Teoria dei giochi: i libretti di "risparmio" delle cooperative italiane

P.A.T.

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Gradirei aprire con questo nuovo 3D degli spunti di riflessione su questa modalita' diffusissima di investimento finanziario degli italiani

i libretti di risparmio delle cooperative di consumo

e come essa si concilia con la prudente avversione al rischio del padre di famiglia, attraverso lo studio delle modalita' di interazione tipiche della teoria dei giochi. Questo, ad esempio, e' il piu' diffuso investimento "finanziario" italiano

Prestito sociale Coop: Libretti risparmio e di deposito Coop - Unicoop Firenze

Prima di passare alle tematiche tipiche dell'econometria e della teoria dei giochi, alcune informazioni che dobbiamo preliminarmente conoscere

A) a quanti miliardi di Euro ammontano gli investimenti finanziari delle famiglie italiane nei libretti di deposito delle cooperative ?

B) quale e' il premio al rischio del prestito sociale, che ricordiamo non e' garantito dal Fondo Interbancario, rispetto al deposito bancario presso le banche italiane, garantito fino a 100.000 Euro ?

C) il premio al rischio dei libretti delle cooperative rispetto al deposito bancario e' sufficientemene elevato da essere considerato remunerativo secondo la teoria econometrica ? (utililita' lineare, CARA, CRRA, etc.)

Poi, chiarite queste tre questioni preliminari, potremmo passare in esame le questioni aperte sulla base della teoria dei giochi: magari nel seguito, se l'argomento di teoria dei giochi interessa, ne anticipo gia' qualcuna
 

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Argomento molto interessante.

Io non interverrò poichè

a) non sono suffcientemente informato

b) sono assolutamente critico (direi caustico) verso queste subdole(per me) obbligazioni ad alto rischio camuffate da Free Risk.

Ma ti\vi leggo con piacere ed interesse.
 
Ecco un esempio di come la Teoria dei Giochi dovrebbe cercare di anticipare lo sviluppo delle decisioni che verrano prese, e che avranno conseguenza decisiva sul destino dei risparmi affidati alle cooperative.

L'avvocato che ha sostituto i vertici della Cooperativa di consumo dice oggi alla stampa:

"È in atto un lavoro molto difficile con tutti i fornitori-creditori, per consentire il mantenimento delle forniture.
Da questo punto di vista il Tribunale mi ha autorizzato il pagamento delle forniture correnti."

Cosa puo' voler dire che il Tribunale autorizza il pagamento delle forniture correnti? Da come lo interpreto io probabilmente puo' voler dire che si congela la situazione alla data della rilevazione dellì'ammanco e si inizia una nuova gestione, con l'intento di stabilizzare l'emorragia di clientela, riempire al completo gli scaffali con l'auspicio di restituire tutti i soldi ai depositanti.

Un fornitore (Coca Cola, Procter and Gamble) dal punto di vista della teoria dei giochi si trova davanti ad un bel dilemma da teoria dei giochi:

A) continuo a fornire merce?
oppure
B) sospendo le forniture?

Se il fornitore sceglie A), cioe' continua a fornire merce, sara' pagato per la fornitura corrente, ma credo di capire non subito per quanto riguarda il pregresso. Se il fornitore sceglie B), cioe' non fornisce nuova merce, correra' il medesimo rischio per le forniture pregresse di chi ha effettuato la scelta A. La legge sulle procedure giudiziarie straordinarie, che se ben ricordo si e' sviluppata dal 1942 e che ha mantenuto nel tempo l'impostazione di allora con poche modifiche, vieta prelazioni ed instaura una "par condicio creditorium" tra creditori di analogo standing creditizio.

L'amministratore straordinario potrebbe mettere un incentivo: chi continuera' a rifornire le coop, avra un premio nella ripartizione del pregresso. Tuttavia e' ben difficile che possa farlo. Se un domani con la continuita' della gestione la situazione si stabilizzera' e ci saranno dei soldi disponibili, ecco che saranno i librettisti ad avere sicuramente la prelazione rispetto ai fornitori.

Il dilemma da teoria dei giochi si complica:

Se la scelta razionale iniziale per la Coca Cola o la Ferrero sarebbe
A) continuare le forniture ....
i risparmiatori potrebbero avere una prelazione sui fornitori, per cui la scelta razionale "one shot" dei fornitori diventerebbe B), in presenza di tantissimi fornitori che scegliessero A)

Ma e' ovviamente scontato che i fornitori si consultino, non e' che ognuno di essi agira' singolarmente ed i fornitori sanno che se anche l'azienda superasse il momento critico, occorrerebbe prima soddisfare i xxx milioni di librettisti ed appena in seguito i loro crediti.

