Truffa Etruria..!!...CAP. 4

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK
Qui non credo che sia in discussione la bancarotta fraudolenta o meno. Quì è in discussione il recupero del denaro nascosto.

Come farà il giudice ad emettere dei provvedimenti di sequestro, se il denaro prestato da etruria è finito in società fallite ormai da anni, e dove, molto probabilmente gli ex. amministratori avranno nascosto tutto alle isole Vergini o a Panama???

Ci vuole una grande Procura che voglia andare veramente fino in fondo. E cosa risponderanno le autorità delle isole Vergini alla Procura di Arezzo qualora avesse voglia di effettuare una richiesta di rogatoria internazionale ????
 
Risparmiatori ‘azzerati’ da Banca Etruria protestano al Giro d’Italia
17 maggio 2017 18:00

Un piccolo gruppo di risparmiatori del Casentino ‘azzerati’ di Banca Etruria si è radunato a Stia per andare fino al traguardo della montagna del giro d’Italia in località la Calla. “Durante il tragitto stradale abbiamo messo gli striscioni che purtroppo ma come era prevedibile hanno tolto. Noi li abbiamo messi abbastanza presto quindi un po’ di tempo ci sono stati e molte persone li hanno visti”, spiega una risparmiatrice.
 
Di Battista a Borgomanero attacca sul caso banca Etruria: “Boschi ora deve dimettersi”
La visita nel Novarese per sostenere il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle

Alessandro Di Battista questa mattina a Borgomanero in sostegno del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle

12



0
Pubblicato il 13/05/2017
Ultima modifica il 13/05/2017 alle ore 13:25
marcello giordani
BORGOMANERO (NOVARA)

«Ho chiesto le dimissioni della Boschi anche quando era ministro, continuo a farlo oggi. Credo che il problema degli istituti di credito in Italia sia lo snodo fondamentale da risolvere: sino a quando non ci sarà una soluzione, i risparmi non saranno garantiti». Alessandro Di Battista è tornato sul caso Banca Etruria anche ieri mattina a Borgomanero, nel Novarese, durante una visita a sostegno del candidato sindaco locale del Movimento 5 Stelle, Andrea Fornara. Intanto sul caso Etruria il Movimento 5 Stelle ha chiesto in queste ore una commissione d’inchiesta per fare luce «sulle rivelazioni di questi giorni».
 
Titolo: Good bank: Rev vende primo miliardo Npl (Sole)
Ora: 18/05/2017 09:58
Testo:
ROMA (MF-DJ)--La Rev si affaccia sul mercato con i suoi 10,3 mld di Npl
ricevuti in dote da Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara.
La bad bank nata a fine 2015 a seguito della risoluzione dei 4 istituti
nei giorni scorsi ha avviato le procedure per la vendita della prima fetta
di sofferenze, per un totale di un miliardo lordo.

Con il supporto degli advisor Jp Morgan, Kpmg e Cerved, sono stati
firmati i primi non diclosure agreement con una manciata di grandi fondi
di investimento, tutti interessati ad approfondire il dossier per valutare
eventuali offerte. In pista ci sarebbero alcuni dei piu' grandi operatori
del settore, da Fortress a Lone Star, da Tpg a Bain Capital fino a
Blackstone.

L'interesse degli investitori e' elevato anche perche' il pacchetto di
Npl si prospetta particolarmente interessante: sul tavolo c'e' un
portafoglio di 38 posizioni di taglio rilevante, i cosiddetti big ticket,
interamente garantiti. Si tratta, prosegue il giornale, di crediti
protetti da immobili di varia natura (commerciale, industriale e
residenziale) prevalentemente situati nel Centro Italia, in linea con il
bacino operativo delle banche di provenienza.

Il processo di vendita e' appena iniziato, ma nella intenzioni della Rev
ci sarebbe la volonta' di chiudere tutto entro l'anno. La road map prevede
infatti che entro giugno si raccolgano le manifestazioni di interesse non
vincolanti, cosi' da poter arrivare alle offerte entro fine settembre.

L'appeal del dossier nascerebbe anche dalla qualita' (e delle
informazioni) del portafoglio, a cui Rev e advisor si stanno dedicando da
tempo. Secondo le prime stime le valutazioni dei crediti potrebbero
attestarsi tra il 25 e il 35% del valore originario. I crediti sarebbero
infatti relativi a sofferenze maturate nel giro degli ultimi 3-4 anni,
quindi relativamente giovani.
 
