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Borsa Milano chiude positiva, bene Atlantia, tensione su Enel, Finmeccanica

MILANO (Reuters) - A Piazza Affari seduta tutto sommato positiva, con volumi sottili tipici da venerdì estivo. Spunti sulle banche e su Atlantia. Piatti gli altri mercati europei.

"Sulla seduta odierna c'è poco da raccontare, soprattutto sul fronte degli scambi", osserva un broker.

L'indice FTSE Mib sale dello 0,44%, così come l'Allshare. Volumi poco sotto 1,6 miliardi di euro.

* Bene le banche guidate da POP MILANO, in progresso del 2,07% con scambi sopra la media. L'istituto è sostenuto dalla promozione a "buy" da parte di Goldman Sachs, oltre che dall'attesa per la relazione di Bankitalia post-ispezione che potrebbe far tornare d'attualità la trasformazione in Spa e che, secondo indiscrezioni stampa odierne, dovrebbe essere presentata ai vertici dell'istituto giovedì prossimo.

* Nel settore avanzano con decisione anche le due big INTESA SANPAOLO (+2,05%) e UNICREDIT (+2,23%), mentre a livello europeo il comparto è poco mosso.

* In controtendenza MONTE PASCHI, declassata a "sell" da Goldman, che cede l'1,45%.

* Riflettori del mercato anche sulle società quotate a partecipazione pubblica come ENI (+0,18%), ENEL (-0,75%) e FINMECCANICA (-1,64%). L'ufficio stampa del Tesoro, in un comunicato emesso poco fa, commentando un'intervista che il ministro Fabrizio Saccomanni ha rilasciato a Bloomberg tv, ha precisato che il ministro "non ha formulato specifiche ipotesi di vendita su società partecipate dal Tesoro".

In un precedente comunicato in giornata il Tesoro aveva detto che l'obiettivo resta la valorizzazione delle partecipazioni azionarie dello Stato, aggiungendo che l'ipotesi di cessione andrebbe valutata con molta cautela. Il ministero dell'Economia potrebbe utilizzare le sue partecipazioni azionarie in società quotate come collaterale per operazioni finanziarie. Con riferimento all'intervista di Saccomanni una nota di Equita sottolinea che "si potrebbe creare pressione sui titoli, mentre l'upside speculativo derivante dalla discesa sotto il 30% del governo rimarrebbe limitato dalla presenza della Golden Share".

* Sugli scudi ATLANTIA che balza del 2,8% grazie all'annuncio ieri dell'Ad Castellucci di una contrazione del traffico sulle austostrade nel primo semstre del 2,9% rispetto a stime di alcuni analisti intorno al 5%.

* Fuori dal paniere principale RCS mette a segno un progresso del 6,75% spinta dalle speculazioni legate all'ingresso di Urbano Cairo nel capitale della società con una quota del 2,8%.

* Sale dell'1,4% CUCINELLI, che ieri a borsa chiusa ha annunciato una crescita dei ricavi del primo semestre pari al 16,5% con previsioni per l'intero anno di un aumento a due cifre sia in termini di fatturato che di utili. Deutsche Bank ha alzato il target price sul titolo.

* Strappa RISANAMENTO (+9,5%). Bene anche YOOX, che balza del 3,65% dopo la revisione al rialzo del prezzo obiettivo sempre da parte di Deutsche Bank.

Wall Street prosegue in ribasso

I principali indici azionari statunitensi scendono a metà seduta. Il Dow Jones perde al momento lo 0,2% e il Nasdaq Composite lo 0,9%. A pesare sono le deludenti trimestrali pubblicate da alcuni giganti dell'high-tech.

Microsoft perde l'11%. Il colosso del software ha annunciato per il suo quarto trimestre fiscale un utile operativo di $0,66 per azione. Il consensus era di $0,75 per azione.

Google perde l'1,9%. L'impresa del più utilizzato dei motori di ricerca ha aumentato nel secondo trimestre l'utile ed i ricavi meno di quanto atteso dagli analisti.