Quindi, un bel problema per la teoria dei giochi: collaborare o defezionare? :)
 
Vediamo innanzitutto cosa dice Wikipedia

: l'equilibrio di Nash rappresenta quindi la situazione nella quale il gruppo si viene a trovare se ogni componente del gruppo fa ciò che è meglio per sé, cioè mira a massimizzare il proprio profitto a prescindere dalle scelte degli avversari. Tuttavia, non è detto che l'equilibrio di Nash sia la soluzione migliore per tutti. Infatti, se è vero che in un equilibrio di Nash il singolo giocatore non può aumentare il proprio guadagno modificando solo la propria strategia, non è affatto detto che un gruppo di giocatori, o, al limite, tutti, non possano aumentare il proprio guadagno allontanandosi congiuntamente dall'equilibrio.

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Si raggiungera' un equilibrio di Nash tra diversi fornitori che debbono decidere se defezionare o collaborare?

Imho nel caso della distribuzione alimentare esiste un problema di informazione.

Nel mondo della distribuzione, esistono difatti fornitori che adottano un sistema di scoring e fornitori che non lo adottano.

Il sistema di scoring e' adottato dalle multinazionali, che analizzano sempre il bilancio dei propri clienti da parte di certificatori interni od esterni e tarano il credito concedibile sulla base delle risultanze relative alla solidita' della controparte.

La Barilla o la Ferrero non fanno mai le cose a caso: inviano tanti vasi di Nutella o Mulino Bianco (o meno) a seconda della maggiore o minore solidita' del bilancio del proprio cliente.

Dall'altra parte, esistono dei fornitori come il salumaio, il fornaio, il pischicultore, la cooperativa ittica, etc. che
- non adottano il sistema di scoring
- ogni ritardo o mancato pagamento puo' essere molto pesante da assorbire, al limite insostenibile a propria volta per la continuazione dell'attivita' aziendale.

L'equilibrio di Nash diventa quindi difficile in queste condizioni di asimmetria e di rispettivo potere finanziario, contrattuale.
 
E prima di riprendere con l'analisi della teoria dei giochi, qui un panorama della situazione attuale del mondo dei libretti di risparmio, svolto proprio dall'interno del mondo della cooperazione

Lavoratori Unicoop

Piu' che "libretti di risparmio" par di capire che andrebbero chiamati prosaicamente "prestiti sociali". Interessante anche l'osservazione contenuta nel sito segnalato che non tutte le grandi cooperative pubblicano piu' da qualche tempo i loro bilanci sul Web.

Spero nei prossimi giorni di aver tempo per poter continuare con la teoria dei giochi, soprattutto per capire quale debba essere la scelta razionale del risparmiatore.

Prima pero' bisognerebbe capire bene quanto rendano di interesse, se poco o tanto :mmmm:
 

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A proposito della considerazione del Sole 24 Ore sui bilanci che non appaiono sul Web, anche nel caso di quelli pubblicati non e' facile reperire dei dati per poter svolgere le nostre considerazioni sulla Teoria dei Giochi.

Nel valutare la qualita' e l’attendibilita' della informazione finanziaria contenuta nei bilanci occorrerebbe tenere conto del senso di appartenenza e del ruolo sociale che si attribuisce il mondo cooperativo, che e' convinto, con fondate ragioni, di svolgere un servizio sociale prima ancora che un servizio commerciale di vendita di prodotti alimentari, in concorrenza con i grandi players come Auchan, Esselunga, etc..

Tuttavia cio' che colpisce nei bilanci non e' la scarsa chiarezza del linguaggio e della terminologia tecnica di chi si dovrebbe rivolgere ad un referente composto da persone semplici, come le famiglie, i pensionati ed i lavoratori.

I bilanci presentano una loro uniformita' di linguaggio ed una standardizzazione di rappresentazione che va rispettata.

Appare invece rilevante saper scoprire le omissioni e i silenzi con cui spesso si preferisce nascondere all’attenzione del socio consumatore quegli argomenti che risulterebbe spiacevole affrontare e divulgare, come e' accaduto nel caso della cooperativa di consumo che ha fatto scattare l'esigenza di maggiori controlli in Italia per la tutela dei prestiti sociali.
 
