Just a moment...
A Bejuma è la cosa! All'ombra, la gente di Biden negozia con Maduro
12 marzo 2021 Aranza Iriarte
Di Agapito Garrido C.
A Bejuma era la cosa, in una fattoria, mi dicono i miei informatori, un rappresentante del Dipartimento di Stato, amico di Rafael Lacava, governatore di Carabobo, dal suo tempo negli Stati Uniti, venne e si incontrò con Jorge Rodríguez, e la prima cosa Sul tavolo, il rappresentante gringo doveva proporre una mega-elezione che includesse la possibilità di eleggere un nuovo presidente per i venezuelani, che il rappresentante ufficiale ha respinto a titolo definitivo, e quindi le conversazioni sono state gonfiate.
Dopo questi contatti tra il rappresentante degli Stati Uniti e il governo Maduro, i portavoce pubblici di Biden hanno insistito nel dire che le sanzioni continueranno a singhiozzo, perché ovviamente il problema di mitigare le sanzioni per smantellarle a poco a poco era il momento clou che Jorge Rodríguez ha portato all'incontro di Bejuma, in cambio del permesso al popolo di Juan Guaidó di partecipare alle elezioni regionali previste per il 6 dicembre di quest'anno.
In altre parole, il Dipartimento di Stato non ha cambiato di una virgola la sua strategia negoziale con Maduro: non vuole minuzie in cambio di un abbassamento di due delle sanzioni, ma la possibilità di elezioni presidenziali che includano tutte le garanzie affinché l'opposizione possa partecipare. ., ed è a questo proposito che Juan Guaidó, all'interno dell'opposizione, stava flirtando con la possibilità di un accordo con Maduro attraverso i gringo, che non ha funzionato.
Ma il lato positivo è che i "contatti", come preferiscono dire i diplomatici, tra i rappresentanti del presidente Biden e Maduro sono stati aggiornati, e il cervello di entrambi i governi, che include lo stesso machiavellico Jorge Rodríguez, sta girando le viti riescono a sbloccare una partita altrimenti molto bloccata, perché nessuno pensa che Biden, di fronte all'opinione pubblica del suo paese, darà a Maduro una "pacificazione" delle sanzioni in cambio di qualche minuzia che gli faccia pensare il suo elettorato da tenero di fronte a una dittatura.
Ed è davvero difficile credere che per ora si possa raggiungere un accordo tra i rappresentanti di Biden e Maduro, anche se al chiuso ha promesso che non parteciperà alle prossime elezioni presidenziali e che opterà per la pensione, promettendo per quella data ciò che ora chiedono i rappresentanti degli Stati Uniti: un'elezione presidenziale con tutte le garanzie che l'opposizione richiede. Quell'esca non viene mangiata dagli esperti diplomatici del Dipartimento di Stato, né da Biden, che non ha un capello da giullare, ma piuttosto lo chiedono a Donald Trump.
Tempo al tempo che i contatti si intensificano e la crisi politica si sblocca.
A 100 + cedole pregresse
Come dice il buon Aran2
Buona Domenica