C'e' invece un limite di tempo con il decalage: scendono gradualmente anno dopo anno fino ad azzerarsi.
A meno che i grillini vincano le prossime elezioni.
P.A.T. mi sembri preso da una certa foga che pero ti porta a fare commenti veramente poco lucidi...
Non c'e' limite sulla fine lavori quindi non ci sara mai una data in cui si puo affermare che qualcuno non abbia fatto i lavori.
il superbonus a cui tu ti riferisce ha imposto una rendicontazione a sal stabilendo quindi una relazione tra pagamenti e progresso sui lavori.
Ma tutti i bonus, essendo misure fiscali e non edilizie, sono legate ad aspetti fiscali che hanno a che fare con la fatturazione e NON con lavori, titoli abilitativi, numero di operai etc etc...
Una fattura di acconto pagata alla firma del contratto di appalto tra committente e impresa con sconto in fattura consente all'impresa la cessione e l’attualizzazione dei crediti relativi. chiaro? e' legittimo e lecito, OK?
E' GIUSTO? Questo e' un altro discorso, e' un'obiezione etico/morale che pero va diretta al legislatore. E il legislatore potrebbe anche dire che si e' giusto perche serve a far ripartire un volano che, a dire di molte associazioni di categoria, porta un saldo positivo per l'erario. Ma non sono truffe.
Chiaro che se uno va sulla piattaforma ade dice di aver fatto una fattura di acconto da 1.000.000 di bonus facciate magari anche con un bonifico da 100k (che s enon c'e' allora si e' un truffa, facile da fare ma truffa)fatto dal committente all'impresa ma e' relativo a 100mq di facciate e poi rifacci la stessa cosa con i soldi attualizzati (1.000.000 di fattura sono 900k di credito che attualizzato da poste sono circa 740k) al giro successivo con gli stessi soldi posso fare una fattura di 7.400.000 e cosi via in una progressione geometrica devastante.
Ma se questo e' possibile in teoria, nella pratica come puo essere messo in atto uno schema del genere?
1. I committenti e le imprese devono esistere e avrebbe possono essere intestate a prestanome, ok
2. Le fatture vanno emesse e se ci sono plusvalenze queste sono tassate, quindi attualizzare montagne di soldi senza avere spese proporzionali e' un suicidio
3. I costi dell'attualizzazione devono saltare fuori da qualche parte se no diventano costi finanziari che se non ci sono elementi fatturati a saldo decretano il fallimento della societa, ok si dira ma lo stato a consentito di riportare le perdite del 2020 per 5 anni... ok... ma quante perdite? Il costo di attualizzazione di 1.5 miliardi e' dell'ordine di 300 milioni...
4. Le attualizzaizoni sono tutte registrate e tracciate, Poste nominalmente ha un limite di cessione per le imprese di 5 milioni (anche se in un caso pare abbia attualizzato 170 milioni con una sola p.iva...) per fare 1.5 miliardi quante imprese servono??
5. I soldi arrivano su dei conti correnti (nel caso di poste non accreditano su conti esterni) e quindi per spostarli e' comunque tutto tracciato e monitorato (e infatti non sono stati spostati)
quindi
O si sono mossi dei truffatori astuti e sono riusciti a far sparire tutti i soldi sotto il naso delle banche e in quel caso mi sa che son spariti pure loro
O alcuni pazzi hanno fatto cose in totale incoscienza ma il malloppo ce l'hanno sui conti correnti
O non avevano alcuna intenzione di truffare ma hanno colto un'opportunita epocale con decisamente molto/troppo entusiasmo
O si tratta in larghissima parte di una montatura giornalistica che persegue scopi POLITICI
Il discorso serissimo invece e' quello sul riciclaggio e secondo me anche sull'insider trading che nessuno nomina.