Titolo: Good bank: Rev vende primo miliardo Npl (Sole)
Ora: 18/05/2017 09:58
Testo:
ROMA (MF-DJ)--La Rev si affaccia sul mercato con i suoi 10,3 mld di Npl
ricevuti in dote da Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara.
La bad bank nata a fine 2015 a seguito della risoluzione dei 4 istituti
nei giorni scorsi ha avviato le procedure per la vendita della prima fetta
di sofferenze, per un totale di un miliardo lordo.

Con il supporto degli advisor Jp Morgan, Kpmg e Cerved, sono stati
firmati i primi non diclosure agreement con una manciata di grandi fondi
di investimento, tutti interessati ad approfondire il dossier per valutare
eventuali offerte. In pista ci sarebbero alcuni dei piu' grandi operatori
del settore, da Fortress a Lone Star, da Tpg a Bain Capital fino a
Blackstone.

L'interesse degli investitori e' elevato anche perche' il pacchetto di
Npl si prospetta particolarmente interessante: sul tavolo c'e' un
portafoglio di 38 posizioni di taglio rilevante, i cosiddetti big ticket,
interamente garantiti. Si tratta, prosegue il giornale, di crediti
protetti da immobili di varia natura (commerciale, industriale e
residenziale) prevalentemente situati nel Centro Italia, in linea con il
bacino operativo delle banche di provenienza.

Il processo di vendita e' appena iniziato, ma nella intenzioni della Rev
ci sarebbe la volonta' di chiudere tutto entro l'anno. La road map prevede
infatti che entro giugno si raccolgano le manifestazioni di interesse non
vincolanti, cosi' da poter arrivare alle offerte entro fine settembre.

L'appeal del dossier nascerebbe anche dalla qualita' (e delle
informazioni) del portafoglio, a cui Rev e advisor si stanno dedicando da
tempo. Secondo le prime stime le valutazioni dei crediti potrebbero
attestarsi tra il 25 e il 35% del valore originario. I crediti sarebbero
infatti relativi a sofferenze maturate nel giro degli ultimi 3-4 anni,
quindi relativamente giovani.
vs
 
concordo totalmente con questo intervento di shark2007, preso dalla sezione obbligazioni. Aggiungo, ci sono arrivati tardi, troppo tardi. Si sono accorti clamorosamente dell' errore fatto, e stanno cercando con montepaschi, veneto banca, e popolare di vicenza, di rimediare con la ricapitalizzazione precauzionale, facendo entrare lo stato con esborso di svariati miliardi.

In Bankit dovevano pensarci circa 18 mesi fa, quando hanno letteralmente svenduto al 17,50% tutti gli Npl delle 4 banche di provincia... salvo, dopo qualche settimana ammettere che il valore era maggiore e vicino al 22,50%... ora si scopre che gli Npl potrebbero addirittura essere venduti al 30-35%.

Si potevano totalmente evitare i massacri inutili e vergognosi degli azionisti e dei bondisti subordinati... bastava mantenere lo stato di commissariamento, prendendo tempo per liquidare con maggiore competenza e professionalità i credi deteriorati. Oppure si poteva ideare lo spin-off di un veicolo (BB) contenente tutti i Npl da gestire fino alla completa riscossione... sul genere P.I. varato di recente da B.ca Carige.
 
Francesco Bellavista Caltagirone, tanti i deteriorati fuori dall’inchiesta: ecco perché
Il discrimine la presenza di garanzie valide. Niente «Bancarotta ter»
Ultimo aggiornamento: 18 maggio 2017
Roberto Rossi

3 min

Arezzo, 18 maggio 2017 - AL PETTINE dell’inchiesta bis sulla bancarotta di Etruria sono rimaste soltanto alcune delle grandi sofferenze che alla fine hanno portato al collasso di via Calamndrei, al commissariamento, alla risoluzione e infine all’ingresso di Ubi con la scomparsa definitiva dello storico marchio aretino. Il pool dei magistrati, guidato dal procuratore Roberto Rossi, ha messo le mani su centinaia di documenti, ricostruendo i passaggi dei finanziamenti collegabili al reato di bancarotta, in un’indagine fiume conclusasi con l’avviso di chiusura, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio per 29 persone, fatte salve le controdeduzioni che le parti possono presentare entro venti giorni e che teoricamente potrebbero convincere i pm a non procedere.

