USA l'aborto non è un diritto

Ti ho detto di non parlare? :mmmm:
Gli ometti sono quelli che il mantenimento molto spesso non lo danno proprio.....che scappano appena la donna dice di essere incinta.....magari sono anche sposati .....
Gli ometti.....sono quelli che anche se guadagnano fiori di soldi chiedono la revisione dell'assegno per il figlio .....tipo qull'ometto di Allegri....o quell'altro, Chiambretti ....:rolleyes:

Non l'hai detto apertamente, ma l'hai fatto capire - e quello che hai aggiunto qui la dice lunga su quanto sei prevenuto. Voglio dire, se si arriva a criticare la storia di Chiambretti... uno che - oltre alle spese per affitto ecc, e stiamo parlando di madre e bambina che vivono in 180mq a Torino - paga 3000 euro al mese, roba che ci campa una intera famiglia di 5 persone, due adulti inclusi -.-'

Piero Chiambretti ha ridotto l'assegno alla figlia? Il conduttore fa chiarezza
 
Tanto tuonò che piovve.
L'aborto non è un diritto costituzionalmente garantito.
Ogni stato può decidere come meglio crede.
Ennesima dimostrazione che le costituzioni sono pezzi di carta. Quello che conta è controllare i controllori che decidono cosa è costituzionale e cosa no.

La Corte suprema Usa cancella il diritto costituzionale all’aborto dopo 50 anni. In 13 Stati tra cui Texas scatta subito divieto - Il Sole 24 ORE

L'unico diritto costituzionale negato qua è quello degli italiani ad avere una stampa seria e che non mistifichi le notizie.

Comunque per avere una idea più informata può essere utile vedere quali sono le politiche sull'aborto dei vari stati USA.

Where every state stands on abortion in wake of Roe being overturned | Washington Examiner
 
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allora se mi faccio una pi ppa quanti futuri bambini ammazzo? :D

Zero. La vita umana nasce dall'unione dello ******tozoo con la cellula uovo. Un feto è un essere umano in potenza, col suo DNA che è unico, e che sarà lo stesso per sempre.
Stroncare il suo sviluppo a un mese o a nove o a 12 significa comunque distruggere la sua potenzialità di emergere dal nulla eterno per un breve istante come è accaduto a noi e impedirgli di vivere, giocare, amare, soffrire, avere consapevolezza di sè.
Io mi rendo conto che in certe drammatiche circostanze sopprimere questa vita in potenza sia purtoppo il male minore ed è una decisione dramnatica che vada presa. Ma la vedo come una tragedia.
Quindi sono d'accordo nel non considerare l'uccisione di un feto come un diritto assoluto della donna, ma che sia lo Stato, con le sue leggi, a determinare quali siano i paletti da mettere a tale decisione.
Se il corpo è della donna, il sistema sanitario no. Soprattutto quello gratuito.
 
Zero. La vita umana nasce dall'unione dello ******tozoo con la cellula uovo. Un feto è un essere umano in potenza, col suo DNA che è unico, e che sarà lo stesso per sempre.
Stroncare il suo sviluppo a un mese o a nove o a 12 significa comunque distruggere la sua potenzialità di emergere dal nulla eterno per un breve istante come è accaduto a noi e impedirgli di vivere, giocare, amare, soffrire, avere consapevolezza di sè.
Io mi rendo conto che in certe drammatiche circostanze sopprimere questa vita in potenza sia purtoppo il male minore ed è una decisione dramnatica che vada presa. Ma la vedo come una tragedia.
Quindi sono d'accordo nel non considerare l'uccisione di un feto come un diritto assoluto della donna, ma che sia lo Stato, con le sue leggi, a determinare quali siano i paletti da mettere a tale decisione.
Se il corpo è della donna, il sistema sanitario no. Soprattutto quello gratuito.

La butto lì come oggetto di riflessione. Chiaramente, queste riflessioni le facciamo perché siamo la specie animale col cervello più sviluppato; le altre specie seguono l'istinto e finisce lì.

Ci poniamo giustamente tanti problemi sull'aborto, ma mai nessuno pensa ai tanti ovuli, mezze vite potenziali, che muoiono ogni giorno. Molto peggio per i miliardi di ******tozoi (mezze vite) che muoiono ogni giorno.

