Venezia dimenticata?

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Il Comune prova a ridurre il numero dei
turisti ma Trenitalia «rema contro» con sconti
che farebbero venire voglia di una gita fuori
porta a Venezia a chiunque. Ieri l’annuncio
della promozione «SuperVenezia»:
comprando entro il 21 maggio biglietti con la
laguna come destinazione, agli sconti già attivi, per
chi acquista il titolo di viaggio in anticipo si
aggiunge un ulteriore ribasso del 30%. Tutti
possono usufruire di «SuperVenezia» e
viaggiare quante volte vogliono dal primo
giugno.

Partendo da Milano si spendono solo
10,40 euro e altrettanti per il ritorno: 20,80 euro
contro i 90 della tariffa piena.


Altre promozioni riguardano città più
lontane da cui difficilmente si può
programmare una visita in giornata, da Torino o da
Roma il prezzo per tratta scende a 13,90 euro e da
Napoli a 27,90 euro.
«Siamo un’azienda - commenta Trenitalia - e
dobbiamo anche competere con Italo».
Tra Torino e Venezia si può
viaggiare su convogli della
concorrenza e, in effetti, i
prezzi di Italo sono molto
convenienti: 15,90 euro da
Milano con ritorno a 9,90.
«È evidente che i varchi sono necessari e abbiamo
fatto bene a metterli - dice il comandante della
polizia locale Marco Agostini - È l’unica
possibilità che abbiamo di gestire i flussi».
A Pasqua e Pasquetta con la città
invasa da 200 mila persone in due giorni, in
Comune erano scoppiate
polemiche contro gli sconti di Trenitalia, ora
però Ca’ Farsetti punta ad ottenere da Roma, quando
ci sarà un governo, la possibilità di introdurre la
tassa di sbarco
e disincentivare così i
viaggiatori «mordi e fuggi» e introdurre un
balzello più costoso
magari proprio nei giorni
da «bollino nero».
«Trenitalia fa la sua politica commerciale, noi
non possiamo intervenire» dice
l’assessore al Turismo Paola Mar
 
ora però Brugnaro punta ad ottenere da Roma, quando
ci sarà un governo, la possibilità di introdurre la
tassa di sbarco e disincentivare ..
========


A Venezia l'unico problema che sembra avere l'amministrazione e' quella di tassare sempre piu' oppure di introdurre nuove tasse, come questa di sbarco.


Il povero Brugnaro ha il dramma di dover ogni mese pagare centinaia di CROUPIER :D
 
Buongiorno a tutti, riporto due articoli in cui si parla anche di Venezia.

Rigenerazione urbana all'ex caserma Pepe a Venezia che diventa centro culturale - Il Sole 24 ORE

L’acquisto della casa nelle località turistiche rende se la stagione è lunga - Il Sole 24 ORE
?
P.A.T. magari puoi darmi maggiori dettagli su che cosa si intenda per "l'immobile storico"? Sono quegli immobili costruiti entro un determinato periodo oppure quelli tutelati dalla Soprintendenza Archeologia, belle Arti?

Non e' possibile dare definizioni esaustive in materia.

Non c'entra il periodo storico di costruzione, ma il parere "soggettivo", passato formalmente per applicazione oggettiva della legge, del funzionario della soprintendenza che ha fissato i criteri per l'assoggettamento ai vincoli alla legge del 1939 novellata poi nel 2004.


Tra gli immobili che possiedo uno e' situato nel centro di un parco archeologico, costruito nel 2011 e quindi senza alcun valore storico, architettonico, archeologico. Eppure e' vincolato ugualmente dalla legge nazionale del 2004 per la tutela della zona archeologica su cui il fabbricato insiste. Quando lo vendero' lo stato avra' il diritto di prelazione, cioe' potra' facoltativamente acquistarlo allo stesso prezzo a cui lo vendero'.

All'opposto, ci sono a Venezia degli immobili a 10 metri da piazza San Marco che non sono vincolati dalla Soprintendenza per quanto riguarda gli effetti traslativi della proprieta' e piu' banalmente sono soggetti ai soli vincoli della cd. "paesaggistica". Poi, sempre a Venezia, esistono immobili non vincolati ai sensi della legge del 2004 ma di cui sono vincolati alcuni "arredi", tipo il portone di ingresso che non puo' essere rinforzato attraverso la blindatura per il maledetto vincolo statale di cui riferito. KO!


Tutto l'impianto normativo degli immobili storici avrebbe bisogno di una profonda riforma, anche fiscale. Infatti sono inconcepibili alcuni dei vantaggi che presentano gli immobili nuovi situati in zone di attenzione paesaggistica, come ad esempio la riduzione delle tasse al 50% dell'IMU prevista e nonostante che questo immobile sia addirittura una seconda casa.