CREDITI deteriorati imponenti non entrano nel provvedimento, ad esempio la partita relativa al gruppo Francesco Bellavista Caltagirone. Come mai Caltagirone no e Sacci i Abm sì? La ragione sta nella diversa tipologia dei finanziamenti erogati da Etruria secondo l’interpretazione che ne danno gli inquirenti.

Di per sé la concessione di un prestito non genera necessariamente bancarotta nonostante un fallimento sopraggiunto, i finanziamenti rientrano infatti nel rischio d’impresa e non sono imputabili a prescindere.

Diverso il discorso se un finanziamento viene concesso a fronte di garanzie inesistenti, inadeguate o incapienti, quando cioè la banca erogatrice è a conoscenza che ben difficilmente dalla controparte potrà rientrare il denaro ricevuto. Altra fattispecie è il conflitto di interessi, capitolo che ampiamente appartiene ad alcune linee di credito concesse da Etruria, vedi appunto il caso Sacci per non parlare dell’Abm di Alberto Rigotti.

Fuori dall’inchiesta sono restate dunque numerosissime partite, a cominciare appunto da quella riguardante il gruppo Francesco Bellavista Caltagirone.

ALLO STATO, peraltro, non è ipotizzabile che la procura avvii un’inchiesta ter sulla bancarotta, a meno di fatti nuovi e assolutamente imprevedibili alla luce della mole di lavoro svolto in questi mesi dove poco o nulla dovrebbe essere sfuggito all’occhio attento del pool dei magistrati. Con l’ultima raffica di avvisi di chiusura indagini, preludio all’approdo davanti al gip per la richiesta di rinvio a giudizio, è dunque quasi sicuramente suonata la parola fine su un’inchiesta che ha messo a rumore non soltanto la città ma l’intero sistema politico e bancario italiano.

Salvatore Mannino

Sergio Rossi
 
Devono perseguire i componenti dei CDA di Etruria e Vicenza che hanno concordato l' OPA FASULLA per truffare i piccoli azionisti a danno degli AMICI che hanno venduto a 1 euro Etruria e hanno chiesto aumento di capitale a 62,5 per Vicenza.

Lo stesso presidente ROSI di ETRURIA ha dichiarato il 19/2/2016 che l' opa di Vicenza era un BLUFF ma non ha mai detto NULLA agli azionisti di ETRURIA e non ha convocato l' ASSEMBLEA, mette le mani avanti per salvarsi, ma è uno dei principali colpevoli (articolo Nazione).

In marzo-aprile 2014 sono state fatte comunicazioni da Vicenza e da Etruria che ha generato l' OPA di 1 Euro (Rifiutata o Fasulla) di B.P.Vicenza.

18 marzo 2014 ZONIN presidente Pop vicenza, entro fine mese offerta vincolante su B.Etruria (articolo REUTERS)
Pop vicenza, entro fine mese offerta vincolante su B.Etruria - Zonin | Reuters

09-04-14 14:51:22 Piazzetta (Pop.Vicenza), entro venerdi' offerta vincolante "L'idea e' fare un'offerta cash" su B.Etruria 14:51:22 a MERCATI APERTI ! (articolo Radiocor)
B.Etruria: Piazzetta (Pop.Vicenza), entro venerdi' offerta vincolante | Kairos

12/4/2014 Invece dell' offerta cash VINCOLANTE arriva la trattativa in esclusiva con ETRURIA fino al 29/5, perchè erano SOLO 6 mesi che trattavano !