AMD perde il 14,9%. Il margine lordo del produttore di microprocessori è calato lo scorso trimestre al 40% e dovrebbe calare ulteriormente durante il corrente trimestre.

General Electric guadagna il 4,6%. Il conglomerato ha aumentato lo scorso trimestre l'utile più delle attese del mercato ed espresso ottimismo sul secondo semestre.

Schlumberger guadagna il 6%. Il leader a livello mondiale dei servizi per l'industria petrolifera ha aumentato nel secondo trimestre l'utile ed i ricavi più di quanto previsto da Wall Street.

Intuitive Surgical perde l'11,6%. Il leader mondiale della chirurgia mininvasiva ha annunciato una debole trimestreale e tagliato le previsioni sui suoi ricavi.

OGM, Monsanto rinuncia a coltivazione in Europa

Monsanto ha annunciato che nei prossimi mesi ritirerà quasi tutte le richieste per la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) nell'Unione europea, a causa dell’avversione dei cittadini verso queste colture. Greenpeace ha accolto con favore la notizia, ma ricorda che la società statunitense cercherà di continuare la vendita del suo controverso mais MON810, ultimo residuo delle coltivazioni OGM in Europa.

Monsanto aveva già annunciato a maggio scorso di voler riconsiderare le sue operazioni in Europa, a causa delle regolamentazioni severe e della mancanza di sostegno politico per le sue colture OGM. Attualmente, solo in Spagna ci sono coltivazioni non irrisorie (circa 100 mila ettari) di MON810. La propaganda di Monsanto per anni ha raccontato di coltivazioni anche in Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Romania, ma si tratta di superfici insignificanti. “Questa è una buona notizia per la ricerca, gli agricoltori e i cittadini europei. Dopo 20 anni di propaganda, Monsanto deve accettare che gli OGM sono tanto inefficaci quanto impopolari” dichiara Federica Ferrario, responsabile Campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace.

Ogni settimana ci sono nuove prove degli effetti pericolosi sull’ambiente delle colture OGM, che consolidano la forte opposizione da parte di agricoltori, consumatori e governi: alla fine Monsanto dovrà ritirare anche il mais MON810. Questo passo potrebbe finalmente creare lo spazio necessario all’agricoltura e alla ricerca scientifica europea per concentrarsi su pratiche e tecnologie moderne che offrono reali progressi per la produzione alimentare, senza impattare negativamente sull'ambiente, la salute e sul sistema agricolo continentale. Nel gennaio dello scorso anno, anche l’azienda chimica tedesca BASF ha annunciato il suo ritiro dal mercato Ue, sempre a causa dell’opposizione degli europei verso i prodotti OGM. L'autorizzazione per la coltivazione del MON810 in Europa è scaduta da tempo e questo mais deve essere sottoposto a una nuova valutazione sulla sua sicurezza.

“L’annuncio di Monsanto dimostra ancora una volta che il divieto alla coltivazione del MON810 in Italia, siglato la scorsa settimana, era un atto dovuto e necessario. Adesso è urgente la decontaminazione dei due campi in Friuli seminati a giugno con mais OGM. Non c’è più tempo da perdere.” conclude Ferrario.

"Quella della Monsanto è una decisione inevitabile, visto che la maggior parte dei consumatori e dei produttori europei si muove in direzione opposta agli Ogm. Non solo 3 cittadini su 5 in Ue sono contrari ai cibi “biotech”, ma la stessa superficie agricola comunitaria dedicata alle colture geneticamente modificate è irrisoria, rappresentando oggi neppure lo 0,1% del totale. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ricorda che in Europa sono rimasti solo 5 Paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm, con 129 mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale più che esigua rispetto al totale della superficie agricola utilizzata nell’Ue che ammonta a 170 milioni di ettari.