Ma avete mai pensato a quanti premi nobel, genii della scienza ci siamo persi a causa di queste mezze vite che non sono mai nate?
 
aspetto che la corte stabilisca che per gi str...i che mettono incinte e poi spariscono o peggio sia obbligatorio la veasectomia.


ueeeeeeee..........

non vi piace ometti de sta cippa??????
 
Infatti è proprio così. Non è un diritto COSTITUZIONALE, quindi compete al legislatore statale. È poi tutto qui. Del resto, se è così... è così. Per quanto brutto possa essere. Se nella Costituzione non c'è...non c'è.

E' un po' piu' complicato di cosi'. Non e' che la costituzione USA rifiuta tutti i diritti non esplicitamente citati...

Il 9no emendamento indica espressamente che i diritti non espressamente citati non sono necessariamente considerati non garantiti. Si premurarono di inserire questa clausola, proprio perche' si sapeva gia' da allora che non si poteva scrivere ed elencare tutto.

Quindi esistono una serie di diritti espliciti (Enumerated Rights), tipo il portare armi ad esempio, e poi ci sono gli Unenumerated Rights, che, per definizione, non sono elencati.

Per consuetudine si e' sempre considerato il 14simo emendamento come il "raccoglitore" di default dei diritti non espliciti (il 14 emendamento e' quello sul giusto processo e le liberta' individuali).
Quindi di volta in volta la Corte Suprema ha inserito, nelle varie sentenze, diritti aggiuntivi non espliciti sotto l'egida del 14mo Emendamento. Ad esempio non sono diritti espliciti il diritto alla contrattazione privata, o il diritto di viaggiare, che sono stati nel tempo aggiunti.

Roe vs Wade (aborto) e' anche uno di questi.

Il punto e': su quali basi la Corte Suprema puo' decidere che un diritto sia da considerare fra gli Unenumerated Rights o no ?
Il principio di base storicamente seguito e' stato quello di "tradizione storica". Cioe' se un certo diritto era consuetudinario nella storia degli USA, diciamo dal 1770 ad oggi, presente nella vita sociale, nei valori culturali della societa', allora sarebbe da considerare come implicito nella Costituzione.
Il diritto all'aborto e' consuetudinario sicuramente negli ultimi 50 anni, un po' meno in precedenza (dove era per lo piu' illegale). Quindi ha prevalso la regola della Tradizione Storica.

Certo si puo' obiettare sul fatto che non tutti i periodi storici sono uguali, che gli ultimi 50 anni sono sicuramente piu' importanti dei primi 150, non foss'altro perche' le leggi le fai ad uso e consumo dei vivi (o, nel caso dell'aborto, delle donne in eta' fertile...), ma questa e' una regola di buonsenso che purtroppo non appartiene alla giurisprudenza americana...
 
Propongo ai moderatori l'apertura di una sezione "Arena Medioevo" per questi thread illuminanti.
 
Per me la Corte Suprema USA é stata chiarissima, ha stabilito che nella loro costituzione non esiste il diritto costituzionale all'aborto, punto, non lo nega ne lo autorizza, semplicemente chiama il popolo all'assunzione di responsabilità, come dire: oh belli mica compete a me (Corte) decidere in vece vostra se nel vostro stato si può o non si può abortire, prendete le vostre responsabilità e decidete in merito.

Quindi avverrà che potranno esserci stati che autorizzeranno per legge l'aborto e altri stati che per legge lo vieteranno, comunque andrà sarà fatta la volontà del popolo e scusate se é poco eh, si chiama democrazia.
 
E' una questione molto semplice; gli Usa non sono un unico stato ma una unione di stati ; la corte non ha negato la possibilità di abortire ma ha dichiarato che la regolamentazione dell'aborto compete ai singoli stati; gli stati decidono in base alle scelte dei cittadini (dicesi democrazia);se i cittadini decidono che si può abortire anche fino al 9 mese (progresso civile lo chiamano) oppure che è vietato l'aborto basta che eleggano un governatore con quel programma.
 
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