UK will leave European Union on 31 January after Queen rubber-stamps Brexit Bill

Amarcord

Regno (dis)Unito: la Union Jack un ricordo della storia? — L'Indro

Nell’ultimo periodo di ‘dissoluzione’ del Regno Unito se ne parla, alcuni tra gli osservatori più attenti si sono incaricati di provare fare entrare il tema nel dibattito pubblico, al momento con scarsi risultati all’interno, come se il timore dell’eventualità paralizzasse le lingue e le penne, se ne parla di più all’esterno.
Il pasticcio della Brexit può portare allo scioglimento del Regno Unito’, scriveva Coren. Molto schiettamente affermava: «Ci sono voluti secoli perché il Regno Unito si sviluppasse nella sua forma attuale, ma potrebbe volerci meno di un decennio perché tutto cada a pezzi» .

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Paradiso fiscale

Brexit, Boris Johnson pronto a rottura con l'Ue anche a giugno - la Repubblica

Un divorzio senza accordi, l'uscita con il "no deal", trasformerebbe il Regno Unito in una specie di paradiso fiscale ultraliberista davanti alle coste del continente. A un prezzo molto alto per l'industria britannica e per i suoi servizi finanziari, con conseguenze politiche su Scozia e Irlanda del Nord

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A conti fatti...

AVETE VOLUTO LA BREXIT? MO’ PAGATE! – L’ENNESIMA STIMA NEFASTA SUL CONTO (SALATISSIMO) CHE DOVRÀ PAGARE IL REGNO UNITO DOPO L’USCITA DALL’UE: SECONDO “BLOOMBERG” ALMENO 200 MILIARDI DI STERLINE. CIOÈ L’EQUIVALENTE DEI CONTRIBUTI VERSATI A BRUXELLES NEI 47 ANNI DI APPARTENENZA ALL’UE

Lo studio di Bloomberg che risale al mese scorso ma che oggi è stato "riesumato" da un paio di giornalisti parlamentari britannici sostiene che, per colpa della Brexit, negli ultimi anni il Regno Unito ha perso il 3% del Prodotto interno lordo, per un totale di 130 miliardi di sterline. Per la precisione: 451 milioni nel 2016, l'anno del referendum che ha sancito l'uscita dall'Ue, 21,7 miliardi l'anno successivo, 47,2 miliardi nel 2018 e 63,3 miliardi nel 2019.

Ma non è finita: la stima di Bloomberg per il 2020 parla di almeno 70,3 miliardi di perdite per il Regno Unito, per un totale, dal 2016, di circa 200 miliardi.

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Brexit, Boris Johnson pronto a rottura con l'Ue anche a giugno - la Repubblica

Un divorzio senza accordi, l'uscita con il "no deal", trasformerebbe il Regno Unito in una specie di paradiso fiscale ultraliberista davanti alle coste del continente. A un prezzo molto alto per l'industria britannica e per i suoi servizi finanziari, con conseguenze politiche su Scozia e Irlanda del Nord

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Questa è una guerra dove come in tutte le guerre può esserci solo un vincitore. Se la UE cala le braghe finisce la UE, se non le cala credo finirà lo UK. In questa guerra non si possono fare prigionieri.
 
Questa è una guerra dove come in tutte le guerre può esserci solo un vincitore. Se la UE cala le braghe finisce la UE, se non le cala credo finirà lo UK. In questa guerra non si possono fare prigionieri.


i britannici non vogliono nessun accordo, è tutta scena per non dire chiaro e tondo alla popolazione (che pagherà poi il conto, e per anni) che l'occasione è ghiotta per avere le mani libere in tutto facendo guadagnare cifre iperboliche agli amici degli amici a spese del parco buoi
 
da Bloomberg: Research by Bloomberg Economics estimates that the economic cost of Brexit has already hit 130 billion pounds ($170 billion), with a further 70 billion pounds set to be added by the end of this year. That’s based on the damage caused by the U.K. untethering from its Group of Seven peers over the past three years.
 
Questa è una guerra dove come in tutte le guerre può esserci solo un vincitore. Se la UE cala le braghe finisce la UE, se non le cala credo finirà lo UK. In questa guerra non si possono fare prigionieri.

dici che 20.000 americani non bastano?

contro l'UE ne bastano 1000.
 
Cosa fatta capo ha

L’emergenza coronavirus non cambia il calendario della Brexit che avverrà entro il 31 dicembre 2020. A dirlo è il premier inglese Boris Johnson, rispondendo a una domanda in conferenza stampa.

L’addio all’UE “è cosa fatta” e una proroga della transizione oltre la scadenza del 31 dicembre 2020 non è al momento sul tavolo, ha dichiarato il premier britannico.

C’è una legge approvata e non intendo cambiarla“, ha tagliato corto facendo riferimento alla norma che vieta l’estensione della transizione.
Johnson ha poi precisando che al momento “la questione non è stata discussa” in **** al governo vista l’emergenza coronavirus.