"Anche in Italia stiamo procedendo bene: i ministri De Girolamo, Lorenzin e Orlando hanno infatti firmato il decreto contro la coltivazione del mais MON810. Ora però -spiega la Cia- bisogna procedere rapidamente all’attivazione della clausola di salvaguardia, come richiesto fermamente anche dalle Regioni. D’altra parte, la domanda alimentare nel nostro Paese è chiara e netta: cibo naturale, tipico, salubre, controllato, certificato e chiaramente etichettato, possibilmente a prezzi contenuti. Le nostre produzioni di eccellenza fanno grande il ‘made in Italy’ nel mondo, con esportazioni che muovono quasi 30 miliardi di euro l’anno. E i mercati stranieri chiedono vini, oli, formaggi, salumi e trasformati tipici dei nostri territori, con i loro sapori caratteristici assolutamente non omologabili.


Petrolio: Wti supera il Brent per la prima volta dall’ottobre del 2010

Le quotazioni del petrolio made in Usa, il Wti, tornano a superare quelle del benchmark globale, il Brent per la prima volta dall’ottobre del 2010. Parità per il future con consegna agosto sul Wti che scambia a 108 dollari, 30 centesimi in più rispetto al derivato a settembre sul Brent (in rosso dello 0,9%). I prezzi del riferimento statunitense stanno capitalizzando il poderoso calo degli stock della prima economia, scesi di 27 milioni nelle ultime tre settimane, la crescita a livelli che non si vedevano dal 2005 per il greggio lavorato dalle raffinerie a stelle e strisce e le indicazioni positive che sempre più spesso arrivano dall’economia reale. Nel corso dell’ottava il Wti ha evidenziato un rialzo dell’1,8% mentre il greggio del Mare del Nord è arretrato dello 0,3%

http://netwebnews.altervista.org/
 
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Il Nikkei torna a oscillazioni violente alla vigilia delle elezioni politiche in Giappone e chiude con un forte ribasso dell'1,48%

TOKYO _ Nell'ultima giornata dei mercati prima delle elezioni politiche sono tornate oscillazioni violente sulla Borsa giapponese e l'indice Nikkei ha chiuso in ribasso dell'1,48% a quota 14.589,91, dopo esser salito a inizio giornata fin quasi a 15mila punti. Il Nikkei aveva prima tratto spunto dal nuovo record di Wall Street (seguito a dati macroeconomici Usa che rilanciano la prospettiva del "tapering" da parte della Federal Reserve) e dalla debolezza dello yen per evidenziare una tendenza nettamente rialzista.

Poi, già in mattinata, ha cominciato a precipitare di centinaia di punti. Dopo i continui guadagni dei giorni scorsi il Nikkei risultava trattato all'8% sopra la media mobile degli ultimi 25 giorni, con un surriscaldamento che sul finire dell'ottava ha indotto ingenti vendite sul mercato dei future da parte degli investitori intenzionati a "blindare" i recenti guadagni. La divisa nipponica si è avvicinata a quota 101 sul dollaro _ e 132 sull'euro _ , ma poi è tornata a rafforzarsi intorno a quota 100 sul biglietto verde. Le elezioni politiche di domenica 21 luglio dovrebbero dare un'ampia maggioranza alla coalizione guidata dal primo ministro Shinzo Abe anche alla Camera Alta e permettere quindi al premier di controllare entrambi i rami del parlamento e governare con una certa decisione per circa tre anni senza preoccuparsi di nuovi appuntamenti elettorali. Gli investitori internazionali lo attendono alla prova del terzo pilastro dell'Abenomics, ossia un piano di riforme strutturali per il rilancio sostenibile dell'economia. Tuttavia alcuni temono che una affermazione troppo netta di Abe possa innescare un eccesso di fiducia nei dirigenti politici giapponesi, fino a spingerli a perseguire una agenda nazionalista in grado di aumentare le tensioni regionali, con potenziali riflessi economici negativi.