Kairos il 9/4/2014 apre una posizione SHORT su Etruria, forse per tenere il prezzo basso in attesa offerta di Vicenza, oppure sapeva in anticipo del rinvio

il 29/5/2014 Vicenza offre 1 euro per azione, il Cda di Etruria non accetta, ma non convoca l' assemblea, non da spiegazioni o informazioni sulla trattativa

Kairos prosegue con il suo SHORT selvaggio nonostante il Cda di Etruria comunichi la Trasformazione Spa nel più breve tempo possibile (forse sapeva in anticipo che era un BLUFF)


B.P.VICENZA ha usato l'OPA su Etruria per convincere i propri azionisti a fare un ADC a prezzi gonfiati, SOLO con quello ha superato gli stress test

Il Cda di Etruria per salvare la faccia e le poltrone si affretta a comunicare al mercato la trasformazione in spa e si riserva di comunicare la data dell' assemblea ma dopo 5 mesi il 23/12/2014 non rispetta il comunicato e rimanda tutto al 2015.

RENZI a gennaio 2015 annuncia la trasformazione in Spa delle popolaari, MOLTI AMICI che avevano acquistato ai minimi ha venduto azioni in GENNAIO 2015 DOPO ANNUNCIO DI RENZI .

Kairos si ricopre MIRACOLOSAMENTE in gennaio 2015 prima della dichiarazione di Renzi sulle popolari (che probabilmente conosceva in anticipo)

CDA ETRURIA ha presentato Bilanci falsi e fatto false comunicazioni al mercato su ipotesi di trattative inesistenti e su trasformazione in SPA

I CDA di Etruria e Vicenza oltre a parenti e amici devono essere indagati per TRUFFA, AGGIOTAGGIO, INSIDER TRADING, ASSOCIAZIONE a DELINQUERE, FALSO IN BILANCIO, FALSE COMUNICAZIONI, BANCAROTTA FRAUDOLENDA e condannati a risarcire gli azionisti di tutte le perdite avvenute almeno nel 2013-2015.
Vicenza e Etruria hanno collaborato per TRUFFARE tutti gli azionisti di entrambe le banche con il benestare di BANKIT e CONSOB.
 
Etruria, nuovi vertici Ubi già operativi: trattative sindacali in corso, piani sul futuro

Il nuovo ad Manella al lavoro in città. Le ipotesi sulla macroaraea e sul centro direzionale. Il nodo degli esuberi.
di Salvatore Mannino e Sergio Rossi
Ultimo aggiornamento: 19 maggio 2017
Silvano Manella
4 min

Arezzo, 19 maggio 2017 - E' già in sede, nell’ufficio che è stato fino a pochi giorni fa di Roberto Bertola. Il nuovo amministratore delegato della ormai ex Banca Etruria, Silvano Manella, è arrivato ad Arezzo alla fine della scorsa settimana per guidare l’istituto nei cinque o sei mesi che preludono all’incorporazione definitiva in Ubi Banca

Di pari passo è partita la trattativa, condotta dallo stesso Manella, con le organizzazioni sindacali locali, parte del confronto a più ampio spettro che riguarda l’intero gruppo Ubi. Sul tappeto ci sono i temi ampiamente dibattuti negli ultimi giorni, ovvero il numero delle uscite («Ma non ci saranno licenziamenti» ha affermato il consigliere delegato Victor Massiah) e il destino del grande centro direzionale dove aveva la sua testa operativa il vecchio istituto. Partiamo da quest’ultimo aspetto.

Decisioni definitive non sono state prese e anche il periodo di regno di Manella potrà far pendere la bilancia in un senso o nell’altro. Due in sostanza le alternative: qui una delle macroaree in cui il gruppo è strutturato, oppure qui una direzione territoriale, nominalmente di livello più basso rispetto alla prima ipotesi. Da Ubi trapela che comunque cambierà poco qualunque sia la scelta finale, ad Arezzo resterà infatti un ampio margine di discrezionalità nelle decisioni da prendere, fatto salvo che le grandi partite, i mega-finanziamenti, la gestione dei super-portafogli saranno trattati direttamente dall’istituto madre.

In Ubi, infatti, sono presenti uffici a questo delegati e in ogni caso Arezzo, fosse macroarea o direzione territoriale, sarebbe bypassata. D’altra parte il gruppo lombardo è un colosso a livello nazionale e conta anche su uffici sparsi per il mondo. Giusto per rimanere in tema aretino, un rappresentante di Ubi lavora in pianta stabile a Dubai, il tradizionale hub del nostro oro.

