nuvola dei data center, ma che collassano in essa: deve essere un motore di innovazione sistemica, il pivot di Industria 5.0. Il tema organizzativo di questa prospettiva di sviluppo industriale sara'' delicatissimo, perche'' servono capacita'' innovative personali e gestionali che non devono essere buttate nel vecchio carrozzone della rete. Ne'' si deve "cogliere fior da fiore", selezionando il personale migliore di questa: fu l''errore commesso dalle Ferrovie dello Stato, che per realizzare l''Alta Velocita'' razzio'' le migliori risorse umane disponibili facendo collassare il servizio ordinario. I processi di innovazione tra rete e servizi devono muoversi in parallelo, come ben ha dimostrato Finmeccanica trasformandosi da holding di societa'' in perenne concorrenza tra loro su prodotti e servizi analoghi, in una One Company. Andra'' rottamata piuttosto Open Fiber, che boccheggia tra la posa della fibra ottica nelle aree a fallimento di mercato, finanziata dallo Stato con un enorme dispendio di risorse, e le ambizioni da competitor di Tim nelle altre aree, una strategia elaborata da Enel quando ne era azionista: uscitone alla grande, ora si profila un altro fiasco di cui nessuno paghera'' il conto. Alla Tim serve un catalogo nuovo, e soprattutto completo, di prodotti e di servizi chiavi in mano, che consentano di superare l''infinita maglia burocratica che strozza la volonta'' di innovazione delle imprese piccole e medie, che per questo rinunciano: Tim deve essere in grado di censire ed aggregare quanto di meglio esiste gia'' in Italia, a cominciare dalle start-up che muoiono di inedia per la carenza di investitori e di credito, ma non di mercato. Non sono mai stati i soldi a mancare: l''enorme debito di Tim lo dimostra. Servono idee e uomini capaci: il resto e'' solo aria fritta. (Milanofinanza.it)
l livello del giornalismo italiano è indecente. Sono due anni, come minimo, che si parla della cessione della rete. Solo da ieri è divenuto un affare pessimo? Prima ad incensare.. poi quando sentono la puzza di cadavere, iniziano a bastonare.
 
ciao Buongiorno
premetto che non ho tutte le pagine che sono state scritte tra domenica e lunedi, un po per lavoro , un po perche' trovo difficile in una situazione come questa trovare quegli interventi che possono darmi qualche spunto utile senza dover passare da chi ha lavorato in telecom per anni e ha la ricetta giusta per risolvere la tematica, chi ha un associazione alternativa e attraverso una azione legale o simile cerca voti, visibilità o altro che non comprendo, che scrive che tutto è sbagliato che è tutto da rifar e lui sono anni che l'aveva detto.
oggi cercando di togliere tutti i rumori di fondo io ho una sola domanda in testa:
cosa devo fare con le 400K azioni che ho in portafoglio?
il quadro di riferimento che racconta di un cda appoggiato dal ad che individua la cessione della rete come l'unica strada percorribile per uscire da un debito che sta diventando insostenibile è mutato?
la risposta è no anzi uno dei pochi aspetti di chiarezza emersi dallla cattiva comunicazione di questi giorni e' proprio che ogni giorno che passa in questo status quo telecom brucia cassa e i miglioramenti sul piano industriale non riescono ad bloccare questa ...fuoriuscita.
riduzione del personale, telecom puo' mettere in atto altri azioni definiamole ordinarie rispetto a quelle che sta utilizzando?
anche in questo caso la risposta e' no perchè tra isopensione,prepensionamenti,solidarietà che è la cassa integrazione delle tlc ha messo in campo tutti gli strumenti ordinari a sua disposizione.
per utilizzarne di straordinari dovrebbe dichiarare uno stato di crisi e chiedere allo stato di intervenire.
Da un punto di vista industriale si poteva o si puo' fare qualcosa di diverso? di radicale no, vendere il brasile anche condizioni fantasmagoriche non risolve e ribaltare il tutto restando solo una socièta di rete, ammesso e non concesso che al governo vada bene, richiede compratori e un tempo almeno il triplo ad essere generosi rispetto alla vendita della rete.
in un contesto che per non essere integralmente integrati che vuol dire che le condizioni che offri ai clienti sono replicabili da un altro concorrente . devi essere un soggetto neutrale, cioè offrire a tutti le stesse condizioni con l'unica differenza del volume dei contratti che sottoscrivi
l'attegiamento dei principali azionisti Telecom indica una direzione?
anche in questo caso la risposta è no, sono tutte e due passivi , per diverse ragioni paragonabii solo da una volontà ,anche qui da diverse angolazioni, che li spinge a cercare la migliore exit strategy.

Se ho elencato correttamente i principali fattori in gioco, da microazionista Telecom come credo lo siano la maggior parte di noi , faccio fatica ad individuare una strada che non sia quella che qualcuno velocemente mi chieda di dover mettere le mani al portafoglio chiedendomi altri soldi.