Tra i singoli titoli, si segnala quello del gruppo Sharp, dopo le indiscrezioni del quotidiano Nikkei secondo cui potrebbe chiedere supporto finanziario a due aziende industriali per rafforzare le sue finanze: si tratta di Lixil (il gruppo di attrezzature e impianti per edilizia e casa, che l'anno scorso ha acquistato Permasteelisa) e l'azienda di macchinari Makita Corp.. Entrambe dovrebbero essere disposte a investire 10 miliardi di yen l'una del travagliato gruppo di elettronica (lo stesso quotidiano, però, ipotizza anche un aumento di capitale).
 
Lunedì 22/07/2013
Borsa:
RDB - Revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie

Risultati Corporates: Baidu Inc, Clark, Halliburton Co, Hasbro Inc, Kimberly, Stmicroelectron, Texas Instrs (After Close)
CDA:
Beni Stabili - Risultati sul primo semestre


Martedì 23/07/2013
Appuntamenti:
Banca d'Italia - Supplemento al Bollettino Statistico: "Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull'estero"

Australia - Report sull'inflazione

Risultati Corporates: Apple Inc, Biogen Idec Inc, Rf Micro Device
Titoli di Stato:
Tesoro - Comunicazione CTZ - BTP?

CDA:
Autostrade Meridionali - Risultati sul primo semestre

Sogefi - Risultati sul primo semestre


Mercoledì 24/07/2013
Appuntamenti:
Cina - Markit pubblica la lettura preliminare dell'indice PMI Manifatturiero di agosto

Europa - Markit pubblica la lettura preliminare dell'indice PMI Manifatturiero di agosto

Banca d'Italia - Indagine sul credito bancario: risultati per l'Italia

CDA:
Amplifon - Risultati societari

Caltagirone - Risultati societari

L'Espresso - Risultati societari

Indesit - Risultati societari

Prelios - Risultati societari

Zignago Vetro - Risultati societari


Giovedì 25/07/2013
Appuntamenti:
Banca d'Italia - Supplemento al Bollettino Statistico:"Indagine sulle imprese industriali e dei servizi"

Risultati Corporates: 3m Co, Amazon.com, Bristol-myers, Colgate Palmolive, Dassault, Dow Chemical, Royal Dtc, Sanofi-aventis, Shell, Siemens Ag, Sprint Nextel, Telefonica S.a.,, Zynga Inc
Titoli di Stato:
Tesoro - Comunicazione medio-lungo

CDA:
Azimut - Risultati sul primo semestre
Luxottica - Risultati sul primo semestre
Recordati - Risultati sul primo semestre
Terna - Risultati sul primo semestre
Vianini Industria - Risultati sul primo semestre
Ansaldo - Risultati sul primo semestre
STS - Risultati sul primo semestre
Banca Generali - Risultati sul primo semestre
Bonifiche Ferraresi - Risultati sul primo semestre
Cementir - Risultati sul primo semestre
Edison - Risultati sul primo semestre
Fiera Milano - Risultati sul primo semestre
Piaggio - Risultati sul primo semestre

Venerdì 26/07/2013
Appuntamenti:
ACEA - Pubblica i dati sulle immatricolazioni di veicoli commerciali in Europa nel mese di giugno

Risultati Corporates: Legg Mason Inc, Nomura, Tyco Intl Ltd
Titoli di Stato:
Tesoro - Asta CTZ - BTP?
 
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Il Ftse Mib ha chiuso a +0,44%, il Ftse Italia All-Share a +0,44%, il Ftse Italia Mid Cap a +0,63%, il Ftse Italia Star a +0,83%.

Il Ftse Mib ha chiuso a +0,44%, il Ftse Italia All-Share a +0,44%, il Ftse Italia Mid Cap a +0,63%, il Ftse Italia Star a +0,83%.

Prysmian (+3,1%) anche oggi ha guadagnato terreno confermando il segnale rialzista inviato nella seduta precedente con il superamento della resistenza a 15,24 euro. Le quotazioni sullo slancio sembrano in grado di lasciarsi alle spalle anche l'ostacolo di area 15,60, operazione che permetterebbe loro di puntare con decisione verso i 16,94 toccati a inizio giugno.