E sempre per parlare d’oro, è potenzialmente molto alto l’interesse che a Bergamo hanno per questo asset, fondamentale per l’economia del territorio. E’ chiaro però, pur alla luce di quanto sopra descritto, che la soluzione migliore per la città sarebbe di vedere insediata qui una macroarea, anche per la capacità di recupero dell’indotto gravitante intorno alla vecchia Banca Etruria. Il dado non è ancora tratto, un punto a vantaggio è l’inesistenza di sportelli Ubi non solo in provincia di Arezzo ma in tutta la Toscana (una filiale sola a Firenze), il contrario di quanto succede nelle Marche dove il gruppo già deteneva la Popolare di Ancona che rimarrà dunque l’insediamento storico.

Sul versante degli esuberi, appare verosimile la ripartizione fra le tre banche da noi avanzata: 600 a Marche, 300 in Etruria, 100 a Chieti. Ma sono numeri solo indicativi e che potrebbero cambiare sulla base delle situazioni interne, degli accordi sindacali già in essere, degli stessi tagli che interesseranno le filiali, 140 in tutto secondo il piano industriale presentato nei giorni scorsi da Ubi.

Non c’è infine da temere sulla vicinanza del nuovo istituto al territorio, con ricadute anche sul versante dei contributi all’arte, alla cultura, alle associazioni sportive. Questo d’altra parte è sempre stato un tratto distintivo dell’istituto lombardo che si è ad esempio impegnato nel recupero di teatri storici e al sostegno di numerose iniziative culturali.
 
18/05/2017 20:21
B.Etruria: Delrio, pronto ad altre mille telefonate per salvare posti lavoro

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Cagliari, 18 mag - Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio si e' detto pronto a fare altre mille telefonate pur di salvare altri posti di lavoro riferendosi al caso di Banca Etruria.
Rispondendo a una domanda durante il convegno annuale Linkontro, promosso da Nielsen Italia a Santa Margherita di Pula, il ministro e' tornato sulla vicenda di Banca Etruria dicendosi pronto a svolgere ancora quello che ritiene un suo compito. Delrio si era detto stupito dal polverone sollevato per la sua telefonata alla Popolare dell'Emilia Romagna per il salvataggio di Banca Etruria, sottolineando in quell'occasione che l'interesse faceva parte dei suoi compiti, cosi' come nel caso dell'Ilva o di Alitalia, vicende che possono pesanti impatti occupazionali.
tmm-rd (RADIOCOR) 18-05-17 20:21:27 (0636) 3 NNNN
 
Banca Etruria, quello della Boschi è un silenzio-assenso
di Luisella Costamagna | 19 maggio 2017

|

Cara Maria Elena Boschi, a una settimana dalla rivelazione di De Bortoli sulla sua presunta richiesta all’ad di Unicredit di acquistare Banca Etruria (“Domanda inusuale da parte di un membro del governo all’amministratore delegato di una banca quotata”, scrive nel suo libro), il direttore conferma e si augura che la sua querela arrivi e non sia solo un annuncio.
04:25



L’altro protagonista, Ghizzoni, non smentisce e usa parole – le sole consentite dal vincolo di riservatezza che lo lega alla sua ex Unicredit – che suonano chiaramente come una conferma indiretta:
1) “Normale che politici e banchieri si parlino, specie nelle situazioni di crisi”; perché avrebbe dovuto dirlo se non vi foste parlati?
2) “Adesso non parlo, perché non si può mettere in mano a un privato cittadino la responsabilità della tenuta di un governo”; quindi se parlasse confermerebbe De Bortoli, solo questo avrebbe conseguenze sul governo;
3) “Sono disposto a rispondere a tutte le domande della commissione parlamentare d’inchiesta. Ho letto che partirà presto, mi auguro sia vero”; anche lui sembra aver fretta di chiarire come sono andate le cose. Tutti, tranne lei.

Perché dopo aver smentito piccata la richiesta di acquistare Banca Etruria, ma confermato l’incontro con Ghizzoni (già questo pone una domanda cruciale: perché un ministro per le Riforme costituzionali e i Rapporti col Parlamento – rapporti col Parlamento non con le banche – per di più in conflitto d’interessi, avendo il padre vicepresidente di una banca, avrebbe dovuto incontrare l’ad della principale banca italiana, quotata in Borsa?), ha detto di aver messo tutto nelle mani dei suoi legali (nientemeno che l’ex ministro Severino, che sarebbe stato bello veder difendere i risparmiatori truffati, dalla parte degli ultimi invece che dei primi) perché “la misura è colma”, ma dopo l’annuncio di querela niente.