Trovo davvero incredibile che qualcuno in possesso di azioni telecom ipotizzi soluzioni oltre al improbabile fattibilità portino nella migliore ipotesi a mettere le mani nelle nostre tasche, in un mercato competitivo dove una sim si vende quando va bene a 10 euro e un abbonamento in fibra a 25.
di alternativa c è solo lo stato con tutto quello che ne consegue.

non penso di scrivere nei prossimi giorni, perchè devo capire se quanto ho in testa sia corretto o meno, perchè se lo, è devo prenderne atto e pensare come uscirne con le ossa .....meno rotte possibile, più i giorni passano con la quotazione a 0,21 , le voci insistenti su cordate alternative ritirando fuori fondi improbabili dal passato perlomeno oscuro, movimenti assurdi di capitale, non vedo come le cose possano andare meglio di adesso.
buona giornata
Mauro
ps per scelta non ho citato notizie straordinaria che per natura sono.....straordinarie e penso che solo dal mondo tlc possa arrivare quello che definisco uno game changer, ma mi sembra che non ci siano ne soldi ne idee.
 
Ultima modifica:
Ti capisco ( io appena 32 anni che la seguo ) però stavolta c'è di mezzo anche il Governo in tutta la faccenda e quindi credo proprio che il faro l'abbiano acceso per davvero....e se c'era da dare contro a Vivendi nn si sarebbero tirati indietro, ma evidentemente Vivendi nn c'entra nulla con il crollo della quotazione di Tim....molto semplicemente.
Che vivendi non c'entri ho i miei forti dubbi.
Se il governo volesse calmare le acque e rituzzare i francesi basterebbe chiudere con sparkle senza stare a tirare per 50/100 mni in meno.
Ma d' altronde 50 mni in meno poi decine di miliardi spesi con furti sprechi e ruberie.
Avere una telecom in salute fa bene anche allo stato che con CDP ne e' socio.
Chissa' se lo capiscono
 
Ti capisco ( io appena 32 anni che la seguo ) però stavolta c'è di mezzo anche il Governo in tutta la faccenda e quindi credo proprio che il faro l'abbiano acceso per davvero....e se c'era da dare contro a Vivendi nn si sarebbero tirati indietro, ma evidentemente Vivendi nn c'entra nulla con il crollo della quotazione di Tim....molto semplicemente.
in cosi poco tempo non lo possono aver capito.
se viv non c'entra nulla, troveremo lei a quota invariata, cdp anche (avrebbe comunicato il movimento e poi perchè vendere?) e dunque un nuovo soggetto con quota rilevante. Attendiamo
peraltro se viv non c'entra nulla e ha subito tutto questo....rabbrividiamo ragazzi..è questo l'azionista cui tutti si affidano per salvare il retail?
 
Da come è stato scritto l'articolo il 7,6% è stato scambiato complessivamente nella giornata di ieri e non ai blocchi, la cosa è ben diversa...
Io non trovo articoli che parlino di questo scambio fuori mercato .
 
l livello del giornalismo italiano è indecente. Sono due anni, come minimo, che si parla della cessione della rete. Solo da ieri è divenuto un affare pessimo? Prima ad incensare.. poi quando sentono la puzza di cadavere, iniziano a bastonare.
Dicono pessimo per andare dietro all'andamento del titolo di queste ultime sedute...
 
E' passato molto tempo e riconosco solo pochi, ma buongiorno a tutti.
Domanda: possibile che proprio per evitare di scoprire le carte si siano passati le azioni a mercato normale e non a blocchi, provocando questa caduta repentina ? Di nuovo ciao a tutti e se mi è consentito, inviterei a scrivere l'essenziale... troppe opinioni servono a poco... grazie per eventuale risposta.. CIAO
 
Io non trovo articoli che parlino di questo scambio fuori mercato .
Appunto! Chi ha scritto questa cosa in un post precedente credo che o sia in malafede oppure non sa la differenza, ma anche tutte e due....
 
Appunto! Chi ha scritto questa cosa in un post precedente credo che o sia in malafede oppure non sa la differenza, ma anche tutte e due....
Esatto , la verità e' che quella % e' stata scambiata a mercato ...
 
E' passato molto tempo e riconosco solo pochi, ma buongiorno a tutti.
Domanda: possibile che proprio per evitare di scoprire le carte si siano passati le azioni a mercato normale e non a blocchi, provocando questa caduta repentina ? Di nuovo ciao a tutti e se mi è consentito, inviterei a scrivere l'essenziale... troppe opinioni servono a poco... grazie per eventuale risposta.. CIAO
Probabilmente questo è successo, poi se sia stato per non far capire chi ha venduto e chi ha comprato questo difficilmente si saprà....
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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