Titolo della Discordia fra gufi e ctic dipendenti

si ma mantenere due societa' e' piu oneroso

se avesse in tasca la certezza del PIP aspetterebbe e dopo la salita piazzerebbe un ADC a prezzi molto superiori...invece si "concentrano" su possibili nuove acquisizioni...:mmmm:

Una volta che avremo tirato fuori tutte le ipotesi possibili, quando il progetto del ceo prenderà forma realizzeremo che alla fine non avevamo capito niente :yes:
 
.....quella che viene elegantemente definita "acquisizione"....al massimo può essere una fusione con OPS (offerta di Scambio azione/azione * ), senza alcun esborso economico, cosa peraltro già ventilata.

Resta il fatto che...non avendo più soldi fra 3 mesi....dovrà trovare un investitore che glieli da.....e presto...:yes:

Ma da qui a 3 mesi c'è ancora PIP e MAA in piedi....non sono mica morte perchè JB parla di acquisizioni....:no::no:

* sarà SPPI la sposa ?
 
L'articolo cita che stanno valutando "piccole societa' private" molmed secondo te potrebbe rientrare nella descrizione? ho brevemente letto ch c'e' dentro anche fininvest con parecchi soldi .
90 mln capitalizza ma dubito la cederebbero per 90
si infatti se ne parlava tra il serio e il faceto...niente di più
 
e a che pro?

Perche' "diminuire" le azioni che ha a disposizione(facendo scambio azionario)quendo le potrebbe emettere con i suoi famosi ADC con ricopertura

Perche' acquisire con scambio azionario societa'(quindi potenziali studi)se ha la quasi certezza del pix approvato in Europa?

Mi suona un po strano

Una OPS con un altra bio che ha farmaci complementari e molto cash sarebbe ideale per entrambe se il PIX è ok.

Ad esempio...ho sempre ritenuto "anomala" la vendita di Zevalin a SPPI, che per me rappresenta un buon partner, con OPS.

...pure supposizioni.....:D
 
O.P.A. (Offerta Pubblica di Acquisto)


Per Offerta Pubblica di Acquisto (di seguito OPA) si intende ogni offerta, invito ad offrire o messaggio promozionale finalizzato all’acquisto in denaro di prodotti finanziari. Ciò significa che un soggetto, che risulta essere interessato ad acquistare prodotti finanziari (per esempio azioni) di una determinata azienda, fa appunto un’offerta pubblica. Quindi tutti coloro che sono titolari di quelle azioni oggetto di OPA, possono decidere di venderle a quel soggetto. Qualora l’acquisto venga realizzato consegnando, a titolo di corrispettivo, altri prodotti finanziari, l’offerta pubblica viene definita di scambio.
Modalità di lancio dell’Opa
Come fa la sua proposta il soggetto intenzionato ad acquistare? Colui che lancia un’offerta pubblica di acquisto o di scambio deve effettuare preventivamente un’apposita comunicazione alla Consob (ecco perché l’offerta si chiama pubblica) allegando un documento, destinato alla successiva pubblicazione, contenente le informazioni necessarie per consentire al pubblico di formarsi un giudizio sull’OPA stessa, in modo che i titolari dei prodotti oggetto di O.P.A. possano fare delle scelte consapevoli.


Da parte sua, la società oggetto dell’OPA è tenuta a diffondere al pubblico un comunicato contente ogni dato utile per la valutazione dell’offerta nonché il proprio giudizio in merito all’operazione. Tale comunicato fornisce informazioni sull’andamento recente e le prospettive dell’emittente, sui fatti di rilievo relativi all’azienda, sempre per far sì che l’operazione sia svolta nella massima trasparenza.

Irrevocabilità dell’O.P.A.
L’offerta pubblica è irrevocabile e si rivolge a parità di condizioni a tutti i possessori degli strumenti finanziari che sono oggetto dell’OPA stessa. Irrevocabile però non significa che chi lancia un’opa non possa porre condizioni: ad esempio l’offerta può essere condizionata al raggiungimento di un quantitativo minimo di titoli, se non raggiunge quel numero allora il soggetto può revocarla.