Ottima performance per Atlantia (+2,8% a 13,2 euro) che supera la resistenza a 13 euro circa e si proietta verso 13,50 e quindi sul massimo annuale a 14,40. Equita ha confermato la raccomandazione di acquisto sul titolo con target price a 15,60 euro. Secondo gli analisti del broker la recente indicazione sul traffico autostradale nel primo semestre del 2013 (-2,9% a/a) è nettamente meno pessimistica della loro (quasi -5%): ci sono quindi gli spazi per una revisione della stima per l'intero 2013 da -4,5% a -3,5/-4 per cento.

I bancari prolungano il rally di ieri stimolato dalla decisione della BCE di ampliare la gamma dei titoli ABS (Asset Backed Securities) consegnabili nelle operazioni settimanali di rifinanziamento. BP Milano (+2,1%), Intesa Sanpaolo (+2,1%) e Unicredit (+2,2%) hanno approfittato anche dei report positivi di Goldman Sachs.

In controtendenza Banca MPS (-1,5%) che ha confermato la propria debolezza rispetto al comparto: nel caso della banca senese Goldman Sachs ha tagliato la raccomandazione sul titolo a "sell" (vendere) da "neutral", abbassando al contempo il target price da 0,21 a 0,19 euro.

Forti acquisti su RCS MediaGroup (+6,8%) che recupera parte delle perdite delle sedute precedenti. Oggi Urbano Cairo ha comunicato di aver acquisito una quota pari al 2,8% del gruppo editoriale "a titolo personale".

Ottima performance per Banca Ifis (+3,4%) dopo anticipazioni sui primi sei mesi del 2013: il margine di intermediazione è salito del 23% a/a a 132 milioni di euro.

Finmeccanica (-1,6%) ed Enel (-0,8%) hanno perso terreno in scia alle parole di Fabrizio Saccomanni. Il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha dichiarato che si sta prendendo in considerazione l'ipotesi di vendita di quote di società pubbliche oppure, dato che queste ultime producono utili, di utilizzarle come collaterali in schemi di riduzione del debito pubblico.

Deboli i titoli editoriali del gruppo Berlusconi, Mediaset (-1,4%) e Mondadori (-1,8%), all'indomani della diffusione da parte del Pdl di un documento dove si definisce "assurda e risibile" la tesi accusatoria del processo Mediaset.
 
Dialogo privato Turner-Gennius:

T: Gennietto ti piace il mio nuovo avatar
G:il tuo avatar? sinceramente non ho ben capito chi rappresenti...

T:Nico il mitico Tomas Milian che interpreta un commissario di polizia etc etc
G:uhm... detto così... non mi vien in mente...

Ecco un video sul chi era:



TOMAS MILIAN - TRATTORIA "LA PERNACCHIA" - YouTube
 
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rilancio con i mitici Vengaboys

:clap:


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I Vengaboys sono un gruppo Europop olandese formatosi nel 1997. Come in spagnolo, la V si pronuncia come una B morbida, ovvero: "Bengaboys". Il nome prende origine da Nakatomi, un cantante spagnolo facente parte del vecchio progetto del produttore, che continuava a cantare "venga" (vieni) nelle sue canzoni. Per questo chiamò "Vengaboys" il suo progetto seguente.
Hanno riscosso successo a livello internazionale a cavallo tra gli anni novanta e gli anni duemila con canzoni di successo come Up and Down, We're Going to Ibiza, Boom, Boom, Boom, Boom!! and We Like to Party.
Dopo il successo di questi singoli, estratti dal loro primo disco Up & Down - The Party Album!, il successo del gruppo è continuato nei primi anni duemila con il loro secondo album di inediti, The Platinum Album, da cui sono stati estratti altri singoli di successo come Shalala Lala e Uncle John from Jamaica. Nel frattempo è stato pubblicato anche un album di remix.