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Il grande equivoco del famoso best seller "Flash Boys" (e dai prossimi film della nuova stagione cinematografica che verra') e' generato dalla supposizione che gli HFT siano tutti degli algoritmi predatori, ossia che gli HFT inviino numerosissimi ordini civetta a mercato con l'intento di depistare gli operatori a bassa frequenza (LFT) ed approfittino delle loro reazioni al manifestarsi dei suddetti ordini, considerati "fake" se visibili ("le macchinette") o nemmeno considerati se il tempo di latenza non fosse percepibile.

La realta' e' piu' semplice e meno complottistica. Un recente paper, davvero illuminante, ci aiuta nella comprensione di quanto siano banali alcuni algoritmi HFT, la cui applicazione non e' certo privilegio di sofisticate macchinette da Jeopady, ma di comuni identificatori di pattern statistici.

The Volume Clock: Insights into the High Frequency Paradigm by David Easley, Marcos Lopez de Prado, Maureen O'Hara :: SSRN

Le decisioni degli LFT (cioe' indistintamente tutti coloro che non sono HFT) sono in generale effettuate sulla considerazione di un "Orologio Cronologico", lasciando tracce che possono essere rintracciate facilmente.

Un esempio tratto dal paper sopra.

La superficie in calce mostra una grande concentrazione di volumi (più dell'8%) scambiati nel primo secondo di ogni minuto attorno al close dei titoli azionari scambiati sui mercati statunitensi (es. 8:30,8:31...17:00).
Poiche' gli HFT operano su degli algoritmi costruiti sull''"Orologio Volumetrico", essi possono agire non appena il pattern viene identificato e anticipare il lato ed il segno degli ordini inconsapevoli che gli LFT si scambiano per il resto del tempo.

La maggior parte dei modelli accademici e dei modelli che usano i trader per tradare sono concepiti in accordo al modello dell'"Orologio cronologico": questa considerazione implica che la loro attuazione, ovvero qualsiasi modello di trading concepibile secondo una logica classica basata sull'asse del tempo, comporterà lo sviluppo di pattern sistematici che gli HFTs potranno sfruttare a loro vantaggio non appena questi pattern verranno individuati.

Il paper insegna anche a tutti gli umani alla buona ("practitioners") le tecniche idonee per poter difendersi con successo dalle tecniche volumetriche degli HFT, la cui reputazione e' generalmente considerata negativa per l'intento predatorio che essi hanno dei mercati

"LFT practitioners are not defenseless against HFT players, and we offer options that can help them survive and adapt to this new environment".




Percentuale di volume di futures E-Mini SP 500
tradati ad ogni secondo di ogni minuto



 

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Domani spero di postare da YouTube il filmato della trasmissione Virus su RAI 2 che il famoso giornalista Nicola Porro ha cosi' presentato:

"Il piu' grande scandalo finanziario nella storia italiana delle cooperative: 103 milioni spariti nel nulla con 17.000 risparmiatori italiani truffati"

di cui in Italia si sa nulla, o quasi.
 

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La settimana scorsa ero in liguria e son capitato in una coop; era tappezzata di poster che invitavano ad aprire il libretto di deposito.
Oggi per curiosità ho voluto leggere come lo presentano
Prestito Sociale - Coop
la frase
"Scegliere il Prestito Sociale significa scegliere la solidità patrimoniale della Cooperativa a tutela dei propri risparmi."
pur essendo "chiara" ha chi ha pratica, mi sembra abbastanza fuorviante nei confronti del risparmiatore medio, che associa "solidità" con "non perdita".
Pensi possa essere vista come "pubblicità ingannevole"?
Io penso sarebbe più onesta (ma non presentabile) modificata in
"Scegliere il Prestito Sociale significa scegliere la sola solidità patrimoniale della Cooperativa a tutela dei propri risparmi."

C
 
La settimana scorsa ero in liguria e son capitato in una coop; era tappezzata di poster che invitavano ad aprire il libretto di deposito.
Oggi per curiosità ho voluto leggere come lo presentano
Prestito Sociale - Coop
la frase
"Scegliere il Prestito Sociale significa scegliere la solidità patrimoniale della Cooperativa a tutela dei propri risparmi."
pur essendo "chiara" ha chi ha pratica, mi sembra abbastanza fuorviante nei confronti del risparmiatore medio, che associa "solidità" con "non perdita".
Pensi possa essere vista come "pubblicità ingannevole"?
Io penso sarebbe più onesta (ma non presentabile) modificata in
"Scegliere il Prestito Sociale significa scegliere la sola solidità patrimoniale della Cooperativa a tutela dei propri risparmi."