O.P.A. ostile
La società oggetto di OPA può non desiderare il buon esisto dell’operazione perchè magari non gradisce il soggetto che la lancia e preferire che questi non diventi socio e può difendersi dall’attacco (OPA ostile) in vari modi:

• chiamando in soccorso “un cavaliere bianco” (White Knight) che propone un’offerta concorrente,

• aumentando il costo dell’OPA con opportune operazioni (conversione delle azioni con voto limitato in azioni con diritto di voto pieno, aumento di capitale, acquisti di azioni proprie per sostenere la quotazione, operazioni di concambio a condizioni convenienti ecc.)

• la cessione di attività per ridurre l’interesse dello “scalatore“.

Tuttavia nelle società quotate le azioni di difesa possono essere intraprese se autorizzate dall’assemblea (ordinaria o straordinaria a seconda della natura del provvedimento), secondo il principio della passivity rule.




O.P.A. (Offerta Pubblica d’Acquisto) | Finanza Live
 
rieccomi

penso di essere una persona reale e sincera ...e quindi dico quello che penso....

1 capisco benissimo la incazzatura di REMO...l'anno scorso feci dei bei soldi con cell... qualche mese fa ne persi( per incaponimento mio ) 4000 $ post odac...e Vi giuro che se avessi avuto il Bianco tra le mani ,anche se l'anno prima me ne fece guadagnare 10 volte tanti lo avrei menato..

2- io adoro INDIA lo stimo moltissimo ma penso che il cosidetto comparto gufi stavolta ne sappia di +....India non volermene e' na mia senzazione da ignorante in materia

3 - terra terra vedo BIANCO come un tossico che cerca soldi disperatamente....e cerca di posticipare ogni cosa e "tirare avanti"...


4- non capisco AF e sinceramente non so chi possa essere......aldila' delli scherzi e delle vignette e' una persona alla quale PERSONALMENTE NON AFFIDEREI 1 cent dei miei risparmi da investire......

detto questo ognuno faccia con la sua testa.io sono tranquillo con sppi.....mi sembra una azienda + solida e sono quasi arrivato al mio MP

grazie della attenzione
 
Ultima modifica:
accostare immagini di croci e cimiteri di soldati caduti....a nomi di persone attualmente in vita.....solo per dare addosso a JB....è un'operazione che ho trovato vergognosa....

....no comment....

Ma no comment de che ???

Ma ce l'hai un pò di ironia Paolo??
Ma lo vedi che quella è un'immagine generica di un cimitero e l'elenco altro non è che una serie di managers e anche eventi/cose che sono sparite e/o fallite, non pervenute; te la traduco, giusto perchè mi accorgo che forse non hai interpretato bene il senso (ma comincio a pensare che ogni cosa che dico e/o faccio sia pretestuosamente portata ad esempio negativo nei miei confronti):

JB, che fine hanno fatto?

Comunque ribadisco: per me tu hai perso obiettività nei miei confronti...
 
Ma no comment de che ???

Ma ce l'hai un pò di ironia Paolo??
Ma lo vedi che quella è un'immagine generica di un cimitero e l'elenco altro non è che una serie di managers e anche eventi/cose che sono sparite e/o fallite, non pervenute; te la traduco, giusto perchè mi accorgo che forse non hai interpretato bene il senso (ma comincio a pensare che ogni cosa che dico e/o faccio sia pretestuosamente portata ad esempio negativo nei miei confronti):

JB, che fine hanno fatto?

Comunque ribadisco: per me tu hai perso obiettività nei miei confronti...

L'espressione inglese due diligence identifica il processo investigativo che viene messo in atto per analizzare valore e condizioni di un'azienda, o di un ramo di essa, per la quale vi siano intenzioni di acquisizione o investimento.