Formazione [modifica]
Tra il 1992 e il 1997 vengaboys era il nome con cui venivano chiamati due popolari DJ, Danski (Dennis van den Driesschen) e Delmundo (Wessel van Diepen), duo di gran successo sulle spiagge della Spagna (ma soprattutto di Ibiza) che giravano a bordo di un vecchio scuolabus dando vita ad improvvisati house party sulla spiaggia, che venivano spesso interrotti dall'arrivo delle autorità.
Nell'estate del 1995 i due DJ avevano deciso di assoldare quattro giovani ballerini di diverse nazionalità fedelissimi partecipanti alle loro serate (Roy, Denise, Kim e Robin, due ragazzi e due ragazze) per formare un gruppo. Inizialmente il quartetto fungeva da coreografia, per rendere più vivaci le serate dei DJ, regalando spettacoli oltraggiosi, molti dei quali includevano animali vivi, suore-cantanti, mobili dati alle fiamme e taniche di vasellina.[senza fonte]
Con l'andare del tempo il termine vengaboys passò ad identificare il gruppo di ballerini.
Il successo europeo [modifica]
Dopo i primi due singoli, Parada de tettas e To Brazil!, non di particolare successo,[1][2] il gruppo ha pubblicato per l'etichetta discografica Strictly Rhythm il singolo Up and Down, uscito nel dicembre del 1998, entrando nelle classifiche di numerosi paesi europei.[3] Contemporaneamente al singolo è stato pubblicato anche l'album di debutto del gruppo, intitolato Up & Down - The Party Album!, che ha riscosso un notevole successo nelle classifiche europee e in particolare in Australia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi[4] e Regno Unito.[5]
Il successo dell'album è stato supportato dagli ottimi consensi ottenuti dalle canzoni che ne sono state estratte; oltre a Up and Down, infatti, hanno riscosso un ottimo successo anche We Like to Party! (The Vengabus), Boom, Boom, Boom, Boom!! e We're Going to Ibiza!.
Tutti e tre i singoli hanno riscosso un notevole successo nelle classifiche di tutta Europa; in Regno Unito, sia Boom, Boom, Boom, Boom!! che We're Going to Ibiza! hanno raggiunto la prima posizione della classifica dei singoli, mentre We Like to Party! (The Vengabus) sui è piazzato al quarto posto,[6] ma tutti e tre i singoli hanno riscosso successo in numerosi paesi. In particolare, Boom, Boom, Boom, Boom! ha raggiunto le prime posizioni di Paesi Bassi, Belgio, Svezia, Norvegia e Nuova Zelanda.[7] Con questo brano, nel 2000, il gruppo ha anche partecipato, in Italia, all'annuale manifestazione musicale Festivalbar.
L'album di remix e il secondo disco [modifica]
Cavalcando il successo del loro primo disco e dei rispettivi singoli, l'etichetta discografica ha pubblicato, nel 1999, solamente nei Paesi Bassi e in Belgio la raccolta Greatest Hits! Part 1, che ha raggiunto la prima posizione proprio nella loro nazione d'origine.[8] Nel 2000 è stato invece pubblicato un album di remix, intitolato semplicemente The Remix Album, di minor successo rispetto ai precedenti e promosso solamente da un megamix.
Nello stesso periodo il gruppo ha registrato il secondo disco, intitolato The Platinum Album e pubblicato nel marzo 2000.[9]
Anche questo loro secondo lavoro ha ottenuto ottimi riscontri di vendita, raggiungendo alte posizioni nelle classifiche di Nuova Zelanda, Svizzera, Austria e Paesi Bassi.[9] Il loro secondo disco è stato promosso da altre canzoni di successo come Kiss (When the Sun Don't Shine), nuovo successo europeo,[10] Shalala Lala, dagli ottimi risultati di vendite[11] e Uncle John from Jamaica, di minor successo ma comunque ben conosciuto in tutta Europa.[12]
Altri singoli estratti da questo disco sono stati Cheekah Bow Bow (That Computer Song) e Forever as One, di successo nettamente inferiore ai precedenti.[13][14]
Lo scioglimento e la riformazione [modifica]
Dopo il successo di The Platinum Album, il gruppo è sparito dalle scene musicali
Sul finire del 2001 anche Denise ha deciso di lasciare il gruppo perché terrorizzata dall'idea di volare in seguito dell'attacco terroristico dell'11 settembre 2001. Ha così intrapreso una carriera da solista; durante i primi mesi del 2003 è stato pubblicato il suo primo singolo dal nome Straght up, che non ha riscosso successo. All'inizio del 2002 anche Yorick ha lasciato il gruppo, essendo stato scelto per un ruolo in un musical chiamato Alladin. I due furono sostituiti da due nuovi membri: Mark e Lilly.
Nel 2004 il gruppo ha fatto uno spettacolo d'addio al quale parteciparono tutti i componenti vecchi e nuovi della band. Tuttavia, dal 2007 hanno ripreso l'attività dal vivo.
 