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Io non ho ancora capito se Johnson è un genio o un pazzo. Certo è che il Coronavirus oggi sta indebolendo più L Unione che L UK. Ci sono linee di frattura evidenti almeno dentro la moneta unica.
 
Lo scopriremo solo vivendo

Brexit e coronavirus. Giorgio Locatelli racconta cosa sta succedendo a Londra


Prima di affrontare l’attualità, lo chef originario di Corgeno, nel Varesotto, fa un quadro generale.

“Lavorare a Londra è stimolante”, racconta, “non esiste il nepotismo, per esempio, se tu vali e hai un’idea ci sono grandi possibilità di realizzarla: il mio esempio è lampante, diciotto anni fa abbiamo chiesto e ottenuto un prestito per aprire la Locanda Locatelli che in Italia sarebbe stato impensabile. Una grande possibilità che ci ha permesso di essere indipendenti”. Continua: “Londra è una città molto inclusiva, da sempre pronta ad accettare le diversità, perché vissute come valore, e capace di assorbire caratteristiche e conoscenze di un altro paese, per trarne dei vantaggi. Forse perché i londinesi sono più caparbi e acuti nel business?”. E non è un caso che il 60% di loro all’epoca abbia votato a sfavore della Brexit. “Quando mi sono svegliato la mattina del 24 giugno del 2016, per me è stato uno shock!”.

...

Il governo inglese come si sta muovendo?

È da poco uscita la proposta del blocco del pagamento del Vat (la nostra Iva, ndr) – considerate che avremmo dovuto pagare circa 127mila sterline – e siamo giunti ad un accordo con l’hotel che ci ospita per bloccare anche l’affitto. Questo ci fa respirare. Dopodiché pare che l’80% dello stipendio verrà rimborsato dallo Stato, come ed esattamente da chi lo scopriremo nel corso della settimana”.

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Secondo round

Brexit, Ue: niente intesa con Gb senza pesca e regole sul commercio - Tgcom24

24 aprile 2020 14:46

"Se non ci sarà un accordo sulla pesca e sulle stesse regole di competizione economica, non ci sarà un accordo commerciale" con il Regno Unito. Lo ribadisce il capo negoziatore Ue, Michel Barnier, commentando il secondo round di negoziati con il Regno Unito. Per Barnier, che auspica progressi nei prossimi due incontri, da qui a giugno, "l'intesa non si farà mai a scapito del mercato interno".

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Come è possibile? Questi con la sterlinetta, la brexit, Boris Johnson, senza MES, senza RecoveryFund... vendono bonds a tassi negativi come se piovessero.

ah,ah,ah

Cavalete and cariole
 
Macerie: totalmente incapace e inadeguato

La pandemia peggio della Brexit per Boris Johnson - My Tube - Blog - Repubblica.it

Al centro delle due crisi, Brexit e Covid 19, lo stesso leader: Boris Johnson. Ora criticato pesantemente dal Financial Times, non certo un giornale anti-governativo, e perfino, tra le righe della sua obbligata imparzialità, dalla Bbc. Forse perchè lui stesso colpito dal virus, nelle settimane scorse il leader conservatore era riuscito a mantenere un consenso di simpatia e solidarietà nei sondaggi, ma gli ultimi rilevamenti, come quello pubblicato ieri dall'Observer, danno ora in testa Keir Starmer, il nuovo leader laburista. Al momento Johnson appare totalmente incapace e inadeguato ad affrontare la situazione, rivelandosi ancora una volta un grande pasticcione.

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Ma Mojito che fine ha fatto?

i britannici non vogliono nessun accordo, è tutta scena per non dire chiaro e tondo alla popolazione (che pagherà poi il conto, e per anni) che l'occasione è ghiotta per avere le mani libere in tutto facendo guadagnare cifre iperboliche agli amici degli amici a spese del parco buoi

Il B-Day del Regno Unito: sarà Hard Brexit - Tiscali Notizie

5 giugno 2020

La Brexit, quella vera, arriva un giorno di giugno mentre a Londra, dopo 2 mesi di caldo anomalo e siccità, finalmente piove. Sarà una Brexit al buio, la famosa, o meglio famigerata, Hard Brexit. Anche l’ultimo round di negoziati è finito in un nulla di fatto. E con sei mesi di anticipo, rispetto alla naturale scadenza del 31 dicembre, il 5 giugno, ultimo girono dei round negoziali, è stato il B-Day: cala il sipario sulla pantomima delle trattative (a cui nessuno ha in realtà mai creduto davvero).


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In particolare ieri lo UK non ha confermato L agreement di dicembre in cui UK si impegnava a non diventare una sorta di paradiso fiscale a ridosso della EU. Dovrebbe essere Hard Brexit con lo UK paese off-shore e tasse praticamente nulle a chi viene dall estero.

Vedremo chi alla lunga vince, io scommetto my two cents su UK.
 
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