In finanza la due diligence indica quell'insieme di attività svolte dall'investitore, necessarie per giungere ad una valutazione finale, analizzando lo stato dell'azienda, compresi i rischi di eventuale fallimento dell'operazione e delle sue potenzialità future.

Consiste nell’analisi di tutte le informazioni relative all’impresa oggetto dell'acquisizione, con particolare riferimento alla struttura societaria e organizzativa, al business e al mercato, ai fattori critici di successo, alle strategie commerciali, alle procedure gestionali e amministrative, ai dati economico-finanziari, agli aspetti fiscali e legali, ai rischi potenziali, ecc.


tanto per tradurre il termine
 
scusate, giusto per capire: qualcun altro trova vergognoso il mio post sui fallimenti di JB?

Vorrei capire se sono io che sono vergognoso e non me ne accorgo o è Paolo che è oltremodo "sensibile" diciamo cosi...

GRAZIE
 
scusate, giusto per capire: qualcun altro trova vergognoso il mio post sui fallimenti di JB?

Vorrei capire se sono io che sono vergognoso e non me ne accorgo o è Paolo che è oltremodo "sensibile" diciamo cosi...

GRAZIE

siente entrambi delle bravissime persone tu e india...
( anzi saresti il benvenuto in slovenjia)


a proposito sppi 4,58$ :clap::clap:
 
qualsiasi parola o concetto o commento volgare o non contro bianco è sempre poco rispetto a quello che si meriterebbe
 
interessante

Cresce il mercato degli equivalenti. Ma il loro futuro, spiegano gli analisti, dipende dai colossi. E dalle strategie nei Paesi emergenti.

Il comparto dei farmaceutici, dicono gli operatori, si prepara a correre. Ma molti dei grandi nomi del settore, aggiungono, non parteciperanno a questa competizione. Secondo la società di consulenza IMS Health l’anno prossimo la vendita di medicinali, a livello globale, crescerà del 33% rispetto al 2010 sfiorando la cifra di mille miliardi di dollari. “Ma alla base di questa crescita ci sarà un cambiamento che rischia di fare male sia ai colossi del settore che alle aziende dei generici, loro storiche rivali”, spiega lo studio di IMS.

Se i famosi piangono…
Molte delle società più grandi perderanno l’esclusiva sui brevetti di alcuni dei preparati che vendono di più. Fra questi ci sono il Lipitor (anticolesterolo) della Pfizer e il Plavix (fluidificante del sangue) commercializzato dalla joint venture fra Sanofi-Aventis e Bristol Meyers Squibb. Problemi in vista anche per Eli Lilly e Johnson& Johnson che perderanno i diritti di esclusiva rispettivamente sullo Zyprexa (antipsicotico) e Levaquin (antibiotico). “Ci saranno molti più farmaci che si trasformeranno in generici di quelli nuovi proposti sul mercato”, prosegue il report. Negli Stati Uniti, il 75% delle ricette mediche prescrivono farmaci nella versione generica a basso costo. Nel giro di tre-quattro anni potrebbero essere l’80%. “Tassi di crescita simili, si registrano anche in altri Paesi, compresi quelli in via di sviluppo”, dice il report.

…i generici non ridono
Questa trasformazione, alla lunga potrebbe essere deleteria anche per i produttori di medicine low cost. Le aziende dei generici, infatti, alla fine, per il loro business dipendono dalle innovazioni realizzate dai colossi dell’industria. La situazione è leggermente diversa negli Stati Uniti dove, la prima azienda di prodotti equivalenti che si aggiudica il permesso di replicare un prodotto noto, ha un’esclusiva di sei mesi. In questo modo si crea un duopolio fra il marchio originale e il generico con un lieve abbassamento del prezzo ed enormi guadagni per chi produce la seconda versione. Solo con l’entrata nel mercato degli altri produttori si crea una vera concorrenza. “La maggior parte delle società generiche fa enormi profitti in questo lasso di tempo”, recita lo studio di IMS. “Ma alla lunga vedono i guadagni assottigliarsi. Ad approfittarne sono i colossi dei prodotti equivalenti come Teva e Sandoz (controllata da Novartis) che, grazie alle economie di scala, sono in grado di fare utili anche in un regime di prezzi minimi”.