buon sabato
 



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pirelli 10 giorni

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Bce, Draghi dà una scossa e accelera sugli ABS
La Banca centrale europea ha deciso di riformare la piattaforma di controllo del rischio. Per mantenere una protezione adeguata periodicamente rivede le regole di eleggibilità degli asset a collaterali (ossia garanzie) per i prestiti da essa stessa erogati e gli eventuali haircut (riduzioni prudenziali del valore nominale conteggiato). Allo stesso tempo la lista dei collaterali nella piattaforma dell'Eurosistema sarà estesa. Queste misure prese in concomitanza manterranno un effetto complessivamente neutrale sull'ammontare di collaterale disponibile. Il comitato esecutivo della Bce ha aggiornato gli haircut per gli strumenti di mercato e ha adeguato le misure di controllo per i covered bond. L'attuale requisito di rating AAA (il massimo giudizio di affidabilità espresso dalle agenzie) è stato portato ad AA per le 6 classi di titoli garantiti da asset sottostanti o ABS (asset-backed securities) soggetti a reportistica e requisiti che ne migliorano trasparenza e standardizzazione. Ridotti anche anche gli haircut applicabili agli ABS eleggibili sia temporaneamente che permanentemente nella lista dei collaterali. L'Eurotower si è impegnata anche nella ricerca di sistemi per sostenere i Paesi il rafforzamento dell'afflusso di credito alle piccole e medie imprese, con particolare riguardo alla possibilità di accettare tranche di prestiti mezzanini di titoli ABS garantiti collegati alle imprese come collaterali nell'Eurosistema.


Generali tra le 9 assicurazioni sistemiche mondiali, presto requisiti più stringenti
Generali è conteggiata tra le nove maggiori assicurazioni del mondo che dovranno avere requisiti patrimoniali più stringenti a partire dal 2019 in modo da garantire la stabilità del sistema finanziario globale e bilanciare i rischi sistemici che un eventuale loro fallimento proietterebbe sull'economia globale. Il Consiglio di stabilità finanziaria (Financial Stability Board FSB) che il G20 ha messo in campo nel 2009 ha pubblicato la prima lista delle assicurazioni sistemiche mondiali. Oltre a Generali presenti Allianz, AIG, Aviva, Axa, MetLife, Ping An Insurance (Group) Company of China, Prudential Financial e Prudential plc.

Google: risultati trimestrali inferiori alle attese
Google ha chiuso il secondo trimestre con ricavi pari a 11,1 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 9,61 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. L'utile per azione adjusted è pari a 9,56 dollari. Gli analisti si attendevano un giro d'affari di 11,37 miliardi e un Eps di 10,8 dollari.