C

Visto quello che sta accadendo con le Coop di Trieste, io sarei più drastico eliminerei proprio la parola solidità.
 
La scena di Mary Poppins e' utile per capire se i 17.000 triestini riavranno i a breve tutti i loro risparmi, checche' ne pensi una imbarazzatissima Debora Seracchiani che parla a monosillabi, pallidissima in volto come si vede nel filmato di Virus.

Nel manuale di teoria dei giochi di Gibbons c'e' proprio un capitolo dedicato alla "corsa agli sportelli".

Qui il caso di Trieste e' diverso ed e' molto piu' complesso.

In teoria, suppongo che i risparmiatori abbiano un grado di prelazione sui fornitori del latte, della verdura, etc.

In pratica, se le Coop non pagano la merce, viene a cadere la continuita' aziendale, con scarsa speranza di rimborso per i 17.000 triestini.

Se pero' si paga la merce anziché restituire i soldi, nessuno portera' piu' nuovo cash fresco in deposito e quindi si rischia che non ci siano piu' soldi per pagare né gli uni e né egli altri.

Un classico caso di riferimento circolare.... :)


Il caso di Trieste fara' comunque scuola, ed immagino che sara' seguito dagli studiosi di Teoria dei Giochi di tutto il mondo.

Essendo il primo caso in Italia ad esplodere sara' interessantissimo da seguire per capire che destino avranno gli 11 miliardi di Euro che gli italiani hanno immesso nelle coop.

Stay tuned...
 
Il caso di Trieste fara' comunque scuola, ed immagino che sara' seguito dagli studiosi di Teoria dei Giochi di tutto il mondo.

Essendo il primo caso in Italia ad esplodere sara' interessantissimo da seguire per capire che destino avranno gli 11 miliardi di Euro che gli italiani hanno immesso nelle coop.

Stay tuned...

Fui facile profeta nell'immaginare ieri che il bank run del film Mary Poppins diventa applicabile a tutte le cooperative, come previsto dallo scienziato sociale Gibbons nel suo manuale di Game Theory.

La notizia clamorosa del giorno e' che ieri ha portato i libri in Tribunale una seconda cooperativa di consumo, affossata dalla corsa al ritiro dei depositi da parte dei prestatori sociali che vogliono emulare il ritiro alla corsa dei depositi gia' verificatosi a Trieste.

Le indiscrezioni dei quotidiani locali parlano di 3000 prestatori sociali che da ieri non possono piu' ritirare ben 30 milioni di Euro che hanno depositato.

Altri 650 dipendenti di questa seconda cooperativa di consumo vivono ore drammatiche ... :'(
 

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Fui facile profeta nell'immaginare ieri che il bank run del film Mary Poppins diventa applicabile a tutte le cooperative, come previsto dallo scienziato sociale Gibbons nel suo manuale di Game Theory.

La notizia clamorosa del giorno e' che ieri ha portato i libri in Tribunale una seconda cooperativa di consumo, affossata dalla corsa al ritiro dei depositi da parte dei prestatori sociali che vogliono emulare il ritiro alla corsa dei depositi gia' verificatosi a Trieste.

Le indiscrezioni dei quotidiani locali parlano di 3000 prestatori sociali che da ieri non possono piu' ritirare ben 30 milioni di Euro che hanno depositato.

Altri 650 dipendenti di questa seconda cooperativa di consumo vivono ore drammatiche ... :'(

Non vorrei che ci fosse una escalation di panico che colpisca anche la madre di tutte le cooperative.

Non sono belle giornate, no.
 
Non vorrei che ci fosse una escalation di panico che colpisca anche la madre di tutte le cooperative.

Non sono belle giornate, no.

E costui, cosa dice ?
Lui che e' cosi' attento a seguire giorno per giorno il corso azionario di Mediaset in borsa, non ha proprio nulla da dire a tal proposito dopo questi due casi, per rassicurare dipendenti e depositi? :mmmm:

Possibile che di questi argomenti nessuno in Italia ne voglia parlare, come diceva Porro nella presentazione del filmato di Virus?

Possibile che in tutto il FOL dobbiamo occuparcene noi della sezione Econometria che discutiamo solo a livello teorico, mentre sarebbero piu' preparati sicuramente coloro che conoscono le carte in tavola ?
 

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Tassi

Però ... se non leggessi il marchio, mi sembrerebbero tassi da istituzione bancaria, invece ...

Ma è un discorso vecchio come il mondo ormai, persino Beppe Scienza se ne è occupato nelle sue invettive pro-retail.
 
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