Le prossime sfide
La frontiera del mercato, anche per questo segmento di prodotti, sono i Paesi emergenti. “In posti come la Cina e l’India i clienti ormai sono in grado di domandare e ottenere migliori cure mediche”, spiega il report. “Ma è una tigre che le grandi società hanno difficoltà a cavalcare, anche perché molte aziende di equivalenti sono nate proprio in quelle aree e conoscono meglio il mercato”.

Una strada è quella delle acquisizioni. La Abbott, ad esempio, ha acquistato per 2,2 miliardi di dollari la Piramal, proprio per avere una maggiore penetrazione nei Paesi in via di sviluppo. Anche in questo caso i generici cercano di tenere il passo. “Teva ha appena acquistato Ratiopharm, dimostrando ancora una volta la capacità di questo tipo di aziende di utilizzare i loro fluissi di cassa per crescere attraverso le merger & acquisition”, spiega uno studio di Michael Waterhouse, analista di Morningstar. “Attraverso questa strategia il mercato farmaceutico dei Paesi emergenti è ora dominato da colossi del generico come, oltre a Teva e Sandoz, Mylan e Watson che ormai controllano metà delle vendite”.

La prossima sfida di lungo termine è quella degli equivalenti di farmaci biologici. “E’ un segmento nel quale i grandi nomi stanno investendo enormi quantità di studi e di risorse”, continua Watherhouse. “I colossi degli equivalenti, intanto si stanno già attrezzando per entrare in questo segmento anche se, per vedere i primi risultati, ci vorranno anni”.
 
scusate, giusto per capire: qualcun altro trova vergognoso il mio post sui fallimenti di JB?

Vorrei capire se sono io che sono vergognoso e non me ne accorgo o è Paolo che è oltremodo "sensibile" diciamo cosi...

GRAZIE
personalmente non l'ho trovato vergognoso ma non mi ha fatto ridere, quel cimitero con l'ironia si sposano poco. devo aggiungere, come ulteriore elemento, che sarebbe necessario riguadagnare tutti(af compreso) un pò di autocontrollo nel linguaggio (forma e contenuto) capire che quando si scrive a leggere ci sono soggetti e sensibilità diverse che andrebbero rispettate.
 
Ultima modifica:
personalmente non l'ho trovato vergognoso ma non mi ha fatto ridere, quel cimitero con l'ironia si sposano poco. devo aggiungere, come ulteriore elemento, che sarebbe necessario riguadagnare tutti un pò di autocontrollo nel linguaggio (forma e contenuto) capire che quando si scrive a leggere ci sono soggetti e sensibilità diverse che andrebbero rispettate.



Si anch'io ironizzo spesso e sono a volte pesante ma mai maleducato e offensivo...cosa che non posso dire di altri...
 
scusate, giusto per capire: qualcun altro trova vergognoso il mio post sui fallimenti di JB?

Vorrei capire se sono io che sono vergognoso e non me ne accorgo o è Paolo che è oltremodo "sensibile" diciamo cosi...

GRAZIE



sei un po troppo presuntuoso e spesso arrogante e maleducato...e lo dico senza polemica :yes:
 
Per Tucciotrader:

The following is a list of the top 15 biotech stocks in terms of the Put/Call ratio, which measures the number of open call option positions relative to the number of open put option positions.

Of all the biotech stocks, these companies have the lowest Put/Call ratios, i.e. the highest level of bullish sentiment in the options market.

Al 5° posto:
Cell Therapeutics, Inc. (CTIC): Market cap of $288.22M. Call open interest at 3,069 contracts vs. put open interest at 80 contracts (Put/Call ratio at 0.03). Short float at 8.63%, which implies a short ratio of 29.71 days. The stock has lost -66.96% over the last year.
 
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