Goldman Sachs crede in Unicredit e Bpm
Goldman Sachs ha confermato Unicredit nella sua "conviction buy list", la lista dei titoli da comprare, con un target price superiore di piu' del 40% rispetto ai prezzi di chiusura di ieri a 3,77 euro. Unicredit secondo Goldman Sachs e' la migliore banca italiana grazie all'elevata qualita' degli attivi. Goldman Sachs ha alzato anche la raccomandazione per Banca Pop.Milano a "buy" da "neutral" e fissato un target price a 0,49 euro.

Rcs: Urbano Cairo acquista 11.989.643 azioni ordinarie
Il dottor Urbano Cairo comunica che nei giorni scorsi, tramite la propria controllata U.T. Communications S.p.A., ha proceduto all'acquisto di n. 11.989.643 azioni ordinarie di RCS Media Group S.p.A.; in particolare n. 11.789.643 azioni ordinarie sono state acquistate mediante esercizio di n. 3.929.881 diritti di opzione acquistati sul mercato regolamentato e n. 200.000 azioni ordinarie mediante acquisto dei titoli sul mercato regolamentato. Il dottor Urbano Cairo precisa che l'investimento in RCS Media Group S.p.A. è effettuato a titolo personale. Le comunicazioni in tema di partecipazioni rilevanti verranno effettuate nei termini e con le modalità previste dalla normativa applicabile

Enel green power
Seduta incolore martedi' per Enel Green Power, sostanzialmente stabile rispetto alla chiusura di lunedi' (max a 1,545, min a 1,513, close precedente a 1,53) ma con un quadro grafico che potrebbe diventare allettante. I prezzi hanno infatti disegnato nelle giornate del 12 e 15 luglio un "tweezer bottom", ovvero un piccolo doppio minimo, con il secondo elemento giornaliero che e' una candela di tipo "doji", ovvero caratterizzata da equivalenza tra valori di apertura e chiusura. La combinazione di tweezer bottom e doji successivamente al forte ribasso disegnato dal top del 9 luglio potrebbe segnalare l'inizio di un rimbalzo anche esteso. Conferme in questo senso oltre 1,54, target a 1,585 e 1,605 almeno. In caso di rottura anche di 1,605 il target si sposterebbe a 1,70 circa. La violazione di 1,50 farebbe temere invece un nuova evoluzione ribassista con primo target a 1,47, media mobile a 200 giorni, poi in area 1,40.

Stm: la tendenza di breve termine si conferma rialzista
La situazione tecnica di Stm rimane positiva. Il titolo, dopo aver testato il supporto posto in area 6,63-6,60 euro, ha infatti compiuto un importante balzo in avanti e si è riportato al di sopra di quota 7,50 euro. La tendenza di breve termine si conferma quindi rialzista con i principali indicatori direzionali, Macd e Parabolic Sar, che si trovano in posizione long. Da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto il breakout di quota 7,70 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista con un primo target in area 7,93-7,95 euro e un secondo attorno a 8,15-8,18. Un’eventuale correzione dovrebbe invece arrestarsi al di sopra del sostegno posizionato in area 7,05-7 euro. Pericolosa una discesa sotto quest’ultimo livello ma solo il cedimento di 6,60 potrebbe provocare un’inversione ribassista di tendenza.

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Dax future: difficile il ritorno sopra quota 8.300
Nella seduta di lunedì il Dax future ha tentato un nuovo allungo ma è stato respinto da quota 8.272-8.275 punti. Nonostante il recente rialzo la situazione tecnica di breve termine rimane ancora contrastata: solo il superamento di 8.275 potrebbe fornire un nuova dimostrazione di forza e innescare un allungo verso la solida barriera grafica posizionata a ridosso dei 8.300 punti. Il ritorno al di sopra di quest’ultimo livello richiederà poi un’adeguata fase laterale di riaccumulazione. Un’eventuale correzione dovrebbe invece arrestarsi al di sopra dei supporti posti in area 8.190-8.180 prima e attorno a 8.140-8.130 in un secondo momento. Difficile per adesso ipotizzare un’inversione ribassista di tendenza


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