Cara Boschi, tra vero e falso tertium non datur, allora chi dice la verità tra lei e De Bortoli? Lui conferma, lei perché fugge? Se sono menzogne, perché non difende in tribunale la sua onorabilità? In mancanza di risposte chiare non possiamo non pensare che lei davvero sia intervenuta presso Ghizzoni (e non nascondiamoci dietro il “nessuna pressione politica”, perché la parola di un ministro è sempre e comunque “premente”), che la sua querela non arriverà perché altrimenti l’ex ad sarà sentito come testimone e confermerà De Bortoli, e non vedremo neanche la fantomatica commissione d’inchiesta sulle banche, annunciata da un anno e mezzo e mai realizzata (fa il paio con la sua promessa di lasciare la politica se al referendum avesse vinto il No).

Senza chiarezza non possiamo non pensare al suo conflitto d’interessi (che peraltro lei stessa ammise, uscendo dal Cdm che salvò anche la banca del suo babbo), che mentì al Parlamento e agli italiani in quel dicembre 2015, quando disse che non si era mai occupata di Etruria e non c’era stato nessun favoritismo nei confronti di suo padre, se no “sarei la prima a dimettermi” e che “l’immagine di un Paese in cui ci sono corsie preferenziali per gli amici degli amici”, da lei rinfacciata all’ex ministro Cancellieri quando ne chiese le dimissioni, si riflette in lei con eguale conclusione: la necessità di fare un passo indietro.
 
Caro Hunt... alla fine nessuno pagherà e tutto sarà prescritto... vedrai se non sarà così...!!! E la costituzione di parte civile decade con il decadimento dell'azione penale... per prescrizione... per assoluzione... anche per insufficienza di prove...!!!
 
18/05/2017 20:21
B.Etruria: Delrio, pronto ad altre mille telefonate per salvare posti lavoro

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Cagliari, 18 mag - Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio si e' detto pronto a fare altre mille telefonate pur di salvare altri posti di lavoro riferendosi al caso di Banca Etruria.
Rispondendo a una domanda durante il convegno annuale Linkontro, promosso da Nielsen Italia a Santa Margherita di Pula, il ministro e' tornato sulla vicenda di Banca Etruria dicendosi pronto a svolgere ancora quello che ritiene un suo compito. Delrio si era detto stupito dal polverone sollevato per la sua telefonata alla Popolare dell'Emilia Romagna per il salvataggio di Banca Etruria, sottolineando in quell'occasione che l'interesse faceva parte dei suoi compiti, cosi' come nel caso dell'Ilva o di Alitalia, vicende che possono pesanti impatti occupazionali.
tmm-rd (RADIOCOR) 18-05-17 20:21:27 (0636) 3 NNNN

Io licenzierei tutti... così imparano cosa significa restare senza soldi...!!!
 
Caro Hunt... alla fine nessuno pagherà e tutto sarà prescritto... vedrai se non sarà così...!!! E la costituzione di parte civile decade con il decadimento dell'azione penale... per prescrizione... per assoluzione... anche per insufficienza di prove...!!!

No, vedrai che rimborseranno tutti in automatico a 3,50 euro ad azione , senza neanche fare la causa.
 
No, vedrai che rimborseranno tutti in automatico a 3,50 euro ad azione , senza neanche fare la causa.

E' già tanto se si inventeranno qualcosa di politico da qui a metà 2018 per raccogliere voti...!!!

Io scommetto sugli sgravi fiscali per gli incaprettati... io che ho un reddito alto fa comodo avere degli sgravi... ma i traders "di non professione"...??? Resteranno col cerino in mano... poveri e senza protezione...!!!
 
A me va bene un bonus fiscale... è ottimo... firmo anche questa sera...!!! OK!
 
Ho un casino di IRPEF da versare... mi dessero delle detrazioni... al volo accetterei...!!! OK!
 
Azione etruria delistate

Ciao a tutti intesa mi ha comunicato che le etruria sono state del istante e sono scomparse dal deposito titoli.
Vi risulta?
Addio alle minus?
 
Indietro