Per non parlare delle rendite: ti pare giusto che certi immobili a Venezia oggetto di frazionamento (frazionare i grandi in piccoli e' stato lo sport nazionale in italia, figuriamoci a Venezia) siano accatastati in A2, proprio perché oggetto di frazionamento recente, mentre immobili sul Canal Grande a pochi metri da Rialto (valori di vendita da 11.000 a 20.000 Euro al mq) siano accatastati ancora in A4, cioe' come le baracche al Sud ?

Sono norme inique che si sono cumulate e sedimentate negli anni, con i veneziani stessi clamorosamente acquiescenti per i vantaggi di cui godono - dal momento che taluni sperano che rimanga tutto sic stantibus rebus, arrivino i turisti e non cambino le leggi cosi' a loro favorevoli - che, speriamo, il prossimo governo dei pentaleghisti possa finalmente disboscare con una attenta spending review sulle tax expenditures.
 
Ultima modifica:
Questa sera nella trasmissione di Report e' stata fatta luce sull'inquietante Air Bnb e sulla mitica "signora Bettina" dei 703 appartamenti gestiti, che si e' scoperto avere tra le gambe ….. un attributo insospettabile :D

In tutta Europa Air Bnb e' stata costretta a scendere a patti con le citta' che hanno richiesto di fornire tutte le informazioni necessarie al controllo dell'operativita' della stessa.

L'unico paese al mondo in cui Air Bnb si rifiuta di collaborare, e a addirittura di non pagare la tassa "Air Bnb" e' proprio l'Italia.

A Venezia ci sono circa 4000 immobili che hanno dichiarato in comune di esercitare l'attivita' turistica di locazioni brevi: eppure Air Bnb ha mediamente quasi 6000 annunci di immobili.

Ma Venezia e' ancora abbastanza in regola: il dato di Firenze e' molto peggiore, in quanto il numero di immobili su Air Bnb e' il doppio degli immobili dichiarati.

Di Roma neppure ne parliamo.
 
Buongiorno P.A.T.

ieri non ho potuto seguire Report, ma guarderò la replica.
Grazie per il tuo intervento esaustivo come sempre!
 
Mi sembra che Report rincarera' la dose lunedi' prossimo, con una nuova puntata su Venezia dopo quella di questa settimana.

Pero' a me sembra che sono due aspetti ben diversi e non collegabili in alcun rapporto di causa effetto:
- la situazione di Venezia assediata dai turisti
- la politica supersmart di Air Bnb che sta cannibalizzando il mercato delle affittanze mondiali, non solo quello di Venezia.

Io considero un furto vero e proprio l'aggio cosi' alto delle commissioni richieste da Booking e Air Bnb in rapporto al servizio reso perché di fatto sono degli oligopolisti.
 
Oramai a Venezia la crisi economica morde sempre piu': calo del 10% sull'anno scorso e fallimenti a raffica delle attivita' commerciali.
Ne e' testimonianza il prezzo del pesce a Rialzo, dove i branzini di mare te li tirano nella schiena.
 

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Per non parlare degli homeless veneziani che in assenza di interventi da parte della Caritas e delle ONG si sono ridotti oramai a mangiare solo aragoste e granceole, che non mangia piu' nessuno dal momento che i turisti vanno avanti solo con pastasciutte in cono da passeggio e tranci di pizze al taglio.
 

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Propongo un quiz sui pesci venduti al mercato di Rialto, per capire se siete in grado di riconoscerli.


Che pesce e' questo ? :mmmm:
 

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E questo qui sotto ?
 

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buongiorno
Non sono un esperto, non saprei… pero quanta grazia! altro che kebabari :D
 
buongiorno
Non sono un esperto, non saprei… pero quanta grazia! altro che kebabari :D

Viene tutto dal Portogallo: e' enorme.
Il primo e' facile da individuare, mentre il secondo e' per gli specialisti della pesca, perché non comune nell'Adriatico fino a qualche decennio fa.


Forza, avanti un altro :)
 
Brugnaro con il pugno di ferro. Approvato dalla giunta il suo regolamento.

Saranno multe SALATE per chi:

- mangia sui gradini dei ponti
- chi gira con dei bicchieri di plastica che non riportano stampato il locale di provenienza
- chi mette un solo piede in acqua per rinfrescarsi
…..

- chi festeggia la tesi di laurea
- chi effettua adunate sediziose nei bacari

…..

poi ce n'e' una bella:

- multe salatissime per i ristoranti che espongono foto dei piatti anziché il prezzo dei piatti contentuo nel menu

Nessuna multa, invece, per le gonne troppo corte.
 
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Quanto rende un appartamento a Venezia non a turisti e studenti ?

Dipende dalla zona.

Moltiplicate i valori che trovate sopra x la metratura e calcolate i valori delle due colonne finali.


Per turisti e studenti calcolate un buon 50% di reddito in piu'
 
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